Corso “Arte catacombale” (21-28 gennaio) – Parrocchia San Luca Evangelista (Uff. Tempo libero, turismo e sport)
Corso “Arte catacombale” – Parrocchia San Luca Evangelista (Uff. Tempo libero, turismo e sport)
Corso “Arte catacombale” – Parrocchia San Luca Evangelista (Uff. Tempo libero, turismo e sport)
Corpus Domini: le indicazioni per partecipare
Il prossimo 22 giugno il Santo Padre Leone XIV celebrerà la Santa Messa sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano in occasione della Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, a cui seguirà la processione del Corpus Domini.
Oltre a quanto ci è stato già comunicato dall’Ufficio per le Celebrazioni liturgiche della Santa Sede, ci sono alcune indicazioni relative alla partecipazione:
• I sacerdoti indosseranno l’abito corale: talare (oppure l’abito religioso) e cotta; soltanto i parroci di Roma potranno indossare la stola bianca sopra la cotta. Si ricorda che non è prevista la concelebrazione e tutti potranno ritirare il biglietto loro assegnato presso il Vicariato di Roma – Ufficio Liturgico (2° piano);
• I religiosi (non sacerdoti) e le religiose, potranno ritirare fino a due biglietti presso il Vicariato di Roma – Ufficio per la Vita Consacrata (2° piano);
• I seminaristi dovranno indossare l’abito corale e potranno ritirare il biglietto loro assegnato presso il Vicariato di Roma – Ufficio Liturgico (2° piano);
• I diaconi permanenti della diocesi di Roma parteciperanno indossando il camice e la stola bianca della dalmatica e potranno ritirare i biglietti loro assegnati presso il Vicariato di Roma – Ufficio Liturgico (2° piano);
I biglietti potranno essere ritirati nei rispettivi uffici a partire da giovedì 12 giugno fino a giovedì 19 giugno negli orari d’ufficio (dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00; martedì e mercoledì anche il pomeriggio dalle ore 14:30 alle ore 17:00).
Per i fedeli non è previsto biglietto.
12 giugno 2025
Corpus Domini, Leone XIV: «Il Signore resta per noi urgente criterio di azione e di servizio»
La storia oggi ci consegna un mondo disarmonico dove i pochi magnati schiacciano i tanti che non hanno assolutamente nulla. Negli angoli remoti del globo «interi popoli» sono «umiliati dall’ingordigia altrui», da quanti sono preoccupati più di accumulare ricchezze con «superbia indifferente», a vivere nel lusso sprecando i beni della terra, anziché di «condividere». Il Giubileo ci richiama a seguire l’esempio di Gesù che sul lago di Tiberiade, con cinque pani e due pesci, «moltiplica la speranza, proclama l’avvento del Regno di Dio. Salvando le folle dalla fame, infatti, Gesù annuncia che salverà tutti dalla morte. Questo è il mistero della fede, che celebriamo nel sacramento dell’Eucaristia. Come la fame è segno della nostra radicale indigenza di vita, così spezzare il pane è segno del dono divino di salvezza».
È l’impegno che Papa Leone XIV ha consegnato ai fedeli durante la Messa nella solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo che ha presieduto questo pomeriggio, 22 giugno, sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano. A seguire si è tenuta la tradizionale processione eucaristica fino alla basilica di Santa Maria Maggiore. Quello odierno è stato il primo impegno liturgico per le strade di Roma, di cui Robert Francis Prevost è vescovo.
La festa del Corpus Domini, istituita nel 1264 da Papa Urbano IV con la bolla “Transiturus de mundo”, è un appuntamento caro ai fedeli romani che anche oggi hanno partecipato numerosi alla celebrazione e alla processione per esprimere insieme la fede in Cristo, presente nell’Eucaristia. Con la liturgia si è anche concluso il Giubileo dei governanti. «Con Gesù c’è tutto quello che serve per dare forza e senso alla nostra vita», perché «quando Dio regna, l’uomo è liberato da ogni male», ha affermato il Pontefice mentre in lontananza i tuoni minacciavano pioggia e il vento agitava i drappi affissi alle finestre del palazzo Lateranense, con il monogramma IHS, e quello con lo stemma pontificio appeso alla loggia.
