Presepe vivente di Roma, un bilancio

0
1553
Presepe vivente di Roma

Il presepe vivente “Venite Adoremus”, della parrocchia di San Giulio, per il terzo anno consecutivo riscuote grande successo di pubblico.

 

Anche per quest’anno un vero successo di presenze per il presepe vivente realizzato dalla parrocchia San Giulio. Una rappresentazione unica che si è svolta dal 23 dicembre al 13 gennaio, presso Porta Asinara, a ridosso della Basilica di San Giovanni in Laterano raccogliendo fino a 40 mila presenze.

Uno spettacolo che ha coinvolto per ogni rappresentazione circa una sessantina di figuranti che hanno ricostruito minuziosamente la Betlemme di oltre duemila anni fa. Uno sforzo messo in campo dai parrocchiani della comunità religiosa di Monteverde, che ha portato frutti anche quest’anno e dove la fatica ha lasciato spazio a gioia e soddisfazione.

La stessa che emerge dal racconto dal parroco, padre Dario Frattini, che ai nostri microfoni ha espresso gratitudine per questa esperienza di servizio. «Al di là del bilancio numerico quello più bello è l’essere coscienti, come parrocchia, di aver offerto alla diocesi, ai fedeli e ai turisti, una cosa bella a detta dei numerosi visitatori che ci hanno ringraziato per questo servizio».

 

Ascolta la puntata integrale, con l’intervista a padre Frattini, andata in onda venerdì 18 gennaio per la rubrica Tutte le Strade.

Altro punto di orgoglio per il sacerdote è aver visto tantissime famiglie che hanno accompagnato i loro bambini, in quella che di fatto è una catechesi a cielo aperto.

«Quest’anno è stato il momento in cui ho visto più bambini nella mia vita -, prosegue padre Dario – e anche come parrocchia ne abbiamo tratto beneficio perché un’esperienza del genere lega molto a livello comunitario».

Insomma una buona risposta da parte dei romani che hanno visitato la rappresentazione, ma anche un collante per i fedeli di San Giulio. Un buon risultato nonostante la ridotta pubblicità che è stata fatta, ma che ha permesso comunque di raccogliere 14 mila euro a favore della ricostruzione della chiesa che qualche anno fa rischiava il crollo.

“una avventura faticosa, ma che ha creato gruppo ed entusiasmo”

Nonostante i lavori proseguono senza sosta, a fine gennaio sarà scelta la data per la dedicazione della chiesa che presumibilmente sarà tra la fine di maggio ed inizio giugno.

Dunque un bilancio positivo per questi tre anni ma lo sguardo è sempre rivolto al futuro. Quando chiediamo a padre Dario se al di là del fine lavori questo servizio verrà riproposto anche il prossimo anno ci risponde: «questo non dipende solo da noi, ma dal Comune di Roma, dalla Sovraintendenza a e dal Vicariato, il mio auspicio -, conclude il parroco – che si prosegui perché le piccole cose nascono sempre dalle persone che si mettono insieme per il bene, perché questa è una bella cosa».