7 Luglio 2025

Corso di formazione di base per i catechisti dell’iniziazione cristiana dei bambini (Uff. Catechistico)

Corso di formazione di base per i catechisti dell’iniziazione cristiana dei bambini (Uff. Catechistico)

E’ entrata nella luce della Resurrezione Domenica, mamma di don Giuseppe Conforti

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Don Giuseppe Conforti,
Parroco della Parrocchia San Mattia,
per la morte della sua cara mamma

Domenica
di anni 75

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Domenica
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si sono svolti oggi, giovedì 10 novembre 2022, alle ore 11.00,
presso la Chiesa del Buon Pastore a Policoro (MT)

10 novembre 2022

L’Opera Romana in Turchia sui passi di san Paolo

Antiochia, l’antica “regina dell’Oriente”. Tarso, città natale di san Paolo. Istanbul, con il Topkapi, la Moschea Blu, Santa Sofia. E un incontro inaspettato con il presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi. Un gruppo di sacerdoti, operatori dell’Opera Romana Pellegrinaggi e di giornalisti si trova in questi giorni in Turchia, per un itinerario alla scoperta del territorio e dei suoi legami con la fede cristiana, sui passi di San Paolo. Il capodelegazione è monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Orp; il gruppo è ospitato dal 𝐓𝐮̈𝐫𝐤𝐢𝐲𝐞 𝐓𝐨𝐮𝐫𝐢𝐬𝐦 𝐏𝐫𝐨𝐦𝐨𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐚𝐧𝐝 𝐃𝐞𝐯𝐞𝐥𝐨𝐩𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐀𝐠𝐞𝐧𝐜𝐲, dall’𝐄𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐫𝐜𝐨 Go Türkiye con la collaborazione della Turkish Airlines.

La prima tappa è stata ad 𝐀𝐧𝐭𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐎𝐫𝐨𝐧𝐭𝐞, dove padre 𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐁𝐞𝐫𝐭𝐨𝐠𝐥𝐢, frate cappuccino e in passato responsabile della comunità cristiana di Antiochia, ha parlato della piccola realtà in cui è stato parroco e vive da 35 anni. Quindi il gruppo ha partecipato alla 𝐒anta 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐚 nella 𝐋𝐚𝐭𝐢𝐧 𝐊𝐚𝐭𝐨𝐥𝐢𝐤 𝐊𝐢𝐥𝐢𝐬𝐞𝐬𝐢, la parrocchia latina, presieduta dal v𝐢𝐜𝐚𝐫𝐢𝐨 a𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐝’𝐀𝐧𝐚𝐭𝐨𝐥𝐢𝐚, 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐬𝐜𝐨𝐯𝐨 𝐠𝐞𝐬𝐮𝐢𝐭𝐚 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐁𝐢𝐳𝐳𝐞𝐭𝐢, e concelebrata dal cardinale Zuppi.

«Un viaggio simile scava 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚», commenta monsignor Chiavarini.

10 novembre 2022

E’ entrato nella luce della Resurrezione il diacono Vitaliano Genco

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale, il Presbiterio
e i Diaconi della Diocesi di Roma,

annunciano che è entrato
nella luce della Resurrezione

il Diacono
Vitaliano Genco
di anni 82

Ha esercitato il suo ministero diaconale
nella Parrocchia Nostra Signora di Coromoto dal 1986

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

Le esequie del Diacono Vitaliano Genco, deceduto giovedì 10 novembre u.s., saranno celebrate da S.E. Mons. Benoni Ambarus sabato 19 novembre, alle ore 11.30, presso la Parrocchia Nostra Signora di Coromoto (Largo Nostra Signora di Coromoto, 2).

 

10 novembre 2022

La dedicazione di San Marco al Campidoglio

In occasione della solennità della dedicazione della basilica di San Marco al Campidoglio, che ricorre domenica 13 novembre, la solenne celebrazione delle ore 12 sarà presieduta dal gesuita padre Gaetano Piccolo, docente alla Pontificia Università Gregoriana.

