27 Agosto 2025

Corviale, dove «le persone hanno bisogno di tutto»

San Paolo della Croce (foto Diocesi di Roma / Gennari)

Esercitare il ministero del sacerdozio a Corviale, nella parrocchia di San Paolo della Croce, «è una sfida sia spirituale che materiale» per don Roberto Cassano. «Numerose e delicate le problematiche» da affrontare ogni giorno, legate ad «una povertà del territorio non solo economica ma anche sociale e culturale». Il sacerdote spiega come «qui le persone hanno bisogno di tutto: dal cibo all’aiuto nel pagamento delle bollette», a tal punto che, a motivo di «queste esigenze materiali, il lato spirituale è mortificato» quando già «c’è una società secolarizzata. Allora le difficoltà materiali alimentano l’indifferenza di chi non crede mentre per chi crede si arriva talvolta alla messa in discussione».

L’attenzione alla dimensione materiale e della carità, sottolinea don Cassano, riguarda «il secondo nostro compito», perché «in primo luogo noi siamo chiamati a curare lo spirito», anche e soprattutto quando «è complicatissimo poiché nella società c’è confusione e dalla Chiesa ci si aspetta assistenzialismo e carità, talvolta arrivando a pretese particolari, ad esempio pensando alla ricerca del lavoro: come se fossimo un ufficio di collocamento». Tenuto conto di queste criticità e proprio in funzione di queste, una parrocchia come quella di San Paolo della Croce diventa «un luogo ottimo per esercitare le proprie virtù cristiane quali la temperanza, la pazienza, la carità e la speranza», sono ancora le parole del parroco. L’incontro con «alcune realtà di fragilità e di disagio» ha caratterizzato la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina che nelle giornate di giovedì e sabato è stato a Corviale, «dove ha incontrato anche il presidente dell’XI Municipio oltre alle diverse realtà parrocchiali, a cominciare dal Consiglio pastorale», prosegue il parroco.

Reina si si è fermato anche con la Caritas parrocchiale che, «grazie al servizio di un piccolo gruppo di volontari, due volte al mese realizza la distribuzione di pacchi viveri», dice Rossano, un volontario. Sono 45 i nuclei familiari accompagnati, «sia italiani che stranieri, soprattutto nomadi», aggiunge, e racconta anche delle raccolte solidali fatte «nei supermercati del territorio prima di Natale e ora in Quaresima, prima della Pasqua». Un altro tipo di povertà è quella relazionale: «Abbiamo bonificato il giardino della parrocchia e la domenica mattina dopo la Messa si prepara il caffè per tutti condividendo anche qualche dolce per stare insieme», dice ancora Rossano.

Gli fa eco Luciana, impegnata in parrocchia sia come catechista che come volontaria nella segreteria. «Tante persone trovano nella parrocchia un punto di riferimento e mi accorgo che c’è tanto bisogno di ascolto – afferma –: spesso chi viene in segreteria lo fa per un bisogno di relazione e di confronto. Per questo, anche se a volte le situazioni sono difficili, non ci arrendiamo e troviamo il bello in questo». Luciana sottolinea l’importanza di coltivare la dimensione della relazione anche con le famiglie dei bambini del percorso di iniziazione cristiana, che dura 4 anni. «In uno dei papà dei bambini del catechismo che ha chiesto il Battesimo per il suo secondo figlio – racconta – è nato il desiderio di ricevere il Battesimo lui stesso e così ha compiuto il percorso di 3 anni per il Catecumenato e mio marito ed io siamo i suoi padrini». (di Michela Altoviti da Roma Sette)

16 marzo 2025

La speranza e il pensiero cattolico, ricerca Censis a San Giovanni in Laterano

In un periodo storico complesso come quello attuale, segnato da individualismo, competizione e frustrazione, la Chiesa sente forte la necessità di interrogarsi sul proprio ruolo e sulla propria capacità di offrire un contributo significativo per la costruzione di una società più giusta e fraterna, ma anche più vitale e meno “letargica”. Insomma il pensiero cattolico sente la responsabilità di indicare, alla società italiana, un percorso per andare oltre. Occorre per questo un lavoro dello spirito, con la s minuscola, pur sapendo che quando c’è uno spirito autentico che agisce è sempre lo Spirito. Da qui parte la ricerca condotta dal Censis su “Il lavoro dello spirito e la responsabilità del pensiero cattolico”, che sarà presentata sabato 29 marzo durante l’incontro “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito”, dalle 9.30 alle 12.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano (ingresso lato obelisco).

Ad aprire i lavori saranno i saluti e l’introduzione del cardinale vicario Baldo Reina; seguirà la presentazione della ricerca Censis. Quindi ne discuteranno don Fabio Rosini, biblista e docente di Comunicazione e trasmissione della fede alla Pontificia Università della Santa Croce; Massimo Cacciari, filosofo e saggista; Giuseppe De Rita, sociologo e tra i fondatori del Censis; padre Antonio Spadaro, gesuita, giornalista e teologo, sottosegretario del Dicastero per la cultura e l’educazione. A moderare il dibattito sarà lo storico Andrea Riccardi. L’appuntamento è promosso dalla diocesi di Roma in collaborazione con il Censis e l’associazione Essere Qui, e si propone come un momento di riflessione e dialogo aperto a tutti coloro che desiderano approfondire il tema della speranza e del ruolo dello spirito nel nostro tempo.

«Qual è il contributo che il pensiero cattolico può dare ancora a questo Paese? Questa è la domanda da cui siamo partiti per la nostra ricerca – illustra Giulio De Rita, ricercatore del Censis –. Lo “spirito” a cui facciamo riferimento è quello dell’uomo. È anche una riflessione su dove sta andando la “Chiesa in uscita”, per usare un’espressione cara a Papa Francesco, e su quale tipo di pastorale possa portare avanti la Chiesa in uscita. Come dice il Santo Padre, se abbiamo una pecorella rimasta nell’ovile e 99 che si sono smarrite, è quelle che bisogna andare a cercare. Bisogna riprendere con maggiore vigore il nostro impegno per la crescita della società».

17 marzo 2025

Udienze

Udienze

Giornata Nazionale in memoria delle vittime di coronavirus

Giornata Nazionale in memoria delle vittime di coronavirus

Visita pastorale a Gesù Divino Maestro

Visita pastorale a Gesù Divino Maestro

All’Ecclesia Mater nuovo percorso sull’arte contemporanea

L’Istituto superiore di Scienze Religiose Ecclesia Mater, collegato con la Pontifica Università Lateranense, propone il nuovo percorso formativo “Per capire l’arte contemporanea e i suoi risvolti antropologico-teologici”, che mira a fornire una comprensione approfondita dell’arte contemporanea.

Coordinato dalla professoressa Claudia Caneva e dal professor Massimiliano Ferragina, offrirà ai partecipanti strumenti culturali per interpretare le opere di alcuni tra i più importanti artisti contemporanei e vedrà inoltre un intervento del professor Achim Schütz.

Il corso è rivolto a insegnanti e tutti coloro che sono interessati e prevede lezioni online ogni lunedì dalle ore 17 alle 19. Per ulteriori informazioni: formazione.ecclesiamater@diocesidi roma.it.

17 marzo 2025

Le reliquie di santa Rita a San Salvatore in Lauro

Il santuario di San Salvatore in Lauro si prepara ad accogliere le reliquie di santa Rita da Cascia, la santa dei casi impossibili, che arriveranno direttamente dal Santuario della famosa cittadina umbra, nota per ospitarne le spoglie mortali. Le reliquie della santa arriveranno da Cascia nel pomeriggio di lunedì 24 alle ore 17. Alle 18 verrà celebrata la Messa dal vescovo Renato Tarantelli, vicegerente della diocesi. La celebrazione, a cui parteciperanno i gruppi di preghiera e che sarà animata dai cantori della Cappella Musicale Lauretana, aprirà la settimana di presenza delle reliquie della santa: tutti giorni sarà possibile venerarle dalle 17 alle 18 con la preghiera comunitaria seguita dalla Messa solenne delle 18. Domenica 30 marzo alle 18 la Messa conclusiva presieduta dal parroco monsignor Pietro Bongiovanni.

17 marzo 2025

Santa Messa a Santa Maria Maggiore con l’Almo Collegio Capranica

Santa Messa a Santa Maria Maggiore con l’Almo Collegio Capranica

La prima foto di Papa Francesco

Torna un’immagine di Papa Francesco, la prima dal suo ricovero ospedaliero, il 14 febbraio scorso. Girato, è raccolto in preghiera. A diffonderla, ieri (domenica 16 marzo 2025) la Sala Stampa della Santa Sede, che informa anche come nella mattinata il Santo Padre avesse celebrato l’Eucarestia nella cappellina dell’appartamento al decimo piano del Policlinico Gemelli.

«Condivido con voi questi pensieri – si legge nel testo dell’Angelus diffuso dalla Sala Stampa sempre nella giornata di ieri – mentre sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza. Quanta luce risplende, in questo senso, negli ospedali e nei luoghi di cura! Quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili! Perciò vorrei invitarvi, oggi, a dare con me lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore. Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere, e ringrazio coloro che mi assistono con tanta dedizione. So che pregano per me tanti bambini; alcuni di loro oggi sono venuti qui al “Gemelli” in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi».

17 marzo 2025

Consiglio episcopale

Consiglio episcopale

Festa di San Oscar Romero della Comunità del Salvador – Chiesa di Santa Maria della Luce (Uff. Migrantes)

Festa di San Oscar Romero della Comunità del Salvador – Chiesa di Santa Maria della Luce (Uff. Migrantes)

Incontro per i catecumeni del primo anno – Sala Conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore – (Uff. catecumenato)

Incontro per i catecumeni del primo anno – Sala  Conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore ore 16.00-18.00 (Uff. catecumenato)

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