8 Maggio 2025

A San Giovanni in Laterano la veglia di preghiera per la pace a un anno dello scoppio della guerra in Ucraina

Una veglia di preghiera a un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina. Questa la proposta della diocesi di Roma, per il prossimo venerdì 24 febbraio, alle ore 18, nella basilica di San Giovanni in Laterano. “E la pace non avrà fine”, dal capitolo 9 del libro del profeta Isaia, è il titolo scelto per il momento di preghiera, che sarà presieduto dal cardinale vicario Angelo De Donatis e sarà trasmesso in diretta su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

«Il 24 febbraio – riflette il cardinale De Donatis – si compirà un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, la tragedia della guerra causata dall’invasione russa. Dodici mesi intensi di sofferenze di cui seguiamo gli sviluppi in una spirale sempre più minacciosa. Purtroppo, oltre a non vedere spiragli di luce per la cessazione delle ostilità, siamo preoccupati per il dibattito pubblico che propone le armi come unico strumento per ristabilire la pace. Noi, come credenti, non possiamo accettare questo: non vogliamo rassegnarci alla mancanza di soluzioni per una pace vera. Non ci illudiamo nemmeno che la via della pace e della riconciliazione siano facili da percorrere. Eppure, questa pace la chiediamo al Signore, vogliamo costruirla nel nostro quotidiano, con le nostre azioni piccole e grandi».

«La Chiesa di Roma, con tutte le realtà ecclesiali e con gli uomini di buona volontà – prosegue il porporato –, sta lavorando in modo esemplare nell’accoglienza e nel sostegno del popolo ucraino. Di questo sono grato a tutti coloro che si impegnano in questa strada della pace: comunità parrocchiali e religiose, associazioni ecclesiali, singole famiglie e persone. Tanti sono impegnati ad accogliere, proteggere, sostenere concretamente ed economicamente la popolazione fragile, la prima vittima di questa guerra. Il 24 febbraio è una data simbolica e la vogliamo vivere in modo particolare; non è una celebrazione né una ricorrenza. Eppure sento il bisogno di invitare tutti voi a trascorrere insieme questa giornata in modo speciale, vivendola con il digiuno personale e la preghiera comunitaria. Mi appello – è l’ionvito conclusivo – alle comunità ad unirsi nell’implorare dal Signore il dono della pace e a rafforzare le nostre azioni di operatori di pace».

Il testo integrale della lettera del cardinale

8 febbraio 2022

A San Giovanni in Laterano la Messa in suffragio di Benedetto XVI

La comunità diocesana non smette di pregare per il Papa emerito Benedetto XVI. Giovedì 12 gennaio 2023, alle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano, si terrà infatti la Santa Messa in suffragio del Papa emerito, che sarà presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. I presbiteri ed i diaconi portino con sé camice e stola viola. La celebrazione, animata dal Coro della diocesi di Roma, sarà trasmessa in diretta su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook di Vatican News e su quella della diocesi di Roma.

L’iniziativa è stata annunciata a sacerdoti, diaconi, religiose, religiosi e fedeli della diocesi lo scorso 5 gennaio, subito dopo il funerale del Papa emerito: «Confortati dallo Spirito e testimoni della comunione nella fede vissuta nella celebrazione esequiale (…), continuiamo ad affidare il nostro Papa emerito “alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita” (Francesco, Omelia, 5 gennaio 2023)».

10 gennaio 2023

A San Giovanni in Laterano l’incontro per le équipe pastorali

«Da una parte radicare e definire una volta ancora l’identità delle équipe – e cercheremo di farlo ponendoci in ascolto della Parola di Dio – dall’altra, mettere a fuoco la metodologia di lavoro necessaria per sostenere “l’ascolto contemplativo”, la raccolta delle storie di vita, l’animazione delle realtà che nelle nostre comunità sono chiamate a dar vita ad una nuova tappa dell’evangelizzazione a Roma». Il cardinale vicario Angelo De Donatis delinea chiaramente i due obiettivi dell’incontro in programma sabato 29 febbraio a partire dalle 9.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, pensato per i parroci e per i membri delle équipe pastorali. «Il cammino che abbiamo iniziato – scrive il porporato nella lettera di invito all’evento – sta ridestando, insieme a timori e paure, il fuoco della gioia del Vangelo: sta a noi riconoscervi il segno della presenza del Risorto che cammina con noi, per illuminarci e farci ardere il cuore nel petto».

