1 Maggio 2025

Il Rosario per il Papa sul sagrato di Santa Maria Maggiore

Foto Gennari

Suonano le campane mentre il cardinale vicario Baldo Reina arriva sul sagrato della basilica di Santa Maria Maggiore. Tante le persone pronte a recitare il Rosario per Papa Francesco che il porporato ha guidato stasera, 23 aprile. Al centro è stata posizionata una riproduzione dell’icona di Maria Salus Populi Romani e sei candelabri accesi. Poco più avanti, sulla sinistra, una foto del pontefice. La stessa che in molti, durante tutto il giorno, si fermano a guardare prima di lasciare una preghiera sul quaderno che è stato lasciato davanti alla porta principale della basilica.

Insieme a Reina, tra gli altri, ci sono il vicegerente Renato Tarantelli Baccari e il cardinale Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore di Santa Maria Maggiore, a cui Francesco ha affidato la sua sepoltura nella basilica. Il luogo dove verrà tumulato è già pronto. Si trova nella navata sinistra, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Nelle ultime ore, come protezione, sono stati posizionati dei pannelli di legno. In tanti, durante il pomeriggio, prima dell’inizio del Rosario, si fermano a dire una preghiera.

Le campane continuano a rintoccare, mentre sul sagrato inizia un lungo momento di silenzio. Gli occhi del cardinale vicario contemplano l’icona della Vergine. Dopo diversi minuti la musica dell’organo amplifica dolcemente il clima di meditazione. Le note di “Andrò a vederla un dì” si aggiungono al rumore del traffico che continua a scorrere. Chi non ha trovato posto, partecipa dalla piazza. Si intravedono telefoni alzati, mani giunte, braccia conserte. C’è chi si aggiunge con delicatezza al canto. Il cardinale si limita solamente a guidare il Rosario. Il suo raccoglimento è lo stesso di tutte le persone che affidano Papa Francesco alla Vergine. Un incontro intimo e sentito, che si conclude così come è iniziato. Con la musica dell’organo e il silenzio.

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23 aprile 2025

Il 25 aprile il rito di chiusura della bara

Venerdì 25 aprile, alle ore 20, nella basilica di San Pietro, si terrà il rito della chiusura della bara di Papa Francesco, da questa mattina (23 aprile) traslata da Casa Santa Marta ed esposta per l’omaggio dei fedeli. Il rito – secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis – sarà presieduto dal cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa.

Come spiega l’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche pontificie, prenderanno parte al rito anche i cardinali Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio; Roger Michael Mahony, cardinale presbitero; Dominique Mamberti, cardinale protodiacono; Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro.

Saranno inoltre presenti i cardinali Pietro Parolin, già Segretario di Stato; Baldo Reina, vicario generale per la diocesi di Roma; Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità; ancora, monsignor Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo di Santa Romana Chiesa, monsignor Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia, i canonici del Capitolo Vaticano, i penitenzieri minori vaticani ordinari, i segretari del Santo Padre e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli. Tutti si troveranno per le ore 19.30 presso l’altare della Confessione.

Sabato 26 aprile, poi, al termine della Messa esequiale, il feretro del Pontefice sarà accompagnato nella basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Sempre il camerlengo presiederà il rito previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.

23 aprile 2025

Novendiali, lunedì 28 la Messa della Chiesa di Roma

Lunedì 28 aprile alle ore 17, nella Basilica di San Pietro, si terrà la celebrazione della Messa per il terzo giorno dei novendiali. È la Messa della Chiesa di Roma, concelebrata da tutti i sacerdoti della diocesi e presieduta dal cardinale vicario Baldo Reina. La celebrazione sarà animata dal Coro della Diocesi di Roma.  Secondo un’antica consuetudine, per nove giorni consecutivi si svolgono particolari celebrazioni dell’Eucaristia in suffragio del Romano Pontefice defunto, a partire dalla Messa esequiale. Tali celebrazioni sono aperte a tutti. Esse, tuttavia, prevedono, ogni giorno, la partecipazione di un gruppo diverso, tenuto conto dei suoi legami con il Romano Pontefice. Questa varietà di assemblee mostra, in un certo modo, sia l’ambito del ministero del supremo Pastore sia l’universalità della Chiesa di Roma.
Per i sacerdoti della Diocesi di Roma che vorranno concelebrare, occorrerà esibire il celebret all’ingresso, che avverrà da Piazza del Sant’Uffizio. L’ingresso in Basilica è previsto dalla Porta della Preghiera. Occorre portare con sé il camice e la stola rossa, i posti riservati ai sacerdoti sono nel transetto a destra e a sinistra. I diaconi hanno già ricevuto le istruzioni che li riguardano, con il relativo biglietto d’ingresso a loro necessario. I dipendenti del Vicariato di Roma dovranno mostrare il tesserino all’ingresso della Basilica per essere accompagnati nel settore loro riservato.
L’ingresso in Basilica è consentito dalle ore 15:30.

