Musica in parrocchia, gli accordi della Cei

Rappresentazioni teatrali, sottofondo durante le feste, fiere. Per una parrocchia o per un ente ecclesiastico, quando si organizza un qualsiasi evento che preveda diffusione di musica, non è facile individuare quale sia l’organismo di gestione del repertorio prescelto. Si rischia di incorrere in sanzioni, o semplicemente di “perdere tempo” tra telefonate ed email per cercare di capire come comportarsi.

Da quest’anno, la Segreteria Generale della Cei ha siglato un accordo con Soundreef, ancora poco noto a tante realtà ecclesiali. Soundreef è un’Entità di Gestione Indipendente costituita ai sensi dell’art. 2, comma 2, del D. Lgs. 35/2017, che liberalizza la riscossione dei diritti di autore prima affidati in regime di esclusiva alla Siae.

Soundreef svolge sul territorio italiano attività di gestione e intermediazione dei diritti d’autore di opere musicali facenti parte del catalogo consultabile sul sito (Soundreef gestisce ora il proprio repertorio musicale dopo essere subentrata a Lea, attualmente in liquidazione)

La convenzione stabilisce che «nel campo dei diritti di autore rimane in vigore l’Accordo con Siae del 22 dicembre 1998; a esso si aggiunge quella appena sottoscritta con Soundreef (…) Lo stesso brano, infatti, può appartenere sia al repertorio Siae che a quello di Soundreef, magari perché il cantante aderisce a un organismo, mentre l’autore del brano a un altro. Il mancato pagamento dei diritti di autore sia a Siae che agli altri organismi di gestione comporta l’irrogazione di sanzioni amministrative».

Per conoscere nel dettaglio gli accordi con le società e la normativa Cei su diritti d’autore e diritti connessi, cliccare qui https://giuridico.chiesacattolica.it/diritto-dautore-e-diritti-connessi/