Concelebra sul sagrato della basilica vaticana la Messa presieduta dal Santo Padre Francesco in occasione della canonizzazione di alcuni beati.
Concelebra nella Messa presieduta dal Santo Padre insieme ai nuovi Cardinali ed il Collegio Cardinalizio in occasione dell’apertura dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi
Concelebra nella Messa presieduta dal Santo Padre insieme ai nuovi Cardinali ed il Collegio Cardinalizio in occasione dell’apertura dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi
Concelebra nella Messa presieduta dal cardinale João Braz de Aviz in occasione della Giornata mondiale “Pro Orantibus”
Nella basilica di San Giovanni in Laterano concelebra nella Messa presieduta dal cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in occasione della Giornata mondiale “Pro Orantibus”.
Concelebra la Messa nella basilica di Santa Maria Maggiore in occasione dell’80° anniversario della nascita del Movimento dei Focolari
Concelebra la Messa nella basilica di Santa Maria Maggiore in occasione dell’80° anniversario della nascita del Movimento dei Focolari
Concelebra con il Santo Padre la Messa nella Giornata Mondiale della Gioventù
Concelebra con il Santo Padre la Messa nella Giornata Mondiale della Gioventù
Concelebra con il Santo Padre la Messa della Domenica delle Palme
Concelebra con il Santo Padre la Messa della Domenica delle Palme.
Con pazienza e umorismo per raggiungere la «santa letizia»
«La grande tristezza sta silenziando la “grande bellezza”». C’è il bene e non ce lo percepiamo, siamo diventati «miopi». Ma «quali possono essere le caratteristiche di una santità quotidiana capace di riaccendere in noi la santa letizia?». Lo ha chiesto il cardinale vicario Angelo De Donatis nella quinta catechesi su Gaudete et exsultate, che si è tenuta ieri sera nella basilica di San Giovanni in Laterano. Affollatissima, come sempre nelle serate dedicate all’esortazione apostolica di Papa Francesco sulla chiamata alla santità nella vita quotidiana.
Il porporato ha indicato due virtù da coltivare, per raggiungere la «santa letizia»: la «pazienza» e l’«umorismo». «L’umorismo è legato alla pazienza – ha sottolineato il cardinale De Donatis –: senza di esso, pensate, come faremmo a sopportare noi stessi? Chi ha un Padre nel cielo sa ridere delle cose della terra e contempla la luce che abita nel suo cuore redento».
Dotato di grande umorismo era senz’altro san Filippo Neri: a lui ha dedicato la sua catechesi monsignor Marco Frisina, rettore della basilica di Santa Cecilia a Trastevere.
Leggi tutta la catechesi del cardinale vicario
Leggi la catechesi di monsignor Frisina su san Filippo Neri
12 febbraio 2019
Con Nembrini a San Giovanni in Laterano cinque serate sui Promessi Sposi
«Le montagne eran mezze velate di nebbia; il cielo, piuttosto che nuvoloso, era tutto una nuvola cenerognola; ma, al chiarore che pure andava a poco a poco crescendo, si distingueva, nella strada in fondo alla valle, gente che passava, altra che usciva dalle case, e s’avviava, tutti dalla stessa parte, verso lo sbocco, a destra del castello, tutti col vestito delle feste, e con un’alacrità straordinaria. – Che diavolo hanno costoro? che c’è d’allegro in questo maledetto paese? dove va tutta quella canaglia? – E data una voce a un bravo fidato che dormiva in una stanza accanto, gli domandò qual fosse la cagione di quel movimento. Quello, che ne sapeva quanto lui, rispose che anderebbe subito a informarsene. Il signore rimase appoggiato alla finestra, tutto intento al mobile spettacolo. (… ) Guardava, guardava; e gli cresceva in cuore una più che curiosità di saper cosa mai potesse comunicare un trasporto uguale a tanta gente diversa». La notte insonne dell’Innominato dopo l’incontro con Lucia – al capitolo XXI dei Promessi Sposi – dà il titolo, e racconta in qualche modo il senso, dell’iniziativa promossa dalla diocesi di Roma per la Quaresima: ogni mercoledì, a cominciare dal 9 marzo, fino a Pasqua, la basilica di San Giovanni in Laterano, dalle 19 alle 20.15, ospiterà cinque incontri dedicati al capolavoro di Alessandro Manzoni. “Che c’è d’allegro in questo maledetto paese? I Promessi Sposi romanzo della misericordia” è il nome del progetto, che vedrà protagonista Franco Nembrini, professore e saggista; l’introduzione di ogni serata sarà affidata a don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni, mentre le conclusioni al cardinale vicario Angelo De Donatis.