10 novembre 2022

E’ entrato nella luce della Resurrezione don Giovanni Galli

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che ieri, 9 novembre,
Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense,
è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do
Don Giovanni Galli
di anni 65

Cappellano presso la Struttura Residenziale Psichiatrica
“Villa Giuseppina” dal 2018
e presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata
dal 2017 al 2018,
Parroco della Parrocchia San Giuseppe Cafasso dal 2008 al 2017
e Vicario parrocchiale nella medesima Parrocchia dal 2002 al 2008,
Vicario parrocchiale della Parrocchia Santa Lucia dal 1999 al 2002

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali si svolgeranno domani, venerdì 11 novembre 2022, alle ore 10.30,
presso la Parrocchia San Gregorio Barbarigo
(Via delle Montagne Rocciose, 14)

 

10 novembre 2022

«La carità è linfa vitale della Chiesa»: la Messa di dedicazione di San Giovanni in Laterano

«Questa sera mi commuove molto vedere qui i presbiteri che festeggiano l’anniversario di ordinazione, il Giubileo sacerdotale dei 25, 50 e 60 anni. Voi siete per il Popolo di Dio, insieme con noi vescovi, saggi architetti dell’edificio spirituale che è la Chiesa. (…) È bello che stasera vi siate radunati anche voi, operatori della Carità della Chiesa. Siete il segno di quella gratuità divina che non esclude nessuno. Voi testimoniate che nella Chiesa il “materiale” che tiene unito il tutto, la linfa vitale che dà vita a tutto il corpo, è la carità. Voi siete a contatto con i poveri e i sofferenti, sempre più numerosi, a contatto con le storie dolorose di tante famiglie. Siete il cuore della Chiesa che si mette in ascolto del grido della città». Sono parole del cardinale vicario Angelo De Donatis, che ieri (mercoledì 9 novembre) ha presieduto la Messa di dedicazione della basilica di San Giovanni in Laterano. Alla celebrazione hanno partecipato i sacerdoti che celebravano i giubilei sacerdotali e gli operatori della Caritas diocesana di Roma, ai quali ha conferito il mandato.

«A Roma un bambino su quattro nasce in una famiglia in povertà assoluta – ha proseguito il vicario –, famiglie che non accenderanno il riscaldamento per tutto l’inverno, che si indebiteranno per pagare le bollette, che non avranno soldi sufficienti per mangiare, o che passeranno il tempo a pensare ad uno sposo o ad un padre che è ritornato indietro nei lager in Libia. È bene che ce le raccontiate queste storie, in modo che diventino la cordicella sferzante di cui Gesù si serve per fare piazza pulita della nostra indifferenza».

Il cardinale ha concluso così la sua omelia: «Il Signore edifica il suo tempio nella carità. Egli distrugge il cuore indurito e dona un cuore capace di amare, e in questo modo fa di noi esseri spirituali e non carnali, pietre vive scolpite dallo Spirito! Quando la Chiesa respinge, allontana, separa, ecco che viene distrutto il tempio dello Spirito. Allora entra in azione il Risorto: ci raduna, ci riconcilia con Lui e tra di noi, ci risuscita a vita nuova. La Chiesa è per tutti! Casa di preghiera per tutti!»

Il testo integrale dell’omelia

10 novembre 2022

Omelia in occasione della Festa della dedicazione della Basilica Lateranense

Messa in occasione della dedicazione della Basilica Lateranense

Omelia del Cardinale Vicario Angelo De Donatis

Basilica di San Giovanni in Laterano, 9 novembre 2022

 

Ogni volta che ci riuniamo per la dedicazione della nostra Chiesa cattedrale, ciò che celebriamo è la bellezza della Chiesa, Sposa dell’Agnello e Madre di tanti figli!