 

28 aprile 2025

In preghiera per Papa Francesco

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Giovedì 24 aprile, alle ore 18.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano, si terrà l’adorazione eucaristica guidata dal vicegerente della diocesi, il vescovo Renato Tarantelli Baccari. Accompagneranno la meditazione alcuni frammenti tratti dai discorsi di Papa Francesco e i canti eseguiti dal Coro della Diocesi di Roma.

A San Pietro e a Santa Maria Maggiore, intanto, si prega quotidianamente il Rosario: nella basilica vaticana ogni giorno alle 19.30, mentre nella basilica liberiana alle ore 21. In quest’ultima basilica, in particolare, questa sera la recita del Rosario sarà guidata dal cardinale Pietro Parolin, mentre domani, 23 aprile, dal cardinale vicario Baldo Reina.

22 aprile 2025

E’ entrato nella luce della Resurrezione don Giovanni Cossu

Il Cardinale Vicario Baldassare Reina,
il Consiglio Episcopale, il Presbiterio
e i Diaconi della Diocesi di Roma,

annunciano che il 22 aprile 2025
è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do
Don Giovanni Cossu
di anni 83

Collaboratore Parrocchiale della
Parrocchia S. Giovanni Bosco dal 2022

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali, si svolgeranno domani, giovedì 24 aprile 2025, alle ore 15.00
presso la Parrocchia S. Giovanni Bosco
(Via dei Salesiani, 9 – 00175 Roma)

La salma di Francesco a San Pietro, l’omaggio dei fedeli

Si è svolto questa mattina, 23 aprile, il rito della traslazione della bara di Papa Francesco nella basilica di San Pietro. Dopo la preghiera introduttiva, ha avuto inizio la processione dalla Cappella di Casa Santa Marta con i cardinali e i patriarchi, seguiti dal cardinale Camerlengo, Kevin Farrell e il maestro delle celebrazioni, monsignor Diego Ravelli. I barellieri-sediari hanno portato la bara del defunto pontefice, seguiti dai segretari, familiari e anticamera. La processione è passata per l’Arco delle Campane per poi entrare in piazza San Pietro. Tra gli applausi dei fedeli, l’entrata in basilica percorrendo la navata centrale per giungere, infine, alla Confessione.

La bara del Pontefice è stata collocata a terra. Al temine della preghiera l’omaggio dei cardinali che sono passati davanti al feretro per un saluto e una benedizione. Dalle ore 11 è previsto l’omaggio dei fedeli. La basilica di San Pietro resterà aperta fino alle 24. Domani, 24 aprile, l’apertura è prevista per le 7 e la chiusura alle 24. Venerdì, il giorno prima dei funerali, le porte della basilica vaticana resteranno aperte dalle 7 fino alle 19.

 

23 aprile 2025

Annullamento appuntamenti diocesani

In questo periodo di raccoglimento e di attesa, sono annullati diversi appuntamenti previsti nella diocesi di Roma. Si tratta delle sedute del Consiglio presbiterale previste per i giorni 28 aprile e 12 maggio; delle assemblee di settore previste per il prossimo 6 maggio; e della seduta del Collegio dei consultori in programma per il prossimo 9 maggio.

23 aprile 2025

Comunicazione per i parroci della diocesi di Roma

Si riporta di seguito uno stralcio della notificazione dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, destinata ai parroci della diocesi di Roma

“Mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 9.00, la bara con il defunto Romano Pontefice Francesco sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65). I parroci della diocesi di Roma sono invitati a trovarsi in Piazza Santa Marta alle ore 8.30, indossando l’abito corale loro proprio”.

22 aprile 2025

«Roma città dei ponti»: quel monito di Francesco

15 aprile 2014: Papa Francesco visita la parrocchia di San Paolo della Croce, a Corviale (foto Diocesi di Roma / Gennari)

Il 13 marzo 2013, quando Jorge Mario Bergoglio si affacciò dalla loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro come successore di Benedetto XVI, nel suo primo discorso si presentò come vescovo di Roma e non come Papa o pontefice. Fu un segnale del suo modo di intendere il ministero petrino. E in effetti il legame di Francesco con la sua diocesi è stato sempre molto profondo. A cominciare dalle visite pastorali nelle parrocchie.

Non molte, in verità, una ventina, ma tutte o quasi nelle zone periferiche della città. A partire dalla prima, il 26 maggio 2013, ai Santi Elisabetta e Zaccaria a Labaro-Prima Porta, fino a quella del 7 aprile 2019 a San Giulio Papa. Poi, tra pandemia e problemi di salute legati alla deambulazione, le visite si sono interrotte. Ma il Santo Padre ha continuato a incontrare i sacerdoti, non solo nella tradizionale occasione della Quaresima.

A partire dal settembre 2023, si è recato in cinque parrocchie periferiche per dialogare con i gruppi di sacerdoti delle diverse prefetture nei settori della diocesi. Poi, a dimostrazione della sua attenzione per il clero romano, ha tenuto altri due incontri, con sacerdoti che avevano 40 anni di ministero e quelli a 10 anni dall’ordinazione. Come pure segno di attenzione è la costituzione apostolica “In Ecclesiarum Communione” con cui ha riformato il Vicariato di Roma, che ha stabilito una maggiore presenza del Papa, vescovo di Roma, nella gestione della diocesi e la successiva riduzione a quattro dei settori, con l’abolizione del Centro. E ancora, un momento di grande rilievo è stata l’assemblea diocesana del 25 ottobre 2024 nella basilica di San Giovanni in Laterano.

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E’ entrato nella luce della Resurrezione Francesco, papà di don Giuseppe Conforti

Il Cardinale Vicario Baldassare Reina,
il Consiglio Episcopale,
i Presbiteri e i Diaconi della Diocesi di Roma

sono vicini al dolore di Don Giuseppe Conforti,
Parroco della Parrocchia San Mattia,
per la morte del suo caro papà

Francesco
di anni 81

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Francesco
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali saranno celebrati domani, 23 aprile 2025, alle ore 17.00,
presso la Chiesa Buon Pastore
(Policoro MT)

Sabato 26 aprile i funerali di Papa Francesco

Si terrà sabato 26 aprile alle ore 10, sul sagrato della basilica di San Pietro, la Messa esequiale di Papa Francesco. Si tratta del primo giorno dei Novendiali, come sottolinea in una nota la Sala Stampa della Santa Sede, nella quale si precisa che la liturgia sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio.

Al termine della celebrazione eucaristica avranno luogo l’Ultima commendatio e la Valedictio. Quindi il feretro del Pontefice sarà portato nella basilica di San Pietro e da lì nella basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione, come indicato dallo stesso Francesco nel suo testamento spirituale. «Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna – si legge nel documento firmato dal Santo Padre e diffuso ieri –, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura. La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura». Pertanto, è la conclusione, «chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta basilica papale. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus».

Tornando ai funerali, la Sala Stampa informa che potranno concelebrare: i patriarchi e i cardinali, «che si troveranno, entro le ore 9.00, nella Cappella di San Sebastiano in Basilica, portando con sé la mitra bianca damascata»; gli arcivescovi e i vescovi, «che si troveranno, entro le ore 8.30, al Braccio di Costantino, portando con sé amitto, camice, cingolo e mitra bianca semplice»; i presbiteri,« che si troveranno, entro le ore 8.30, direttamente nel settore loro riservato in Piazza San Pietro, dove indosseranno l’amitto, il camice, il cingolo e la stola rossa che avranno portato con sé». In conformità al Motu Proprio «Pontificalis Domus», i componenti della Cappella Pontificia che desiderano partecipare alla celebrazione liturgica senza concelebrare, dovranno essere muniti della Notificazione che va richiesta tramite l’indirizzo e-mail: celebrazioni@celebra.va. Tutti sono tenuti a indossare l’abito corale loro proprio e a farsi trovare sul sagrato della Basilica di San Pietro entro le ore 9.00, al fine di occupare il posto che verrà loro indicato dai cerimonieri pontifici.

