21 Dicembre 2025

Ascolto, collaborazione e fiducia: le tre caratteristiche del catechista

«Avere un cuore disposto a imparare», «voler lavorare insieme» e «fidarsi dello Spirito». Sono queste le tre caratteristiche fondamentali per il catechista tratteggiate dal cardinale vicario Angelo De Donatis, nella giornata conclusiva dello stage di formazione per i candidati a questo ministero, domenica 3 settembre.

«Saranno le persone che incontrate, quelle stesse persone grandi e piccole che accompagnate nella fede, che vi insegneranno a essere catechisti. Come un genitore impara a essere tale nel rapporto con il proprio figlio, così anche un catechista», spiega il cardinale a proposito della prima caratteristica. Quanto all’importanza della collaborazione, il vicario esorta: «Non siete liberi battitori ma collaboratori del Signore e collaboratori tra di voi. Lavorare insieme per il vangelo, anche se è più difficile che lavorare da soli, è determinante. Ricordiamoci sempre che il Signore Gesù manda i discepoli a due a due, e che l’annuncio dell’amore del Padre può essere fatto solo da chi è figlio e fratello». Sul terzo punto, spiega poi che è il Signore a chiamare «chi vuole e quando vuole. È lui che lavora nel cuore. Non siamo noi a creare la fede negli altri – precisa De Donatis –, noi possiamo solo offrire occasioni di fede. In pratica questo vuol dire fidarsi della Parola: fare come il seminatore che semina largamente e sa che la forza è nel seme. Mettere adulti e bambini a contatto con la Parola, direttamente, senza coprirla con le nostre parole».

Perché, spiega ancora, «nella catechesi è vitale aprirsi al nuovo e lasciarsi istruire dalla realtà. La catechesi è un cantiere perenne, non è mai qualcosa di fatto e finito. Il Vangelo è acqua viva, che scorre, che non si ferma. Altrimenti diventa uno stagno e non si può più bere. Come catechisti della diocesi avete il compito di contribuire a ripensare la catechesi, con un po’ di coraggio, e soprattutto lasciando che l’esperienza stessa del servizio che fate vi trasformi».

4 settembre 2023

Presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale presso la diocesi di Latina

Presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale presso la diocesi di Latina.

Celebra la Messa nella Domus Pacis ad Assisi in occasione dello Stage di formazione per i candidati al ministero di catechista

Celebra la Messa nella Domus Pacis ad Assisi in occasione dello Stage di formazione per i candidati al ministero di catechista

Al Duomo di Milano concelebra alla Messa di Ordinazione Episcopale di monsignor Michele Di Tolve

Al Duomo di Milano concelebra alla Messa di Ordinazione Episcopale di monsignor Michele Di Tolve

Si conclude il pellegrinaggio a Lourdes

Si conclude oggi, venerdì 1 settembre, il pellegrinaggio diocesano a Lourdes. Prima di riprendere l’aereo alla volta di Roma, il gruppo della diocesi ha partecipato alla Messa presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, nella quale è stata centrale, come nelle altre di questi giorni, la figura di Maria.

L’arcangelo Gabriele, salutando Maria, le disse: «Gioisci, figlia di Sion». Anche noi «oggi siamo chiamati a gioire, a non temere, a non lasciarci cadere le braccia – ha detto il vicario –. Anzi, queste nostre braccia vogliamo elevarle in alto per rendere grazie al Signore per questo pellegrinaggio della diocesi di Roma. Ancora una volta abbiamo sperimentato un ritorno a casa, da una madre sempre accogliente, sempre pronta a perdonare i nostri ritardi e a far fuggire le nostre paure. È, come tutte le madri, una madre che desidera che i suoi figli si vogliano bene tra loro, che siano in comunione e in autentica fraternità».

Allora «in questa Eucaristia – ha proseguito – chiediamo il dono dell’unità e della comunione: tra il Papa e i vescovi, tra i vescovi e i presbiteri, tra i presbiteri e i laici. Chiediamo di essere sempre più accoglienti, aperti, disponibili. Chiediamo che ci sia spazio sempre per tutti».

«La cappella che la Vergine ha chiesto di costruire – ha concluso ricordando le parole affidate a Bernadette Soubirous – sarà la Chiesa, una Chiesa madre, dove c’è posto per tutti, una Chiesa che sarà nello splendore della Bellezza quando ci ritroveremo faccia a faccia con Dio in Cielo. Quel giorno rinnoveremo tutti la nostra fede, con la proclamazione dell’Amen senza fine, per l’eternità».