Come dice il prefazio di oggi: “Nella tua infinita benevolenza hai voluto abitare dove è raccolto il tuo popolo in preghiera, per portare a compimento in noi, con l’incessante aiuto della grazia, il tempio dello Spirito Santo risplendente per santità di vita”.

Mentre preparavo la liturgia di questa sera, questo testo del prefazio mi ha fatto riflettere. Quando noi ci ritroviamo insieme per pregare il Signore, proprio lì dove ci ritroviamo, il Signore viene ad abitare. Questo vale in particolare per questo luogo, in cui da tanti secoli i cristiani di Roma si raccolgono per la liturgia. Quando noi, superando separazioni, particolarismi e diffidenze, ci riuniamo per pregare insieme come Chiesa locale, come Popolo, il Signore è già qui, ci aspetta, ci accoglie. Ciò che attira il Signore non è lo splendore della Cattedrale, ma il vedere il suo Popolo in preghiera.

Direi che il Signore gioisce particolarmente in questo luogo, perché vede tutti i figli della Chiesa radunati. Sappiamo bene che nessuno deve ritenersi indegno di stare qui con noi. Al contrario, qualcuno potrebbe rimane fuori per formare un’élite di persone che si ritengono superiori agli altri: in questo caso, si escluderebbero da soli dalla comunione ecclesiale voluta dal Signore.

Ci raduniamo in questa Cattedrale come segno dell’unità del Popolo di Dio. Questa comunione, creata dal Signore, è il luogo in cui al Signore piace abitare: Egli ci vede insieme e gioisce, e anche noi proviamo il piacere di essere e sentirci suo Popolo (come sottolinea il Papa nell’ultimo capitolo di Evangelii Gaudium).

In questo luogo, nella comunione ecclesiale significata dalla Cattedrale, Egli realizza la sua opera di costruzione: “portare a compimento in noi il tempio dello Spirito Santo, risplendente per santità di vita

Portare a compimento” dice un’opera in divenire, un’opera non ancora compiuta. Ciò che è più importante, è già stato fatto: è stato posto il fondamento, che è Gesù. Gli Apostoli, che questa sera ci fanno da corona rappresentati nei pilastri della Cattedrale, sono i saggi architetti che hanno posto il fondamento della Chiesa. La loro opera continua ancora oggi: ogni battezzato è chiamato a ad essere “pietra viva” di questo edificio spirituale fondato sulla “pietra angolare” che è il Signore. Il Papa, il Cardinale Vicario, i Vescovi e tutti i sacerdoti hanno il compito di vigilare perché venga posto continuamente, senza ambiguità, il fondamento che è Gesù. Solo su questo fondamento ognuno di voi, di noi, può costruire con gioia il tempio di Dio sulla terra, dando il proprio contributo.

Ho detto: “porre il fondamento senza ambiguità”: il nemico è sempre all’opera per distruggere il tempio di Dio. Dentro di noi trova spesso “validi alleati”: le nostre invidie, i rancori mai sopiti, i perdoni mai dati, la volontà di affermare unilateralmente sé stessi, il disprezzo degli altri, e una logica “mercantile” che sempre riappare nella Chiesa, senza che si riesca mai a debellarla completamente. È “quell’avarizia insaziabile che è idolatria”. E non riguarda solo l’accaparramento del denaro, riguarda la relazione tra le persone. È guardare l’altro senza riconoscerlo, senza fargli posto, senza mai ascoltarne la voce, la storia, la vita.

Ci impressiona sentire nel Vangelo che Gesù “s’indigna” per tutto questo e decide di agire con impeto per salvare e purificare il tempio di Gerusalemme. Proprio nel “cortile dei pagani”, proprio nel luogo in cui tutti i popoli sono chiamati a radunarsi per alzare le mani e pregare il Signore, viene introdotto un altro “dio” con la sua logica: il profitto, “l’affare”, il tornaconto personale, magari a scapito dei più poveri. Quel cortile diventa lo spazio del mercato e non più della preghiera di tutti. I figli di Israele possono pregare nei cortili del tempio a loro assegnati, gli stranieri no. La vocazione di Israele di essere una casa per tutti, una luce accesa per tutti i popoli, è vinta dalla logica del primato del guadagno. Di fronte a questo Gesù reagisce con profetico sdegno. Grida nel tempio: questa è la casa di preghiera per tutti i popoli! Voi l’avete trasformata nella grotta dei ladri di cui scrive Geremia!