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22 giugno 2025
Corpus Domini, i riti con Papa Francesco il 23 giugno a Casal Bertone
Domenica 23 giugno, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, Papa Francesco sarà nel quartiere romano di Casal Bertone: alle ore 18 presiederà la celebrazione eucaristica sul sagrato della parrocchia di Santa Maria Consolatrice. Al termine della Messa si svolgerà la processione con il Santissimo Sacramento nelle strade della zona, che sarà guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis. I fedeli percorreranno via di Casal Bertone, via di Portonaccio e via Latino Silvio, per arrivare al campo della Pro Roma Calcio, adiacente a Casa Serena, struttura di accoglienza per senza fissa dimora dei Missionari della Carità. Il percorso è lungo un chilometro e duecento metri.
La Messa sarà animata dai cori riuniti di Santa Maria Consolatrice; anche il servizio liturgico verrà svolto dai ministranti della parrocchia. Ma nella liturgia di domenica 23 saranno coinvolte pure le altre sette parrocchie che fanno parte della XIV prefettura: San Barnaba, Sant’Elena, Santa Giulia Billiart, San Giuseppe Cafasso, San Leone I, San Luca Evangelista, Santi Marcellino e Pietro ad duas Lauros. Si occuperanno delle preghiere dei fedeli e i ministri straordinari della Comunione di tutte le otto comunità saranno impegnati nella distribuzione dell’Eucaristia; per loro sarà riservato un settore apposito nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria Consolatrice. «Uno spazio sarà assegnato ai bambini che quest’anno hanno ricevuto il sacramento della Comunione e alle loro famiglie – fa sapere il parroco don Luigi Lani –; con gli altri sacerdoti della prefettura abbiamo calcolato che si tratta di più di 380 bambini». Ancora, in piazza siederanno centocinquanta ospiti di Casa Serena; saranno riservati settori per gli anziani e gli ammalati, e per gli animatori e i bambini degli oratori estivi della prefettura.
Nel giugno scorso Papap Francesco celebrò il Corpus Domini a Ostia. Quest’anno ha scelto un’altra periferia della Capitale. «L’Eucaristia celebrata in mezzo alla gente, in piazza, luogo di raduno, lì dove abitualmente la gente si ritrova – osserva in proposito padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano – evidenzia come la partecipazione alla Messa generi comunione con Dio e tra di noi».
«Le celebrazioni per il Corpus Domini daranno il via ai festeggiamenti per i settantacinque anni di vita della nostra parrocchia – sottolinea ancora don Lani –. Francesco è il quarto Papa che viene a Santa Maria Consolatrice. Prima di lui ci sono stati Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che ne era cardinale titolare. I parrocchiani lo aspettavano!». C’è grande fermento nella comunità, in particolare tra i bambini, che si stanno preparando all’evento grazie all’oratorio estivo, «iniziato il 10 giugno e dedicato al tema del pane – spiega il parroco –. Lo abbiamo chiamato simpaticamente “Boni come er pane”: sarà un percorso di giochi e riflessioni attraverso episodi del Vangelo quali la moltiplicazione dei pani e dei pesci, le nozze di Cana, l’incontro con i discepoli di Emmaus e, naturalmente, il Corpus Domini». Giovedì 20 giugno, inoltre, è prevista un’intera giornata dedicata all’adorazione eucaristica: «La chiesa sarà aperta ininterrottamente dalle 7.30 a mezzanotte», anticipa il sacerdote.
19 giugno 2019
Corpus Domini, Francesco: «Eucaristia guarisca rivalità, invidie e chiacchiere maldicenti»
Nella solennità del Corpus Domini i fedeli devono far tesoro della memoria, «facoltà unica che il Signore ci ha dato, oggi piuttosto indebolita» facoltà utile per ricordare che l’Eucarestia può guarire l’uomo dall’ingordigia e dall’ambizione di prevalere. Papa Francesco durante la Messa celebrata ieri sera, domenica 18 giugno, sul sagrato della basilica San Giovanni in Laterano, cattedra del vescovo di Roma, ha puntato l’attenzione su quanto gli uomini di oggi, presi «dalla frenesia in cui sono immersi, si fanno scivolare addosso tante persone e tanti fatti» invece di «rimanere nell’amore, di ri-cordare, cioè di portare nel cuore, di non dimenticare chi ci ama e chi siamo chiamati ad amare».
