9 Settembre 2025

Santa Prisca, tutto pronto per la Festa dei poveri

Sul colle Aventino, in cima a un piccolo terrazzo che sovrasta la via sottostante, sorge la basilica di Santa Prisca, affidata all’ordine di Sant’Agostino. Ritenuta una delle più antiche chiese di Roma, è stata edificata sulla casa romana di Prisca e del marito Aquila, ricordati nelle Lettere di san Paolo e noti soprattutto per aver ospitato a lungo san Pietro. È stata scelta come chiesa giubilare per il rinnovo delle promesse battesimali. La pala dell’altare maggiore, infatti, raffigura il primo Papa che battezza santa Prisca e il battistero conserva il capitello romano usato come fonte battesimale che, secondo la tradizione, fu utilizzato da san Pietro. Ieri la comunità ha ricevuto la visita pastorale del cardinale vicario Baldo Reina il quale, dopo aver incontrato i gruppi parrocchiali, ha presieduto la Messa di insediamento del nuovo parroco, padre Abel Kavunu Otalakie, di origine congolese, che guida la comunità dal 1° ottobre scorso. Il sacerdote già conosceva la parrocchia di Santa Prisca dove emise la professione solenne nel 2007.

«Per la sua posizione strategica accoglie fedeli di tutte le età – spiega –. Del territorio parrocchiale fanno parte l’istituto Spirito Santo, scuola dell’infanzia e primaria, e l’istituto scolastico Pio IX con i quali abbiamo una bella collaborazione e i bambini frequentano qui il catechismo per l’iniziazione cristiana. A poche centinaia di metri c’è il palazzo della Fao e diversi dipendenti frequentano la parrocchia. Non sono numerose le famiglie giovani – osserva il sacerdote –. I canoni di affitto sono onerosi e, salvo coloro che hanno ereditato dai genitori, le giovani coppie non possono permettersi un appartamento in zona. Nel territorio della parrocchia sono presenti anche il Pontificio ateneo Sant’Anselmo e 18 comunità religiose, questo agevola la presenza di tanti ragazzi».

Molti di questi una volta al mese offrono la propria disponibilità per la buona riuscita della Festa dei poveri, nel corso della quale viene servito il pranzo ai fragili della zona. La prossima festa è in programma per sabato 25 gennaio. «La comunità è coinvolta anche nella raccolta di viveri, abbigliamento e calzature che doniamo direttamente alla Caritas», spiega padre Abel.

Una delle particolarità di Santa Prisca e delle chiese e rettorie annesse è la grande richiesta degli sposi per celebrare il matrimonio. «Dal punto di vista amministrativo ci impegnano tanto – specifica il sacerdote –, capita anche che nella vicina rettoria dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino ne vengano celebrati due in un giorno. Le sue bellezze architettoniche, la vicinanza al Colosseo e al Circo Massimo, rendono l’Aventino un luogo privilegiato dagli sposi».

Ad affiancare il parroco nella gestione “amministrativa” ci sono una suora e il generale dell’esercito in pensione Nicolino Cesario. «Mi sono sempre occupato dell’aspetto amministrativo – racconta il generale –. Frequento la parrocchia, dono capi di abbigliamento e in una di queste occasioni ho conosciuto il nuovo parroco al quale ho offerto la mia disponibilità. Trascorro gran parte della giornata in parrocchia e sono contento, rendersi utile è gratificante». (di Roberta Pumpo da Roma Sette)

19 gennaio 2025

San Lino, il punto di forza è il senso di comunità

La familiarità e il senso di comunità «spontaneo e bello» sono il «punto di forza» della parrocchia San Lino Papa, alla Pineta Sacchetti, che riceve questo pomeriggio la visita del cardinale vicario Baldo Reina.

Il parroco don Pier Luigi Stolfi, che guida la comunità parrocchiale di circa 12mila fedeli dal settembre del 2020, sottolinea come tante siano «le famiglie che di generazione in generazione sono rimaste o sono ritornate nel quartiere, in cui la parrocchia è ben innestata e con cui collabora attivamente, e per questo la dimensione è quasi quella del villaggio, dove tutti si conoscono e questo facilita la collaborazione e la condivisione».