Lì dove il Popolo, unito e compatto, senza divisioni e differenze, si riunisce per pregare, lì abita Dio. Lì è Dio che accoglie e raduna tutti. Ma se la logica è un’altra: se lo straniero è disprezzato; se il pagano non è riconosciuto come uno che ha anche il diritto di pregare; se il povero che non può comprare neppure due colombe (il sacrificio dei poveri) non può presentarsi a Dio; se il disabile non può entrare perché considerato un maledetto (2Sam 5); se il pubblicano e la prostituta non possono avvicinarsi perché impuri… voi distruggete il tempio di Dio che siete voi.

Comprendiamo allora qual è l’opera dello Spirito: riunirci, riconciliarci, facendo spazio (il primo posto!) ai poveri, i malati, gli stranieri, gli esclusi. Anche San Paolo ci mette in guardia: chi mangia il corpo e il sangue del Signore, senza riconoscere il corpo del Signore nel pane e nel vino eucaristici e nella carne sofferente del fratello, mangia e beve la propria condanna.

Questa sera mi commuove molto vedere qui i presbiteri che festeggiano l’anniversario di ordinazione, il Giubileo sacerdotale dei 25, 50 e 60 anni. Voi siete per il Popolo di Dio, insieme con noi vescovi, saggi architetti dell’edificio spirituale che è la Chiesa. Il nostro ministero è ministero del fondamento della Chiesa, è il ministero di Gesù Cristo. A voi sacerdoti non è chiesto di essere abili organizzatori, né amministratori: ma di essere prodighi della Parola del Signore, come il seminatore; di essere prodighi nel perdono, come il Padre della parabola; di essere prodighi con i beni del padrone, come fa l’amministratore disonesto per assicurarsi l’ospitalità degli amici. Il Signore stasera vi vede e gioisce. E noi sentiamo da dentro il cuore di dirvi il nostro “grazie”, perché con la vostra vita ci avete aiutato a scoprire che il Signore abita in mezzo a noi e ci avete insegnato ad alzare le mani verso il Cielo nella preghiera. Spesso, pagando di persona, siete stati i saggi architetti di una comunione ecclesiale fondata in Gesù e che quindi, proprio per questo, non esclude nessuno.

Pensate: tutti i giorni in questa Cattedrale e in tutte le chiese della città viene offerta a tutti la prodigalità del Signore, perché ognuno possa incontrare la misericordia del Padre. Voi sacerdoti avete la possibilità di collaborare con il Signore perché il fiume della Grazia, lo Spirito Santo, esca come acqua viva dal fianco della Chiesa e possa fecondare di vita nuova tutta la città. Rinnoviamo insieme questa sera le nostre promesse sacerdotali, consapevoli dell’enorme dono che ci è stato fatto con l’ordinazione sacerdotale.

È bello che stasera vi siate radunati anche voi, operatori della Carità della Chiesa. Siete il segno di quella gratuità divina che non esclude nessuno. Voi testimoniate che nella Chiesa il “materiale” che tiene unito il tutto, la linfa vitale che dà vita a tutto il corpo, è la carità. Voi siete a contatto con i poveri e i sofferenti, sempre più numerosi, a contatto con le storie dolorose di tante famiglie. Siete il cuore della Chiesa che si mette in ascolto del grido della città. A Roma un bambino su quattro nasce in una famiglia in povertà assoluta, famiglie che non accenderanno il riscaldamento per tutto l’inverno, che si indebiteranno per pagare le bollette, che non avranno soldi sufficienti per mangiare (o che passeranno il tempo a pensare ad uno sposo o ad un padre che è ritornato indietro nei lager in Libia. È bene che ce le raccontiate queste storie, in modo che diventino la cordicella sferzante di cui Gesù si serve per fare piazza pulita della nostra indifferenza.