La celebrazione Eucaristica ha preceduto la tradizionale processione del Santissimo Sacramento che, attraverso via Merulana, ha raggiunto la basilica di Santa Maria Maggiore seguita da migliaia di fedeli. Per la prima volta la solennità è stata celebrata la domenica successiva alla Santissima Trinità e non il giovedì per decisione dello stesso Bergoglio che ha voluto uniformare la data della festa a quella della Chiesa italiana e per permettere a maggior numero di fedeli di partecipare. Presenti cardinali, tra i quali Agostino Vallini, l’arcivescovo Angelo de Donatis, nuovo vicario della diocesi di Roma, i vescovi ausiliari e numerosi sacerdoti e religiose.
Per Francesco oggi «si gira pagina in fretta, voraci di novità ma poveri di ricordi. Così, bruciando i ricordi e vivendo all’istante, si rischia di restare in superficie, nel flusso delle cose che succedono, senza andare in profondità, senza quello spessore che ci ricorda chi siamo e dove andiamo. Allora la vita esteriore diventa frammentata, quella interiore inerte». In questo contesto si inserisce la solennità del Corpo e Sangue di Cristo attraverso la quale si ricorda che «nella frammentazione della vita» il Signore va incontro ai suoi fedeli «con una fragilità amorevole» visitando i loro cuori «facendosi cibo umile che con amore guarisce la nostra memoria, malata di frenesia».
L’Eucarestia, memoriale dell’amore del Padre, diventa quindi «la nostra forza, il sostegno del nostro camminare – ha proseguito Francesco -. Ecco perché ci fa tanto bene il memoriale eucaristico: non è una memoria astratta, fredda e nozionistica, ma memoria vivente e consolante dell’amore di Dio». È dall’Eucarestia che scaturisce «una memoria grata» nel momento in cui il fedele si riconosce figlio di Dio; «una memoria libera» quando l’amore e il perdono di Cristo «risanano le ferite del passato e pacifica il ricordo dei torti subiti e inflitti»; una memoria «paziente», quando si è consapevoli che lo Spirito di Gesù non abbandona mai.
Rivolgendosi ai numerosi bambini che nelle scorse settimane hanno ricevuto il sacramento della prima Comunione, il pontefice ha ribadito che attraverso l’Eucarestia «si imprime nel nostro cuore la certezza di essere amati da Gesù». È inoltre il sacramento dell’unità. «Chi la accoglie non può che essere artefice di unità, perché nasce in lui, nel suo “DNA spirituale”, la costruzione dell’unità – ha aggiunto Bergoglio -. Questo Pane di unità ci guarisca dall’ambizione di prevalere sugli altri, dall’ingordigia di accaparrare per sé, dal fomentare dissensi e spargere critiche; susciti la gioia di amarci senza rivalità, invidie e chiacchiere maldicenti». Al termine della Messa un lungo corteo di fedeli ha seguito il Santissimo Sacramento che in processione, con canti e preghiere, ha raggiunto Santa Maria Maggiore dove il Papa ha impartito la benedizione finale della celebrazione del Corpus Domini e ha reso omaggio all’icona della Salus populi romani con il canto del Salve Regina.
19 giugno 2017
Corpus Domini, domenica 3 giugno i riti con Papa Francesco a Ostia
Domenica 3 giugno, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, Papa Francesco sarà a Ostia: alle ore 18 presiederà la Messa nella piazza antistante la parrocchia di Santa Monica (piazza omonima). Concelebreranno l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, i vescovi ausiliari e i sacerdoti delle parrocchie di Ostia, con apposito biglietto rilasciato dall’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice. Non è prevista concelebrazione per gli altri sacerdoti. Al termine della Messa, si svolgerà la processione con il Santissimo Sacramento lungo un percorso di un chilometro e duecento metri, attraverso alcune strade del quartiere sul litorale romano, che per l’occasione saranno chiuse al traffico: piazza Santa Monica, via delle Sirene, corso Duca di Genova, via della Corazzata, via del Sommergibile, via dell’Idroscalo. La conclusione nel parcheggio di via della Martinica, vicino alla parrocchia di Nostra Signora di Bonaria, dove il Santo Padre impartirà la benedizione eucaristica.