Intanto domani, mercoledì 23 aprile, si terrà la traslazione in San Pietro della salma del Pontefice. Alle ore 9 la bara con il defunto sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica vaticana, sempre secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Dopo il momento di preghiera, presieduto dal cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha inizio la traslazione. La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall’Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione il camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma di Papa Francesco.

22 aprile 2025

Sant’Ippolito, un rapporto propositivo con il territorio

Una realtà che «ha confini territoriali, ma non esistenziali, volendo raggiungere tutti per nutrirli della Parola e della carità». Sono le parole che usa don Manlio Asta, parroco di Sant’Ippolito, a pochi passi da piazza Bologna, per raccontare la comunità che lunedì 14 e martedì 15 aprile ha ricevuto la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina.

Con il territorio c’è un rapporto intenso, propositivo, fatto di accoglienza dei giovani ma anche di prossimità per i tanti bisognosi, che si rivolgono al Centro di ascolto della Caritas, come racconta Danilo Ranucci, che si occupa dei casi difficili, sempre a stretto contatto con scuole e servizi sociali. «Ci rendiamo conto – spiega – di essere un punto di riferimento, in alcuni casi anche di svolta. Noi non diamo mai soldi, ma pagare una bolletta a chi ne ha bisogno, aiutare a cercare lavoro, acquistare delle medicine, consegnare i giusti documenti per il permesso di soggiorno o anche semplicemente comprare un cellulare per non rimanere isolati significa davvero aiutare a cambiare vita – sottolinea Ranucci – e non nascondo la mia soddisfazione quando riusciamo ad essere una Chiesa fuori dalla chiesa».

La «vicinanza al quartiere», come sottolinea don Asta, si tocca con mano anche grazie alle attività del gruppo “Crisalide”, che accoglie persone diversamente abili, e della “Casa Azzurra”, che offre doposcuola soprattutto ai ragazzi stranieri e lezioni di italiano per i loro genitori. C’è poi l’iniziazione cristiana che la parrocchia ha voluto «condurre in modo continuativo dalla quarta elementare alla seconda media per ridurre al minimo la solita dispersione che c’è tra Comunione e Cresima». Ancora, il gruppo della Lectio divina si occupa, spiega sempre il sacerdote, «di elaborare le preghiere dei fedeli affinché siano adeguate alla Parola che si ascolta». Proprio come è stato fatto in occasione della visita del cardinale vicario, preparata con grande cura da tutte le realtà di Sant’Ippolito.

Molte, poi, le iniziative dedicate alla realtà giovanile: i “Giovani in cammino” per ragazzi dai 25 ai 38 anni, con momenti di preghiera ma anche esperienze di solidarietà concreta e alcune uscite in luoghi spirituali; i laboratori per “Giovani fidanzati e single”; il percorso “Giovani e vita nuova” di cinque tappe durante la Quaresima per gli under 40; il gruppo “Giovani apostoli di Maria”; il corso prematrimoniale e il gruppo “Giovani e adorazione” che, un venerdì al mese da novembre a giugno, li coinvolge nell’adorazione eucaristica. E proprio quest’ultima, perpetua, è stata inaugurata il 22 ottobre 2023, nella memoria liturgica di san Giovanni Paolo II, ed è resa possibile dall’alternanza di oltre 215 volontari. C’è poi il gruppo scout Agesci Roma 62, che lo scorso gennaio ha festeggiato gli ottant’anni: fu infatti uno dei primi gruppi in Italia a nascere dopo la guerra.

Il coinvolgimento degli universitari è «facilitato» dalla folta presenza di fuori sede che prendono una casa in affitto in zona e questo «fa della parrocchia un bellissimo caso positivo – aggiunge il parroco – perché le celebrazioni sono partecipate da tanti ragazzi». Spazio alla cultura con il Cinema delle Province, di proprietà parrocchiale anche se gestito da un direttore autonomo. (di Salvatore Tropea da Roma Sette)

20 aprile 2025

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