La giornata del 29 si aprirà con la preghiera dell’Ora Terza; seguirà una breve introduzione del vicario stesso, che lascerà poi spazio alla meditazione del gesuita padre Stefano Bittasi, segretario esecutivo del Centre for Children Protection della Pontificia Università Gregoriana. Seguirà quindi l’ascolto di diverse testimonianze, che durerà fino alle 11.30, quando i partecipanti si divideranno in gruppi a seconda dell’ambito di cui si occupano: famiglia, giovani, poveri e ammalati. Alle 13, una pausa per consumare il pranzo al sacco tutti insieme, nel vicino giardino del Pontificio Seminario Romano Maggiore. I membri delle équipe pastorali torneranno nella cattedrale di Roma alle 15, per l’adorazione eucaristica, la celebrazione dei Vespri e le conclusioni.

Per organizzare al meglio quest’occasione di confronto tra le équipe, il vicario invita i parroci a una piccola preparazione a livello parrocchiale, «ritrovandovi e raccogliendo già tra voi – è l’esortazione del cardinale De Donatis – quali potrebbero essere le domande aperte in ordine all’identità e al metodo di lavoro delle équipe stesse». Per questioni organizzative, si chiede di inviare l’elenco dei partecipanti con il relativo ambito di appartenenza all’indirizzo segreteriagenerale@diocesidiroma.it entro il 24 febbraio; da segnalare anche la presenza di bambini o meno, poiché sarà previsto un servizio di animazione.

21 febbraio 2020

A San Giovanni in Laterano il sesto incontro su “Gaudete et exsultate”

“Oranti e comunicanti. GE 140-157. B. Charles de Foucauld: Portare il Signore in mezzo ai fratelli”. È questo il tema che farà da filo conduttore al sesto incontro dedicato all’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et exsultate”, ciclo di catechesi organizzato dalla diocesi di Roma. L’appuntamento è per lunedì 11 marzo, come di consueto alle ore 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Protagonisti saranno il cardinale vicario Angelo De Donatis e il rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore don Gabriele Faraghini.

L’incontro – come già i precedenti e secondo uno schema che accompagnerà tutti gli appuntamenti dell’iniziativa diocesana – sarà aperto da un canto; seguirà la lettura dei passi di “Gaudete et exsultate”, quindi le catechesi del cardinale De Donatis e di don Faraghini, intervallate da meditazioni musicate. Per concludere, la preghiera con il vicario. In collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), i brani di introduzione alle meditazioni saranno letti da allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, mentre gli interventi musicali saranno a cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Al centro di ciascuna serata, ci saranno alcuni paragrafi del testo dedicato alla “chiamata alla santità nel mondo contemporaneo” – come recita il sottotitolo – e la figura di un santo o di un beato.

Il ciclo dedicato all’esortazione apostolica ha preso il via lunedì 8 ottobre, e ha portato i partecipanti a riflettere su “I Santi di tutti i giorni. GE 10-24. S. Francesco di Sales: Santi in ogni stato di vita”. Il secondo appuntamento, lo scorso 12 novembre, era invece incentrato su “A chi sta scomoda la santità? GE 36-62. S. Alfonso de’ Liguori: Annunciare a tutti la possibilità di essere santi”. Il terzo si è tenuto il 10 dicembre su “La scala della felicità. GE 65-94. S. Francesco d’Assisi: Nell’umiltà la grandezza”.

Il quarto incontro ha aperto il 2019, lo scorso 7 gennaio: “Ama e fa ciò che vuoi. GE 95-109 S. Teresa di Lisieux: Nel cuore della Chiesa” era il tema delle riflessioni. Mentre l’11 febbraio ci si è soffermati su “Pazienti e contenti. GE 112-128. S. Filippo Neri: La gioia e la libertà dello Spirito”.

