In Campidoglio partecipa alla presentazione del libro “Ecologia della territorialità”
In Campidoglio partecipa al Convegno “L’attualità di una visione” organizzato dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro
In Campidoglio partecipa al Convegno “L’attualità di una visione” organizzato dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro
In Campidoglio celebra la Messa in occasione del Natale di Roma
In Campidoglio celebra la Messa in occasione del Natale di Roma.
In cammino con Maria tra i santuari nel cuore di Roma
Le parrocchie e le comunità del centro storico di Roma si ritroveranno sabato 28 ottobre ore 20 per la Camminata mariana. Si comincerà dalla chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli e si proseguirà per Santa Maria del Pianto, Santa Maria in Monticelli, Santa Maria in Monserrato, per ritrovarsi a Santa Maria in Vallicella.
«A conclusione del mese dedicato al Rosario, mentre si raccolgono i frutti dell’assise sinodale, desideriamo camminare insieme tra noi e con Maria, lasciando che la Parola di Dio illumini il cuore – spiegano i sacerdoti delle comunità coinvolte –. L’appello alla pace in questi giorni si fa sempre più urgente. Mediteremo per strada e tra le “case” dedicate a Maria nel cuore di Roma, i misteri della luce, chiedendo alla Madre di Gesù, per questa nostra umanità, i doni dell’unità, della concordia e della pace».
24 ottobre 2023
In Aula Paolo VI il “Concerto con i poveri”
Risuoneranno anche le note delle colonne sonore de “Il Gladiatore” e di “Pirati dei Caraibi”, il 7 dicembre, nell’Aula Paolo VI in Vaticano. Per la quinta edizione del “Concerto con i poveri”, infatti, l’ospite d’onore sarà il premio Oscar Han Zimmer, che si esibirà insieme ai compositori monsignor Marco Frisina e Dario Vero; prevista anche la speciale partecipazione della violoncellista candidata ai Grammy Tina Guo. “Il Re Leone” e “Interstellar”, dunque, si alterneranno a brani composti da Frisina per i film a tema religioso, tutti accompagnati dalla Nova Opera Orchestra, composta da 70 musicisti provenienti da tutta Europa, e dai 250 elementi del Coro della Diocesi di Roma, che celebra quest’anno il 40° anniversario di fondazione.
Il concerto inizierà alle ore 17.30; parteciperanno circa 8.000 persone, tra cui 3.000 fratelli indigenti di tutte le lingue e religioni: saranno loro gli “ospiti d’onore” dell’evento, invitati a partecipare attraverso il Dicastero per il Servizio della Carità – Elemosineria Apostolica e numerose associazioni di volontariato che li assistono quotidianamente – tra cui Caritas di Roma, la Comunità di Sant’Egidio, il Sovrano Militare Ordine di Malta, il Circolo San Pietro, il Centro Astalli per i rifugiati, le Acli di Roma e la Comunità Giovanni XXIII – e ai quali verrà successivamente distribuita una cena al sacco e altri generi di conforto. La giornata si aprirà con l’udienza privata al mattino per gli artisti e i partner di Nova Opera con Papa Francesco.
Nato nel 2015 da un’idea di Riccardo Rossi e Gualtiero Ventura e organizzato da Nova Opera con la direzione artistica di Frisina, il “Concerto con i poveri” negli anni si è affermato come un evento artistico unico nel suo genere, un appuntamento di solidarietà e vicinanza; un viaggio musicale per celebrare la bellezza e la carità attraverso il linguaggio universale dell’arte. L’evento è patrocinato, oltre che dal Dicastero per il Servizio della Carità – Elemosineria Apostolica, dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Pontificio Istituto di Musica Sacra.
Le quattro edizioni precedenti hanno visto la partecipazione di alcuni tra i massimi esponenti del panorama musicale internazionale, tra i quali i direttore d’orchestra Daniel Oren e Speranza Scappucci e i compositori Ennio Morricone e Nicola Piovani, oltre a prestigiose collaborazioni come quella dell’Orchestra e del Coro del Teatro dell’Opera di Roma, il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno, l’Orchestra Italiana del Cinema e l’orchestra Roma Sinfonietta.
