27 Agosto 2025

Il Cardinale Grech e l’arcivescovo Lazzaro You Heung sik scrivono ai sacerdoti di tutto il mondo

In occasione della festa di San Giuseppe, il cardinale Mario GrechSegretario Generale del Sinodo dei Vescovi, e l’arcivescovo Lazzaro You Heung sik, Prefetto della Congregazione per il Clero, scrivono ai sacerdoti di tutto il mondo circa il loro contributo come pastori in mezzo al Popolo di Dio al processo sinodale.

Con questa lettera, i due capi dicasteri vogliono incoraggiare i sacerdoti ad accogliere l’invito di Papa Francesco a “metterci in cammino, insieme, nell’ascolto reciproco, nella condivisione di idee e progetti, per far vedere il vero volto della Chiesa: una “casa” ospitale, dalle porte aperte, abitata dal Signore e animata da rapporti fraterni”.

Leggi la lettera

19 marzo 2022

Quarta meditazione quaresimale: Salmo 103

Nella basilica di San Giovanni in Laterano preside il IV incontro quaresimale sui Promessi Sposi

Nella basilica di San Giovanni in Laterano preside il IV incontro quaresimale sui Promessi Sposi.

I campi estivi con la Pastorale giovanile

Giornate di attività, camminate, preghiera per ritornare all’essenziale delle relazioni attraverso gli elementi del creato. Saranno così i campi diocesani “Solo cose belle”, promossi dal Servizio di pastorale giovanile per i ragazzi delle medie e delle superiori nel mese di luglio.

In particolare, la proposta per i ragazzi più grandi è in programma dal 4 all’8 luglio all’Oasi Divin Maestro di Camaldoli (Arezzo); avrà un costo di 130 euro a persona. Dall’11 al 13 luglio si terrà invece il campo per ragazzi delle medie a Madonna delle Rocche, a Rocca di Mezzo (L’Aquila), e avrà un costo di 90 euro a persona.

Per informazioni: pastoralegiovanile@diocesidiroma.it

29 marzo 2022

Da Arsial e Caritas 200mila euro per aiuti alimentari

Finanziati nel 2022 altri 200 mila euro per acquistare cibo e generi di prima necessità per le famiglie in difficoltà. Continua così il progetto “Emergenza Covid-19: interventi straordinari per le persone sole e le famiglie indigenti” realizzato da Arsial, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura insieme a Caritas di Roma e presentato, questa mattina (martedì 29 marzo), negli spazi dell’Emporio della Solidarietà di Caritas. L’iniziativa, avviata nel 2020, ha visto l’ente regionale donare circa un milione di euro alle famiglie in difficoltà assistite dalla Caritas.

Il progetto destina le somme derivanti dalla mancata partecipazione di Arsial alle Fiere e alle altre iniziative promozionali a causa dell’emergenza Covid-19, a un fondo dedicato all’acquisto di prodotti agroalimentari o ittici, freschi o trasformati da aziende con sede nel territorio del Lazio, in favore delle tante persone in difficoltà che si rivolgono alla Caritas di Roma. Grazie al fondo è stata predisposta una grande distribuzione di derrate agroalimentari destinate alle famiglie che accedono all’Emporio della Solidarietà. Non solo prodotti freschi e di qualità come carne, salumi, formaggi, latticini, verdura, frutta, ma anche beni essenziali come olio, caffè, latte, legumi, pelati e quanto può essere necessario al fabbisogno quotidiano.

Complessivamente, attraverso i prodotti forniti da Arsial sono stati assistiti 1.296 nuclei familiari nel corso del 2021, per complessive 5.184 persone; 860 famiglie nel 2022 per un totale di 3.388 persone. 320 sono le famiglie con bambini inferiori ai due anni, ognuna ha beneficiato (per 6 mesi) di un paniere variegato di prodotti alimentari del valore di circa 87,50 euro mensili per un totale di 525 euro.

«A oltre un anno dall’avvio del progetto vorrei sottolineare due risultati che come Arsial consideriamo di grande valore: il consolidarsi del doppio binario di solidarietà a favore delle persone e delle famiglie in difficoltà e delle aziende agricole danneggiate dall’emergenza Covid-19 e un’offerta alimentare arricchita da cibi freschi di qualità, come carne, latticini, frutta e verdura che per il fabbisogno alimentare soprattutto dei più piccoli può fare e fa davvero la differenza. Un particolare ringraziamento ai produttori del Lazio che, pur in un perdurante stato d’emergenza, oggi ulteriormente aggravato dalla crisi energetica, sono diventati parte attiva di questo circuito virtuoso e ovviamente alla Caritas che, attraverso le sue molteplici attività e nello specifico con l’Emporio della Solidarietà, che siamo particolarmente orgogliosi di aver potuto contribuire a rifornire con continuità, garantisce un aiuto concreto, attenzione e rispetto della dignità di ciascuno» ha spiegato il presidente Arsial, Mario Ciarla.

«Dall’inizio della pandemia sono state oltre 25mila le famiglie che si sono rivolte ai presidi Caritas nella diocesi di Roma. Molte di loro, le più indigenti, hanno richiesto come prima forma di sostegno gli aiuti alimentari, un primo intervento a cui fanno seguito anche altre forme di presa in carico e accompagnamento. L’impegno di Arsial dà sostegno e concretezza agli impegni di responsabilità sociale e di sostenibilità delle filiere agricole della nostra regione» ha dichiarato Giustino Trincia, direttore della Caritas.

