Ringraziamento a termine della S. Messa di Ordinazione episcopale

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

Parole di ringraziamento al termine dell’Ordinazione Episcopale

conferita da S.E. mons. Angelo De Donatis, Vicario generale di S. Santità

per la Diocesi di Roma

 

Arcibasilica Lateranense – Roma

Sabato 13 gennaio 2018

 

Ti rendo grazie, Padre, perché Tu sei Dono

e non ho mai sperimentato gioia più grande dell’essere tuo figlio, un cristiano,

lasciandomi amare e perdonare, per essere dono per gli altri.

Mi sorprendi sempre perché, pur conoscendomi, ti fidi di me,

ed io, non conoscendoti ancora pienamente, mi affido a Te.

 

Da oggi mi rendi ancor più Sposo

e ti ringrazio per quanti, come i miei familiari e tanti amici,

mi hanno testimoniato l’amore nella fedeltà e nella fecondità.

Mi rendi ancor più Pastore

e ti ringrazio per i sacerdoti della mia vita, la mia comunità e il mio Seminario,

che mi hanno condotto ai pascoli della grazia, desiderando le vette,

anche passando per le valli oscure.

Ti ringrazio per chi mi ha fatto sperimentare che il sacerdote è veramente un altro Cristo,

con lo stupore di trovarmi, pur con tanti limiti, padre, fratello, amico dell’umanità,

e di vedere passare la forza della Grazia attraverso la debolezza della mia umanità.

 

Come i discepoli del vangelo ho cercato.

Sono venuto, ho visto dove abita il Maestro: tra gli uomini.

E lì, con grandissima e profonda gioia, voglio rimanere.

 

Sì, rendici Chiesa capace di rimanere con Cristo crocifisso e risorto

mettendo al centro l’uomo peccatore e redento;

una Chiesa che parli la Parola di Dio con le parole degli uomini;

una Chiesa, a Roma, che su questa tua Parola, non tema di prendere di nuovo il largo e di uscire,

per gettare le reti alla luce del giorno;

una Chiesa capace di portare – come l’umile cavalcatura del Samaritano

l’uomo lasciato ferito e spogliato agli angoli della terra;

una Chiesa pronta ad accogliere, a far festa, a condividere per moltiplicare,

una Chiesa che sia capace di nuovo, oggi, di attrarre l’umanità a Te.

 

Donaci la passione di Santa Caterina, sposa, unita all’amore ineffabile di Gesù per servire l’uomo.

Donaci la concretezza di Santa Silvia, madre,

pronta ad aprire la porta e il cuore ai poveri di Roma.

Donaci l’amore all’Eucaristia di San Carlo da Sezze, fratello, ferito dal tuo amore, per donarlo.

 

Madre della Fiducia, rendici servi delle Nozze di Dio con noi,

per versare il vino della vera felicità.

Madre di Misericordia, dacci di entrare nelle ferite dell’umanità,

per renderle feritoie per la tua luce.

Madre del perpetuo soccorso, fa’ che laviamo i piedi e serviamo gli altri, senza servirci degli altri.

Salvezza del Popolo Romano, fa’ delle nostre comunità autentiche famiglie che vivano di carità.

Vergine di Guadalupe, rendici capaci di tessere fili di comunione con quanti Dio ci affida.

Vergine di Loreto, custodisci il nostro “Sì” e fa’ che il nostro ministero attiri i giovani a Dio.

Vergine Immacolata, aiutaci a rendere le nostre famiglie veri santuari della vita.

Salute degli infermi, fa’ che versiamo l’olio della consolazione sugli uomini malati in questa città.

 

O Padre, grazie per questa Chiesa, rappresentata qui nella Gioia immensa di questo giorno,

nella nostra Cattedrale, Madre delle chiese del mondo.

è come sentirci al cuore dell’umanità abitata da Cristo.

Penso a quante vite, qui dentro, a quante storie diverse, legate a noi, unite da Te.

E penso anche che questo momento di Grazia profonda, vissuto tutti insieme,

non vale l’istante eterno che vivremo, nell’Incontro con Te.

Poiché tu abiti tra noi, perché noi possiamo abitare in Te. Siamo nati per non morire mai più.

Aiutaci a credere, sperare e amare.

Aiutaci, con fede, a far sperare e amare i pascoli della vita eterna.