1 settembre 2023

Il sostegno di Maria: il quarto giorno di pellegrinaggio a Lourdes

La Via Crucis e la Messa hanno aperto questa penultima giornata di pellegrinaggio diocesano a Lourdes (giovedì 31 agosto). «Maria ci sostiene in questo nostro esodo dalla paura alla fede – ha detto il cardinale Angelo De Donatis nell’omelia –. Anche a lei l’angelo aveva detto: “Non temere” e, sotto la croce, sperimentando il dolore più grande che una donna può vivere, lei ha vinto la paura con la forza della fede. Per questo Maria è beata, non perché ha partorito e allattato Gesù, ma perché si è nutrita della Parola di Dio che le ha donato la forza della fede, in un cammino progressivo».

Un cammino caratterizzato sempre dal «sorriso», ha evidenziato il porporato. «Uno degli elementi particolari delle apparizioni di Lourdes – ha ricordato in proposito il cardinale De Donatis –, infatti, è il sorriso della Vergine a Bernadette. Nel sorriso di Maria si riflette la nostra dignità di figli di Dio, una dignità che non abbandona mai chi è in difficoltà, chi è nella prova, chi è malato. Quel sorriso, vero riflesso della tenerezza di Dio, è la sorgente di una speranza invincibile».

Quindi l’esortazione per tutti i partecipanti al pellegrinaggio, ma anche per tutti i fedeli della diocesi: «Se in questo momento soffri o stai lottando e sei tentato di voltare le spalle alla vita, volgiti a Maria – ha concludo il cardinale –! Nel suo sorriso si trova nascosta quella forza per proseguire il combattimento contro il male o la malattia e sempre in favore della vita. Accanto a lei si trova ugualmente la grazia di accettare senza paura il congedo da questo mondo, certi che lei prega per noi adesso e nell’ora della nostra morte».

La giornata di oggi proseguirà con la catechesi del cardinale e si concluderà con la fiaccolata aux flambeaux.

31 agosto 2023

«Lourdes è una casa in cui tornare»: la Messa internazionale

 

«Durante la tredicesima apparizione, il 2 marzo 1858, Maria si rivolge a Bernadette dicendole: “Vada a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che vi si venga in processione”. Se siamo qui, a distanza di 165 anni, è perché ben più di una cappella è stata costruita; questo è un luogo che parla a tutti, che parla al cuore, che ci invita a costruire su solide fondamenta. La roccia della grotta di Massabielle è insieme solidità e riparo, fortezza e tenda. Per tutti, questo luogo, è una “casa” in cui torniamo sempre volentieri, sapendo che c’è una madre ad aspettarci». È il terzo giorno del pellegrinaggio diocesano a Lourdes (mercoledì 30 agosto) e il cardinale vicario Angelo De Donatis, presiedendo la Messa internazionale, condensa in poche parole il senso di questo cammino.

«Il pellegrinaggio a Lourdes – spiega nell’omelia – per fare una verifica sulla stabilità della nostra casa, sul tempio che è la nostra vita. Occorre controllare se si sono verificate crepe, se c’è qualcosa da aggiustare. Sicuramente occorre chiedere il perdono, vivendo una bella confessione con il sacramento della riconciliazione, per rendere di nuovo pulita questa casa. Essere qui, inoltre, pur provenendo da storie e da paesi tanto diversi, significa riconoscere la bellezza della Chiesa come unico splendido tempio, casa sulla roccia che vuole essere aperta per quanti domandano asilo, accoglienza, fraternità. Essere qui, infine, è un invito a verificare se questa casa, che sia la nostra vita o la Chiesa, ha come base Gesù che la tiene unita».

Proprio per questo i partecipanti sono tutti degli «affezionati del pellegrinaggio diocesano e sono stati già a Lourdes, anche più volte», racconta don Savino Lombardi, assistente spirituale dell’Opera Romana Pellegrinaggi. «È un appuntamento che piace, che porta serenità, che fa comunità diocesana», aggiunge. C’è chi viene da trent’anni, come una coppia di anziani coniugi, nonni, che quest’anno hanno deciso di coinvolgere anche la nipotina Ilaria, sedicenne. «In realtà anche io sono stata già a Lourdes una volta, ma avevo solo 2 anni e non ricordo nulla – sottolinea la giovane –. Ora sto vivendo tutto con consapevolezza, sto facendo tante esperienze nuove. Durante la Messa di questa mattina ho anche portato una delle bandiere al momento dell’Eucarestia». Con lei anche la zia Mariarita: «A Lourdes mi colpisce sempre la grande fede di tutti i pellegrini».

