15 Maggio 2025

E’ entrato nella luce della Resurrezione don Alfonso Luna Sanchez

Il cardinale vicario Angelo De Donatis
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
annunciano che il 3 aprile u.s.
è entrato nella luce della Resurrezione

don Alfonso Luna Sanchez
della diocesi di Ciudad Real (Spagna),
nato nel 1954, ordinato presbitero nel 1978,
cappellano della Casa di cura San Raffaele alla Pisana.

ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

4 aprile 2020

Il percorso verso la Pasqua per i catecumeni

Nessuno scrutinio domenica prossima, ma l’Ufficio catechistico diocesano continua a seguire il percorso di iniziazione cristiana dei catecumeni, nonché a supportare i loro catechisti. Il direttore dell’Ufficio don Andrea Cavallini e la responsabile diocesana del catecumenato suor Pina Ester De Prisco scrivono infatti: «Vi proponiamo di vivere questa domenica come le precedenti: sul canale YouTube dell’Ufficio catechistico trovate il video che vi introduce alla Settimana Santa. Il video contiene una catechesi (20 minuti circa) che dovete ascoltare entrambi (catecumeni eletti e catechisti). È uno spazio in cui meditare una parte del Vangelo della prossima domenica». L’indirizzo rimane lo stesso: https://youtu.be/cGghIhTwF10.

Come nelle settimane precedenti, catecumeno e catechista sono invitati poi a sentirsi telefonicamente e condividere quanto emerso dal video.

3 aprile 2020

La diocesi di Roma vicina alle parrocchie e alle famiglie in difficoltà

ROMA 24-10-2009SUPERMERCATO - FARE LA SPESA TRA CRISI E ANTI CRISI PH: CRISTIAN GENNARI

La diocesi di Roma interviene sul territorio per far fronte alle esigenze straordinarie delle parrocchie, della Caritas diocesana e dei parrocchiani che si trovano in condizioni di straordinaria necessità. Eventuali donazioni potranno essere inviate alla diocesi tramite bonifico bancario, da effettuare a: Diocesi di Roma, iban: IT69I0306909606100000010151; causale: Erogazione Liberale – Emergenza Covid-19.

Gli enti, le società e le imprese che svolgono una attività commerciale potranno richiedere una attestazione-quietanza per ottenere la deduzione di un importo fino al 2% del reddito d’impresa dichiarato ai sensi dell’art. 100 comma 2 lettera a) del TUIR. A tal fine i benefattori dovranno inviare per e-mail all’Ufficio amministrativo del Vicariato di Roma (ufficio.amministrativo@diocesidiroma.it) i loro dati per ottenere la quietanza, inserendo la denominazione ufficiale della società, il rappresentante legale, l’indirizzo della sede, il codice fiscale o numero di partita Iva, l’importo erogato e la copia del bonifico. L’Amministrazione non appena riceverà il bonifico e i dati fiscali del benefattore provvederà a emettere l’attestazione o quietanza.

3 aprile 2020

A San Tommaso Moro Via Crucis virtuale e tante iniziative per la Settimana Santa

Una Via Crucis in diretta streaming sulla pagina Facebook della parrocchia, con video delle diverse strade del quartiere (questa sera alle ore 21). Un tutorial on line per preparare a casa rami di carta da far benedire via web nella Domenica delle Palme. E ancora esercizi spirituali tramite YouTube, l’idea della lavanda dei piedi in famiglia, le meditazioni. In questa Quaresima decisamente diversa dalle altre, la parrocchia di San Tommaso Moro non lascia soli i fedeli, ma cerca nuove forme per stare vicino a tutti e vivere appieno i giorni che preparano alla Pasqua.

«Questa Settimana Santa non potrà che avere al centro il Battesimo che ha reso i credenti figli e che rende le case piene della presenza di Dio – sottolinea il parroco monsignor Andrea Lonardo –. Il gruppo liturgico della parrocchia di San Tommaso Moro, riunitosi in maniera virtuale, ha compreso il momento e l’opportunità. La Confessione e la Comunione avranno il loro tempo. Infatti è Pasqua, per la liturgia della Chiesa, fino a Pentecoste. Man mano che le restrizioni cesseranno, ognuno potrà confessarsi “a Pasqua”, cioè fino a Pentecoste, e ricevere la Comunione sacramentalmente, mentre ora la vive come desiderio, come Comunione spirituale».

«Come comunità parrocchiale – prosegue – vivremo la Settimana Santa come settimana di esercizi spirituali. La preghiera avrà, come un’ellissi, due fuochi: da un lato la liturgia celebrata in parrocchia a cui tutti potranno partecipare in diretta – alcuni anche con le letture e le preghiere dei fedeli – e, dall’altra, la preghiera in casa, personale e di famiglia».