Il Signore edifica il suo tempio nella carità. Egli distrugge il cuore indurito e dona un cuore capace di amare, e in questo modo fa di noi esseri spirituali e non carnali, pietre vive scolpite dallo Spirito! Quando la Chiesa respinge, allontana, separa, ecco che viene distrutto il tempio dello Spirito. Allora entra in azione il Risorto: ci raduna, ci riconcilia con Lui e tra di noi, ci risuscita a vita nuova.

La Chiesa è per tutti! Casa di preghiera per tutti!

Povertà energetica e solidarietà: il rapporto della Caritas

Le difficoltà a riscaldare o rinfrescare adeguatamente l’abitazione, ad utilizzare senza estreme limitazioni gli elettrodomestici indispensabili per la vita della famiglia e a far fronte, nei casi più estremi, alla necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali e salvavita, sono i principali ambiti che caratterizzano il fenomeno della povertà energetica. Un insieme di manifestazioni che emerge con più evidenza nell’impossibilità di pagare le bollette della luce e del gas. Non si tratta di un fenomeno nuovo; la novità, drammatica, sta nella crescita esponenziale delle famiglie che vi sono coinvolte.

Lo possono confermare le molte richieste di aiuto che giungono alle comunità parrocchiali della diocesi di Roma. È un disagio che parte da lontano, dai primi anni del nuovo millennio e che, purtroppo, negli ultimi due anni – con la pandemia e con la guerra in Ucraina, ha assunto dimensioni che stanno scuotendo la consapevolezza del Paese e determinando gravi conseguenze sul piano economico, occupazionale e sociale.

È questo il tema del primo numero del quaderno “Sguardi”, la collana editoriale promossa dalla Caritas di Roma come sussidio per l’animazione e strumento per guardare alla città dal punto di vista dei poveri e delle persone più fragili. Il quaderno, dal titolo “Povertà energetica e solidarietà” – presentato oggi durante un seminario che si è svolto nel Vicariato di Roma –, oltre a contenere i dati raccolti nei centri di ascolto parrocchiali e diocesani sulle persone assistite per questo tipo di problema, propone degli spunti di approfondimento e iniziative concrete a cui aderire.

«Esistono molte città dentro Roma: quella dei quartieri residenziali ma anche quella delle periferie, dei grandi palazzi popolari con liti condominiali e insolvenze che fermano i riscaldamenti; quella dei campi rom e degli alloggi occupati abusivamente; quella di chi si arrangia in una roulotte o in stanze e baracche di fortuna. Si tratta di situazioni diverse tra loro e anche molto complesse, per le quali non è possibile tracciare una tipologia. Questo perché non c’è più un “tipo” di povero. Lo stato di indigenza può arrivare improvvisamente a seguito della malattia, della perdita di un lavoro che sempre più spesso è precario e irregolare, di una crisi di sistema come la pandemia o per le conseguenze economiche del conflitto in Ucraina» spiega GIUSTINO TRINCIA, direttore della Caritas di Roma.

«La povertà energetica – continua TRINCIA – non si ferma alla capacità reddituale, ma coinvolge anche lo stato dell’alloggio, le esigenze per la salute e per il benessere della famiglia, la capacità di fronteggiare i picchi di temperatura per gli anziani. Individuare e misurare questi aspetti ci porta, partendo dalla povertà, ad indagare il sistema delle relazioni nei nostri territori, l’inefficacia delle politiche pubbliche finora proposte, l’estrema difficoltà a lasciare alle sole scelte di libero mercato la produzione dei beni essenziali come la casa e l’energia».

