Gioco e Sport: la prima giornata diocesana, Villa Borghese in festa
Hanno tirato al canestro, affrontato percorsi a ostacoli, giocato a golf, lanciato tiri in porta, hanno indossato guantoni colorati sul ring. Ai loro polsi un braccialetto di gomma giallo con su impressa una frase del Salmo 138: “Mi hai fatto come un prodigio”. Sono i bambini e ragazzi, protagonisti, lo scorso 25 aprile a Villa Borghese, della prima Giornata Diocesana del Gioco e dello Sport promossa dall’ Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma. Con i più piccoli le loro famiglie e le associazioni: dal Centro Oratori Romani all’Azione Cattolica di Roma dal Centro Sportivo Italiano all’Unione Sportiva Acli. E ancora le Polisportive Giovanili Salesiane, l’Associazione Nazionale San Paolo Italia, l’Associazione Guide e Scout cattolici italiani e gli Scout d’Europa.
Sullo sfondo musica, condivisione e divertimento, il caldo sole di primavera e il Villaggio per la Terra, format ideato da Earth Day Italia e realizzato in collaborazione con il Movimento dei Focolari di Roma, Agenzie delle Nazioni Unite, il MIUR e il Ministero dell’Ambiente con l’obiettivo di promuovere di una sensibilità civile ed ambientale.
Gioco e Sport, David Lo Bascio (Cor): “L’importanza della cura del Creato”
“Era importante che la Diocesi e le associazioni che si occupano di educazione dei bambini e dei ragazzi fossero presenti per confermare, convalidare, condividere e sottoscrivere il messaggio del Villaggio per la Terra che è quello della cura del Creato. Messaggio – ha fatto presente David Lo Bascio, presidente del Centro Oratori Romani, “a cui ci invita Papa Francesco ma che, al di là della fede di ciascuno, chiunque ha a cuore le future generazioni non può sottovalutare”.
“Avere cura del nostro pianeta – ha sottolineato – è un investimento su questi ragazzi. Pur mantenendo il clima gioioso, la bella giornata che stiamo vivendo, passa un messaggio molto forte che è quello che il pianeta è di tutti e soprattutto loro, perché il pianeta di domani sarà loro e loro per primi devono imparare a prendersene cura”.
Lo sport è il linguaggio comune che ha messo insieme queste realtà, un’occasione di armonizzare il proprio corpo con il Creato. Ma questo va fatto toccando le giuste corde che sono quelle della condivisione e la crescita insieme“.
Gioco e Sport: Serangeli (US Acli Roma) e Calabria (AC Roma): “Un’iniziativa che riempie di gioia”
A fargli eco Luca Serangeli, presidente provinciale dell’Unione Sportiva Acli e Rosa Calabria presidente dell’Azione Cattolica di Roma.
Ancora una volta, ha messo in evidenza Serangeli, “dimostriamo come lo sport sia motivo di aggregazione: vediamo oggi intere famiglie, bambini…dimostriamo che lo sport, quello sano, fatto in maniera ludica, e non agonistica, rende tantissimo e ci riempie di gioia”.
Purtroppo, ha aggiunto, “noi genitori spesso facciamo l’errore di ‘parcheggiare’ i ‘ figli davanti al computer, a una play station o a un tablet. Invece bisogna fargli riscoprire i giochi all’aria aperta. A loro fa bene condividere e non solo fare una partita contro un computer. È importante per la loro crescita e sviluppo”.
“Ogni associazione con la sua specificità si ritrova insieme a condividere questo momento di festa”, ha ancora dichiarato Rosa Calabria. “È una bella iniziativa che speriamo che si possa replicare anche in futuro”.
Gioco e Sport: Suor Francesca Barbanera (Pgs): “Dare il meglio di sé“
La giornata del Gioco e dello Sport ha preso spunto da «Dare il meglio di sé», documento, sulla prospettiva cristiana dello sport e della persona umana del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Ne abbiamo parlato con Suor Francesca Barbanera, referente nazionale delle Polisportive Giovanili Salesiane:
“All’interno di questo documento c’è proprio il paragone tra l’attività sportiva, il sacrificio, la creatività, l’altruismo, il rispetto delle regole, che poi sono le stesse regole, necessarie, per vivere bene fino in fondo la nostra vita. Si sta rivalutando molto il valore dello sport come dimensione umana e antropologica ma sopratutto come dimensione di realizzazione del valore del corpo che oggi viene sfruttato in maniera sbagliata. Invece, con il corpo in movimento si crea relazione”.