Leggi l’omelia integrale del cardinale De Donatis

30 agosto 2023

Piena solidarietà a don Antonio Coluccia: la dichiarazione del vicegerente monsignor Reina

Il vescovo Baldo Reina (foto DiocesiDiRoma/Gennari)

«A nome della Diocesi di Roma esprimo a don Antonio Coluccia e agli uomini della sua scorta piena solidarietà per quanto avvenuto ieri, 29 agosto, nel quartiere di Tor Bella Monaca. Don Antonio ormai da diversi anni svolge il suo servizio pastorale mettendosi accanto ai giovani che vivono il disagio delle dipendenze da droghe, facendo sentire la sua voce contro coloro che continuano a seminare morte e a spacciare l’inganno. Atti intimidatori come quello consumato ieri non scoraggeranno don Antonio nella sua delicata missione. Tuttavia, quanto accaduto, interpella in modo forte la comunità civile e l’impegno dei singoli credenti. È bene che da parte di tutti si alzi un grido coraggioso contro ogni scelta che minaccia la vita dei nostri ragazzi. Il tempo che stiamo per vivere, con la diffusione sempre più dilagante di sostanze tossiche richiede uno sforzo corale affinché sia affermata la dignità della vita umana, ai ragazzi siano garantiti contesti sani e sicuri e sia presa sul serio la sfida educativa, consapevoli del tesoro immenso dei giovani per il presente e per il futuro della nostra società».

Così dichiara il vicegerente della diocesi di Roma, il vescovo Baldo Reina. Don Coluccia, ieri, stava partecipando a una marcia per la legalità a Tor Bella Monaca quando è stato affiancato da un uomo in scooter che, dopo averlo riconosciuto, ha tentato di investirlo. È stato invece colpito un agente della sua scorta. Nella concitazione la Polizia ha esploso un colpo di pistola che ha ferito l’aggressore a un avambraccio.

30 agosto 2023

Torna a Genzano il Villaggio Oratorio

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Giovani ed adolescenti degli oratori di Roma si ritroveranno ancora una volta il prossimo 30 agosto a Genzano per l’appuntamento con “Villaggio Oratorio”, l’esperienza di formazione estiva che tradizionalmente chiude l’estate degli animatori e apre in qualche modo il nuovo anno oratoriano con un percorso di crescita spirituale, teologica e metodologica, ideato, realizzato e coordinato dal Centro Oratori Romani. L’associazione romana, fondata dal venerabile Arnaldo Canepa, da quasi 80 anni offre questa opportunità a catechisti ed animatori delle parrocchie romane per favorire una formazione al servizio in oratorio insieme ad una intensa esperienza comunitaria.

«Obiettivo primario è quello di accompagnare gli animatori nella relazione con Cristo per scoprire la bellezza e l’amore per l’oratorio – spiega la vicepresidente Micaela Castro –. Già da qualche anno la scelta del Cor è stata quella di un grande “villaggio” dove tutti i ragazzi, dai preadolescenti dei primi anni di liceo ai giovani universitari, possano vivere la formazione all’interno di un progetto che preveda momenti specifici per le varie fasce di età, ma anche esperienze comuni che vedano insieme le varie componenti della comunità dell’oratorio. Questa scelta, insieme ad un intenso lavoro sui territori delle varie prefetture della diocesi di Roma negli ultimi due anni, ha consentito la realizzazione di una ampia rete di contatti e di scambio fra gli oratori delle stesse zone della città, esperienza che sta arricchendo e rinforzando la proposta oratoriana di molte comunità, creando occasioni di incontro, di cammino, di formazione e di conoscenza reciproca».

«L’idea di un Villaggio si inserisce nella dinamica di cammino comunitario che cerchiamo di portare avanti sui territori – precisa il presidente Stefano Pichierri –. Un momento centrale ed unico per tutti i ragazzi e giovani che si stanno appassionando al servizio in oratorio, per scoprire e riscoprire la loro fede in una ottica di servizio ai più piccoli. Insieme agli altri coetanei e con percorsi a loro adatti, i ragazzi rafforzano il senso di appartenenza alla Chiesa…direi che si sentono Chiesa. Si uniscono e scambiano esperienze e momenti di formazione preziosi, da riportare nelle proprie zone di provenienza. Da sempre per ciascuno di noi, un momento di grazia. Speriamo lo sia per i partecipanti anche quest’anno».