Il primo numero di “Sguardi” è stato presentato in occasione della Giornata mondiale dei poveri che si celebra domenica 13 novembre. Ricorrenza che vedrà la diocesi di Roma impegnata nella campagna di solidarietà “Bolletta sospesa”, una raccolta straordinaria di offerte da destinare al Fondo Famiglia della Caritas diocesana finalizzato proprio al sostegno delle persone e delle famiglie in maggiori difficoltà con le utenze di luce e gas.

Indagine nelle parrocchie

Non c’è forse un parroco, un centro di ascolto Caritas, che nella diocesi di Roma non riceva richieste di aiuto, da famiglie o da piccoli imprenditori, per il pagamento delle utenze domestiche, per acquistare un calorifero elettrico, riparare uno scaldabagno, approvvigionarsi di legna o carbone.

È quanto emerge da un questionario somministrato ai referenti dei Centri di Ascolto parrocchiali della Diocesi di Roma. Un’indagine preliminare ad un monitoraggio tuttora in corso, che si è svolta nel periodo marzo-aprile 2022, per conoscere l’attività svolta dalle parrocchie nel corso del 2021 e pianificare forme di intervento più articolare.

L’analisi ha coinvolto complessivamente 104 Centri di Ascolto parrocchiali (CdA), la metà di quelli che sono nel sistema di “rete informatizzata diocesana” della Caritas e circa un terzo delle comunità parrocchiali di Roma. Un campione certamente non rappresentativo, anche perché disomogeneo a livello territoriale, ma che – correlato ad altri indicatori dell’attività svolta dalla Caritas – permette di tracciare alcune caratteristiche presenti nella realtà romana.

Nel corso del 2021, la quasi totalità (99%) dei Centri di ascolto parrocchiali ha dichiarato di aver attivato interventi di aiuto a persone (singoli o famiglie) che dovevano far fronte al pagamento di bollette insolute. Nel 56% si è trattato di molte richieste, nel 42,3% di un fenomeno sporadico.

Il 90% dei CdA parrocchiali ha ricevuto richiesta di aiuto per utenze insolute di elettricità e gas, seguite dalle rate condominiali (8%) in cui rientrano le spese per il riscaldamento nei sistemi centralizzati. Sporadiche le richieste per il pagamento dell’acqua.

Il 56% dei Centri di Ascolto ha incontrato persone che nel 2021 hanno subito un distacco o una diminuzione di potenza dovute a morosità ricevendo assistenza per fare richiesta di misure straordinarie per la riduzione dell’importo (bonus) o per la rateizzazione del debito.

La spesa per le utenze energetiche, tra coloro che si sono rivolti ai Centri di Ascolto, assorbe una quota molto considerevole del reddito familiare: quasi la metà dei CdA parrocchiali indica che tra i propri assistiti il costo mensile delle bollette pesa tra il 26 e il 50 per cento del totale, per l’8% arriva ad assorbirne oltre la metà. Questo fa ipotizzare che la difficoltà a sostenere i costi delle utenze è “strutturale” e non necessariamente legata ai recenti aumenti tariffari. La spesa energetica essenziale rappresenta dunque una voce consistente per le famiglie con redditi bassi, che va ad aggiungersi ad altre situazioni di estrema fragilità: tra queste troviamo situazioni di case senza impianti di riscaldamento in cui viene chiesta assistenza per acquistare bombole di gas, legna, stufe elettriche e altre fonti di calore.

Nel 36% dei Centri di Ascolto, inoltre, vi sono state richieste per l’acquisto di caldaie elettriche di persone che non potevano accedere ad alcun contributo pubblico vivendo in situazioni di irregolarità amministrativa (affitti in nero, occupazioni). Per gli stessi motivi, emerge che soltanto il 2% del campione intervistato ha presentato o fatto richiesta di assistenza o informazioni per l’accesso a incentivi di riqualificazione energetica.

Da considerare inoltre che nel 77% dei CdA parrocchiali, le famiglie che hanno richiesto aiuto per l’approvvigionamento di energia erano composte da persone con “condizioni di salute cagionevoli” e nel 17% segnalano la presenza di malati che hanno bisogno di utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita (carrozzine elettriche, sollevatori mobili, materassi antidecubito) per le quali spesso non si è a conoscenza delle specifiche agevolazioni e tutele previste.

Gli aiuti attivati dalla diocesi

Il Nucleo assistenza legale, come centro di ascolto diocesano, è un osservatorio privilegiato delle problematiche locatizie. Da un’analisi degli ascolti legali del triennio 2019-2021 emerge che su 1.686 persone che hanno richiesto sostegno legale, 159 lo hanno fatto per problemi di morosità delle utenze.

Un numero ridotto, rispetto al passato, per le sospensioni previste dalle misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Da un’analisi dei dati possiamo dedurre che tutti coloro che hanno usufruito di un accompagnamento legale per le procedure di sfratto per morosità contemporaneamente hanno presentato difficoltà a sostenere il pagamento delle utenze, nello specifico quelle dell’energia elettrica.

In genere si tratta di nuclei monoreddito, con contratti di locazione a canoni non corrispondenti al valore reale di mercato dell’immobile, spesso ignari, che il mancato pagamento degli oneri condominiali può portare anche ad una procedura di sfratto per morosità, con due/ tre figli minori, in alcuni casi anche con disabilità.

In pieno periodo pandemico, e precisamente dall’aprile 2020 al dicembre 2021, la Caritas di Roma ha attivato il Fondo Anticrisi come misura di sostegno monetario per supportare un numero sempre più pressante di richieste di aiuto, anche economico, da parte delle famiglie. Le richieste di aiuto sono state motivate, nella maggior parte dei casi, da situazioni contingenti dovute alla perdita di reddito momentaneo causata dal Covid-19. Gli aiuti della Caritas sono continuati, per molti dei richiedenti, anche dopo il periodo pandemico. Questo ci fa dedurre che, per molti di loro, vi è la presenza di una difficoltà economica quasi strutturale.

Ogni parrocchia ha potuto presentare fino a cinque richieste al mese per contributi, una tantum, di massimo 500 euro per spese prevalentemente legate all’abitazione.

Complessivamente, con il Fondo Anticrisi, sono state erogate 1.219 richieste con un contributo complessivo di 586.000 euro. In particolare il 48% delle richieste ha riguardato il pagamento di utenze di elettricità e gas per un totale di circa € 250.000; a queste vanno aggiunte un 14% di richieste per spese condominiali, molte delle quali comprensive anche dei costi di riscaldamento.

Le proposte della Caritas di Roma

Alle Istituzioni
Nell’attuale contesto economico internazionale, è indispensabile, anzitutto, prorogare il servizio di maggiore tutela per la protezione delle fasce di popolazione che avrebbero notevoli difficoltà a sostenere gli incrementi che di fatto a realizzarsi con l’obbligo di accesso al mercato libero.
Pubblicare con ogni urgenza i Decreti attuativi dei provvedimenti che consentirebbero lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili nel nostro Paese.
Rafforzare i provvedimenti, gli investimenti per agevolare l’accesso ai piani di efficientamento energetico anche degli edifici, delle abitazioni delle famiglie, delle persone con redditi più bassi.
Ridurre gli oneri fiscali, a partire dall’IVA, gli oneri di sistema, sui consumi energetici delle fasce di popolazione più fragili, sulle famiglie numerose, sulle famiglie con donne sole con bambini o con persone anziane o particolarmente malate.

Alle Aziende del settore energetico
Costituire dei fondi propri a cui attingere per sostenere il pagamento delle bollette di consumo alle persone, alle famiglie in condizioni di povertà assoluta.
Ridurre il ricorso a campagne commerciali aggressive per indurre le persone a scegliere in maniera a volte inconsapevole al mercato libero.
Promuovere forme autonome di agevolazione della clientela più in difficoltà nel regolare pagamento delle bollette di utenza.