Anche Anna, storica parrocchiana che con il marito Giovanni ed altre 3 coppie è referente dei gruppi delle famiglie, evidenzia questo «clima di comunità e di collaborazione» che favorisce il coinvolgimento «di persone di tutte le fasce di età». Per quanto riguarda le attività legate alla pastorale familiare «ci sono i gruppi storici – dice – e poi le proposte allargate e aperte a tutte le famiglie, specie quelle giovani che in questo momento hanno bisogno di un punto di riferimento e cercano un supporto, pressate come sono dai ritmi e dalle incombenze quotidiane». Una volta al mese c’è la proposta di un incontro formativo il sabato pomeriggio; il prossimo è «in programma il 25 gennaio con padre Alfredo Feretti del Centro la famiglia», fa sapere ancora Anna. Talvolta, alle famiglie si propone invece «una giornata di festa». Un evento significativo ha avuto luogo a settembre quando, «in occasione della festa patronale, è stata fatta la proposta del rinnovo delle promesse e hanno partecipato alla celebrazione più di 100 coppie di età diverse», ricorda.

Un’altra realtà molto attiva è quella legata alla carità, che prevede «da tanti anni il lunedì la distribuzione di pacchi viveri e di vestiario», riferisce Anna. Dal 2017, poi, «in occasione della prima Giornata mondiale dei poveri voluta da Papa Francesco – aggiunge – distribuiamo un pasto caldo ai senza fissa dimora». Sono circa 35 le persone che vengono aiutate mentre «sono più di 50 i volontari che preparano i pasti – dice ancora –: abbiamo due menù, uno estivo e uno invernale, e ci siamo coordinati con le parrocchie vicine così che ogni giorno della settimana sia possibile fornire un pasto a tutti coloro che si trovano in difficoltà».

Fa parte invece della commissione cultura del consiglio pastorale parrocchiale Domenico, che con la moglie Irene e con il viceparroco don George Bodgan accompagna anche il gruppo del postCresima. Tra le proposte, ci sono una serie di «incontri di carattere formativo come quelli sul Giubileo, a partire dalle origini e dal significato antico del pellegrinaggio per i cristiani», dice. Per il referente, la buona partecipazione a queste iniziative sia di persone anziane che più giovani dimostra che «c’è bisogno di questi momenti di riflessione e di un tempo di formazione». In particolare, Domenico sostiene che «il format che abbiamo pensato funziona bene perché prevede una conversazione con un esperto di circa mezz’ora e uno scambio e un confronto di una quindicina di minuti a cui segue un momento aggregativo e conviviale. L’agilità della proposta facilita molto la partecipazione». (di Michela Altoviti da Roma Sette)

19 gennaio 2025

Consiglio Permanente della Cei

Consiglio Permanente della Cei

Visita Pastorale alla parrocchia di San Lino

Visita Pastorale alla parrocchia di San Lino

Consiglio Permanente della Cei

Consiglio Permanente della Cei

Educare alla pace in tempo di guerra

«Vorremmo che la pace fosse un regalo improvviso da scartare senza fatica. Non è così; la pace è fatica, è pazienza, è il lavoro meticoloso di chi semina e coltiva una pianta fragile che va curata ogni giorno. La pace ha bisogno di essere accolta nel suo significato più radicale, di essere testimoniata con i nostri gesti che accompagnano la speranza e di essere rimessa in piedi ogni volta che sembra finita nella melma della violenza. Per farlo abbiamo bisogno di ricordarcelo attingendo a una memoria personale e collettiva che ci appartiene ma che spesso svendiamo a chi ci offre soluzioni facili. Ma sappiamo che la pace non è una soluzione facile, ma sappiamo anche, nel profondo della nostra coscienza, che è l’unica».