“Attraverso la pedagogia di don Bosco – ricorda ancora suor Francesca Barbanera, cioè religione, ragione e amorevolezza e fare ciò che ai ragazzi piace, si giungeva all’incontro con Dio. Attraverso la dimensione gioco, divertimento, vita sana, si può proporre ai ragazzi un valore molto più alto: avere un unico Padre e Creatore, fulcro della nostra vita. Questa Giornata Diocesana è una bellissima testimonianza da dare al mondo che ci vede”.
Gioco e Sport: “Un solo corpo, un solo Spirito”. Daniele Pasquini (CSI Roma): “Insieme si arriva più lontano”
Nell’arco della giornata è stato distribuito il primo sussidio dell’Ufficio della pastorale del tempo libero turismo e sport sul tema dell’uguaglianza, “Un solo corpo, un solo Spirito”, che prende spunto dalla prima di lettera di San Paolo ai Corinzi.
Fulcro il rispetto e l’uguaglianza nelle attività ludiche e sportive. All’interno l’intervento del cardinale vicario, Angelo De Donatis: “Dal gioco e dallo sport – queste le sue parole – impariamo a essere in armonia, rispettando le differenze apprezzando le capacità degli altri”.
“Il gioco e lo sport – questo invece il commento di don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport – sono attività fondamentali per la crescita umana, fisica e spirituale. Insieme si vince”.
Daniele Pasquini, presidente provinciale del CSI Roma, ci ha detto a proposito:
“Sì, insieme si vince. Oggi pensiamo che per vincere bisogna andare da soli. Si vince insieme, ognuno con le proprie peculiarità, carismi, competenze: ognuno fa il proprio e insieme si riesce ad arrivare più lontano.
Lo sport – ha ancora spiegato –è una sorta di paradosso, riesce a tenere insieme anche gli opposti. O quelli che in apparenza lo sono. Come le regole e la creatività. In realtà la creatività viene stimolata proprio dalla presenza di regole, paletti, recinti entro i quali esprimersi al meglio. Così come gioia e sacrificio. Nella cultura dominante sembrano due cose diverse. Ma la parola sacrificio deriva proprio da ‘sacro’, qualcosa che ci dà una gioia profonda. E noi sappiamo bene che quando facciamo una cosa con sacrificio il premio è la gioia”.
Gioco e Sport, monsignor Ruzza: “Noi siamo il sale della Terra”
A conclusione della Giornata, la Messa presieduta da monsignor Gianrico Ruzza, vescovo ausiliare per il settore Centro e Segretario Generale del Vicariato di Roma.
“Dobbiamo convertirci perché la Terra è stata violentata, perché le relazioni umane sono state abusate, sono state mal ridotte, perché la giustizia e la pace non vengono affermate, non si combatte per questo” ha sottolineato il vescovo durante l’omelia.
“Possiamo davvero sperimentare la bellezza dello stare insieme, noi siamo il sale della Terra. È bello stare insieme, ma è è ancora più intenso e forte stare insieme quando con noi c’è anche il Signore Gesù”.
Gioco e Sport, Monsignor Ruzza: “Se tuteliamo il Creato, tuteliamo l’Uomo”
La Giornata del Gioco e dello Sport, ha sottolineato Ruzza “è un modo nuovo di essere cristiani nella storia: non rimanere nell’attesa ma uscire”. Bisogna lottare contro l’individualismo, ha poi ribadito il vescovo ai nostri microfoni. “Il tema è quello di superare le barriere di un cuore chiuso, bloccato, contratto. Il cuore come dice San Paolo nella lettera ai Corinzi è magnanimo. Qui abbiamo l’occasione di vedere che il cuore è grande, della festa, della gioia, della speranza. Questa è la prospettiva di una Chiesa che va verso gli altri sempre di più per dire ‘Abbracciamoci in un grande abbraccio di amore, pace e benevolenza, ma anche di impegno per per difendere il Creato”.
“Se tuteliamo il Creato, tuteliamo l’uomo, se tuteliamo l’uomo, tuteliamo il Creato. Le due cose sono strettamente congiunte e noi cristiani dobbiamo rimboccarci le maniche e dirlo con maggior forza”.
Ascolta tutte le interviste nello speciale di Radiopiù Sport sulla “Giornata Diocesana del Gioco e dello Sport”: