22 Maggio 2025

Evento “800 anni del presepe” – parrocchia Santa Croce in Gerusalemme (Uff. past. tempo libero, turismo e sport)

Evento “800 anni del presepe” – parrocchia Santa Croce in Gerusalemme (Uff. past. tempo libero, turismo e sport)

Evangelizzare: l’invito del cardinale vicario Angelo De Donatis nella lettera per la Pentecoste

Pentecoste, Giotto, Cappella degli Scrovegni

Dopo l’ascolto, l’evangelizzazione. Mancano pochi giorni alla celebrazione della Pentecoste, «meta e culmine del cammino del Tempo di Pasqua», così il cardinale vicario Angelo De Donatis propone una meditazione in preparazione alla solennità di domenica 23 maggio. Il testo è ispirato alla Seconda Lettera di san Paolo ai Corinzi al capitolo 6, «un brano fondamentale – si legge nella missiva inviata a sacerdoti, religiose e religiosi e membri delle équipe pastorali –, caro ad ogni cristiano che scopre la sua chiamata a essere discepolo evangelizzatore, perché descrive quella gioia e quell’ebbrezza che si prova quando si è a servizio dell’annuncio del Vangelo». Al centro, infatti, c’è l’invito ad «accogliere il dono dell’evangelizzazione».

La Pentecoste è il momento giusto per farlo. «Mentre il nostro sguardo rimane sempre attento alla vita concreta delle persone che abitano i nostri quartieri – scrive il vicario del Papa per la diocesi di Roma –, anche attraverso l’attività della mappatura affidata alle équipe pastorali, sentiamo forte il desiderio, suscitato e alimentato dallo Spirito della Pentecoste, di condividere con tutti il kerigma che è l’incontro con il Signore Risorto. È lui che si fa costantemente vicino ad ogni uomo, è Lui che per mezzo del suo Spirito ci spinge ad accostarci agli altri perché vuole realizzare in Sé quella fraternità universale che è il regno del Padre».

La lettera del cardinale è accompagnata da una proposta concreta di ritiro spirituale, da vivere in casa, in comunità, in parrocchia, in canonica. «Evangelizzare non è un’opera nostra, non è un’impresa, un dovere di una comunità, ma è principalmente una grazia da ricevere, un dono da accogliere», spiega il cardinale De Donatis. «Evangelizzare non si aggiunge ad una serie di cose da compiere come battezzati – prosegue –; è, invece, uno spazio “spirituale”, colmo di Spirito, da cui siamo abitati, dentro il quale ci muoviamo ed esistiamo, uno spazio che, proprio perché impregnato di Spirito, è capace di generare. Solo chi accoglie l’evangelizzazione, abitando nello Spirito, sarà fuoco evangelizzatore».

In questo senso è fondamentale il testo di san Paolo, quei diciotto versetti che «ci aiutano a considerare la bellezza dell’evangelizzare» e a delinearne le caratteristiche. Spirito di collaborazione, sinodalità, integrità, franchezza, un cuore aperto e disponibile: ecco cosa serve a un buon evangelizzatore.

«Oggi – conclude il cardinale – abbiamo bisogno di comunità che nei quartieri siano cuori dilatati e ciò renderà credibile il kerygma. Ripensare l’annuncio sarà di fatto rinnovare la qualità delle relazioni, in un tu per tu, in quel guardarsi negli occhi, in quel fissarsi, che è amare della stessa intensità del Cristo che ci chiama e si china da servo davanti a ciascuno (…). Chiediamo allo Spirito di renderci santi e figli e solo allora l’evangelizzazione sarà un suo capolavoro e ripensare il kerygma sarà un dono che ci consentirà di sentirci di nuovo evangelizzati, tutti, come fosse la prima volta!».

