22 Maggio 2025

«Da soli affondiamo, affidiamoci al Signore»

Scende la pioggia sul sagrato della basilica di San Pietro. Papa Francesco è solo. Accanto a lui il Crocifisso della chiesa di San Marcello al Corso, l’icona di Maria Salus Populi Romani di Santa Maria Maggiore. «Da settimane sembra che sia scesa la sera», esordisce, commentando il brano del Vangelo di Marco in cui si narra della tempesta che colpisce la barca su cui viaggiano gli apostoli. «Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città – prosegue il Santo Padre –; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: “Siamo perduti”, così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme».

Immagini e parole già entrate nella storia, seguite da casa da milioni di persone, in diretta televisiva o in streaming sui social media. «La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità – continua Francesco – e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità. Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego” sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli».

Ci si salva insieme, ma ci si salva affidandosi al Signore. «Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo – sono ancora parole del Pontefice –: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai».

Infine la benedizione, per tutti. «Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: “Voi non abbiate paura” (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi”».

Leggi il testo integrale della meditazione di Papa Francesco

28 marzo 2020

A San Policarpo un centro di raccolta della Croce Rossa

Messe in streaming, incontri in video, un concorso per l’oratorio e la collaborazione con la Croce Rossa. Nella parrocchia di San Policarpo, all’Appio Claudio, si affronta l’emergenza sanitaria con spirito d’iniziativa, dando vita a tante proposte per i fedeli e, soprattutto, senza dimenticare i bisognosi. La Croce Rossa Italiana ha infatti allestito un centro di smistamento di generi di prima necessità da distribuire nel quartiere di Cinecittà. I volontari della Cri portano inoltre la spesa a domicilio a quanti lo richiedono, tra i quali i numerosi anziani soli residenti nella zona.

«Chi vuole – è l’appello del parroco don Claudio Falcioni – può portare i pacchi di generi alimentari a lunga scadenza e di prodotti igienici e lasciarli sulla pedana davanti all’altare. Provvederà la parrocchia a consegnarli alla Croce Rossa». Si ricordano gli orari in cui la chiesa di piazza Aruleno Celio Sabino, proprio sul Parco degli Acquedotti, è aperta in questo periodo: dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20.

30 marzo 2020

A San Pio X gli esercizi spirituali in famiglia

Dopo la Messa celebrata sul tetto della parrocchia, monsignor Andrea Celli, parroco di San Pio X, propone ai fedeli della Balduina gli esercizi spirituali nelle proprie abitazioni. «Non perdiamo l’occasione di partecipare online agli esercizi spirituali in famiglia – sottolinea infatti il sacerdote –. Trasformeremo le nostre case in piccoli monasteri alternando momenti di preghiera, riflessione sulla Parola e discussione tra di noi. Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo che certamente darà frutti di gioia e di pace».

Sul sito web della parrocchia è disponibile un programma che va dal 2 al 4 aprile, giornate in cui saranno disponibili diversi video in streaming per accompagnare la preghiera e le riflessioni dei fedeli. Si comincia quindi giovedì alle ore 16 con la prima meditazione, a cui seguiranno gli spunti di confronto tra gli appartenenti al nucleo familiare, la preghiera dei Vespri, l’adorazione e la preghiera della compieta. Venerdì 3, invece, si comincerà dal mattino, con la preghiera delle Lodi e la partecipazione alla Messa in streaming; ancora la seconda meditazione, le riflessioni condivise in famiglia e in dialogo con la parrocchia, i Vespri. La conclusione sabato 4, con una mattinata dedicata alla Messa, alla terza meditazione e alla condivisione di filmati.

30 marzo 2020

Monsignor Giuseppe Tonello nominato consigliere della Penitenzieria Apostolica

Monsignor Giuseppe Tonello è stato nominato da Papa Francesco consigliere della Penitenzieria Apostolica. La notizia è stata data oggi, sabato 28 marzo, dalla Sala Stampa della Santa Sede.

