8 Maggio 2025

Messa del Crisma, le indicazioni per i presbiteri

Citta' del Vaticano, 13-04-2017. Basilica vaticana. La Santa Messa del Crisma nel Giovedì della Settimana Santa presieduta da Sua Santità Papa Francesco.

Giovedì 17 aprile alle 9.30, sarà celebrata nella basilica di San Pietro la Messa del Crisma. La celebrazione eucaristica, come riportato nella notificazione delle celebrazioni della Settimana Santa 2025, sarà presieduta dalla preghiera dell’Ora Terza, con inizio alle ore 9. I presbiteri, diocesani e religiosi presenti a Roma, si troveranno entro le ore 8.30 al Braccio di Costantino, con ingresso dal Portone di Bronzo, portando con sé amitto, camice, cingolo e stola bianca.

Il Messale Romano prevede che nel Giovedì Santo gli oli benedetti dal vescovo, durante la Messa Crismale, siano accolti in ogni parrocchia. Anche quest’anno, informa l’Ufficio liturgico diocesano, sarà possibile ritirarli nella basilica lateranense (ingresso principale, Cappella del Crocifisso, lato destro del transetto, guardando l’altare) dalle ore 14 alle ore 17 di giovedì 17 aprile. Si raccomanda di portare con sé contenitori puliti per la raccolta degli oli. Nei giorni successivi, gli oli potranno essere ritirati entro le ore 17 (durante gli orari di apertura della basilica).

Qualora il ritiro non possa essere effettuato personalmente, è possibile delegare un incaricato di fiducia. Disponibili  il modulo per la delega e uno schema per l’accoglienza degli oli.

 

14 aprile 2025

A Torre Angela la parrocchia “si fa in quattro”

Radicata nel tessuto sociale della borgata tanto da farsi in “quattro”. È la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, periferia est. Abbraccia un territorio così vasto che al nucleo centrale della parrocchia in via di Torrenova si aggiungono tre cappelle. «È come avere quattro complessi parrocchiali», commenta il parroco don Marco Simeone. Una realtà che nei giorni scorsi ha ricevuto la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina, al quale è stata illustrata la storia di una borgata nata tra gli anni ’50 e ’60 sull’onda della grande migrazione di calabresi, marchigiani e abruzzesi. Trasferitisi in zona, misero a frutto i propri talenti, unirono le forze e costruirono le prime abitazioni. «Questo – racconta il sacerdote – ha creato un’identità forte. Gli abitanti si adoperarono anche per la costruzione della parrocchia, eretta grazie alle loro offerte e al lavoro degli stessi residenti».

L’ampliamento della zona, unito alla donazione di terreni e piccole strutture, ha consentito la realizzazione di tre cappelle che oggi ospitano celebrazioni, catechesi e gli oratori di Santa Maddalena agli Arcacci, della Madonna dei Lumi e quello di San Gabriele e Pier Giorgio Frassati – che sarà canonizzato il 3 agosto -, realizzato grazie all’offerta della nipote del futuro santo. Ogni domenica qui viene allestita una mensa di solidarietà «per i senza dimora e gli anziani soli – evidenzia don Marco –. Ogni oratorio ha una sua autonomia. La pastorale è connessa al contesto territoriale in cui è situato». Essi rappresentano «una grande ricchezza – afferma Rita, catechista –. La relazione con ogni porzione del territorio consente di monitorare la situazione e di comprendere le realtà in modo accurato».

Dagli anni ’60 le cose sono notevolmente cambiate, «ora si vive la fase dell’immigrazione dall’estero e questa è diventata una borgata multiculturale con decine di etnie diverse – prosegue il parroco –. C’è però un incontro pacifico e rispettoso di culture e religioni. A pochi chilometri di distanza ci sono la parrocchia ortodossa, il tempio buddista cinese, la moschea, il tempio sikh. Questi mutamenti, forse, faticano ad essere compresi dagli anziani che sono cresciuti nella borgata vedendola trasformarsi nel giro di 20 anni».

La parrocchia resta un punto di riferimento importante per il territorio, così come la scuola e il municipio. La Caritas supporta cento famiglie con i pacchi alimentari «confezionati in base alle dimensioni del nucleo familiare» osserva don Marco. Ogni mercoledì i volontari della parrocchia, con quelli della Comunità di Sant’Egidio, distribuiscono pasti caldi ai senza dimora della zona. «Nel Centro di ascolto ci aiutano anche alcuni frati francescani che 15 anni fa si sono trasferiti in zona – aggiunge don Marco –. Lavorano a un progetto per stare ancora più a stretto contatto con le persone in difficoltà».

Gianluca, seminarista del Pontificio Seminario Romano Maggiore, da ottobre svolge servizio in parrocchia. Oltre ad «affinare l’ascolto silenzioso per entrare in contatto con i bisogni altrui» sta imparando la «concretezza della prossimità alla comunità, la capacità di porsi davanti come guida, dietro insieme agli ultimi e in mezzo condividendo gioie e dolori». (di Roberta Pumpo da Roma Sette)

13 aprile 2025

Francesco: «Quanti cirenei portano la croce di Cristo!»

Papa Francesco è tornato a sorpresa in piazza San Pietro accolto con un’esplosione di gioia dai fedeli presenti ieri, 13 aprile, per la celebrazione liturgica della Domenica delle Palme. Appena arrivato sul sagrato i fedeli hanno urlato “Viva il Papa”. «Buona domenica delle Palme, buona Settimana Santa», ha detto con la voce roca ma più chiara rispetto a domenica scorsa. Ha quindi salutato i cardinali e le autorità ai lati dell’altare. Tra i partecipanti alla liturgia, tanti quelli che speravano in una sorpresa, molti quelli che si dicevano certi che non sarebbe mancato per augurare a tutti una serena Settimana Santa.

Quella di ieri è stata la quarta sorpresa del Papa in una settimana: domenica scorsa, 6 aprile, si è mostrato per pochi minuti ai fedeli in piazza per il Giubileo degli ammalati e ha impartito la benedizione. Giovedì 10 si è recato nella basilica di San Pietro per ammirare gli ultimi ritocchi dei restauri all’altare della Cattedra e per pregare sulla tomba di San Pio X. Sabato pomeriggio, invece, ha sorpreso i fedeli in visita nella basilica di Santa Maria Maggiore, dove si è intrattenuto in preghiera davanti all’icona della Salus Populi Romani. Ieri, rientrato in basilica, Bergoglio ha sostato in preghiera davanti alla tomba dell’apostolo Pietro e al monumento dedicato a Benedetto XV.

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14 aprile 2025

“Le sette ultime parole di Cristo sulla Croce”

«Una serata di bellezza e di preghiera». Don Fabio Rosini, docente all’Università della Santa Croce, descrive così la meditazione- concerto in occasione della Settimana Santa, in programma martedì 15 aprile, alle ore 19.45, nella basilica di San Giovanni in Laterano, dedicata a “Le sette ultime parole di Cristo sulla Croce” di Franz Joseph Haydn. Organizzata dall’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, l’iniziativa vedrà le meditazioni di don Rosini accompagnate dalla musica di Hayden, eseguita dall’Ensemble Mosaico, formato da professori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dell’Orchestra giovanile Fontane di Roma e da docenti e allievi del Conservatorio di Santa Cecilia; le parti cantate saranno affidate al soprano Giulia Spanò e al contralto Sara Tiburzi, con la direzione di Renata Russo.

«È un’antica tradizione promuovere una serata dove si contemplano le parole di Cristo morente – riflette don Rosini –. Proviamo a pensare a cosa sarebbe il cristianesimo senza “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. O all’ultima tentazione che Cristo subisce proprio sulla Croce».

Quelle di Gesù sono «parole dolenti, pronunciate dal Figlio di Dio che sacrifica in modo cruento la vita per la salvezza dell’uomo – osserva Francesco d’Alfonso dell’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi –; parole intime e struggenti, che Haydn trasfigura in musica, e che vuole siano scritte sotto la parte del primo violino, perché gli esecutori potessero vivere più intensamente le note che stavano suonando. Note che non si concludono con la morte – aggiunge –, ma che proseguono vorticosamente verso un finale luminoso, prefigurazione della vittoria di Cristo sulla morte, la Resurrezione».

14 aprile 2025

San Giovanni in Laterano: Santa Messa giubilare dell’avvocatura italiana

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Udienze

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Consiglio episcopale

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Santa Messa presso i Missionari della Carità (Largo Preneste)

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Visita pastorale alla parrocchia Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia

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DOMENICA DELLE PALME

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Via Crucis della Comunità Indiana di Rito Siromalabarese dalla Basilica di Sant’Anastasia al Palatino fino al Colosseo (Uff. Migrantes)

Via Crucis della Comunità Indiana di Rito
Siromalabarese dalla Basilica di Sant’Anastasia al
Palatino fino al Colosseo (Uff. Migrantes)

Visita pastorale alla parrocchia Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia

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