A piazza Santa Monica e nel parcheggio di via della Martinica saranno presenti dei varchi per accedere presidiati dalle forze dell’ordine. I fedeli dovranno sottoporsi ai consueti controlli di sicurezza, ma non sono previsti biglietti per partecipare ai riti del Corpus Domini: l’accesso è libero e gratuito. Solo i bambini, i ragazzi e i giovani delle parrocchie avranno al collo un cartellino di riconoscimento. Sarò necessario un pass per i malati e i disabili, a cui saranno riservati due settori, sia in piazza Santa Monica che nel parcheggio di via della Martinica. Avranno il pass anche tutti coloro che svolgeranno un servizio liturgico durante la Messa e la processione.
Da oltre quarant’anni il Corpus Domini veniva celebrato a San Giovanni in Laterano: «Si interrompe una tradizione ma se ne riprende un’altra – sottolinea il vescovo del settore Sud, di cui fa parte Ostia, monsignor Paolo Lojudice –: quella che fino al 1978, con Paolo VI, ha visto la celebrazione del Corpus Domini in zone varie e diverse della città. Nel 1968 proprio Papa Montini lo celebrò a Ostia. Io credo che rientri nella logica pastorale di Papa Francesco, nel suo “magistero dei segni” che vuole portare la Chiesa fuori, lungo le strade, nelle periferie, nella prossimità con gli ambienti e le situazioni più delicate». E ancora: «Quella di domenica prossima è una bella possibilità per tutto il quartiere – aggiunge il presule –: non è la visita a una parrocchia, ma a una intera comunità». I numeri lo confermano: circa 850 i bambini della Comunione che parteciperanno, a cui è stato chiesto di indossare la classica tunica bianca; 150 i ragazzi degli oratori, che saranno identificati da una maglietta gialla; 350 i giovani delle Cresime, con maglietta rossa.
In preparazione al Corpus Domini, le otto parrocchie di Ostia organizzano una veglia di preghiera per domani, mercoledì 30 maggio, alle ore 21 alla spiaggetta dell’Idroscalo. La liturgia della Parola avrà come filo conduttore “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi” (Gv 15, 12). Sei parrocchie fanno parte della diocesi di Roma: Santa Monica, Nostra Signora di Bonaria, Santa Maria Regina Pacis, Santa Maria Stella Maris, San Nicola di Bari, San Vincenzo de’ Paoli. Due comunità appartengono invece alla diocesi suburbicaria di Ostia, la più piccola d’Italia e tra le più antiche: Sant’Agostino Vescovo a Stagni e Sant’Aurea a Ostia Antica.
29 maggio 2018
Corpus Domini a San Giovanni in Laterano: il calendario delle celebrazioni di giugno per Papa Leone XIV
Per il suo primo Corpus Domini da pontefice, Papa Leone XIV torna nella basilica di San Giovanni in Laterano. Il prossimo 22 giugno, infatti, in occasione della solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 17 il Santo Padre sarà nella basilica lateranense dove presiederà la Messa; seguirà poi la processione a Santa Maria Maggiore e la benedizione eucaristica.
Lo ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede, diffondendo il calendario delle celebrazioni liturgiche di Papa Leone per il mese di giugno. Si comincerà domenica primo giugno, alle 10.30, con la Messa in piazza San Pietro, in occasione del Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani. La domenica seguente, 8 giugno, solennità di Pentecoste, prevista la Messa alle 10.30, sempre in piazza San Pietro, per il Giubileo dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità.
Ancora, il 9 giugno, nella memoria della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa, spazio al Giubileo della Santa Sede alle ore 11.30; mentre il 13 giugno, alle 9, si terrà il Concistoro ordinario pubblico per il voto su alcune cause di canonizzazione (Sala del Concistoro). Domenica 15 giugno, alle 10.30, il Papa presiederà la Messa in piazza San Pietro per il Giubileo dello sport; il 22 sarà a San Giovanni per il Corpus Domini; il 27 giugno sarà di nuovo a piazza San Pietro per il Giubileo dei sacerdoti, alle ore 9.