Leggi la lettera del cardinale vicario

Scarica la proposta di ritiro

14 maggio 2021

Evangelii Nuntiandi: sulla pagina Facebook della diocesi alcuni passaggi per riscoprire il documento di Paolo VI

«Vi vorrei dare due consegne, alla fine di questa presentazione delle linee pastorali. Si tratta di qualcosa a cui vi potete dedicare già a partire da questa estate, ma che vi invito a coltivare sempre, anche durante il cammino pastorale, perché ci aiuteranno molto. La prima consegna è prepararsi all’ascolto attraverso l’esercizio del silenzio. (…) La seconda consegna è meditare Evangelii Nuntiandi di Paolo VI. La ricchezza di quel documento, così spesso sottolineata da Papa Francesco, è di straordinaria attualità anche per noi oggi».

Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha concluso così il suo intervento dello scorso 24 giugno, nella basilica di San Giovanni in Laterano. Dopo aver delineato il programma pastorale per il prossimo anno, ha assegnato due “compiti per le vacanze” ai fedeli della diocesi. Uno di questo è appunto la lettura e approfondimento dell’esortazione apostolica post-sinodale sull’evangelizzazione, scritta da Paolo VI e pubblicata l’8 dicembre del 1975. Per questo durante le vacanze estive, sulla pagina Facebook della diocesi (@diocesiroma) verrà pubblicato ogni giorno un passaggio significativo del testo pontificio. Il via lunedì 8 luglio.

2 luglio 2019

Evangelii Nuntiandi, cambio di data per il corso

Il prossimo incontro di approfondimento sull’esortazione apostolica Evangelii Nuntiandi, organizzato dall’Ufficio catechistico e dall’Ufficio liturgico della diocesi di Roma, si terrà sabato 16 novembre 2019, dalle ore 9.30 alle ore 12. Il secondo incontro si svolgerà sabato 30 novembre, anziché sabato 23 come precedentemente stabilito. “Annunciare il Vangelo da Papa Francesco a Papa Paolo VI” è il tema degli incontri, che si terranno nella basilica di San Giovanni in Laterano.

L’incontro è rivolto anche ai ministri straordinari che hanno il mandato scaduto al 30 novembre 2019.

29 ottobre 2019

Evangelii gaudium: il 25 novembre incontro a San Giovanni in Laterano

A dieci anni dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, la diocesi di Roma propone una mattinata di studio, preghiera e riflessione per sabato 25 novembre alle 9.30. L’evento avrà luogo nella basilica di San Giovanni in Laterano. Ad aprire i lavori sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis, che interverrà dopo la recita dell’Ora Terza; a seguire, la lectio sui discepoli di Emmaus del vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma. Seguiranno le relazioni di tre esperti: innanzitutto don Rocco D’Ambrosio, ordinario di Filosofia politica della Pontificia Università Gregoriana, su “I segni dei tempi alla luce della Evangelii Gaudium, con uno sguardo sulla nostra città”; prenderà poi la parola Matteo Mennini, docente di Cristianesimo e globalizzazione all’Università degli Studi Roma Tre e preside del San Leone Magno, che terrà una relazione su “La centralità dei poveri nel magistero di Francesco”; infine don Vito Impellizzeri, teologo e direttore dell’Istituto Superiore di Scienze religiose della Facoltà Teologica San Giovanni Evangelista di Palermo, sul “Come ribadire oggi la responsabilità dell’evangelizzazione alla luce dell’Evangelii Gaudium e del cammino sinodale: quali priorità”.

«Quel testo, spesso definito un “programma di pontificato”, è prima di tutto un richiamo forte al cuore del Vangelo stesso, al “programma” di Gesù che chiama i suoi ad uscire, ad annunciare la buona notizia del Regno – riflette il cardinale De Donatis –. Papa Francesco ci ha indicato una strada che, pian piano, lungo questo decennio, si è sempre maggiormente delineata, anche in mezzo alle difficoltà della storia. Siamo stati esortati fortemente ad una trasformazione missionaria della Chiesa, maggiormente consapevoli delle sfide del mondo attuale e delle tentazioni che vogliono ostacolare la diffusione del Vangelo. Siamo stati invitati a ricordare che l’evangelizzazione non è l’impegno di pochi, ma la vocazione di tutti. Ricondotti alla fonte che è la Parola, i pastori e i fedeli, nell’ascoltare Dio e il popolo, hanno ritrovato un cuore che arde nel petto, mentre il Risorto cammina con noi lungo la via del mondo. Abbiamo una maggiore coscienza che, quando si vive il Vangelo, i poveri ritrovano un posto privilegiato nella Chiesa, i fragili scoprono un sostegno, i popoli si incontrano per costruire la pace. Infatti solo l’incontro personale con l’Amore di Gesù ci salva e ci invita ad annunciare a tutti la gioia di questa salvezza».