«In questo anno di pandemia ho riletto il romanzo – spiega Nembrini – e ho trovato analogie sorprendenti con quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. I ragazzi stanno pagando un prezzo altissimo fatto di solitudine e di frustrazione, dovuto alla mancanza di adulti e di maestri di riferimento, al crollo di una scuola che non sta più in piedi, a causa della pandemia. Ci sembrava quindi giusto indirizzarci ai giovani, proporre una iniziativa quaresimale soprattutto per loro». Il primo incontro sarà dedicato a fra Cristoforo e anche, in parte, al confronto con don Abbondio. «Affronteremo il tema dell’omicidio e poi del perdono, con quel pane del perdono che il frate porterà con sé tutta la vita – anticipa Nembrini – e che poi, alla fine, consegnerà a Renzo e a Lucia affinché a loro volta lo consegnino ai loro figli. Fra Cristoforo spiega che dovranno insegnare ai loro figli a perdonare sempre tutto e tutti. Sono due sposi che finalmente realizzano il loro sogno e si assumono la responsabilità delle nuove generazioni».
Il perdono verso gli altri e verso se stessi sarà presente in tutte le serate. Si parlerà, naturalmente, dell’Innominato, e di quella frase di Lucia che scuote la sua anima, “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”. Ma anche di Renzo, «il cui dilemma è se perdonare o meno chi gli ha buttato all’aria la vita – spiega il professore –; lui a più riprese cede a una tentazione di vendetta e di violenza, fin quasi alla fine del romanzo, quando accetta la sfida di fra Cristoforo di perdonare chi gli ha rovinato la vita e fatto del male». Anche all’ultima parte del romanzo, quella ambientata nel Lazzaretto, sarà dedicata una serata, quella conclusiva. «La Provvidenza, come la chiama Manzoni, è l’intervento nella storia degli uomini di Dio come misericordia – riflette Nembrini –. Nel Lazzaretto tutti si incontrano uniti nella stessa vicenda dolorosa, il male della storia, che diventa un punto di rilancio per vivere nella misericordia. Tutta la storia del romanzo si rivela in quelle ultime pagine come un romanzo di misericordia. Sarà bellissimo rileggere le parole di padre Felice, che durante la Messa, benedice coloro che si sono salvati». E rileggiamo, allora, l’omelia di padre Felice Casati, personaggio realmente esistito, superiore dei Cappuccini: «Cominciamo da questo viaggio, da’ primi passi che siam per fare, una vita tutta di carità. Quelli che sono tornati nell’antico vigore, diano un braccio fraterno ai fiacchi; giovani, sostenete i vecchi; voi che siete rimasti senza figliuoli, vedete, intorno a voi, quanti figliuoli rimasti senza padre! siatelo per loro! E questa carità, ricoprendo i vostri peccati, raddolcirà anche i vostri dolori».
La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, e consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili, dopo essersi sottoposti ai consueti controlli di sicurezza. Gli incontri saranno trasmessi in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.
28 febbraio 2022
Con la veglia in piazza si conclude “Il cammino di Pietro”
Alla vigilia della solennità dei santi Patroni di Roma, in piazza San Pietro si terrà una veglia diocesana di preghiera, con inizio alle ore 21, che sarà animata dai due vicari del Santo Padre: uno per la diocesi di Roma, il cardinale Angelo De Donatis, l’altro per il Vaticano, il cardinale Mauro Gambetti.
Il momento di preghiera conclude il percorso de “Il cammino di Pietro”, partito dalla basilica di Santa Cecilia in Trastevere lo scorso 29 dicembre. Un itinerario in sette tappe, che ha toccato altrettanti luoghi romani per ritrovare le tracce dell’apostolo che fu primo pontefice.
22 giugno 2023
Con la Quaresima torna il “momento della luce”
«Un incontro familiare, di venti-trenta minuti, che non richiede alcuna particolare preparazione religiosa, ma solo il desiderio di provare a parlare in modo vero tra voi». Questo è il “momento della luce”, un momento di condivisione e preghiera in famiglia che l’Ufficio catechistico della diocesi di Roma propone per i momenti forti dell’anno liturgico. Come la Quaresima. Di qui l’invito del direttore, don Andrea Cavallini: «Questi momenti di condivisione familiare proposti sono una possibilità per le famiglie nel percorso di catechesi; l’itinerario proposto durante il Tempo Quaresimale ci invita a riflettere su alcune parole che si incontrano nei vangeli domenicali».