Prossima serata in calendario, quella del 15 aprile, pochi giorni prima di Pasqua, su “Combattere secondo le regole. GE 159-165. S. Pio da Pietrelcina: Condividere la lotta di Cristo”. La conclusione del percorso il 13 maggio: “Scegliere le scelte di Dio. GE 166-177. S. Teresa d’Avila e S. Giovanni della Croce: La forza della preghiera”.

Il lunedì successivo a ogni incontro, sarà possibile rivederlo alle 21 su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky – diretta streaming su www.telepacenews.it).

8 marzo 2019

A San Giovanni in Laterano il quinto incontro su “Gaudete et exsultate”

“Pazienti e contenti. GE 112-128. S. Filippo Neri: La gioia e la libertà dello Spirito”. È questo il tema che farà da filo conduttore al quinto incontro dedicato all’esortazione apostolica di Papa Francesco Gaudete et exsultate, ciclo di catechesi organizzato dalla diocesi di Roma. L’appuntamento è per lunedì 11 febbraio, come di consueto alle ore 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Protagonisti saranno il cardinale vicario Angelo De Donatis e il rettore della basilica di Santa Cecilia a Trastevere monsignor Marco Frisina.

L’incontro – come già i precedenti e secondo uno schema che accompagnerà tutti gli appuntamenti dell’iniziativa diocesana – sarà aperto da un canto, che lunedì sarà “La vera gioia” di monsignor Frisina; seguirà la lettura dei passi di Gaudete et exsultate, quindi le catechesi del cardinale De Donatis e di monsignor Frisina, intervallate da meditazioni musicate. Per concludere, la preghiera con il vicario. Ancora, un canto prima di salutarsi: “Preferisco il Paradiso”, sempre di monsignor Frisina. In collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), i brani di introduzione alle meditazioni saranno letti da allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, mentre gli interventi musicali saranno a cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Al centro di ciascuna serata, ci saranno alcuni paragrafi del testo dedicato alla “chiamata alla santità nel mondo contemporaneo” – come recita il sottotitolo – e la figura di un santo o di un beato.

Il ciclo dedicato all’esortazione apostolica ha preso il via lunedì 8 ottobre, e ha portato i partecipanti a riflettere su “I Santi di tutti i giorni. GE 10-24. S. Francesco di Sales: Santi in ogni stato di vita”. Il secondo appuntamento, lo scorso 12 novembre, era invece incentrato su “A chi sta scomoda la santità? GE 36-62. S. Alfonso de’ Liguori: Annunciare a tutti la possibilità di essere santi”. Il terzo si è tenuto il 10 dicembre su “La scala della felicità. GE 65-94. S. Francesco d’Assisi: Nell’umiltà la grandezza”.

Il quarto incontro ha aperto il 2019, lo scorso 7 gennaio: “Ama e fa ciò che vuoi. GE 95-109 S. Teresa di Lisieux: Nel cuore della Chiesa” era il tema delle riflessioni. Mentre “Oranti e comunicanti. GE 140-157. B. Charles de Foucauld: Portare il Signore in mezzo ai fratelli” sarà il filo conduttore degli interventi dell’11 marzo, prossimo incontro in calendario dopo quello di lunedì 11 febbraio. Il 15 aprile, pochi giorni prima di Pasqua, si parlerà di “Combattere secondo le regole. GE 159-165. S. Pio da Pietrelcina: Condividere la lotta di Cristo”. La conclusione del percorso il 13 maggio: “Scegliere le scelte di Dio. GE 166-177. S. Teresa d’Avila e S. Giovanni della Croce: La forza della preghiera”.

Il lunedì successivo a ogni incontro, sarà possibile rivederlo alle 21 su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky – diretta streaming su www.telepacenews.it

8 febbraio 2019

A San Giovanni in Laterano il quarto incontro sulla “Gaudete et exsultate”

“Ama e fa ciò che vuoi. GE 95-109. S. Teresa di Lisieux: Nel cuore della Chiesa”. È questo il tema che farà da filo conduttore al quarto incontro dedicato all’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et exsultate”, ciclo di catechesi organizzato dalla diocesi di Roma. Il primo appuntamento di questo 2019 è per lunedì 7 gennaio, come di consueto alle ore 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Protagonisti saranno il cardinale vicario Angelo De Donatis e il rettore della basilica di Santa Cecilia a Trastevere monsignor Marco Frisina.