4 dicembre 2024
In attesa dell’Ottobre Missionario
“Testimoni e profeti”. È questo lo slogan ideato dalla Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie per la Giornata missionaria mondiale 2021, e che accompagnerà tutte le iniziative dell’Ottobre Missionario. Un tema che «ben si coniuga con il titolo del Messaggio del Santo Padre: “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”», come sottolinea la direttrice del Centro diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese suor Elisa Kidane. La religiosa annuncia, inoltre, l’appuntamento centrale dell’Ottobre Missionario per la Chiesa di Roma: la veglia missionaria diocesana, che si terrà a San Giovanni in Laterano giovedì 21 ottobre alle ore 20.30 e sarà presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. «Durante la veglia, dopo l’ascolto della Parola e di alcune testimonianze – anticipa suor Elisa Kidane – avrà luogo l’emozionante cerimonia del mandato missionario ad gentes». Di qui l’invito a segnalare se ci siano laici, laiche, religiosi o religiose che quest’anno partiranno per la missione.
Le offerte raccolte come colletta nella Giornata missionaria mondiale verranno interamente devolute, tramite il Centro missionario diocesano, alle Pontificie Opere Missionarie che provvederanno, come da loro mandato specifico, ad una giusta ripartizione tra i Paesi più poveri, per progetti urgenti di evangelizzazione e cooperazione.
Il materiale per iniziare a preparare l’animazione dell’Ottobre Missionario è disponibile presso il Centro missionario diocesano, al piano terra del Palazzo del Vicariato; è pubblicato a cura di Missio Italia (Fondazione della Cei che comprende le Pontificie Opere Missionarie) e può essere scaricato anche on line dal sito internet https://www.missioitalia.it/.
La lettera di suor Elisa Kidane
Le indicazioni per effettuare le offerte
15 settembre 2021
In ascolto di medici e malati: il Tavolo tecnico su reumatologia e fibromialgia
Mettere al centro i malati con le loro necessità, ma anche ascoltare i medici che quotidianamente li seguono, unendo le forze e le risorse presenti a Roma. E far sapere che la Chiesa è vicina agli uni e agli altri. Con questi obiettivi si è tenuta, martedì pomeriggio al Seminario Maggiore, la prima riunione del Tavolo tecnico diocesano dedicato alle malattie reumatiche, alla fibromialgia e al dolore cronico, promosso dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria che, in pieno stile sinodale, si mette in “ascolto” delle realtà del territorio ospedaliere del territorio. Presenti all’incontro, infatti, 23 primari di reumatologia di strutture ospedaliere romane, oltre a immunologi, fisiatri, medici specializzati in terapia del dolore.
Tra i partecipanti, anche il professor Gian Domenico Sebastiani, presidente della Società Italiana Reumatologia (Sir) e direttore UOC Reumatologia dell’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini: «In questo genere di malattie è fondamentale la diagnosi tempestiva – ha evidenziato – che riduce l’accumulo del danno. Come Sir da sempre portiamo avanti questa campagna, come pure quella per implementare le piattaforme di telemedicina, ancor prima della pandemia».
Ha invitato a «immaginare percorsi omogenei nella Regione per i malati reumatologici» la dottoressa Silvia Bosello, dirigente medico, UOC Reumatologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Nella struttura della Pineta Sacchetti esiste, da circa un anno e mezzo, anche un ambulatorio dedicato alla fibromialgia, patologia non ancora riconosciuta nei Lea. «La presenza di un ambulatorio dedicato è una grossa novità per i pazienti, che hanno così dei medici di riferimento – ha sottolineato la dottoressa Nunzia Capacci, responsabile dell’ambulatorio –. Finora abbiamo preso in carico e visitato più di 300 pazienti, in sinergia con il Centro di ascolto del Centro diocesano».
Presto avrà un suo ambulatorio dedicato anche il Campus Biomedico, come ha annunciato Luca Navarini, ricercatore in Reumatologia al Policlinico Universitario Campus Biomedico: «Sarà aperto otto ore al giorno – ha anticipato –; si tratta di un progetto in cui crediamo molto». Anche la struttura del Campus si interfaccerà con il Centro di ascolto diocesano diretto da Edith Aldana, infermiera e lei stessa malata di fibromialgia. «La difficoltà più grande per questi malati – ha spiegato – è quella di sentirsi soli. La malattia non è riconosciuta nei Lea, quindi queste persone, pur soffrendo molto, non hanno esenzioni e non possono richiedere la 104. Spesso ne conseguono problemi sul lavoro o all’interno della famiglia. Stiamo creando una rete anche con le comunità parrocchiali, organizzando incontri nelle diverse zone, per far sentire loro la nostra vicinanza».
