28 Giugno 2025

Partecipa all’inaugurazione dell’illuminazione della colonna dell’Immacolata in piazza di Spagna

Partecipa all’inaugurazione dell’illuminazione della colonna dell’Immacolata in piazza di Spagna.

Celebra la Messa all’Almo Collegio Capranica in occasione della Pasqua degli ex alunni romani

Celebra la Messa all’Almo Collegio Capranica in occasione della Pasqua degli ex alunni romani.

Celebra la Messa al Santuario della Madonna del Divino Amore in occasione della Festa della Famiglia

Celebra la Messa al Santuario della Madonna del Divino Amore in occasione della Festa della Famiglia.

III Domenica di Pasqua. Festa della famiglia al Divino Amore

III Domenica di Pasqua. Festa della famiglia al Divino Amore. Riflessione, animazione, comunione fraterna e celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale vicario presso il Santuario del Divino Amore.

Incontro per i catecumeni del primo anno

Incontro per i catecumeni del primo anno, a cura del Servizio per il catecumenato.

VEGLIA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

VEGLIA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

56a giornata mondiale per le vocazioni

10 maggio 2019, ore 20.00

 

L’Ufficio Servizio alle Vocazioni, in collaborazione con i Seminari Romani, organizza anche quest’anno una veglia di preghiera per le vocazioni che si terrà nella Basilica di San Giovanni in Laterano venerdì 10 maggio dalle ore 20.00. Dopo le testimonianze di tre ordinandi, è prevista una riflessione del cardinale Angelo De Donatis, cui seguirà un momento di adorazione.

Chi intende raggiungere la Basilica in auto potrà parcheggiare nel cortile antistante il seminario.

Prosegue il pellegrinaggio in Russia. I racconti dei partecipanti

Foto di Filippo Passantino

«Un viaggio storico». Non ha dubbi padre Germano Marani, docente al Russicum, nel definire così il pellegrinaggio che i sacerdoti romani, con il cardinale vicario Angelo De Donatis e numerosi vescovi, stanno compiendo in Russia. Padre Marani, insieme a Michelina Tenace della Pontificia Università Gregoriana, è una delle due guide durante il percorso tra Mosca e dintorni, organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi.

«Credo che per tutti noi sia un grandissimo dono, un dono pasquale – osserva il cardinale De Donatis -; stiamo godendo della Luce della Resurrezione soprattutto negli incontri che stiamo avendo con questa Chiesa, con questi confratelli, con i monaci. Quello che ci meraviglia è un’accoglienza straordinaria, un’accoglienza che ci sta facendo sentire a casa. La frase che più volta abbiamo sentito è: “Ritornate, perché questa è casa vostra”»

Il pellegrinaggio in Russia è iniziato 29 aprile e si concluderà il 3 maggio. «Sta andando tutto molto bene», commenta con padre Marani, che racconta le visite dei giorni appena trascorsi. «Il primo giorno, dopo la Messa nella cattedrale, abbiamo visitato il Cremlino, con le sue cattedrali, mentre nel pomeriggio abbiamo continuato la visita della città, con la Piazza Rossa e la cattedrale di San Basilio. Tutto è abbastanza coperto da impalcature, perché la città si sta preparando alla festa del 9 maggio, che è la Festa della Vittoria, riferita alla seconda guerra mondiale». Mercoledì, prosegue il sacerdote, «abbiamo visitato la cattedrale di Cristo Salvatore; siamo saliti anche sul tetto e suonato la campana più grande che c’è lì. È stato molto divertente! Poi siamo stati nel monastero dedicato alla presentazione di Gesù al Tempio; la comunità dei monaci ci ha accolto molto bene. Davvero un’accoglienza straordinaria».