L’incontro – come già i precedenti e secondo uno schema che accompagnerà tutti gli appuntamenti dell’iniziativa diocesana – sarà aperto da un canto; seguirà la lettura dei passi di “Gaudete et exsultate”, quindi le catechesi del cardinale De Donatis e di monsignor Frisina, intervallate da meditazioni musicate. Per concludere, la preghiera con il vicario. In collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), i brani di introduzione alle meditazioni saranno letti da allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, mentre gli interventi musicali saranno a cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Al centro di ciascuna serata, ci saranno alcuni paragrafi del testo dedicato alla “chiamata alla santità nel mondo contemporaneo” – come recita il sottotitolo – e la figura di un santo o di un beato.

Il ciclo dedicato all’esortazione apostolica ha preso il via lunedì 8 ottobre, e ha portato i partecipanti a riflettere su “I Santi di tutti i giorni. GE 10-24. S. Francesco di Sales: Santi in ogni stato di vita”. Il secondo appuntamento, lo scorso 12 novembre, era invece incentrato su “A chi sta scomoda la santità? GE 36-62. S. Alfonso de’ Liguori: Annunciare a tutti la possibilità di essere santi”. Il terzo si è tenuto il 10 dicembre su “La scala della felicità. GE 65-94. S. Francesco d’Assisi: Nell’umiltà la grandezza”.

Il quarto incontro, come detto, si terrà lunedì. Il successivo è in programma per l’11 febbraio: “Pazienti e contenti. GE 112-128. S. Filippo Neri: La gioia e la libertà dello Spirito”. Mentre “Oranti e comunicanti. GE 140-157. B. Charles de Foucauld: Portare il Signore in mezzo ai fratelli” sarà il filo conduttore degli interventi dell’11 marzo. Il penultimo incontro è in calendario per il 15 aprile, pochi giorni prima di Pasqua, su “Combattere secondo le regole. GE 159-165. S. Pio da Pietrelcina: Condividere la lotta di Cristo”. La conclusione del percorso il 13 maggio: “Scegliere le scelte di Dio. GE 166-177. S. Teresa d’Avila e S. Giovanni della Croce: La forza della preghiera”.

Il lunedì successivo a ogni incontro, sarà possibile rivederlo alle 21 su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky – diretta streaming su www.telepacenews.it).

2 gennaio 2018

A San Giovanni in Laterano il penultimo incontro su “Gaudete et exsultate”

“Combattere secondo le regole. GE 159-165. S. Pio da Pietrelcina: Condividere la lotta in Cristo”. È questo il tema che farà da filo conduttore al settimo e penultimo incontro dedicato all’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et exsultate”, ciclo di catechesi organizzato dalla diocesi di Roma. L’appuntamento è per lunedì 15 aprile, come di consueto alle ore 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano. Protagonisti saranno il cardinale vicario Angelo De Donatis e il rettore della basilica di Santa Cecilia a Trastevere monsignor Marco Frisina.

L’incontro – come già i precedenti e secondo uno schema che accompagna tutti gli appuntamenti dell’iniziativa diocesana – sarà aperto da un canto; seguirà la lettura dei passi di “Gaudete et exsultate”, quindi le catechesi del cardinale De Donatis e di monsignor Frisina, intervallate da meditazioni musicate. Per concludere, la preghiera con il vicario. In collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), i brani di introduzione alle meditazioni saranno letti da allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, mentre gli interventi musicali saranno a cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Al centro di ciascuna serata, ci saranno alcuni paragrafi del testo dedicato alla “chiamata alla santità nel mondo contemporaneo” – come recita il sottotitolo – e la figura di un santo o di un beato.

Il ciclo dedicato all’esortazione apostolica ha preso il via lunedì 8 ottobre, e ha portato i partecipanti a riflettere su “I Santi di tutti i giorni. GE 10-24. S. Francesco di Sales: Santi in ogni stato di vita”. Il secondo appuntamento, lo scorso 12 novembre, era invece incentrato su “A chi sta scomoda la santità? GE 36-62. S. Alfonso de’ Liguori: Annunciare a tutti la possibilità di essere santi”. Il terzo si è tenuto il 10 dicembre su “La scala della felicità. GE 65-94. S. Francesco d’Assisi: Nell’umiltà la grandezza”.