Questa la riflessione di don Francesco Pesce e di Oliviero Bettinelli, rispettivamente responsabile e vicedirettore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale, il lavoro e la cura del Creato. Con queste parole presentano l’incontro che si terrà il prossimo 22 gennaio con don Andrea Bigalli, da sempre impegnato sui temi della giustizia e della pace e autore del libro “Educare alla Pace in tempo di guerra”. L’appuntamento è alle 18.30 presso la sala Roberto Sardelli, via della Madonna dei Monti 41

20 gennaio 2025

Cor, servizio civile e il nuovo bando per la formazione

Il nuovo anno del Centro Oratori Romani si avvia con alcune iniziative a favore degli oratori. Sono stati infatti rinnovati sia il Bando 2025 per il servizio civile universale con la disponibilità di due posti per i nuovi volontari sia il nuovo Bando Oratori per il finanziamento di progetti di formazione per animatori ed educatori con fondi pari a 16mila euro.

Per quanto riguarda il servizio civile universale, il nuovo progetto “Spazio ai talenti” realizzato in partnership con le Acli di Roma e provincia, come già negli ultimi anni, con la possibilità di svolgere il servizio all’interno del Cor, consentirà ai volontari di vivere un’esperienza formativa e di servizio all’interno delle attività dell’associazione. È già possibile presentare la domanda tramite la piattaforma DOL predisposta dal Dipartimento delle Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale.

«Il progetto “Spazio ai Talenti” – spiegano dal Cor – ambisce a combattere il problema della povertà educativa, affrontando in particolare il fenomeno del disagio giovanile, l’isolamento sociale, in collegamento alla dispersione scolastica e al fenomeno dei “neet”. Punta quindi sul sostegno allo studio per i ragazzi e i giovani dai 6 ai 18 anni dei territori coinvolti, ma soprattutto su attività socializzanti e di promozione delle competenze trasversali, socio-relazionali e sviluppo dei talenti, con percorsi di crescita integrali in contesti informali ed extra- scolastici. Per i volontari che saranno in servizio civile presso il Cor, l’attività si svolgerà principalmente negli oratori parrocchiali».

La seconda iniziativa del Cor riguarda il nuovo Bando Oratori che da sostiene economicamente la formazione di educatori ed animatori degli oratori e che da quest’anno si apre anche a progetti sviluppati nelle diocesi suburbicarie oltre che a quelli della diocesi di Roma. Nel corso degli ultimi anni, l’associazione ha finanziato progetti educativi realizzati da reti di oratori consentendo a decine di giovani e di adulti di formarsi in maniera adeguata per il loro servizio di annuncio e di animazione nelle comunità di appartenenza.

L’edizione 2025 del nuovo Bando Oratori stanzia 16mila euro in favore di iniziative formative rivolte agli animatori ed educatori degli oratori della diocesi di Roma e delle diocesi suburbicarie, favorendo anche la promozione della cooperazione tra oratori dello stesso territorio con il fine di incoraggiare iniziative in un’ottica di percorso sinodale che ogni oratorio è chiamato a compiere uscendo fuori dal proprio contesto di riferimento. Le domande andranno presentate entro il prossimo 15 aprile per la valutazione e l’assegnazione da parte di una apposita commissione.

«Il nuovo bando di finanziamento, come d’altronde quello dello scorso anno – osserva Fabrizio Lo Bascio, coordinatore del Centro Studi Pastorali del Cor – rappresenta prima che un’occasione per la formazione dei nostri educatori e animatori, un’opportunità per quanto riguarda il processo stesso: cooperare insieme tra le varie realtà, riscoprirsi chiamati a svolgere un comune servizio educativo prezioso nella nostra realtà, suscitare il desiderio di formarsi e di cercare nuove vie per svolgere questo ministero, in definitiva, riscoprirsi Chiesa, è il primo e più significativo risultato che questo progetto può realizzare».