L’intento dell’incontro del 25 novembre, riflette padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato, che modererà la mattina, è quello di «riflettere su quanto sta accadendo sul palcoscenico della storia contemporanea, con una particolare attenzione alla nostra realtà diocesana» alla luce delle indicazioni del Papa. «Seppure in dieci anni tante cose sono cambiate, si tratta di un documento ancora molto attuale – prosegue –, per cui avvertiamo l’esigenza di operare un sano discernimento comunitario che tenga conto dei segni dei tempi e dunque dell’esigenza impellente d’incarnare la Parola in un mondo che cambia. Il dinamismo che caratterizza la spiritualità dell’Evangelii gaudium ci impone d’essere non delle semplici comparse rispetto al fluire del tempo». Tenendo conto del cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa di Roma, spiega ancora il sacerdote, «dopo aver vissuto la fase narrativa – che ha trovato un’icona nel brano evangelico di Marta e Maria – con il nuovo anno pastorale anche la nostra diocesi di Roma entra nella sua fase sapienziale accettando con coraggio di affrontare la sfida del “discernimento comunitario” sotto l’illuminazione dello Spirito Santo».

Il testo integrale della lettera del cardinale

13 novembre 2023

ESTATE – PASTORALE GIOVANILE

Il Servizio per la Pastorale Giovanile sta concludendo in ventotto prefetture il cammino di formazione per gli animatori degli adolescenti, diventati ormai priorità della sua attenzione e delle sue proposte. Cresce il desiderio di attivare un processo di formazione permanente degli educatori degli adolescenti sul territorio, all’interno delle prefetture. Dagli adolescenti e da contesti comunitari si riparte per dare radice alla pastorale giovanile. L’estate prevede tre momenti:
         i campi estivi per gli adolescenti a Farnese – VT  ( dal 4-al 8 Luglio per i ragazzi delle superiori e dal 9 al 13 Luglio per i ragazzi di II e III Media);
         il pellegrinaggio dei giovani di Roma dai 17 anni sulle orme di Paolo dal 5 al 12 Agosto da Pozzuoli a Roma  in sintonia con tutte le Diocesi che vivranno in quei giorni pellegrinaggi sul tutto il territorio nazionale in preparazione al Sinodo;
         l’incontro dei giovani italiani a Roma l’ 11-12 Agosto con Papa Francesco. Il 10 Agosto in molte parrocchie accoglieremo i giovani italiani che concludono i loro pellegrinaggi.
 
Nel depliant e al Servizio Diocesano (0669886447 – www.pastoralegiovanileroma.it ) tutte le informazioni per la partecipazione e l’iscrizione

Esquilino, la via maestra è il dialogo

Di seguito la nota del direttore della Caritas di Roma Giustino Trincia in merito alla situazione nelle zone della Stazione Termini e del Quartiere Esquilino

Nella zona della Stazione Termini e del Quartiere Esquilino convivono tre grandi questioni: quella della giustizia sociale, quella della sicurezza e quella economica. Problemi complessi che vanno affrontati insieme, e senza contrapposizioni. Occorre dialogare – istituzioni, categorie sociali ed economiche, realtà del volontariato e dell’impegno religioso – per venire a capo di questioni mai affrontate in passato, se non in modo emergenziale.

È indispensabile mettere insieme umanità e sicurezza, con la consapevolezza che il benessere dei cittadini non si garantisce solo con misure di ordine pubblico. Meno aiutiamo e accogliamo le persone che sono ai margini, più le rendiamo invisibili, condannandole a comportamenti illegali e a vivere cioè di espedienti.