Il quarto incontro ha aperto il 2019, lo scorso 7 gennaio: “Ama e fa ciò che vuoi. GE 95-109 S. Teresa di Lisieux: Nel cuore della Chiesa” era il tema delle riflessioni. Mentre l’11 febbraio ci si è soffermati su “Pazienti e contenti. GE 112-128. S. Filippo Neri: La gioia e la libertà dello Spirito”. Ancora, l’11 marzo è stata la volta di “Oranti e comunicanti. GE 140-157. B. Charles de Foucauld: Portare il Signore in mezzo ai fratelli”.

La conclusione del percorso il 13 maggio: “Scegliere le scelte di Dio. GE 166-177. S. Teresa d’Avila e S. Giovanni della Croce: La forza della preghiera”.

Il lunedì successivo a ogni incontro, sarà possibile rivederlo alle 21 su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky – diretta streaming su www.telepacenews.it).

A San Giovanni in Laterano cinque incontri sulla Divina Commedia

Franco Nembrini (foto Diocesi di Roma / Gennari)

Nel primo canto dell’Inferno Dante è smarrito nella “selva oscura” e incontra tre “fiere”, bestie feroci che gli impediscono di continuare il cammino. Ma Virgilio gli suggerisce: “A te convien tenere altro viaggio”. È questo il tema del percorso per vivere la Quaresima promosso dalla diocesi di Roma, che vedrà protagonista Franco Nembrini, professore e saggista. Cinque gli incontri nella basilica di San Giovanni in Laterano, dalle 19 alle 20.30, che prenderanno il via mercoledì 12 marzo e saranno dedicati a “Dante pellegrino di speranza”, come recita il sottotitolo.

Come già gli anni scorsi, ogni serata sarà aperta dalle musiche dell’organista Andrea Coen, quindi l’introduzione di don Fabio Rosini, poi il commento del testo da parte di Nembrini e infine le conclusioni, che saranno affidate di volta in volta a un vescovo o al cardinale vicario. La serata inaugurale, sulla Vita Nova, vedrà l’intervento del vescovo Michele Di Tolve; giovedì 20 marzo, dedicata all’Inferno, ci sarà invece il cardinale vicario Baldo Reina; giovedì 27, sul Purgatorio, concluderà il vicegerente, il vescovo Renato Tarantelli Baccari; mercoledì 2 aprile, sul Paradiso, il vescovo Benoni Ambarus; mercoledì 9 aprile, ultimo appuntamento del percorso con l’Inno alla Vergine, sarà presente ancora il cardinale Reina.

«La Divina Commedia è un itinerario di conversione – spiega Nembrini –, che parte dalla “selva oscura”, cioè una situazione di peccato e di smarrimento, fino alla contemplazione del bene, con in mezzo il Purgatorio che è la cantica dedicata alla conversione. Nessuna opera si presta come la Divina Commedia ad approfondire il cammino della quaresima verso la Pasqua». Su Dante, lo studioso ha scritto diversi libri e realizzato anche un programma su Tv2000, ma il percorso dei “quaresimali” sarà «una novità, perché negli ultimi dieci anni ho ancor più approfondimento il tema – dichiara –. Inoltre, la chiave di lettura sarà quella della speranza in Dante, in occasione del Giubileo».

È inserita tra le proposte giubilari la mostra “Uomini siate, non pecore matte”, allestita in questi giorni a San Salvatore in Lauro, sempre dedicata al sommo poeta, a cura di Nembrini con le illustrazioni di Gabriele Dell’Otto. La mostra nasce a partire da esperienze analoghe realizzate gli anni scorsi a Verona e in diverse città italiane in collaborazione con l’associazione culturale Rivela. «Abbiamo voluto fare tesoro dell’esperienza formativa del progetto veronese, e così anche a Roma si è lavorato per rendere i ragazzi protagonisti – dice Nembrini –. La risposta è stata straordinariamente positiva, a dimostrazione del fatto che i nostri giovani, se sfidati da una proposta alta e coinvolgente, sanno ancora muoversi con l’entusiasmo e la baldanza che li caratterizza». Infatti saranno proprio i ragazzi, che hanno partecipato a un corso di formazione con lo studioso, ad accompagnare i pellegrini in visita alla mostra.