Infine il 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, prevista la Messa nella basilica di San Pietro alle ore 9.30, durante la quale si terrà la tradizionale benedizione dei palli per i nuovi arcivescovi metropoliti.
21 maggio 2025
Coronavirus, le regole per le comunità religiose
Dopo i casi di contagio da coronavirus che si sono verificati in due comunità religiose – quella ospitata nella casa generalizia delle Figlie di San Camillo, a Grottaferrata, alle porte di Roma, e la congregazione delle Suore Angeliche di San Paolo, su via Casilina – e su istanza della Regione Lazio, la diocesi di Roma ribadisce le norme di prudenza a cui tutti, laici e consacrati, sono chiamati ad attenersi.
«Nelle chiese e cappelle delle vostre case religiose si potrà continuare a celebrare l’Eucarestia solo se potete garantire le seguenti norme, indicate anche dai decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri», scrive in una lettera il prelato segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti, e passa poi a ricordarle brevemente: distanza superiore a un metro tra le persone, mascherina obbligatoria per il sacerdote che presiede la celebrazione, Comunione solo sulle mani, nessuna persona esterna ammessa. E ancora, sottolinea il prelato segretario, «al termine della Santa Messa, il calice utilizzato per la consacrazione del sangue di Cristo va igienizzato con cura; il manutergio e il purificatoio vanno lavati alla fine di ogni utilizzo». Inoltre, sarebbe auspicabile avere sempre lo stesso sacerdote a celebrare l’Eucaristia.
Monsignor Pedretti invita anche i superiori delle case religiose a segnalare tempestivamente all’autorità sanitaria anche il più piccolo sintomo di contagio: febbre (superiore a 37° C), tosse secca, mal di gola, raffreddore o difficoltà a respirare. Importante, si legge ancora nella comunicazione, sanificare gli ambienti e disinfettarli con ipoclorito di sodio (amuchina, candeggina) e soluzioni idroalcoliche, per quanto la permanenza del virus sulle superfici «sia ancor dibattuta».
Le disposizioni del Governatorato
Le misure igieniche del governatorato
La comunicazione del prelato segretario generale del Vicariato
Decreto del cardinale vicario dell’8 marzo
Decreto del cardinale vicario del 12 marzo
Decreto del cardinale vicario del 13 marzo
21 marzo 2020
Coronavirus, le indicazioni per i sacerdoti della diocesi di Roma
Mentre in Italia i casi di persone colpite dal covid-19 arrivano a oltre duemila e si segnalano i primi contagiati anche a Roma e nel Lazio, la diocesi di Roma fornisce alcune indicazioni per sacerdoti e fedeli. «Cari confratelli – scrive infatti ai presbiteri il prelato segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti – considerate le richieste pervenute a codesta Segreteria in merito all’emergenza coronavirus, vi ricordo le indicazioni prudenziali che il cardinale vicario ha formulato a voce nell’incontro del clero del 27 febbraio scorso. Nella celebrazione eucaristica tralasceremo lo scambio del segno di pace e inviteremo i fedeli a ricevere la santa Comunione sulla mano; avremo cura di lasciare le acquasantiere vuote.
Perseveranti nella preghiera – la conclusione di monsignor Pedretti –, animati dalla speranza, uniti nella carità procediamo nel cammino quaresimale».
3 marzo 2020
Cor, torna la formazione con Villaggio Oratorio 2021
Con la fine dell’estate torna l’appuntamento con la formazione del Centro Oratori Romani che quest’anno si presenta con la nuova proposta di “#Cambia Rotta – Villaggio Oratorio2021”, edizione speciale dei campus estivi che da sempre aprono l’anno pastorale dell’associazione laicale fondata dal Servo di Dio Arnaldo Canepa. L’invito per questa esperienza formativa è rivolto ad allievi, catechisti, animatori, responsabili e assistenti di oratorio: saranno attivati percorsi differenziati per fasce di età e momenti comuni, per ricostruire quel “Villaggio Oratorio” nel quale ciascuno offre i propri talenti e la propria presenza per aiutare un bambino a crescere.
