COR: dal 4 dicembre l’Avvento in oratorio su Radiopiù Roma

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COR: Al via Avvento in Radio 

Saper dire grazie per quelle piccole cose, anche apparentemente insignificanti, che hanno illuminato questo anno così complesso. L’attesa e la speranza di una nuova rinascita. Le canzoni che da sempre accompagnano il Natale. Dopo l’esperienza estiva di Ores Radio, il giornale radio a misura di bambino, gli oratori di Roma, con la collaborazione dell’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport, approdano nuovamente su Radiopiù Roma.

Andrà in onda ogni venerdì alle 16.36, a partire dal 4 dicembre e fino all’8 gennaio, Avvento in Radio «un luogo, seppur virtuale, – spiega ai nostri microfoni Tamara Tarallo, coordinatrice del Centro Studi Pastorali “Arnaldo Canepa” del COR – dove poter raccontare le tante esperienze dei bambini di Roma che si apprestano a vivere il Natale.

L’ottica, quindi, è quella di valorizzare la profonda spiritualità dei più piccoli che può essere la vera testimonianza di una nascita speciale, che porta una luce nonostante le difficoltà che stiamo vivendo. Filo conduttore è: come ci stiamo preparando al Natale, con quale sguardo e soprattutto come allenarlo alle cose belle».

 

COR: Attendere, infinito del verbo amare

“Attendere: infinito del verbo amare”, scriveva don Tonino Bello. Lo ricorda don Simone Carosi, assistente spirituale del Centro Oratori Romani, illustrando le coordinate pastorali del COR per il tempo di Avvento e di Natale. In un periodo così complesso, fatto di paure e ostacoli, come quello che stiamo vivendo, in che modo l’oratorio può farsi portavoce di tale messaggio? Quali sono le attività in programma e che avete annunciato nelle stesse coordinate pastorali appena pubblicate?

«Abbiamo pensato che in un momento particolare come questo, l’attesa degli eventi, delle soluzioni ai problemi, fosse cor, centro oratori romani, avvento un po’ un sentimento diffuso e quindi come catechisti di oratorio ci siamo posti queste domande: Cosa stiamo attendendo come cristiani in questo tempo di Avvento? Che significato ha l’attesa del Salvatore oggi? E qual è l’annuncio possibile della nascita di Gesù?

Ci siamo quindi poi focalizzati sul “protagonista” di questa attesa e sull’Avvento come venuta di Colui che salva e che si incarna per amore.

Dunque si parla dell’arrivo di una luce che, anche nel buio di una lunga notte, come quella che il mondo sta vivendo in questo momento, può scaldare il cuore».

L’attesa non sarà «vana, immobile» ma «operosa. I bambini stessi «possono diventare i moltiplicatori di gioia che discende appunto dall’incontro con questa luce. E se ne possono fare portavoce dovunque, nelle loro famiglie, nei luoghi in cui vivono, “contagiando” soprattutto gli adulti che quest’anno saranno un po’ più tristi perché vedono questo Natale come una brutta copia di quelli precedenti.

Per quanto riguarda le attività proposte partiamo dalla condivisione della voglia di fare e quindi in questo senso di orizzontalità educativa che proviene dai bambini anche nei confronti degli adulti.

Tantissime le attività proposte: dalla corona al calendario dell’Avvento, alla Novena, alla visita virtuale dei presepi. Tutte per prepararsi all’incontro con la gioia».

Ascolta l’intervista integrale a Tamara Tarallo:

COR: la Benedizione dei Bambinelli e la Festa della Riconoscenza

Il mese di dicembre sarà caratterizzato da due importanti momenti, quest’anno diversi dal solito, ma non meno intensi: la Benedizione dei Bambinelli e la Festa della Riconoscenza. Come li vivranno i ragazzi del COR?

«Sono due grandi eventi tradizionali del Centro oratori romani che hanno sempre coinvolto molti bambini e ragazzi. Quest’anno non vogliamo rinunciarvi anche se le proposte saranno un po’ differenti dal solito. Obiettivo è quello di dare importanza al significato vero e profondo. Per la Benedizione dei Bambinelli mettere al centro Gesù e per la Festa della Riconoscenza il saper ringraziare dei doni che ci dà il Signore ogni giorno.

cor, gesù bambino, oratori romaniLa volontà è quella, usando le parole di Papa Paolo VI che nel 1969 impartì la prima benedizione alle statuette dei ragazzi che erano a San Pietro, di scaldarci davanti al presepe come fosse un focolaio di amore buono. Mettere al centro il presepe, la statuetta, è quindi mettere al centro della nostra vita Gesù.

Sulla base di questo abbiamo voluto unire tutti i bambini degli oratori di Roma anche con delle proposte virtuali. Abbiamo chiesto di raccogliersi in un momento celebrativo per benedire la statuetta aiutati dal sacerdote alla fine di una celebrazione eucaristica e poi di collegarsi online per il tradizionale Angelus del Papa il 13 dicembre.

Poi, per divertirci un po’, terremo una Challenge #presepiooratoriromani nella quale gli oratori sono invitati a trasmetterci la foto del presepe più rappresentativa. Può essere, quindi, il presepe realizzato nel quartiere, il presepe che ha vinto una gara di presepi parrocchiali, non ci poniamo limiti.

Poi saranno gli “abitanti” del web a indicarci con i loro like il vincitore. Per la Festa della Riconoscenza, invece, il COR invita i gruppi a pregare in un momento di ringraziamento comunitario (abbiamo proposto il Salmo 103) e poi a vivere insieme o in famiglia un momento di gioia, gioco, divertimento».