Il boato dalla piazza, la gioia per il nuovo Papa

Il boato della piazza ha salutato la fumata bianca che annunciava l’elezione del 267° Pontefice. Una piazza San Pietro da cui si sono immediatamente levati i cori “Viva il Papa!” e che si è andata rapidamente riempiendo, mentre suonavano le campane della basilica, all’unisono con quelle delle parrocchie romane. Uno scampanio accolto dallo sventolio di decine di bandiere: vessilli di Spagna, Svezia, Cile, Colombia, Repubblica Ceca, Honduras, Bulgaria, Polonia, Messico, Stati Uniti… Tutto il mondo era davvero rappresentato nell’abbraccio del colonnato del Bernini e più giù, lungo via della Conciliazione. Insieme ai cori, si sono levati cartelli con la stessa scritta inneggiante al nuovo Pontefice, anche se non se ne conosceva ancora l’identità.

Dal comignolo della Sistina gli sguardi si sono spostati verso la loggia della basilica, nell’attesa del fatidico “Habemus Papam!”, di conoscere il suo nome, di vedere il suo volto. Monica e Paolo, che vengono da Modena, giunti per il Giubileo, non nascondono la loro emozione: «Venire qui per il nostro pellegrinaggio e assistere all’elezione del nuovo Papa… non ce lo saremmo mai aspettato, è una grandissima gioia!». «Speriamo che sia un pastore che ha a cuore i problemi della gente semplice», dicono ancora Manuel e Ana Ines, due pellegrini uruguaiani. Intanto vengono intonate antifone mariane: Salve Regina, Regina Coeli… la gente prega ma già dimostra tutto il suo affetto al nuovo Papa.

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