La presenza della Caritas di Roma alla Stazione Termini, come di altre realtà del volontariato e dell’associazionismo, è un luogo che garantisce l’accoglienza e si pone come presidio di legalità nel territorio.

Così come lo è l’impegno delle comunità parrocchiali della diocesi di Roma, che insieme ai servizi di ascolto, mensa, docce e vestiario, dal 2015 hanno avviato forme di accoglienza diffusa con l’ospitalità di persone senza casa o in fuga dai propri paesi di origine. Sono più di settanta le parrocchie romane che ospitano una o più persone senza dimora, oltre molte altri Istituti religiosi che hanno accolto i profughi afgani e ucraini.

Certo si può fare di più, ma il problema è troppo grande e il volontariato può essere solo una parte della risposta; ci sono migliaia di persone e famiglie in grandi difficoltà. Nel censimento del 2021 l’Istat parla di 23.420 residenti senza tetto e senza dimora nella Città Metropolitana di Roma (7.647 donne). Di questi, si stima, siano più di 8 mila quelli che ogni notte dormano in strada.

Per questo, quando si parla di riqualificare una città, in termini di decoro e sicurezza, occorre essere inclusivi, avere idee e collaborare. I poveri, i senza dimora, non vanno nascosti, portati lontano perché danno fastidio al decoro e agli interessi economici, ma vanno ascoltati, accolti e messi in grado di uscire dalle loro emergenze, grazie all’aiuto di tutti.

Tutto questo va inoltre inserito in politiche più vaste: è indispensabile intervenire sui problemi più generali del territorio del Quartiere Esquilino, anche per quei servizi che dovrebbero essere scontati per una delle grandi capitali del mondo. Si pensi all’illuminazione pubblica, gravemente deficitaria; la pulizia delle strade; la presenza di forze dell’ordine e della polizia municipale nelle ore notturne.

Vi è poi il grande errore di avere consentito nella zona della Stazione Termini la diffusione di negozi, alberghi e bed and breakfast, svuotandola di famiglie in fuga per gli affitti impossibili; di aver trascurato i luoghi di socializzazione e di incontro, quanto mai necessari in una città come Roma.

Abbiamo più volte, anche in questi giorni, sollecitato le istituzioni pubbliche offrendo la piena disponibilità al confronto: ci sono esigenze legittime a cui dare risposta, ma senza divisioni e contrapposizioni.

La via maestra è il dialogo, l’ascolto reciproco, la ricerca delle soluzioni possibili in una logica di fraternità universale.

30 aprile 2023

Esperienza di carità per gli adolescenti

Esperienza di carità per gli adolescenti, a cura del Servizio per la pastorale giovanile e del Centro per la pastorale sanitaria.

Esigenze di culto e carità, la ripartizione dei fondi 8xmille per l’anno 2019

Esigenze di culto e pastorale e interventi caritativi: questi i due grandi settori in cui è stata suddivisa la quota dell’8xmille «assegnata alla diocesi di Roma-Ostia dalla Cei, compresi gli interessi maturati, che è stata erogata entro il mese di marzo 2020». A sottolinearlo è monsignor Mario Scala, direttore dell’Ufficio amministrativo del Vicariato di Roma.

In particolare, per la pastorale la somma erogata nel 2019 è di 4.502.963,14 euro, che sono stati utilizzati per formazione di operatori liturgici, per la costruzione di nuovi complessi e di restauro di parrocchie ed edifici di culto; ancora, per la realizzazione di iniziative comunitarie, per l’andamento della curia diocesana, per i mezzi di comunicazione sociale a finalità pastorale, per le strutture al servizio del clero anziano o malato, per il sostegno a Istituti di vita consacrata e per il funzionamento del Tribunale Ordinario della diocesi. Un’altra parte è destinata alla formazione del clero, così come per iniziative di cultura religiosa, attività di sostegno alle missioni, ad associazioni ed enti culturali.