A “Villaggio Oratorio 2023”, che durerà fino al 3 settembre e si concluderà con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare del settore Nord monsignor Daniele Salera, seguirà una esperienza di un weekend (23 e 24 settembre a Velletri) per sacerdoti, giovani e adulti responsabili di oratorio. La proposta intende fornire formazione ma anche momenti di confronto e di progettazione guidati dalla riflessione offerta da don Paolo Asolan. Il workshop porrà al centro il discernimento spirituale come categoria-chiave della progettazione pastorale, un percorso per aiutare le comunità cristiane ad accompagnare i ragazzi nel cammino della vita e nella loro esperienza oratoriana nel nuovo anno pastorale che sta per aprirsi.

Per informazioni e iscrizioni, contattare la segreteria del Cor: tel. 06 69886406 ‐ fax 06 92912662 – email: cor@diocesidiroma.it

28 agosto 2023

L’esempio di Maria: il secondo giorno di pellegrinaggio a Lourdes

“Eccomi”, dice Maria. “Sia fatta la tua volontà”, aggiunge. Parole che dovremmo fare nostre e che il cardinale vicario Angelo De Donatis mette al centro della Messa presieduta questa mattina (martedì 29 agosto) alla Grotta delle Apparizioni, a Lourdes. Il porporato guida il pellegrinaggio diocesano, organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi, iniziato ieri e che si concluderà venerdì primo settembre.

«“Eccomi” è la parola che Dio attende dalle nostre labbra e dal nostro cuore – dice il cardinale De Donatis nell’omelia –. “Eccomi” significa uscire fuori, non nascondersi, rompere le righe della fila e rendersi disponibili per qualsiasi missione Dio ci chiederà. Come è accaduto a Bernadette, davanti alla richiesta grande di andare dai sacerdoti per chiedere loro di costruire una cappella. Come poteva una ragazzina povera e analfabeta andare a domandare qualcosa del genere?».

Quindi un pensiero per i presbiteri: «Vorrei allora rivolgermi proprio ai sacerdoti, in questo momento – spiega –. La parola “Eccomi” ha scandito tanti passi del nostro cammino vocazionale e di ministero. Questa parola forse oggi è in particolare per noi, chiamati ad ascoltare la gente, a raccogliere le loro fatiche, a curare le loro ferite. Forse sarà capitato anche a noi di non dare retta inizialmente ad alcune richieste arrivate da persone semplici come Bernadette. Ma essere qui ci ricorda che Dio spesso ci parla con la voce dei semplici. È dai semplici, dai piccoli, dai poveri, che Dio ci chiede ancora di costruire una cappella, cioè di aiutare le persone ad incontrare il Signore. La grotta di Lourdes ci invita a continuare ad essere maestri di ascolto e di preghiera. In mezzo alle nostre tante attività pastorali, sia primaria la nostra preghiera e l’impegno ad aiutare a pregare».

L’esempio della Vergine Maria deve portare anche a dire “Fiat, sia fatta la tua volontà”. «In forza del “fiat” di Maria anche noi – dice il cardinale vicario –, pure in questi tempi difficili, possiamo ancora dire sì al Signore. Sì, o mio Signore, cammineremo nell’Amore, nel modo che tu ci hai amato dando te stesso per noi; sì, ti seguiremo dovunque tu andrai, ti costruiremo una cappella, uno spazio del cuore per servirti e per servire. (…) Maria a Lourdes, in questa grotta, ci parla di un Dio sempre vicino, crocifisso con noi nelle nostre pene, e poi motivo di canto per la nostra danza. Fa’, o Maria, che possiamo rallegrarci sempre della tua presenza perché troviamo in te tutte le sorgenti della grazia».

Gruppi di parrocchie, famiglie, coppie, ma anche persone sole: eterogeneo il gruppo che partecipa al pellegrinaggio diocesano. In tanti sono degli affezionati a questo tradizionale appuntamento di fine agosto che, come sottolinea il responsabile dell’Opera Romana monsignor Remo Chiavarini, «segna di fatto l’inizio dell’anno pastorale ed è un modo di mettere l’anno che comincia sotto la protezione di Maria». A Lourdes «si respira un clima di comunione e di serenità», conclude il sacerdote.