9 novembre 2022
In ascolto dei malati: il 3 ottobre l’incontro di inizio anno per il Centro per la pastorale sanitaria
“Per ascoltare il grido dei malati e abitare con il cuore la città”. Questo il tema che farà da filo conduttore all’incontro promosso dal Centro per la pastorale sanitaria per presentare ufficialmente il programma per questo 2019-2020, giovedì 3 ottobre dalle 18.30 alle 20 nella Sala Tiberiade del Pontificio Seminario Romano Maggiore. «È un appuntamento annuale che ci vede protagonisti nell’assumere le linee programmatiche del cammino della nostra diocesi – dice il vescovo delegato per la pastorale sanitaria, monsignor Paolo Ricciardi –. Le proposte per vivere in quest’anno pastorale l’ascolto di quanti sono provati dalla malattia e dalla sofferenza saranno un’occasione per aiutarci ad essere compagni di strada dell’umanità sofferente».
Numerosi i suggerimenti e gli spunti per le parrocchie, «per rimettere i malati al centro delle nostre comunità». Oltre alla Giornata mondiale del malato, che si celebra l’11 febbraio, ecco allora la Giornata mensile del malato, il giorno 11 di ogni mese. «Potrebbe essere un giorno in cui durante le Messe – indicano dal Centro diocesano – si prega in particolare per i malati», ma la «creatività pastorale» non mancherà nel coinvolgere gruppi, ministri straordinari e famiglie in iniziative ad hoc, magari nei luoghi di cura presenti nel territorio parrocchiale.
In programma anche un percorso di pastorale della salute aperto a tutti, con appuntamento quindicinale presso il Seminario Romano Maggiore, da novembre a febbraio di martedì sera; ancora catechesi sul tema della sofferenza da tenere nelle parrocchie e incontri di condivisione e confronto a livello di prefettura. Per i più giovani, insieme all’Ufficio catechistico, torna “Adotta un nonno!”, mentre è in cantiere una collaborazione con il Servizio di pastorale giovanile su momenti di servizio per i ragazzi presso alcune strutture sanitarie. Ultima novità: un pellegrinaggio in Polonia sulle orme di Giovanni Paolo II, dal 26 aprile al 2 maggio 2020.
27 settembre 2019
In arrivo la Giornata diocesana delle famiglie
Sarà “inclusione” la parola al centro della Giornata diocesana delle famiglie, in programma il 4 maggio al Santuario della Madonna del Divino Amore, a Castel di Leva. L’evento, chiamato “Famiglia è….”, è promosso dall’Ufficio per la pastorale familiare del Vicariato in sinergia con il Servizio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità e in collaborazione con l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia e del Servizio nazionale Cei per la pastorale delle persone con disabilità.
L’appuntamento è alle 9 nell’auditorium sottostante il Santuario Nuovo di Castel di Leva dove, dopo il momento di accoglienza, il vescovo Dario Gervasi, delegato per l’Ambito della cura delle età e della vita, guiderà la preghiera di avvio dei lavori della mattinata. Proprio su “Accompagnare i passaggi” verterà l’intervento dello psicoterapeuta Sergio Astori, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ideatore nel 2020 del progetto nazionale di divulgazione e facilitazione “Parole buone, pillole di resilienza per superare la crisi”. A seguire, spazio alla testimonianza di vita di una coppia, per calare nella realtà concreta il tema-guida della Giornata. Ancora, pranzo al sacco nei giardini del Santuario, laboratori in gruppi, momenti di gioco per i bambini curati da Animatema.
16 aprile 2024
In Albania l’incontro con Sua Beatitudine Anastasios
Simone, per anni detenuto in un campo di concentramento albanese. E Sua Beatitudine Anastasios di Albania, primate della Chiesa ortodossa albanese. Due incontri differenti e significativi hanno scandito, ieri (giovedì 14 aprile), la giornata dei pellegrini romani in Albania. Si tratta – lo ricordiamo – del gruppo della diocesi di Roma partito martedì scorso alla volta di Tirana, guidato dal cardinale vicario Angelo De Donatis, di cui fanno parte diversi vescovi, sacerdoti e laici, che stanno percorrendo un itinerario in Albania e Macedonia del nord organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi.