Appartenente al clero romano, monsignor Tonello ricopre diversi ruoli nella diocesi di Roma: è cancelliere, membro del Consiglio presbiterale, del Consiglio dei prefetti e della Commissione disciplinare del Vicariato di Roma.

28 marzo 2020

On line il terzo scrutinio per i catecumeni

«Questo scrutinio avremmo dovuto viverlo insieme con il cardinale vicario nella basilica di San Giovanni in Laterano, e invece ci tocca una modalità più “povera”, facendo quel che possiamo con i mezzi di comunicazione. Ma con san Paolo Apostolo siamo fiduciosi nel dirvi che “noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno” (Rm 8,28). Ora non comprendiamo, ora vediamo in “modo confuso” ciò che stiamo vivendo, ma nella fede sappiamo che Dio non ci abbandona e sta camminando accanto a noi». Sono parole di speranza quelle che don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, e suor Ester Pina De Prisco, responsabile del Catecumenato, scrivono ai catecumeni e ai loro catechisti per prepararli al terzo scrutinio, che come i due precedenti si svolgerà tramite video e telefono.

Sulla pagina YouTube dell’Ufficio catechistico diocesano sono caricati dei video che sia i catecumeni che i catechisti devono vedere: https://youtu.be/KqJtQZLsW3o. Quindi si sentiranno al telefono, per commentare quanto osservato, confrontarsi e pregare insieme. «Il tutto, colloquio e preghiera, dovrebbe durare circa 30 minuti. Se possibile, concordate oggi stesso l’appuntamento telefonico per domenica, tenendo conto della durata della telefonata e della tranquillità necessaria per parlarsi e pregare».

27 marzo 2020

In Vicariato un presidio di aiuto per le parrocchie

Aiutare le parrocchie a orientarsi dopo le disposizioni del decreto “Cura Italia” dello scorso 17 marzo, tra mutui, finanziamenti e rapporti di lavoro. È questo l’obiettivo del Presidio di aiuto promosso dalla diocesi di Roma, con una lettera inviata dal prelato segretario generale monsignor Pierangelo Pedretti.

Per quanto riguarda mutui e finanziamenti bancari, è prevista agli artt.55 e ss. la possibilità di richiedere la sospensione delle rate di restituzione dei mutui e/o dei finanziamenti in corso fino alla data del 30/9/2020. Inoltre, è contemplata la possibilità di rinegoziare tali prestiti sostituendo la garanzia prestata con quella dello Stato. Per ogni richiesta di chiarimento e di aiuto, ci si potrà rivolgere al vice direttore dell’Ufficio amministrativo del Vicariato, il martedì pomeriggio e il mercoledì mattina, telefonando al numero 06/69886270 oppure inviando una mail all’indirizzo: vittorio.bonanni@diocesidiroma.it.

Agli artt. 22 e ss è prevista la possibilità di chiedere anche per le parrocchie con meno di 5 dipendenti la procedura di trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, a favore dei dipendenti in forze prima del 23 febbraio 2020. Per accedere a questo beneficio, dal quale sono esclusi colf e badanti, è preferibile rivolgersi ai propri consulenti del lavoro in quanto la domanda va effettuata telematicamente all’Inps. Per ulteriori specificazioni, tra gli allegati c’è una nota preparata dall’Ufficio giuridico del Vicariato.

Sulle locazioni si conferma dalla lettura del testo di legge che l’aiuto concesso agli inquilini/conduttori di immobili è limitato ai beni censiti C1 nei quali non è stata esercitata l’attività nel mese di marzo. Per tutti gli altri casi che dovessero emergere, è possibile contattare l’Ufficio giuridico: ufficiogiuridico@diocesidiroma.it. Ci si può rivolgere all’Ufficio diocesano anche per tutte le altre fattispecie contrattuali (ad esempio l’appalto per servizio di pulizie o simili) al fine di individuare la corretta procedura per la sospensione, ove possibile, dei servizi o dei pagamenti.

Quanto, infine, agli spostamenti, con riferimento al modulo di autocertificazione per la circolazione nei casi necessari previsti dalla normativa, qualora il sacerdote debba recarsi in altro luogo per lo svolgimento del proprio ministero potrà barrare la casella relativa alle “comprovate esigenze lavorative”, facendo riferimento al Codice Ateco 94.91 (attività delle organizzazioni religiose nell’esercizio del culto) che anche nelle ultime modificazioni apportate con il DM Mise del 25 marzo 2020 è inserito tra le attività non sospese.

Naturalmente anche i volontari che devono svolgere servizi di carità possono spostarsi: secondo quanto stabilito dall’ordinanza della Regione Lazio del 20 marzo, è garantita la mobilità dei volontari, per tutta una serie di attività. Oltre al modello di autocertificazione per gli spostamenti, è necessaria anche una dichiarazione su carta intestata dell’organizzazione (la parrocchia).

Tutti i moduli e documenti relativi si trovano nella sezione “Archivio documenti” del nostro sito, sotto la voce “Documenti della diocesi”.

Leggi il testo completo della lettera del prelato segretario generale
Leggi la nota sui rapporti di lavoro nelle parrocchie ai sensi del decreto “Cura Italia”
Scarica l’autodichiarazione per gli spostamenti
Scarica il modulo di adesione per il rinvio rata
Scarica il modulo per sospensione rata e rinegoziazione mutuo prestito
Scarica il modulo per sospensione leasing
Scarica la dichiarazione per i volontari
Leggi il Bollettino della Regione Lazio

27 marzo 2020

Il Papa in preghiera sul sagrato di San Pietro oggi alle 18

Oggi, 27 marzo 2020, alle ore 18, Papa Francesco presiederà un momento di preghiera sul sagrato della basilica di San Pietro, con la piazza vuota, come ha annunciato lui stesso il 22 marzo scorso, al termine della preghiera dell’Angelus trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico. Il Santo Padre ha invitato tutti a partecipare spiritualmente, attraverso i mezzi di comunicazione, per ascoltare la Parola di Dio, elevare una supplica in questo tempo di prova e adorare il Santissimo Sacramento. Al termine della Celebrazione il Santo Padre impartirà la Benedizione “Urbi et Orbi”, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

Il momento di preghiera sarà trasmesso, tra gli altri, in diretta da Tv2000 e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

27 marzo 2020

Le fede è il fondamento della speranza: la lettera del cardinale vicario ai fidei donum e quella del vescovo Libanori

«Sappiamo bene che il Signore non ci abbandona mai. Intuiamo nel discernimento dello Spirito Santo che in questo momento si sta realizzando una purificazione profonda, non solo in noi stessi ma nell’intera comunità cristiana, e che questo passaggio ha a che fare con la Pasqua di Gesù. Stiamo attraversando una Quaresima che ci segnerà profondamente, perché ci spinge ad entrare, attraverso la vita, nella Sapientia Crucis». Nella lettera che invia ai sacerdoti fidei donum, il cardinale vicario Angelo De Donatis fa una profonda riflessione su questi «giorni di prova che stiamo attraversando». E annuncia le novità di quest’anno, dettate dalla pandemia da coronavirus, per quanto riguarda le celebrazioni della Settimana Santa: «A Roma ci atterremo agli orientamenti della Cei, rinviando la Messa Crismale e la celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana degli adulti durante la Veglia di Pasqua».

Anche il vescovo Daniele Libanori, ausiliare del settore Centro, ha scritto nei giorni scorsi ai sacerdoti affidati alla sua cura pastorale. Una lettera che il vicario allega ai fidei donum, condividendone il contenuto. «Quello che sta accadendo – sono le riflessioni del vescovo Libanori – ci porta a ridare più spazio a un aspetto del nostro ministero che è stato sempre presente, ma che oggi forse viviamo con una consapevolezza rinnovata: pregare e intercedere per il popolo che ci è stato affidato. Specie per le condizioni in cui ci troviamo, questo appare come il ministero più prezioso, il primo e fondamentale, dal quale trae forza ogni altro. Le circostanze ci spingono a tornare al posto che ci spetta, preferendo a tutto il resto la preghiera e l’annuncio della Buona Notizia».

«Tutti noi, cresciuti in una cultura che ha bandito il dolore e la morte, oggi ci troviamo confrontati all’improvviso con la fragilità e l’impotenza dinanzi al dramma che ognuno dovrà interpretare da protagonista – scrive ancora il vescovo del settore Centro –. L’impossibilità di trovare un rifugio sicuro da un nemico invisibile, l’ansia, la paura, sono i modi in cui prende forma il dolore che scuote l’anima e la mente, per mutarsi in rabbia o in disperata immobile rassegnazione, se non riesce a fluire nell’alveo della carità. Il Signore senza tanti riguardi ci ha riportati davanti alla morte». Ancora, prosegue, «la paura della morte è all’origine del male che avvelena la vita; è la forza malvagia che porta l’uomo ad accettare la limitazione della libertà e perfino la sua rinuncia. La fede in una vita che continua oltre la soglia fatale è il fondamento della speranza, del coraggio, del perdono; la vita che sarà data e sarà piena è la meta da raggiungere, il tesoro prezioso per il quale si trova la capacità di sopportare tutto: la fede nella risurrezione è la forza creatrice che dà vita a una società nuova e più giusta».

Leggi la lettera del cardinale vicario ai sacerdoti fidei donum

Lettera del vescovo Daniele Libanori

Venerdì 27 i vescovi italiani in preghiera nei cimiteri: monsignor Di Tora sarà al Verano

«Affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore». Con questa intenzione i vescovi italiani pregheranno ciascuno da solo in un cimitero della propria diocesi, venerdì 27 marzo. Per la nostra diocesi sarà monsignor Guerino Di Tora, ausiliare del settore Nord, a recarsi nel cimitero monumentale del Verano.

Si tratta di una iniziativa della Conferenza episcopale italiana, che considera questo momento di preghiera per le persone morte con il coronavirus, raccoglimento e benedizione delle tombe, un «Venerdì della Misericordia» della Chiesa italiana. «Un venerdì di Quaresima – spiegano in una nota – nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione».

Ancora, i vescovi ricordano l’immagine dei mezzi militari, a Bergamo, che trasportano le bare verso i forni crematori: «Rende in maniera plastica la drammaticità di quello che il Paese vive. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti». Di qui, l’idea di recarsi nei cimiteri: «Le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica – sottolineano i vescovi italiani –, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità». Tutti i giorni, infatti, i sacerdoti celebrano la Messa per «l’intero popolo di Dio, vivi e defunti». Nell’attesa di «tornare a celebrare l’Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli».

25 marzo 2020

E’ entrato nella luce della Resurrezione padre Giuseppe La Rosa

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che il 24 marzo u.s.

è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do P. Giuseppe La Rosa, C.R.M.,

per molti anni Vicario Parrocchiale della Parrocchia

dei Santi Angeli Custodi e Missionario in Africa,

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

25 marzo 2020

E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Salvatore Paisano

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

 

 

annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione

 

il Rev.do

Mons. Salvatore Paisano,

Vicario Episcopale per la Vita Consacrata dal 1977 al 1988,

Prefetto degli studi al Pontificio Seminario Romano Minore

dal 1941 al 1943,

 

e, ricordandone il generoso e fecondo ministero pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

25 marzo 2020

 

E’ tornato alla casa del Padre George, fratello di don Olwin Antonio Lopis

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Don Olwin Antonio Lopis,

Parroco della Parrocchia di Santa Maria Goretti,

per la morte del suo caro fratello

George

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,

ricco di misericordia, perché conceda a George il premio

della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

24 marzo 2020

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