Per ulteriori informazioni su entrambi i bandi e informazioni tecniche sulla presentazione delle domande, consultare il sito internet del Cor

20 gennaio 2025

Giubileo dei ministranti, aperte le iscrizioni

In occasione del secondo Incontro diocesano dei Ministranti, in programma per il prossimo 15 marzo, il Punto Vocazionale Giovanissimi del Seminario Minore ha organizzato il Giubileo per tutti i chierichetti e ministranti di Roma. Ad annunciarlo è il rettore del Seminario Minore, don Andrea Cola, che offre alcune anticipazioni sull’organizzazione della giornata.

«L’appuntamento – anticipa il sacerdote – è alle ore 15.30 presso la chiesa parrocchiale di Santa Croce in Gerusalemme. Dopo un breve momento di preghiera ci incammineremo processionalmente con gli abiti liturgici verso la Porta Santa della nostra cattedrale di San Giovanni e, a seguire presso il Seminario Maggiore, celebreremo la Santa Messa insieme a monsignor Michele di Tolve, delegato per i seminari e la pastorale vocazionale. Sarà un momento di festa, gioia e testimonianza dove vorremo essere un segno di speranza per la nostra città. I fanciulli e i ragazzi che servono la Messa presso i nostri altari domenicali sono un piccolo esempio che si può essere, da sempre, amici di Gesù. Al Seminario Maggiore concluderemo con una merenda».

Per iscriversi basta mandare un’email a seminario.minore@diocesidiroma.it entro giovedì 13 marzo o telefonare al numero 3287635000.

20 gennaio 2025

Riunione direzionale

Riunione direzionale

Il Giubileo del mondo della comunicazione

Il primo dei 36 grandi eventi previsti per l’Anno Santo si terrà dal 24 al 26 gennaio: il Giubileo del mondo della comunicazione. Un appuntamento che vedrà radunati a Roma giornalisti, operatori dei media, dirigenti e direttori di testata, videomaker, grafici, copywriter, pr, social media manager, tecnici audio e video, tipografi, informatici… L’evento, che vedrà il momento culminante nella mattina di sabato 25 con il pellegrinaggio alla Porta Santa della basilica di San Pietro, si aprirà alle 17.30 di venerdì 24 con un momento di accoglienza dei pellegrini da parte della diocesi di Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano: una veglia penitenziale guidata da padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi, e poi la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale vicario Baldo Reina, in occasione della festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Sia la liturgia penitenziale che la Messa verranno trasmesse in diretta sul canale YouTube della diocesi di Roma. La giornata di sabato inizierà alle 7.30 con il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro, seguito da un coffee break di benvenuto nell’atrio dell’Aula Paolo VI. A seguire, si terrà l’incontro culturale “In dialogo con Maria Ressa e Colum McCann”. Mario Calabresi, già direttore di importanti quotidiani, modererà il confronto con la giornalista filippina, Premio Nobel per la Pace nel 2021, e lo scrittore irlandese, autore, tra gli altri romanzi, di Apeirogon. La sessione continuerà con una performance musicale del maestro Uto Ughi. Alle 12.30 l’udienza, sempre in Aula Paolo VI, con Papa Francesco. Nel pomeriggio del sabato i partecipanti all’evento giubilare prenderanno parte a una serie di eventi culturali e spirituali, in vari luoghi di Roma e in diverse lingue, dal titolo “Dialoghi con la città”. Nel Palazzo Lateranense, ad esempio, alle 15.30, per iniziativa della diocesi di Roma è in programma l’incontro “Il giornalismo come missione” con Leonard Ray Teel, professore emerito di Comunicazione. 20 gennaio 2025

Pastorale carceraria: incontri, corsi e una nuova struttura per le detenute

«Ho voluto che la seconda Porta Santa fosse qui in un carcere. Ho voluto che ognuno di noi tutti che siamo qui, dentro e fuori, avessimo la possibilità anche di spalancare le porte del cuore e capire che la speranza non delude». Le parole pronunciate da Papa Francesco, lo scorso 26 dicembre a Rebibbia, sono il filo conduttore delle attività portare avanti in questo anno giubilare dal Servizio diocesano per la pastorale carceraria. Incontri, percorsi di formazione e l’inaugurazione di una nuova struttura per l’accoglienza delle detenute, segni di quanto la diocesi sia attenta alla realtà del carcere.