Abbiamo raggiunto padre Marani al telefono mentre si trova in Russia. Qualche altro sacerdote partecipante affida invece ai social network le sue impressioni su questo pellegrinaggio. Come monsignor Andrea Lonardo, direttore del Servizio diocesano per la cultura e l’università, che racconta l’incontro con padre Alexey Uminsky. «Permette di capire da solo i drammatici settant’anni che videro i comunisti al potere nel periodo sovietico», scrive, e poi riporta le parole del sacerdote russo: «Avere un Vangelo in periodo sovietico era impossibile. Lo lessi solo alla fine degli anni ’70. Allora nell’Unione Sovietica esistevano solo i Vangeli portati di nascosto dai cattolici. Io ebbi il Vangelo solo per una notte. Poi dovetti restituirlo. Ma quello che ho potuto leggere in quella notte, lo lessi. Quella notte pensai che un libro così l’uomo non può pensarlo da solo, perché è scritto contro ciò che è confortevole per l’uomo. Se l’avesse scritto un uomo lo avrebbe scritto più comodo, più facile».

2 maggio 2019

Dedicato alla santità l’Incontro diocesano delle famiglie

“È possibile la santità nella famiglia di oggi?”. Questo interrogativo sarà il filo conduttore all’Incontro diocesano delle famiglie, in programma domenica 5 maggio a partire dalle 9.30 al Santuario della Madonna del Divino Amore (via del Santuario, 10 – zona Castel di Leva), organizzato dal Centro diocesano per la pastorale familiare. «L’appuntamento è giunto alla seconda edizione ed è fortemente voluto dal cardinale vicario – evidenzia monsignor Andrea Manto, direttore del Centro diocesano – per riflettere sulla spiritualità della famiglia e offrire un momento di condivisione. Sono invitate a partecipare tutte le famiglie di Roma, ma in particolare quelle che si sono rese disponibili per l’impegno nella pastorale familiare, quelle impegnate nella pastorale post battesimale e quelle facenti parte di cammini, movimenti e associazioni, così come le coppie che si preparano a celebrare il sacramento del matrimonio o che si sono appena sposate».

L’accoglienza dei partecipanti inizierà dalle 9.30 nella Sala Don Umberto Terenzi del Santuario. Qui, alle ore 10, parlerà don Luigi Maria Epicoco, scrittore e docente alla Pontificia Università Lateranense. “Quale santità nella famiglia di oggi?” sarà il tema del suo intervento, una riflessione sullo stile di vita in famiglia e le relazioni tra nucleo familiare, comunità cristiana e città nel nostro tempo. Alle 12.30 il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la concelebrazione eucaristica nel Santuario Nuovo, nella quale si affiderà alla Madonna del Divino Amore il cammino delle comunità parrocchiali della diocesi verso l’Incontro mondiale delle famiglie con il Papa del 2021. Al termine ci sarà tempo per il pranzo, al sacco oppure presso il ristorante “Casa del Pellegrino”.

In collaborazione con il Forum delle associazioni familiari del Lazio, alle ore 15 monsignor Gianrico Ruzza, vescovo ausiliare del settore Centro e segretario generale del Vicariato, presenterà l’Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Roma dal 23 al 27 giugno del 2021. «Questo momento rappresenta una preziosa opportunità di ascolto e confronto – sottolinea monsignor Manto – per progettare insieme al Forum delle associazioni familiari del Lazio e a tutte le realtà attive nella pastorale familiare, il cammino diocesano di preparazione che ci condurrà a questo Incontro mondiale».

Per tutta la giornata saranno attivi punti bebè per i più piccoli, attrezzati con fasciatoi, e un servizio gratuito di animazione per bambini e ragazzi a cura degli educatori di “Animatema di Famiglia” della Conferenza episcopale italiana. Saranno inoltre presenti stand che illustrano le attività di alcune associazioni impegnate nella pastorale familiare.

«L’obiettivo di questa giornata – riflette ancora il direttore del Centro per la pastorale familiare della diocesi di Roma – è quello di far riscoprire alla famiglia la sua vocazione più profonda, cioè l’essere segno e presenza dell’amore di Dio per l’umanità. La famiglia è la Chiesa domestica che accoglie e cura la vita, è quella palestra che educa alla socialità e alle relazioni. L’invito alle famiglie, sulla scia delle esortazioni apostoliche “Amoris laetitia” e “Gaudete et exsultate”, è quello di non volare basso e di essere sempre luoghi di comunione, condivisione e riconciliazione perché non esiste amore senza il perdono».

2 maggio 2019

San Giuseppe Lavoratore

San Giuseppe Lavoratore

Ritiro del tempo pasquale per lettori, accoliti e consacrati

L’Ufficio liturgico diocesano organizza anche quest’anno il ritiro spirituale del tempo pasquale che si terrà nella Basilica di San Giovanni in Laterano sabato 11 maggio dalle ore 9.30 e si concluderà con la celebrazione della Messa alle 11.30. Terrà la riflessione monsignor Gianpiero Palmieri, vescovo ausiliare di Roma per il settore Est.

Destinatari principali sono i ministri straordinari della comunione, i lettori, gli accoliti, tutti i consacrati e coloro che si occupano di liturgia o vogliono trascorrere una mattinata di spiritualità e riflessione. Chi intende raggiungere la Basilica in auto potrà parcheggiare nel cortile antistante il seminario. Previsto un contributo spese di 5 euro.

 

«Pellegrini per entrare sempre più nella sequela del Signore»

«Ringrazio il Signore per questa esperienza che stiamo vivendo insieme, e veramente sentiamo che vogliamo essere dei pellegrini con il desiderio di entrare sempre di più nella sequela del Signore». Ha esordito con queste parole il cardinale vicario Angelo De Donatis, nella prima Messa che ha celebrato a Mosca, nella cattedrale dell’arcidiocesi cattolica intitolata all’Immacolata Concezione, la mattina di martedì 30 aprile, prima giornata effettiva del pellegrinaggio in Russia per i sacerdoti organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi. I presbiteri della diocesi di Roma erano arrivati nella Capitale russa il giorno precedente, 29 aprile, nel primo pomeriggio; giusto il tempo di sistemarsi in albergo e fare «un piccolo giro di Mosca by night», come raccontano alcuni dei partecipanti.

Nella mattinata di oggi, la vista al Cremlino, preceduta dalla Messa nella cattedrale del cardinale vicario. Tra i concelebranti, i vescovi ausiliari Di Tora, Libanori, Selvadagi, Palmieri; ancora l’arcivescovo Marini, presidente del Pontificio Comitato per i congressi eucaristici internazionali, e l’arcivescovo Mani, emerito di Cagliari. «Qui chiediamo al Signore la grazia di poter fissare lo sguardo verso il Risorto – ha detto il cardinale De Donatis nell’omelia –, perché scopriremo la vera qualità dell’amore, quell’amore che comunica la vita, quell’amore che si abbassa, che si umilia per condividere il cammino e le sofferenze dell’uomo. Non dimentichiamo che l’Innalzato è il Disceso. In questa Eucaristia vorrei chiedere questo dono per tutti noi, il dono dell’umiltà: l’Innalzato è il Disceso. I padri russi hanno sempre avuto a cuore questa dimensione dell’umiltà perché è quella virtù che più ci fa assomigliare a Cristo. Non dimentichiamo che l’umiltà è sorella gemella della carità. Perché l’umiltà non è altro che la gratuità con cui doniamo la vita sull’esempio di Cristo».

A guidare il gruppo in Russia – un centinaio i sacerdoti partecipanti – sono padre Germano Marani, gesuita e professore al Russicum, e Michelina Tenace, docente al Centro Aletti e ordinario di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana. «Ogni pellegrinaggio – riflette Tenace – è una esperienza spirituale perché ci si sposta da dove si è, dalla propria casa, dalla propria sicurezza, ed entra in un modo di essere che favorisce l’incontro con l’altro. Ogni pellegrinaggio è quindi esperienza ecumenica. Quindi, venendo qui in Russia, con che tipo di fratelli cristiani ci incontriamo? Non certo con chi ha fede o dogmi diversi dai nostri. Con i fratelli ortodossi, ci distinguiamo sulla teologia, cioè una interpretazione contestuale, storica, di un aspetto di un dogma. Non bisogna rimanere ancorati alla teologia come se fosse dogma. L’incontro con l’altro avviene nella fede, nella fede in Cristo Risorto».

30 aprile 2019

Sono sospese le udienze dei sacerdoti

Sono sospese le udienze dei sacerdoti.

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