3 aprile 2020

La Mensa Caritas di Colle Oppio ampliata grazie alla Croce Rossa

Grazie alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana, la Mensa “Giovanni Paolo II” a Colle Oppio della Caritas diocesana di Roma potrà contare su spazi supplementari per accogliere le numerose persone in difficoltà.

Per tutta la giornata di mercoledì 1 aprile, i volontari hanno lavorato per allestire un tendone che consentirà agli ospiti di consumare i pasti in sicurezza.

La mensa, che normalmente svolge servizio diurno, per l’emergenza Covid-19 è aperta a pranzo e cena, accogliendo 900 persone al giorno.

2 aprile 2020

Atto di contrizione al posto della confessione: la proposta dell’Ufficio liturgico

Per i fedeli chiusi in casa a causa dell’emergenza sanitaria ci sono Messe e catechesi in streaming, ma come fare per le confessioni? L’Ufficio liturgico diocesano propone uno schema di liturgia penitenziale utile anche a essere trasmesso via web, «perché offre l’occasione – spiega padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio diocesano – di guidare i fedeli a compiere l’atto di contrizione che in questo tempo sostituisce la confessione».

Viene infatti adattata «una proposta di celebrazione penitenziale in preparazione alla Pasqua già formulata dal Rito della Penitenza – prosegue padre Midili –, tenendo conto che, in questo particolare tempo, è una delle forme migliori per ravvivare nei singoli e nella comunità cristiana lo spirito di penitenza e aiutare i fedeli a prepararsi alla confessione, che poi i singoli potranno celebrare alla fine dell’emergenza». Lo schema prevede infatti il “votum sacramenti”, ovvero il desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, che «data l’impossibilità di accostarsi alla confessione – sottolineano dall’Ufficio diocesano – accompagnato da una preghiera di pentimento comporta il perdono dei peccati, anche gravi».

Per saperne di più, consultare il sito dell’Ufficio liturgico.

2 aprile 2020

Il Palazzo del Vicariato chiuso fino al 15 aprile

Il Palazzo Apostolico Lateranense, sede del Vicariato di Roma, resterà chiuso da oggi, 31 marzo, fino al 15 aprile. Durante questo periodo si procederà ad una radicale sanificazione degli ambienti e degli arredi. Lo ha annunciato con una lettera il prelato segretario generale monsignor Pierangelo Pedretti.

«I provvedimenti presi nelle settimane scorse, al fine di contenere l’infezione da Coronavirus – ricorda monsignor Pedretti – avevano portato, in pochi giorni, i frequentatori professionali del Palazzo da circa 170 ad una dozzina». Ma «è il momento di una stretta ulteriore, meditata e necessaria».

31 marzo 2020

Vita consacrata, gli auguri per Pasqua a tutti i fedeli

«Rimaniamo uniti nella preghiera e nello spirito della missione che a ciascuno è stata affidata. Custodiamoci l’un l’altro e preghiamo per tutti i defunti, per chi ha perso i propri familiari e amici, per chi ha perso il lavoro; per tutti i Cirenei che si sono trovati ad accompagnare la sofferenza degli ammalati e dei loro cari; per tutti quelli che non possono restare a casa perché stanno sostenendo i servizi essenziali alla salute e alla vita sociale». Come segno di «unità e comunione», quest’anno le diverse realtà di vita consacrata presenti in diocesi scrivono ai fedeli di Roma una riflessione congiunta in occasione della Pasqua. Ciis, Cism, Usmi, Ordo Virginum, Ordo Viduarum e Nuove forme di vita consacrata hanno preparato insieme una lettera, che vuole essere di augurio e approfondimento.

«In questo tempo caratterizzato da un silenzio sconcertato e orante, Papa Francesco, nella sua meditazione durante la preghiera del 27 marzo, ci ha invitato a consegnare al Signore le nostre paure: è il Responsorio di Compieta “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”, è la preghiera di Charles De Foucault “Padre mio mi abbandono a Te”».

31 marzo 2020

La Settimana Santa nella diocesi di Roma: una Pasqua da vivere «nelle nostre case»

Una Pasqua diversa, da vivere «nelle nostre case», «riscoprendo l’ascolto della Parola di Dio e la ricchezza dei simboli della Liturgia». Il cardinale vicario Angelo De Donatis scrive una lettera alla comunità diocesana – sacerdoti e diaconi, religiose e religiosi, e tutto il popolo di Dio – con gli orientamenti pastorali della diocesi di Roma per la Settimana Santa. Ci avviciniamo a questo tempo, esordisce il vicario, «in una situazione di emergenza sanitaria mondiale, senza poter vivere comunitariamente le celebrazioni pasquali. È una condizione molto triste, ma dobbiamo accogliere la strada che la Provvidenza ci indica, anche se diversa da quella che avevamo immaginato».

