17 Luglio 2025

“Quindi arrivammo a Roma”: in un docufilm del Vicariato la nascita della Roma cristiana

Romolo e Remo, Pietro e Paolo. Furono quattro «i fondatori della città: i due gemelli che tracciarono il solco e i due apostoli che vi testimoniarono il Cristo». Classicità e cristianesimo convivono nell’Urbe, dove le chiese sorgono a un passo dai resti dell’Impero, e il Colosseo, un tempo teatro di massacri dei primi seguaci Gesù, oggi ospita la Via Crucis guidata dal Papa. Lo racconta il documentario “Quindi arrivammo a Roma. La seconda nascita della Città Eterna”, ideato dal Vicariato di Roma, curato dall’Ufficio per la cultura e l’università e dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport, in collaborazione con diverse realtà diocesane, tra cui l’Opera Romana Pellegrinaggi. Presentato alla rassegna Isola del Cinema proprio nel giorno dedicato ai santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, il docufilm – poco più di mezz’ora la durata – è disponibile sul canale YouTube Romartecultura.

«Questo documentario nasce con un intento formativo, per tutti ma in particolare per guide, catechisti, insegnanti. Era necessario creare qualcosa che servisse a valorizzare Roma come città al servizio del Papa, a far conoscere luoghi che noi custodiamo come diocesi, ad esempio la basilica di Santa Maria in Via Lata o il Carcere Mamertino». Lo spiega monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la cultura e l’università, protagonista e autore del film, realizzato con la regia di Alessandro Galluzzi e prodotto da Valerio Ciampicacigli per Ulalà Film. La regia teatrale, il casting e le musiche sono di Francesco d’Alfonso; la redazione di Annalisa Maria Ceravolo e di don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport. Nel documentario intervengono anche Carlo Verdone, celebre attore e regista romano; Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale; e Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo.

«Senza il fluire del Tevere, Roma non sarebbe mai sorta – riflette monsignor Lonardo –. Le sue acque videro Romolo e Remo darle i natali e successivamente san Pietro e san Paolo battezzare i primi cristiani: la Città Eterna che oggi viviamo consegue alla doppia fondazione». Lo dimostrano i luoghi che si vedono nel documentario: dal Colosseo all’Appia Antica, dall’Isola Tiberina al Carcere Mamertino, dai sotterranei di Santa Maria in Via Lata ai Fori. Nel video è presente anche una ricostruzione in 3d, realizzata per l’occasione, che racconta il passaggio dal Circo di Nerone sul Colle Vaticano alla Basilica Costantiniana all’attuale basilica vaticana.

«La cosa a cui noi teniamo di più – sottolinea ancora il sacerdote – è dire delle cose profondamente vere, scientifiche, ma anche originali, di cui non si parla di solito. Il grande tema che sta alla base del documentario è infatti spiegare come si sia creata la storia moderna dall’incontro tra la cultura cristiana e quella pagana. Roma va amata in questa duplice anima che la contraddistingue». All’interno del docufilm anche i giovani attori diplomati all’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico, che recitano brani liberamente ispirati alle fonti – Atti degli Apostoli, Passione di Perpetua e Felicita, Annales di Tacito – anziché leggerli semplicemente. «Mostrano che quei testi hanno forza ancora oggi», commenta monsignor Lonardo.

“Quindi arrivammo a Roma” è solo la prima parte di un progetto più ampio: «Vorremmo continuare con un secondo video sul rapporto tra Gesù e Roma».

5 luglio 2022

E’ entrato nella luce della Resurrezione il diacono Giovanni Petrelli

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale, il Presbiterio
e i Diaconi della Diocesi di Roma,

annunciano che ieri, 4 luglio,
è entrato nella luce della Resurrezione

il Diacono
Giovanni Petrelli
di anni 87

ha esercitato il suo ministero diaconale
nella Parrocchia San Mauro Abate dal 1996,
servendo i poveri e quanti il Signore gli faceva incontrare

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore
e si uniscono al dolore
della sposa Adelia e dei figli.

