Riscoprire la centralità della parrocchia in quanto «casa di famiglia» e «comunità di fede», e far convergere nelle chiese parrocchiali le celebrazioni per il Triduo Pasquale. Evitare che la «la Veglia Pasquale sia riservata a gruppi particolari». Valorizzare il sacramento della Riconciliazione. Sono solo alcune delle disposizioni sintetizzate dal Consiglio episcopale della diocesi di Roma nel documento che raccoglie alcuni criteri teologici e pastorali che guidano le celebrazioni per il Triduo Pasquale, formulate in vari testi dal Concilio Vaticano II a oggi.
Si tratta di disposizioni, sottolinea il cardinale vicario Angelo De Donatis, «che nella diocesi hanno già trovato generalmente piena applicazione. Tuttavia – prosegue il porporato – per garantire a tutti i fedeli affidati alla nostra cura pastorale un’esperienza viva di incontro con il Signore Crocifisso e risorto, è sembrato opportuno richiamarli all’attenzione offrendo alcune chiarificazioni pastorali, che conferiscano uniformità alla vita della diocesi».
Leggi tutto il documento del Consiglio Episcopale
Leggi la lettera del cardinale vicario
5 marzo 2019