Alle Comunità e ai cittadini
Rendersi personalmente disponibili ad acquisire e attuare le conoscenze di base per adottare comportamenti consapevoli e responsabili nell’uso delle risorse energetiche (acqua, energia elettrica e gas) e contrastare le molteplici forme di spreco delle risorse nelle nostre case, nei nostri posti di lavori, nelle nostre comunità civili e religiose.
Non dimentica mai che al di là delle leggi e delle regole economiche, la via della solidarietà e della fraternità umana può essere sempre alimentata dalle scelte e dai comportamenti solidali verso le persone in maggiori difficoltà. A questo proposito la costituzione di fondi di comunione finalizzati a livello di singola o di più comunità parrocchiali, potrebbero costituire esperienze da sperimentare al più presto proprio per soccorrere coloro che non riescono a reggere il peso crescente della spesa energetica.
Partecipare e collaborare alla diffusione di informazioni, di suggerimenti, buone pratiche utili alla crescita della cultura della sobrietà e della responsabilità nell’utilizzo delle risorse energetiche di ogni tipo.

La liturgia al centro: il sussidio e l’incontro di formazione

«La lettera apostolica Desiderio Desideravi raccomanda di formulare una proposta formativa perché i fedeli possano sperimentare nella celebrazione comunitaria l’incontro vero con il Maestro e tutta la Chiesa possa riscoprire nella liturgia la bellezza, la verità e la forza della celebrazione cristiana». A spiegarlo è padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, che illustra le iniziative formative per presbiteri e laici promosse dal suo Ufficio. Tutte le proposte sono elencate sul sito http://www.ufficioliturgico.diocesidiroma.it.

Inoltre, per avviare un itinerario di approfondimento dei segni – come raccomanda la stessa lettera apostolica – è stato preparato anche un piccolo sussidio che propone un percorso pratico di catechesi mistagogica della Messa. Si tratta di uno strumento semplice (consultabile cliccando su http://www.ufficioliturgico.diocesidiroma.it/wp-content/uploads/2022/11/Mistagogia-della-Messa-per-il-sito.pdf) attraverso cui «scandire il cammino domenicale della comunità che partecipa all’Eucaristia – sottolinea padre Midili – e che può aiutare presbiteri e laici a lasciarsi formare alla liturgia e dalla liturgia.

Infine, l’Ufficio liturgico lancia un appuntamento aperto a tutti, il prossimo 14 novembre. «Il cardinale vicario Angelo De Donatis, nell’incontro del clero romano del 3 novembre, proponeva di avviare il percorso formativo in ogni comunità, affidandolo agli accoliti, ai lettori, al gruppo liturgico o ai catechisti – ricorda il direttore dell’Ufficio diocesano –. Per approfondire le varie forme in cui è possibile usare le schede e per conoscere meglio il sussidio, i presbiteri possono partecipare insieme con i laici a cui intendono affidare l’animazione del percorso, all’incontro online che si terrà lunedì 14 novembre, dalle ore 19 alle ore 19.45 circa». Per accedere si può cliccare sull’indirizzo https://anselmianum.zoom.us/my/aula.esterna.

8 novembre 2022

Corso “L’Arte dell’aula liturgica annuncia la fede” – online (Uff. Liturgico)

Corso “L’Arte dell’aula liturgica annuncia la fede” – online (Uff. Liturgico)

Dedicazione della Basilica Lateranense. Concelebrazione presieduta dal Cardinale Vicario con i sacerdoti che compiono il 25°, 50° e 60° anno di ordinazione – Basilica di San Giovanni in Laterano

Dedicazione della Basilica Lateranense. Concelebrazione presieduta dal Cardinale Vicario con i sacerdoti che compiono il 25°, 50° e 60° anno di ordinazione – Basilica di San Giovanni in Laterano

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