I funerali, presieduti da S.E. Mons. Dario Gervasi,
si svolgeranno domani, mercoledì 6 luglio 2022, alle ore 10.30,
nella Parrocchia San Mauro Abate
(Via Francesco Sapori, 10)

 

5 luglio 2022

Addio a don Pietro Sigurani, mercoledì i funerali

Prete degli ultimi, dei poveri, degli “scartati”. Se n’è andato don Pietro Sigurani, 86 anni dei quali 61 trascorsi come sacerdote. Fino all’anno scorso era stato rettore della chiesa di Sant’Eustachio, dove aveva fatto realizzato la “Casa della Misericordia” nei sotterranei della basilica. Si tratta di un centro di ascolto, uno sportello di assistenza legale e medica, un presidio di accoglienza dove i bisognosi potevano farsi la doccia e ricevere un cambio di biancheria. Non solo: don Pietro aveva voluto anche l’“Università degli scartati”, perché, spiegava, «ai poveri non bisogna dare solo pane, ma anche sollevare lo spirito». Nella basilica del centro storico aveva dato vita anche al “Ristorante dei poveri”, un servizio che dava da mangiare ogni giorno a circa centoventi persone.

 

A Sant’Eustachio era stato rettore dal 2012 al 2021; prima, dal 1975 al 2012, era stato parroco della Natività a via Gallia. E anche lì aveva messo al primo posto i più bisognosi, con la Domus Caritatis, una struttura situata sotto l’edificio parrocchiale, che offre cibo, posti letto e docce ai senzatetto. «Proprio sotto la mensa eucaristica è nato un luogo di accoglienza – diceva Sigurani –. Qui può venire chiunque abbia bisogno». Dal 1998 al 2010 era anche stato incaricato dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma.

 

I funerali verranno celebrati mercoledì 6 luglio 2022, alle ore 18.30, nella chiesa di Sant’Andrea della Valle.

 

4 luglio 2022

E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Pietro Sigurani

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che è entrato
nella luce della Resurrezione

il Rev.do
Mons. Pietro Sigurani
di anni 86

Rettore della Chiesa di Sant’Eustachio in Campo Marzio
dal 2012 al 2021
Parroco della Parrocchia della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo
dal 1975 al 2012,
Incaricato dell’Ufficio per la Pastorale delle Migrazioni
del Vicariato di Roma dal 1998 al 2010

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali si svolgeranno mercoledì 6 luglio 2022, alle ore 18.30,
presso la Chiesa di Sant’Andrea della Valle
(Piazza Vidoni, 6)

4 luglio 2022

Con gioia in Terra Santa: il pellegrinaggio dei seminaristi con il cardinale Angelo De Donatis

«Il Signore ci ha chiamati qui perché vuole regalarci la sua gioia: la gioia di chi può dare tutto perché tutto ha ricevuto come dono. La gioia di chi può amare perché si sente definitivamente amato». Con queste parole, da Nazareth, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha dato il via al pellegrinaggio in Terra Santa con i seminaristi del Pontificio Seminario Romano Maggiore, dal primo all’8 luglio. «I primi passi del nostro pellegrinaggio ci svelano una certezza – ha detto ancora il cardinale –: nonostante tutto non siamo riusciti a stancare Dio. Egli davvero non si è stancato di noi, del nostro cuore tiepido, della pigrizia del nostro spirito, dei nostri peccati. No! Vuole ancora darci un segno del suo amore».

Organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi, al cammino nella terra di Gesù partecipano don Filippo Morlacchi, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, che vive a Gerusalemme a Casa Filia Sion, e il responsabile dell’Orp monsignor Remo Chiavarini. Nazareth, come detto, è stata la prima tappa. Poi la salita al Monte Tabor, il Lago di Tiberiade, il Monte delle Beatitudini, Cafarnao. Oggi (lunedì 4 luglio) la partenza al mattino presto per la Giudea, con il rinnovo delle promesse battesimali a Qasr ed Yahud, sito del battesimo di Gesù, e proseguimento poi per Masada, l’altopiano nel deserto di Giuda trasformato il fortezza dal re Erode il Grande. Nei prossimi giorni saranno a Betlemme, Ain Karem e per finire a Gerusalemme, dove visiteranno il Cenacolo, la chiesa di San Pietro in Gallicantu, il Kotel, la Via Dolorosa, la Basilica del Santo Sepolcro…. E ancora la spianata delle Moschee, il Monte degli Ulivi, la Tomba di Maria. L’ultimo giorno, venerdì 8 luglio, il gruppo parteciperà alla Messa al Golghota alle ore 7; quindi il trasferimento all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e rientro in Italia a bordo di un volo ITA Airways.

4 luglio 2022

Le nomine dei vicari parrocchiali

Novità in nove parrocchie di tre diversi settori della diocesi per l’arrivo di nuovi vicari parrocchiali. Per quanto riguarda il settore Nord, a Santa Chiara, a Vigna Clara, arriva don Juan Pablo Fernandez Egas.