Rimane dunque la necessità che le Messe siano celebrate senza la presenza dei fedeli, che potranno seguirle appunto da casa, in streaming o in diretta televisiva. «Raccomando – scrive il cardinale De Donatis – di seguire le liturgie presiedute dal Santo Padre, nostro vescovo e, in ogni caso, di dedicare un congruo tempo all’orazione personale e familiare, valorizzando soprattutto la Liturgia delle Ore e le altre pratiche di pietà. Rinnovo l’invito a valorizzare la catechesi per gli adulti e per i bambini, con la spiegazione dei segni liturgici da utilizzare nella preghiera in famiglia, nonché a vivere la carità “del telefono” o quella “della porta accanto”».

La nota della diocesi chiarisce che la Messa della Domenica delle Palme andrà celebrata «solo in forma semplice (terza forma del Messale Romano), omettendo la processione, la benedizione e la distribuzione di palme e rami di ulivo». Quanto al Triduo Pasquale, la Messa Crismale potrà essere celebrata alla fine dell’emergenza sanitaria, mentre «la Messa in Coena Domini può essere celebrata eccezionalmente senza la presenza del popolo», omettendo la lavanda dei piedi, già facoltativa, e la processione al termine della celebrazione. Per il Venerdì Santo, invece, è stata predisposta un’intenzione «da introdurre nella Preghiera universale, dedicata a coloro che si trovano in una situazione di smarrimento, ai malati, al personale sanitario e in suffragio dei defunti». Ancora, l’atto di adorazione della Croce, mediante il bacio, potrà essere effettuato dal solo presidente dell’azione liturgica. Un rito più semplice anche quello previsto per la Veglia pasquale, senza l’accensione del fuoco; «della liturgia battesimale si mantenga solo il rinnovo delle promesse». Mentre «i catecumeni riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana al termine dell’emergenza sanitaria».

Leggi il testo integrale della nota sugli orientamenti pastorali

Scarica l’intenzione di preghiera

30 marzo 2020

Omelia del Cardinale Vicario al Divino Amore del 30 marzo

«Da soli affondiamo, affidiamoci al Signore»

Scende la pioggia sul sagrato della basilica di San Pietro. Papa Francesco è solo. Accanto a lui il Crocifisso della chiesa di San Marcello al Corso, l’icona di Maria Salus Populi Romani di Santa Maria Maggiore. «Da settimane sembra che sia scesa la sera», esordisce, commentando il brano del Vangelo di Marco in cui si narra della tempesta che colpisce la barca su cui viaggiano gli apostoli. «Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città – prosegue il Santo Padre –; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: “Siamo perduti”, così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme».

Immagini e parole già entrate nella storia, seguite da casa da milioni di persone, in diretta televisiva o in streaming sui social media. «La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità – continua Francesco – e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità. Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego” sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli».

Ci si salva insieme, ma ci si salva affidandosi al Signore. «Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo – sono ancora parole del Pontefice –: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai».

Infine la benedizione, per tutti. «Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: “Voi non abbiate paura” (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi”».

Leggi il testo integrale della meditazione di Papa Francesco

28 marzo 2020

A San Policarpo un centro di raccolta della Croce Rossa

Messe in streaming, incontri in video, un concorso per l’oratorio e la collaborazione con la Croce Rossa. Nella parrocchia di San Policarpo, all’Appio Claudio, si affronta l’emergenza sanitaria con spirito d’iniziativa, dando vita a tante proposte per i fedeli e, soprattutto, senza dimenticare i bisognosi. La Croce Rossa Italiana ha infatti allestito un centro di smistamento di generi di prima necessità da distribuire nel quartiere di Cinecittà. I volontari della Cri portano inoltre la spesa a domicilio a quanti lo richiedono, tra i quali i numerosi anziani soli residenti nella zona.

«Chi vuole – è l’appello del parroco don Claudio Falcioni – può portare i pacchi di generi alimentari a lunga scadenza e di prodotti igienici e lasciarli sulla pedana davanti all’altare. Provvederà la parrocchia a consegnarli alla Croce Rossa». Si ricordano gli orari in cui la chiesa di piazza Aruleno Celio Sabino, proprio sul Parco degli Acquedotti, è aperta in questo periodo: dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20.

30 marzo 2020

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