La partecipazione agli incontri a San Giovanni è libera e gratuita; verranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube della diocesi di Roma e sulla pagina Facebook di Franco Nembrini.

7 marzo 2025

A San Giovanni in Laterano cinque incontri su Leopardi

Vale la pena rileggere il “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” e altri versi leopardiani in vista dell’iniziativa promossa dalla diocesi di Roma per la Quaresima: ogni mercoledì, a cominciare dal primo marzo, la basilica di San Giovanni in Laterano, dalle ore 19, ospiterà cinque incontri dedicati ai capolavori di Giacomo Leopardi per vivere insieme il cammino quaresimale. “Ed io che sono?” è il nome della proposta, che vedrà protagonista Franco Nembrini, professore e saggista; l’introduzione di ogni serata sarà affidata a don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per le vocazioni, mentre le conclusioni al cardinale vicario Angelo De Donatis. Edoardo Coen leggerà alcuni brani, mentre Andrea Coen si dedicherà all’accompagnamento musicale.

«Sarà l’occasione per riflettere alla luce di alcune pagine tra le più espressive della nostra letteratura, e vivere più consapevolmente il nostro cammino di preparazione verso la Pasqua», auspica il cardinale De Donatis. Se la proposta quaresimale diocesana dell’anno scorso era incentrata su “I Promessi Sposi” e sul perdono, quest’anno si punta «sulla vita e il suo dramma – riflette Nembrini –. Da parte della critica, Leopardi è stato bollato come “pessimista”, ma non c’è niente di più falso. Lui ha cantato la vita, in tutta la sua drammaticità, ma l’ha cantata. È stato un grande realista più che un pessimista. Per questo la domanda “Ed io che sono?” mi è sembrata un po’ come la sintesi di tutto il suo pensiero».

Al realismo leopardiano sarà dedicata la prima serata, quella di mercoledì primo marzo, che avrà come sottotitolo “Tutto è poco e piccino”, con la lettura di alcuni brani da “Pensiero 68” e “Al Conte Carlo Pepoli”. «Parleremo del desiderio come caratteristica dell’essere umano – anticipa Nembrini – e del sentimento dell’inutilità di ogni azione umana e di ogni attività umana in assenza di uno scopo, o nell’impossibilità di raggiungerlo». “A Silvia” e “Il sabato del villaggio” saranno al centro dell’incontro dell’8 marzo, su “Perché di tanto inganni i figli tuoi?”, con la constatazione che «tutto muore, tutto passa – osserva –, per cui la vita è sentita come terribile contraddizione tra il desiderio di eternità con cui nasciamo e l’esperienza della morte che sembra tradirlo». Il percorso proseguirà con “E mi sovvien l’eterno”, il tema del 15 marzo, che avrà come brani di riferimento “L’infinito” e “Il passero solitario”: «Nonostante tutto, nonostante l’esperienza per cui la morte sembra vincere e la cultura moderna sembri accettare questa amara constatazione, il sentimento dell’infinito e dell’eterno riemergono continuamente».

Il 22 marzo appuntamento con il “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, che verrà letto integralmente nella serata dal tema: “Tu, certo, comprendi il perché delle cose”. Per il saggista e pedagogista questa poesia «descrive in modo clamorosamente evidente, anche come struttura formale, la parabola del pensiero e del sentimento leopardiani: la constatazione del male, la speranza di un bene che lo vinca, la certezza dell’esistenza di questo bene anche se irraggiungibile, il rassegnato ripiegarsi su un “forse” incerto e confuso». La conclusione il 29 marzo, con “Questo, d’ignoto amante, inno ricevi”, dalla poesia “Alla sua donna”, che Nembrini definisce «l’incredibile profezia al vertice della poesia di Leopardi: la soluzione al male, la vittoria sul male sarebbe che l’eterno accettasse di incarnarsi e diventare compagno di cammino per l’uomo».