Cinque i cambiamenti nel settore Est: a Santa Maria Consolatrice, a Casal Bertone, don Mario Mesolella; a San Policarpo, all’Appio Claudio, don Angelo Riccobene; alla Natività al quartiere Metronio, don Artur Markevich; a Santa Maria Madre del Redentore, a Tor Bella Monaca, don Thein Lwin; a Santi Simone e Giuda Taddeo don José Glenn Basabe IV.

Tre novità al settore Sud: don Fabrizio Vittoria a Santa Melania Juniore, all’Axa; don Francesco Palazzo alla Santissima Annunziata a via Ardeatina; don Sijo Kuttikkattil Jose a San Carlo Borromeo.

Ancora due nomine, ma questa volta per un seminario diocesano e per una università: don Giancarlo Maria Honorati è il nuovo vice rettore del Collegio missionario Redemptoris Mater, don Michele Ferrari è cappellano della Pontificia Università Lateranense.

4 luglio 2022

A Montefiolo gli esercizi ignaziani aperti a tutti con don Alessandro Palla

A Montefiolo gli esercizi ignaziani aperti a tutti con don Alessandro Palla.

Presiede il Pellegrinaggio in Terra Santa dei seminaristi romani del Pontificio Seminario Romano Maggiore

Presiede il Pellegrinaggio in Terra Santa dei seminaristi romani del Pontificio Seminario Romano Maggiore.

L’ordinazione episcopale dei vescovi ausiliari Lamba, Salera e Reina

Foto Gennari/diocesidiroma

Gioia, governo, presbiterio. Tre le parole chiave che il cardinale vicario Angelo De Donatis ha voluto consegnare ai tre nuovi vescovi ausiliari della diocesi di Roma, nella celebrazione di ordinazione, che si è tenuta oggi pomeriggio nella basilica di San Giovanni in Laterano. Monsignor Riccardo Lamba, vescovo titolare di Medeli, è ausiliare del settore Est; monsignor Daniele Salera, vescovo titolare di Tituli di Proconsolare, è ausiliare del settore Nord; e monsignor Baldassare Reina, vescovo titolare di Acque di Mauritania, è ausiliare del settore Ovest e ha la delega per i seminari e le vocazioni. Conconsacranti sono stati il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, e il cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino.

«Tre nostri fratelli, Riccardo, Daniele e Baldassare (Baldo) – ha esordito il cardinale vicario – verranno consacrati per l’ordine dell’Episcopato. E lo saranno oggi nella solennità degli apostoli Pietro e Paolo, le colonne della nostra chiesa diocesana. Noi cristiani di Roma siamo figli della loro testimonianza e della loro santità. A voi, nuovi vescovi ausiliari, il privilegio di tenere viva questa irradiazione che attraversa la storia».

Quindi le tre parole da consegnare ai nuovi vescovi. La gioia cristiana è la prima delle tre. È «il grande tesoro del credente, che segna la differenza tra le soddisfazioni umane e la festa del regno dei cieli. È una conseguenza della pace che il Risorto dona ai discepoli; è il sorriso del Padre che glorifica il suo Figlio unigenito ponendolo alla sua destra; è la danza degli angeli in cielo per un solo peccatore che si converte». Ancora, il governo, un «carisma» e un «dono» a cui non sottrarsi: «Nel linguaggio evangelico governare è ‘pascere’», ma indica anche «far crescere/nutrire». Il vescovo, spiega il cardinale De Donatis, «edifica la Chiesa valorizzando dal basso, perfezionando quel che il popolo santo offre al Padre». Infine, presbiterio, la parola «che deve esservi più cara della vita». Ai tre nuovi vescovi, il cardinale offre un consiglio: «Apprezzate e valorizzate il bene che troverete, e ce n’è tanto. Siate grati per il dono di tanti preti che da anni tutti i giorni – senza balzare all’onore delle cronache – rappresentano il volto prossimo della Chiesa nei quartieri di Roma. Non date retta alle voci, ai pronostici, ai ‘mi sembra’, ai ‘forse’ o ai ‘mah’. Guardate i preti negli occhi e date risposte da adulti!».

Leggi l’omelia del cardinale De Donatis.

29 giugno 2022

Nella basilica di San Giovanni in Laterano conferisce l’ordinazione episcopale a monsignor Riccardo Lamba, monsignor Baldassare Reina e monsignor Daniele Salera.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano conferisce l’ordinazione episcopale a monsignor Riccardo Lamba, monsignor Baldassare Reina e monsignor Daniele Salera.

Nella basilica di San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Nella basilica di San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Nella Basilica di San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Nella Basilica di San Pietro concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

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