29 agosto 2023

«È Maria a camminare verso di noi»: partito il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

«Tutto comincia con un cammino breve… Piccoli passi, per affrontare la lunga avventura della evangelizzazione. Anche noi abbiamo affrontato un viaggio per venire qui a Lourdes. Per molti di voi è un appuntamento a cui non è possibile mancare; per altri è la prima volta. Abbiamo lasciato le nostre case, le nostre attività e, fatto questo breve tragitto tra l’Italia e i Pirenei, ci apprestiamo a ritrovare la forza per un tragitto più lungo, quella della vita cristiana. Per questo abbiamo bisogno di Maria che sa cosa significa mettersi in cammino». È iniziato ieri (lunedì 28 agosto) il pellegrinaggio diocesano a Lourdes, guidato dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Il porporato ha presieduto la Messa di apertura – concelebrata, tra gli altri, dal cardinale Enrico Feroci, dal vescovo Benoni Ambarus e dal vescovo Guerino Di Tora –, durante la quale ha proposto ai partecipanti alcune riflessioni sul senso di questo tradizionale cammino di fine agosto.

Nella cittadina sui Pirenei «scopriamo, con commozione, che è Maria ad essersi messa in pellegrinaggio verso di noi – spiega il cardinale De Donatis –. Sì, ti viene incontro, desiderando di incontrarti e subito, come qualcuno che prende le nostre valigie, ci vuole alleggerire, ci vuole dire: “Eccomi, sono arrivata, ti sono venuta incontro, ti aspettavo da tempo. Non aver paura, non sono forse io tua madre?” Forse anche nel cenacolo queste furono le parole per i discepoli, di nuovo umanamente smarriti dopo l’ascensione al Cielo del loro Signore. I discepoli trovano lei, trovano la loro madre, il loro conforto, il loro porto sicuro e lei prega con loro nell’attesa dello Spirito Santo. Infatti, già ricolmata della Grazia dello Spirito, Maria sa cosa significa essere sospinta da quel Vento ed essere illuminata da quel Fuoco. Per questo è lì, nel cenacolo. Per questo è qui, a Lourdes, ad attenderci e ad accompagnarci, a consolarci e a incoraggiarci».

E ancora: «Di solito la parola “Grazie” si dice alla fine. Noi vogliamo dire Grazie all’inizio, pur non sapendo cosa accadrà in questi giorni. Forse ci sono alcune aspettative, ma il Signore va sempre oltre le nostre attese. Noi chiediamo solo di essere annoverati tra i fratelli di Gesù, tra i suoi familiari, che con Maria desiderano vederlo. Vogliamo sentirci dire ancora che i suoi fratelli sono coloro che ascoltano la Parola e la mettono in pratica».

29 agosto 2023

Il 2 settembre l’ordinazione episcopale di monsignor Di Tolve

Sabato 2 settembre, nel Duomo di Milano, alle 10.30, avrà luogo l’ordinazione episcopale di monsignor Michele Di Tolve, eletto vescovo lo scorso 26 maggio da Papa Francesco, che gli ha assegnato la sede titolare di Orrea e lo ha chiamato a essere vescovo ausiliare della diocesi di Roma. Monsignor Di Tolve è stato anche nominato dal Santo Padre nuovo rettore del Seminario Romano Maggiore, con il compito di rafforzare i rapporti tra le realtà di formazione al sacerdozio presenti nel territorio della diocesi di Roma e di coordinarne le attività, esercitando il suo mandato in accordo con il Consiglio episcopale e riferendo direttamente al Pontefice per le questioni di maggiore rilevanza. La celebrazione di sabato verrà trasmessa in diretta streaming sul nostro sito internet.

Monsignor Di Tolve, nato a Milano nel 1963 e ordinato sacerdote nel 1989, è attualmente parroco di San Giovanni Battista a Rho (Mi) e di Sant’Ambrogio ad Nemus a Passirana Milanese di Rho (Mi). Dal 2014 al 2020 è stato Rettore del Seminario arcivescovile di Milano e in precedenza, tra i vari incarichi, Responsabile del Servizio diocesano per l’Insegnamento della religione cattolica e Responsabile del Servizio per la Pastorale scolastica.

Il prossimo 21 settembre monsignor Di Tolve presiederà a Caravaggio la Messa concelebrata dai Vescovi lombardi in occasione della IX Giornata regionale dei sacerdoti e diaconi malati e anziani.

29 agosto 2023

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