Il primo appuntamento è per mercoledì prossimo, 22 gennaio: alle ore 16, presso la Sala degli Imperatori, si terrà un incontro con le rappresentanze istituzionali del mondo del carcere, alla presenza del cardinale vicario Baldo Reina e del provveditore della Regione Lazio Giacinto Siciliano sul tema “Il volontariato nella giustizia penale”. Oltre ai dirigenti dei sei istituti di pena della città, parteciperanno dei membri di alcune delle associazioni di volontariato impegnate con i detenuti, come Vic, Comunità di Sant’Egidio, Voreco, Volontari Casal del Marmo, Fondazione Severino, ma anche diaconi, cappellani e una rappresentanza delle consacrate attive in questo servizio.

«L’incontro nasce su richiesta delle direzioni dei singoli istituti, che hanno desiderio di incontrarci e di incontrarsi tra loro», spiega il vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano per l’Ambito della diaconia della carità. «I volontari sono tutte persone degne di fiducia, motivate, che desiderano affiancare la popolazione carceraria – sottolinea il presule – e questo incontro servirà anche a rafforzare la disponibilità di tutti alla collaborazione».

Per chi opera nella pastorale carceraria sono stati pensati anche alcuni percorsi di formazione. Lunedì 27 gennaio, alle ore 18, presso la Sala Conferenze del Seminario Maggiore, è in programma il secondo incontro dal titolo “Giustizia riparativa ed esecuzione della pena secondo la riforma Cartabia” (il primo si tenne a novembre scorso), che vedrà la partecipazione di Maria Pia Giuffrida, mediatore penale esperto e formatore, e di Pasquale Bronzo, professore associato di diritto processuale penale. «La giustizia riparativa non va confusa con sconti di pena o misure alternative al carcere – sottolinea il vescovo –; si tratta di un tentativo di riparazione del male e di assunzione di responsabilità, dove entra in gioco il rapporto tra danneggiante e danneggiato».

Nell’ambito della formazione, inizia anche il “Percorso in-formativo per la pastorale carceraria”, promosso nel territorio della XXX prefettura; gli incontri, al via dal primo febbraio, si terranno dalle 10 alle 12 nella parrocchia della Trasfigurazione (piazza omonima). A pochi passi dall’edificio parrocchiale, inoltre, sorge una struttura dell’Opera Ronconi – Pennesi, un’associazione nata negli anni Sessanta per l’assistenza post-carceraria delle detenute, ispirata al pensiero di Guglielmina Ronconi, insegnante e pedagogista, e della sua discepola Lina Pennesi. «Nel corso degli anni, la struttura ha poi accolto anche donne rifugiate e in difficoltà – racconta monsignor Ambarus – e al momento la stiamo ristrutturando. In primavera il cantiere sarà completato e ne verranno fuori 6 appartamenti, 5 dei quali verranno utilizzati per la popolazione carceraria femminile».

Intanto, oggi (lunedì 20 gennaio), alle 19, presso la parrocchia di Nostra Signore de La Salette, in un incontro dedicato alla realtà del carcere, verrà presentato il progetto di ristrutturazione di questo immobile destinato all’accoglienza, un segno concreto di speranza che verrà realizzato in occasione del Giubileo dal Servizio di pastorale carceraria della diocesi e dalla Caritas diocesana. «L’iniziativa – sottolineano dalla Caritas – nasce a seguito del forte gesto simbolico compiuto lo scorso 26 dicembre, in occasione del Giubileo della Speranza, quando Papa Francesco ha aperto una Porta Santa presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia Nuovo Complesso “Raffaele Cinotti”. È la prima volta nella storia della Chiesa che, durante un Giubileo, una Porta Santa viene aperta in un carcere. Un atto che riflette l’attenzione del Santo Padre verso il mondo carcerario e richiama l’urgenza di un impegno pastorale più concreto e consapevole verso i fratelli e le sorelle detenuti».

20 gennaio 2025

Udienze

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