Per interventi caritativi la somma erogata nel 2019 è pari a 4.340.265,93 euro. Nel dettaglio, sono serviti per il sostegno di nuclei familiari bisognosi, per la realizzazione di progetti solidali diocesani, per aiutare i detenuti e sostenere la Caritas diocesana. Ancora, per associazioni o enti ecclesiastici che operano nel campo della emarginazione; per i centri per il sostegno alla vita; per progetti di sviluppo dei missionari romani e al sostegno dei migranti.

Leggi il testo integrale della relazione

15 mggio 2020

Esercizi spirituali, il libretto e tutte le proposte

Sieger Köder, “Mi avete dato da mangiare (Le opere di misericordia corporale)”, olio su tela XX sec. Collezione Privata

Il Servizio per la formazione permanente del clero ha elaborato per i sacerdoti romani numerose proposte di esercizi spirituali. «Con la speranza che possano essere l’occasione per riscoprire e ravvivare un ministero, mai come in questo tempo di incertezze e paure, così prezioso per accompagnare, sostenere e vivificare l’intero popolo che Dio ci ha affidato»: così le presenta l’introduzione al libretto sui “Cammini per la formazione permanente dei sacerdoti” consultabile sul sito diocesano. L’itinerario sinodale, viene spiegato, ha messo in luce quanto ci sia «voglia di una Chiesa in cui rimanga vivo il desiderio di formazione, sia per i laici che per i religiosi, nella convinzione che nulla è statico, ma tutto è in continuo mutamento, e per mantenere il passo dei fratelli, nel cammino della vita, è necessario un costante processo di rielaborazione e “aggiornamento” di ciò che siamo e che Dio ci chiede di essere».

Ma veniamo al dettaglio delle proposte, a cominciare da quella rivolta ai viceparroci, invitati a partecipare agli esercizi guidati da don Gabriele Faraghini, rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, dal 20 al 26 novembre a Montefiolo (comune di Casperia, in provincia di Rieti), presso il Monastero della Risurrezione, la casa di esercizi gestita dalla diocesi di Roma. Per i parroci il corso di esercizi spirituali si terrà dal 14 al 18 novembre prossimo, presso la Fraterna Domus di Sacrofano, con il cardinale Enrico Feroci. Per i vescovi ausiliari, i parroci prefetti, i direttori e incaricati degli Uffici del Vicariato e i rettori dei seminari sono in programma gli esercizi spirituali dal 6 al 12 novembre a Casa Santa Maria Consolatrice, a Santa Severa, guidati da Marina Stremfelj del Centro Aletti.

Tutti i sacerdoti della diocesi, inoltre, possono partecipare agli esercizi presso Casa San Giuseppe: dalla sera di domenica 6 al pomeriggio di venerdì 11 novembre, con il biblista gesuita padre Stefano Bittasi, su “Il Cammino della Parola”; dalla sera di domenica 8 al pomeriggio di venerdì 13 gennaio 2023, sempre con padre Bittasi, su “Il Regno di Dio e la sua Giustizia”; dalla sera di domenica 15 al pomeriggio di venerdì 20 gennaio, con padre Giovanni Cucci, docente all’Università Gregoriana e scrittore della rivista “La Civiltà Cattolica”, su “Venite in disparte e riposatevi un po’”. Per tutti i sacerdoti è anche già pronta una proposta per la primavera: dal 12 al 18 marzo, a Montefiolo, presso la Casa della Resurrezione, si terranno gli esercizi guidati da don Paolo Galardi; titolo: “Settimana ignaziana”.

Le adesioni alle diverse proposte dovranno pervenire a formazioneclero@diocesidiroma.it.

Clicca qui per scaricare il libretto

14 ottobre 2022

Esercizi spirituali per viceparroci guidati dal cardinale vicario alla Casa Divin Maestro ad Ariccia, a cura dell’Ufficio per la formazione permanente del clero

Esercizi spirituali per viceparroci guidati dal cardinale vicario alla Casa Divin Maestro ad Ariccia, a cura dell’Ufficio per la formazione permanente del clero.

Esercizi spirituali per vescovi e prefetti a Santa Severa, a cura dell’Ufficio per la formazione permanente del clero

Esercizi spirituali per vescovi e prefetti a Santa Severa, a cura dell’Ufficio per la formazione permanente del clero.

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