L’appuntamento è da oggi, giovedì 2 settembre, fino al 5 al Seminario Minore di Roma. Obiettivo di questa innovativa esperienza è riscoprire il proprio ruolo in quell’oratorio “villaggio”, capace di attivare sinergie e valorizzare talenti perché ogni bambino e ragazzo possa crescere. All’interno della proposta formativa, saranno attivati percorsi differenziati per fasce di età e momenti comuni di incontro e scambio di esperienze. Ai pre-adolescenti è offerta l’esperienza di #PrendiIlLargo per incoraggiarli a conoscere l’oratorio, a non avere paura di scoprire la propria chiamata al servizio dei più piccoli, mentre sarà #SpiegaLeVele a sostenere gli adolescenti nella missione di catechisti e scoprire insieme dove ci può portare l’oratorio. La proposta del Cor non dimentica i giovani fra i 19 e i 25 anni con #PuntoNave per accompagnarli alla ricerca delle coordinate ecclesiali storiche che diano sostegno alla loro vocazione mentre agli adulti è offerta la proposta di #OrientaIlTimone, tre talk sera per riflettere con sacerdoti, catechisti adulti e responsabili degli oratori, sul senso di una ministerialità al servizio del bene comune.
Fra i relatori attesi ai talk di “Villaggio Oratorio” anche monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; don Armando Matteo, docente di teologia fondamentale alla Pontificia Università Urbaniana e sottosegretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede; Francesca Busnelli, docente di pedagogia sociale all’Università Pontificia Salesiana. I giovani di #PuntoNave avranno modo di incontrare e confrontarsi con don Paolo Asolan, docente di Teologia pastorale e preside dell’Istituto Pastorale “Redemptor Hominis” presso la Pontificia Università Lateranense; Maria Cinque, docente associata di didattica generale e didattica e pedagogia speciale per l’infanzia alla Lumsa; Carina Rossa, membro del comitato promotore del Global Compact on Education.
2 settembre 2021
Cor, torna “Villaggio Oratorio”
Alla fine dell’estate e alla vigilia della ripresa delle attività oratoriane torna “Villaggio Oratorio”, l’appuntamento formativo del Centro Oratori Romani per animatori e catechisti degli oratori della diocesi che quest’anno si svolge a Genzano, presso Casa Versiglia dall’1 al 4 settembre in forma residenziale. Dopo la positiva esperienza dell’anno scorso l’associazione, fondata dal Servo di Dio Arnaldo Canepa per la promozione della pastorale oratoriana a Roma, offre nuovamente a preadolescenti, adolescenti e giovani un’occasione di formazione, vissuta in un grande villaggio comunitario, che, auspicano dal Cor, «dia slancio, competenze e motivazioni per il servizio in oratorio».
“Villaggio Oratorio” si aprirà il primo settembre con una Messa celebrata dal don Alfredo Tedesco, direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile. La celebrazione finale di domenica 4 sarà invece presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis.
Oltre ai lavori e alle attività per i più giovani, ci saranno due proposte ad hoc dedicate ai sacerdoti e agli educatori adulti. Il primo settembre infatti sarà una giornata interamente dedicata ai sacerdoti che nelle parrocchie romane offrono il loro servizio in favore della pastorale oratoriana. Si tratterà di uno spazio di confronto e di approfondimento, offerto dal Cor e dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile, per interrogarsi su sfide e difficoltà di questo servizio accanto ai giovani e per approfondire il senso e la peculiarità della loro presenza in oratorio. Sabato e domenica saranno invece gli adulti, in gran parte coordinatori degli oratori, a mettersi in cammino insieme con una serie di workshop.
«Questa esperienza rappresenta da oltre 70 anni un momento di alta formazione personale – spiegano dall’associazione – per compiere scelte di servizio e sostenere le attività degli oratori aiutandoli a mettersi in rete fra loro sul territorio. La scelta del ‘villaggio’ consente l’interazione fra educatori di diversi oratori romani e del Cor, con i sacerdoti della diocesi, l’ascolto della loro testimonianza, lo scambio fra i partecipanti su motivazioni e contenuti, un modo per dare un alimento alla fede e favorire un discernimento sulla personale vocazione all’oratorio. Al contempo nelle attività saranno proprio ragazzi e giovani ad essere protagonisti degli svariati linguaggi dell’oratorio in forma laboratoriale, riletti secondo i principi teorici del modello educativo oratoriano».
30 settembre 2022