Lo schema da seguire è lo stesso utilizzato nell’Avvento, in cinque punti: inizio, condivisione, ascolto, preghiera, conclusione. Al punto 3 è prevista la lettura di un testo o brano del Vangelo, diverso per ogni settimana. «Da questo schema essenziale non è opportuno togliere qualcosa – spiegano dall’Ufficio catechistico –. A seconda delle necessità della settimana o delle abitudini familiari, invece, potete aggiungere liberamente degli elementi nuovi: per esempio un simbolo particolare, una canzone o un canto religioso (all’inizio e/o alla fine), oppure delle preghiere spontanee (al punto 4 prima del Padre Nostro), oppure un momento in cui ci si chiede perdono per qualcosa, un momento in cui ci si ringrazia per qualcosa, ecc».
Per aiutare le famiglie a organizzare il “momento della luce” è disponibile anche un video sul sito dell’Ufficio diocesano: https://youtu.be/_Js5rW5TVW4
7 marzo 2023
Con la Caritas un percorso di formazione sui diritti
Parte a fine mese la nuova proposta della Caritas diocesana: tre incontri di formazione e aggiornamento sul Manuale operativo dei diritti. Sei le sezioni del Manuale online – Abitare, Salute, Sostegni al reddito, Accesso alla giustizia, Pensioni e Famiglia – per le quali è stata realizzata l’aggiornamento al 2022 tenendo conto delle più recenti disposizioni, sia nazionali che regionali e comunali, a sostegno di quanti sono in difficoltà, e sulle quali verterà il cammino formativo.
Sono previsti tre incontri online di aggiornamento per gli operatori dei centri di ascolto parrocchiali e diocesani. Il primo è in programma il 28 febbraio sui moduli Abitare e Famiglia; il 3 marzo sui moduli Sostegni al reddito e Previdenza; il 4 marzo su Salute e Accesso alla giustizia. Gli incontri si svolgeranno sulla piattaforma Zoom dalle ore 18 alle 19.30.
Agli utenti iscritti verranno inviati i link per accedere agli incontri e, successivamente, per email, i materiali dei relatori e i link con le registrazioni. Per ulteriori informazioni: http://www.caritasroma.it/
21 febbraio 2022
Con la Caritas un percorso di formazione sugli hikikomori
Ripartono i cicli di sensibilizzazioni e formazione sul tema del fenomeno “hikikomori”, che la Caritas di Roma organizza in collaborazione con l’Associazione Hikikomori Italia. Gli incontri si svolgeranno a distanza, su piattaforma Zoom, e sono invitati a partecipare i volontari e i professionisti che vivono strettamente a contatto con gli adolescenti, i giovani e le loro famiglie.
“Hikikomori” è un termine giapponese che significa letteralmente “stare in disparte” – si legge sul sito dell’Associazione – e viene utilizzato in gergo per riferirsi a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi (da alcuni mesi fino a diversi anni), rinchiudendosi nella propria abitazione, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno, talvolta nemmeno con i propri genitori. È un fenomeno che riguarda soprattutto i giovani dai 14 ai 30 anni, principalmente maschi (tra il 70% e il 90%), anche se il numero delle ragazze isolate potrebbe essere sottostimato dai sondaggi effettuati finora.
Il percorso formativo ha dunque come finalità principale quella di fornire conoscenze e competenze sul fenomeno hikikomori, con l’obiettivo di fornire strumenti utili per poter intervenire anche in prevenzione ed accogliere il familiare che vive in prima persona una situazione di ritiro sociale. «Il lockdown impostoci dal Covid-19 ha reso cristallizzate alcune situazioni di ritiro sociale preesistente e ne ha create delle nuove – spiegano dalla Caritas di Roma –. Sono tantissimi i giovani e gli adulti che dopo il lockdown hanno sviluppato una tendenza all’isolamento che rende difficile entrare in contatto con loro. Il nostro obiettivo è quello di fornire gli strumenti necessari per poter intercettare queste situazioni e aiutare gli individui in ritiro sociale e le loro famiglie».
È importante infatti promuovere le competenze del “saper osservare, accogliere e ascoltare”, così da compiere il primo passo verso la costruzione di una rete di sostegno funzionale al soggetto e/o alla famiglia in difficoltà e poter mettere in atto tutte le strategie di intervento mirate ad una presa in carico attiva.
I percorsi saranno diversificati per i professori, gli educatori, gli insegnanti di sostegno che operano nelle scuole medie e superiori; per i catechisti, i sacerdoti, gli educatori, animatori, capi scout che operano nelle parrocchie di Roma. La formazione è divisa in 2 incontri da 2h ciascuno con un minimo di 4 partecipanti ed un massimo di 24.
21 settembre 2020