La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, e consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili, dopo essersi sottoposti ai consueti controlli di sicurezza. Gli incontri saranno trasmessi in diretta su Telepace (canale 75) e sul canale YouTube della diocesi di Roma (@diocesidiromaofficial)a questo link.

 

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22 febbraio 2023

A San Giovanni in Laterano cinque incontri su “Pinocchio”

 

«C’era una volta… “Un re!” diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno». Comincia così “Le avventure di Pinocchio”, celebre romanzo di Carlo Collodi, scritto alla fine dell’Ottocento e diventato famoso in tutto il mondo. Alla storia del burattino sarà dedicato il percorso quaresimale “Le avventure di Pinocchio. Ovvero il dramma della libertà”, di Franco Nembrini: cinque mercoledì, dal 21 febbraio al 20 marzo, dalle 19 alle 20.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano. Ogni incontro sarà aperto da una introduzione di don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio per le vocazioni della diocesi di Roma; seguirà la riflessione di Nembrini, professore e saggista, mentre le conclusioni saranno affidate al cardinale vicario Angelo De Donatis. L’organista Andrea Coen suonerà alcuni brani di accompagnamento.

Dopo “I Promessi Sposi” e le poesie di Leopardi, Nembrini torna dunque a proporre un classico della letteratura italiana. Ma qual è il legame di Pinocchio con la Quaresima? «L’ateo Collodi ha raccontato una fiaba che riprende la storia dell’umanità e di ciascuno di noi – spiega – rileggendola alla luce della tradizione cristiana. Si parte con una creazione da parte di un falegname di nome Geppetto, che sta per “Giuseppetto”, cioè Giuseppe… come un falegname di nome Giuseppe era il padre di Gesù. Il cammino di Pinocchio è il faticoso cammino dell’uomo che cerca di tornare alla casa del padre attraverso il deserto, delle prove, degli errori. Per questo Pinocchio racconta anche la Quaresima». Il professore conosce molto bene il romanzo di Collodi: per San Paolo Edizioni è uscito anche un suo commento al testo, capitolo per capitolo, con le illustrazioni di Gabriele Dell’Otto, che ha disegnato anche la locandina dell’iniziativa della diocesi di Roma. «Sono colpito sempre da una cosa – aggiunge Nembrini –, dal fatto che Collodi avesse interrotto la scrittura del suo romanzo al capitolo 15 con la morte di Pinocchio ma che poi, su insistenza dell’editore, abbia proseguito la storia. Storia che, in sintesi, ha una creazione all’inizio, una morte e resurrezione al centro e una trasformazione finale che avviene nell’abbraccio de Padre. È la storia della salvezza intera. Mi commuove che l’ateo Collodi, nemico della Chiesa, ha in realtà scritto la più grande apologia del cristianesimo nella letteratura per l’infanzia». Si tratta di «una fiaba, non una riflessione, ma è un racconto pieno di immagini fantasiossime, la cui morale è immediatamente percepibile. Una lettura leggera e profondissima allo stesso tempo».

La prima serata, quella di mercoledì prossimo, avrà per tema “Un burattino meraviglioso” e sarà dedicata alla presentazione dell’opera e alla lettura del capitolo 1, con riflessioni sulla posizione da avere di fronte alla vita e la proposta di un cammino per ritrovare se stessi. I capitoli dal 2 al 4, sulla fedeltà del Padre, la ribellione dell’uomo, il rifiuto e la fuga da casa, saranno invece al centro della serata del 28 febbraio, intitolata “Ormai è tardi”. Si proseguirà il 6 marzo con “Le trappole lungo il cammino”, con racconto dei famosi episodi del Gatto e la Volpe, il campo dei miracoli, l’osteria del gambero rosso, il Paese dei Balocchi, con a tema l’uomo che, alla ricerca di se stesso, cade e si confonde. Il 13 marzo sarà la volta de “Il mistero del male”, sull’uomo ridotto a bestia, degradato e per contrasto la fedeltà di Dio che lo riprende attraverso la Fata turchina, cioè la Chiesa. Ultimo appuntamento, infine, il 20 marzo, con “figli dei propri figli”: al centro ci sarà il ribaltamento dei ruoli che nessuno si aspetta e conosce: il figlio diventa padre, Pinocchio salva Geppetto dalla pancia del Pescecane e diventa un bambino vero.