La giornata è stata aperta dalla celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale De Donatis nella cattedrale cattolica di Tirana. «I vangeli di questi giorni – ha detto nell’omelia – ci fanno comprendere che ogni incontro con il Risorto non è un’esperienza spontanea, immediata. Non è un’esperienza che avviene senza resistenze da parte del discepolo. Spesso vengono sottolineate la paura, lo smarrimento, l’incredulità, il dubbio… sono reazioni che avvengono quando proprio davanti agli occhi del discepolo appare il Risorto stesso (….) Ma ci sono luoghi in cui possiamo incontrare il Risorto, e sono sempre validi. Sono stati validi nel tempo per questa Chiesa che ha sofferto. Il primo di questi stessi è la realtà stessa della carne di Gesù, la sua umanità. La Scrittura è altro luogo di fede dato a tutti noi».
I partecipanti al pellegrinaggio hanno poi ascoltato la toccante testimonianza di Simone, entrato bambino in un campo di concentramento albanese, negli anni della dittatura, e uscito all’età di 44 anni. Con le sue parole ancora nel cuore, si sono spostati poi nella cattedrale ortodossa di Tirana, per un incontro con Sua Beatitudine Anastasios di Albania che «ci ha accolti con grande amicizia», riferisce don Stefano Cascio, nel gruppo diocesano. «Il patriarca – racconta ancora il sacerdote, parroco di San Bonaventura da Bagnoregio – ha ricordato quanto la sofferenza comune sotto il comunismo aveva unito i cristiani: un ecumenismo di concretezza fatto di piccoli gesti e non di proclami. Parlando al cardinale e ai presbiteri, ha fatto un’analogia tra la storia del suo Paese e la Resurrezione, che è nella croce e non oltre la croce. Il patriarca ci ha riservato un’accoglienza calorosa – conclude – e ha voluto accompagnarci lui stesso nella visita alla cattedrale».
14 aprile 2023
In Albania il pellegrinaggio dei sacerdoti
Sarà l’Albania la meta del prossimo pellegrinaggio primaverile dei sacerdoti della diocesi di Roma. Un tradizionale appuntamento che si era fermato negli ultimi anni a causa della pandemia, ma che ritorna in questo 2023: dall’11 al 15 aprile i presbiteri romani saranno dunque in Albania, accompagnati dal cardinale vicario Angelo De Donatis. «Vogliamo riprendere una bella tradizione di fraternità sacerdotale che la pandemia del Covid ci aveva costretto ad interrompere. Sarà un’occasione propizia per crescere nella conoscenza e nella comunione tra di noi», scrive il cardinale De Donatis nella lettera di invito.
L’itinerario è organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi e prevede, dopo il viaggio in aereo, la visita alla capitale albanese Tirana, dove i sacerdoti alloggeranno per tutto il viaggio. Qui il gruppo scoprirà innanzitutto il Museo Bunk’Art, realizzato all’interno del bunker atomico di Enver Hoxha e dedicato alla storia dell’esercito comunista albanese e alla vita quotidiana degli albanesi durante il regime. La prima giornata si concluderà con la Messa nella parrocchia affidata a don Tommaso Morelli, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma.
Il 12 aprile i partecipanti saranno invece a Orcida, uno dei centri culturali più importanti della penisola Balcanica, nella Macedonia del Nord. Il territorio di Orcida ospitò infatti antichissimi insediamenti illirici e poi greci. Nel 1979 la città e il suo lago sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Giovedì 13 aprile i sacerdoti parteciperanno alla Messa nella cattedrale di Tirana e incontreranno il clero locale; nel pomeriggio visiteranno la chiesa della Resurrezione di Cristo, cattedrale della Chiesa ortodossa albanese. Ancora, proseguiranno verso la chiesa del Sacro Cuore e vedranno la Casa delle Foglie, il più recente museo albanese «e probabilmente il più affascinante – spiegano dall’Opera romana –. È considerato l’equivalente del Museo della Stasi nella ex Germania dell’Est. Le foglie hanno un duplice significato: indicano le tracce nascoste nel bosco ma anche il lascito di registri e dossier sugli albanesi».
La città di Scutari sarà protagonista nella giornata seguente, venerdì 14 aprile. Qui il gruppo romano potrà visitare la cattedrale di Santo Stefano Protomartire e il Memoriale della Persecuzione contro i cattolici, gli ortodossi e gli islamici durante il regime comunista. Incontreranno poi la comunità delle Suore Stigmatine, che operano in un Centro di accoglienza per bambini di famiglie bisognose. Anche a Scutari una parrocchia è affidata a un sacerdote fidei donum della nostra diocesi, don Raffaele Gagliardi. L’ultimo giorno, prima di riprendere l’aereo per rientrare a Roma, i presbiteri scopriranno Kruja, antica capitale albanese e simbolo della resistenza anti-ottomana.
Le iscrizioni sono già aperte; contattare l’Opera Romana Pellegrinaggi, via della Pigna 13/a; 06 69896378
12 gennaio 2023
In 3.500 alla Festa degli oratori estivi
Una ondata di colori, voci, magliette e cappellini colorati di bambini, adolescenti e giovani ma anche di genitori, sacerdoti e religiosi hanno invaso pacificamente ieri, giovedì 22 giugno, il parco divertimenti di Zoomarine per la Festa degli Oratori Estivi di Roma. La 10° edizione di questo allegro e colorato appuntamento, ideato dall’Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di Roma e coordinato dal Centro Oratori Romani, ha radunato quest’anno oltre 3.500 bambini e ragazzi da 35 parrocchie romane che in queste settimane stanno offrendo alle famiglie la proposta di oratorio estivo coinvolgendo centinaia di adolescenti a servizio dei più piccoli. Accolti dal direttore dell’Ufficio diocesano don Alfredo Tedesco, e dal nuovo vice presidente del Cor Micaela Castro, i tanti gruppi si sono radunati di primo mattino nel parco acquatico avviando la giornata con un momento di preghiera guidato dal vescovo Dario Gervasi, ausiliare per il settore Sud, che ha portato il suo saluto alle comunità presenti. «Dove due o più sono radunati nel mio nome – ha esordito monsignor Gervasi – io sono in mezzo a loro», ricordando ai piccoli partecipanti radunati presso la grande Baia dei Pennipedi il brano evangelico dove Gesù promette la sua presenza ai suoi discepoli. «E qui siamo molto più di due!», ha sottolineando sorridendo e ringraziando i ragazzi, ma anche i tantissimi animatori presenti, per aver scelto di vivere l’estate all’interno dell’esperienza dell’oratorio.
A Roma moltissime parrocchie offrono ogni estate questa gioiosa proposta pastorale alle famiglie del territorio, accogliendo nelle varie zone della città, dal centro alla periferia, da nord a sud migliaia di bambini e ragazzi affidati alla guida e all’animazione degli adolescenti. Nelle ultime settimane i giovani animatori si sono attentamente preparati, supportati anche dal sussidio diocesano dedicato alle attività estive dal titolo “Camelot – Il cantiere della Pace”. Quest’anno il tema prescelto è stato presentato attraverso le avventure di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, che anche nella giornata di festa hanno creato vari momenti di gioco e animazione. Ai ragazzi è stato proposto in queste settimane un sogno di pace, sviluppato attraverso catechesi, attività, laboratori e giochi a partire dalle vite di ciascuno, dalle piccole realtà quotidiane, costruendolo con atteggiamenti di apertura verso l’altro e di reale impegno a camminare insieme. Un sogno da edificare piano piano anche attraverso l’oratorio, con pazienza, per imparare a custodire la pace con perseveranza.
La giornata di festa è proseguita per bambini e ragazzi all’interno del parco divertimenti partecipando ai giochi proposti dagli animatori del Cor e godendo di tutte le attrazioni presenti a Zoomarine, colorando con la loro presenza gioiosa ogni spazio disponibile e sperimentando la bellezza di sentirsi parte della grande famiglia dell’oratorio. Il neo presidente del Cor Stefano Pichierri ha premiato alla fine della giornata gli oratori che hanno partecipato maggiormente ai giochi tematici e, dopo la preghiera finale, ha salutato tutti, ringraziando gli animatori, gli organizzatori, il parco e soprattutto tutti i bambini che hanno vissuto l’esperienza in maniera educata e gioiosa. «L’invito e l’augurio per tutte le vostre comunità – ha sottolineato – è quello di proseguire l’esperienza di oratorio estivo in maniera significativa per uscirne cresciuti anche nella fede».
23 luglio 2023