La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, e consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili, dopo essersi sottoposti ai consueti controlli di sicurezza. Gli incontri saranno trasmessi in diretta su Telepace (canale 75) e sul canale YouTube della diocesi di Roma (@diocesidiromaofficial).

 

15 febbraio 2024

A San Giovanni il rito dell’elezione dei catecumeni

Foto Cristian Gennari

Desiderano diventare cristiani ed entrare a far parte della Chiesa. Sono i catecumeni, 55 persone che, sabato 8 marzo, nella basilica di San Giovanni in Laterano, alle ore 17.30, celebreranno il rito dell’elezione dei catecumeni, all’interno della celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale vicario Baldo Reina.

«Sono giovani e adulti di diverse nazionalità ed età che vivono da anni a Roma che negli ultimi due anni hanno inseriti in una comunità parrocchiale mettendosi alla scuola del Vangelo, hanno approfondito la loro relazione con il Signore riscoprendo un senso nuovo nella propria vita: la gioia di essere cristiani». A spiegarlo è suor Rosaria Carpentieri, dell’Ufficio diocesano per la catechesi, l’apostolato biblico e il catecumenato.

Nella liturgia dell’8 marzo, anticipa suor Rosaria, «i loro nomi saranno solennemente iscritti nel Registro dei catecumeni che si conserva in cattedrale; le firme degli eletti e dei loro padrini e madrine saranno un segno dell’impegno di conversione a cui il Signore li invita».

I cinquantacinque vengono “eletti”; ciò significa che «hanno risposto alla chiamata del Signore che li vuole suoi figli – spiega la religiosa –. La Santa Madre Chiesa li accompagna perché possano giungere al battesimo nella Pasqua del Signore, dopo il cammino quaresimale».

Con il rito dell’elezione inizia per i catecumeni l’ultimo periodo di più intensa preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, che verranno conferiti durante la Veglia di Pasqua. Si tratta di un tempo di ritiro e di preparazione. «Il battesimo, la cresima e l’Eucaristia, cioè sacramenti dell’iniziazione cristiana – conclude suor Rosaria – inseriscono l’uomo nella luce del mistero pasquale, reintegrando l’uomo nell’amicizia e nella relazione con Dio».

28 febbraio 2025

A San Giovanni e nelle parrocchie la speciale preghiera per Papa Francesco

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Il cardinale vicario Baldassare Reina oggi, domenica 23 febbraio 2025, celebrerà la Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano alle ore 17.30 con una speciale intercessione per la salute di Papa Francesco; lo stesso faranno i parroci e i sacerdoti nelle celebrazioni di oggi. «Desidero invitarvi ad unirvi spiritualmente alla Santa Messa che celebrerò questa sera. In comunione di fede e di preghiera, ciascuno nella propria comunità – è l’invito del cardinale vicario –, innalzeremo al Signore la nostra supplica per il Santo Padre, affinché lo sostenga con la Sua grazia e lo ricolmi della forza necessaria per attraversare questo momento di prova».

Di seguito le intercessioni che potranno essere aggiunte nella preghiera universale della Messa e nelle preci della Liturgia delle Ore:
– Dio della vita, sostieni il nostro Papa Francesco: donagli sollievo nel corpo e nello spirito. Preghiamo.
– Padre buono, che hai a cuore la vita di tutti i tuoi figli, guarda con benevolenza il tuo servo e nostro Papa Francesco, perché, ristabilito in salute, continui la sua missione a servizio della Chiesa. Preghiamo.
– Per il nostro Papa Francesco: sperimenti l’amorevole presenza del Signore Risorto e la solidale vicinanza della comunità cristiana. Preghiamo.
– Salvezza dei credenti e rifugio degli afflitti, conforta il nostro Papa Francesco perché, con l’aiuto della tua misericordia, trovi sollievo nella sua sofferenza. Preghiamo.

23 febbraio 2025

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