29 marzo 2022

E’ entrato nella luce della Resurrezione Arnaldo, padre del vescovo Ruzza

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale, il Presbiterio,
e l’intera Comunità della Diocesi di Roma

sono vicini al dolore di S.E. Mons. Gianrico Ruzza,
Vescovo delle Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia
e di Porto-Santa Rufina,
per la morte del suo caro papà

Arnaldo

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda ad Arnaldo
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 30 marzo 2022, alle ore 11.00,
presso la Cattedrale di San Francesco d’Assisi a Civitavecchia
(Piazza Vittorio Emanuele)

29 marzo 2022

Una speciale “Perdonanza” nella chiesa di San Giovanni Decollato

Papa Francesco ha concesso una speciale “Perdonanza” per chi nel venerdì e sabato prima della Domenica delle Palme, passerà dalla “Porta della Misericordia” custodita nella chiesa di San Giovanni Decollato a Roma. Nei giorni 8 e 9 aprile dalle ore 12 alle 20 ci si potrà recare in pellegrinaggio singolarmente o a piccoli gruppi presso questa chiesa sede dell’antica Arciconfraternita della Misericordia dei fiorentini. Una delle porte laterali ubicata appunto sulla via della Misericordia, fu destinata ad essere attraversata dai condannati liberati dalla pena capitale.

La proposta delle parrocchie della II prefettura della diocesi di Roma, è una opportunità per rafforzare il cammino penitenziale che conduce alla Pasqua. Presso la chiesa di San Giovanni Decollato, ci si potrà accostare al Sacramento della Riconciliazione e passare la Porta della Misericordia, ricevendo l’indulgenza concessa da Papa Francesco per i vivi e per i defunti alle condizioni stabilite dalla Chiesa. La celebrazione della Perdonanza culminerà sabato 9 aprile vigilia delle Palme, con la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, che avrà luogo alle ore 20 con partenza da San Giovanni Decollato, giungendo presso la chiesa di Santa Maria della Consolazione ai Fori, per la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Daniele Libanori, ausiliare del settore Centro.

Sempre il vescovo Libanori martedì 12 aprile alle ore 20 guiderà la Via Crucis dalla chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini alla Chiesa Nuova. Il percorso sarà preceduto dalla Croce che san Filippo Neri utilizzava nei pellegrinaggi alle Sette Chiesa.

28 marzo 2022

Il rinnovo del mandato per i ministri della Comunione

Riprendono gli incontri di formazione permanente per i ministri straordinari della Comunione. Tutti coloro che devono rinnovare il mandato, poiché scaduto o in scadenza, informano dall’Ufficio liturgico diocesano, potranno innanzitutto incontrare il proprio parroco per sapere se intenda riconfermarli in questo servizio. Qualora la risposta fosse positiva, i ministri straordinari devono frequentare uno dei due incontri di aggiornamento in una delle due date proposte; entrambi si terranno nella parrocchia di San Giovanni Bosco (piazza omonima, quartiere Tuscolano, metro linea A fermata Giulio Agricola).

Il primo incontro si terrà domenica 8 maggio 2022, dalle ore 15.30 alle ore 17.30. L’appuntamento sarà aperto dall’introduzione del vescovo ausiliare Paolo Ricciardi; quindi la relazione di monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la cultura e l’università della diocesi, su “Voi siete tutti compagni di viaggio in virtù della dignità battesimale e dell’amicizia con Cristo. Eucaristia e sinodalità. Sant’Ignazio di Antiochia”. Infine l’intervento di padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi, su “Il ministero straordinario della Comunione a Roma”.

Gli stessi temi verranno tratti nel secondo incontro, in programma domenica 29 maggio, sempre dalle ore 15.30 alle ore 17.30 nella stessa sede. Si può scegliere di partecipare al primo o al secondo appuntamento, in base alle propria disponibilità.

Poiché non si tratta di una celebrazione liturgica ma di un incontro formativo, per partecipare è richiesto il Green pass rafforzato; obbligatorio inoltre indossare la mascherina Ffp2. Per ulteriori informazioni, consultare il sito internet dell’Ufficio liturgico.

28 marzo 2022

Fine stato di emergenza, dalla Cei le indicazioni per le celebrazioni liturgiche

Acquasantiere ancora vuote e niente scambio della pace, ma si possono riprendere le processioni liturgiche e non si deve più osservare l’obbligo di distanziamento interpersonale di un metro. Il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid 19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, offre infatti la possibilità di una prudente ripresa. In seguito allo scambio di comunicazioni tra Conferenza episcopale italiana e Governo italiano, con decorrenza 1° aprile 2022 è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. La Cei raccomanda comunque la prudenza.

In particolare, si legge nella lettera della Presidenza della Cei, bisogna continuare a indossare le mascherine al chiuso fino al 30 aprile, quindi anche in chiesa; non è più richiesto l’obbligo di distanziamento di un metro, ma si invitano ad evitare assembramenti di persone soprattutto all’ingresso e all’uscita. «Si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto e si continui a tenere le acquasantiere vuote», si legge ancora nella nota. Anche per lo scambio della pace, meglio proseguire con un cenno degli occhi o un piccolo inchino, evitando di toccarsi le mani; anche per la distribuzione dell’Eucaristia, sarà bene che venga consegnata nella mano dal ministro, che deve indossare la mascherina e igienizzarsi.

Naturalmente si consiglia di arieggiare e disinfettare i vari locali; così come si suggerisce ai fedeli con sintomi influenzali di non partecipare alle celebrazioni. Possono riprendere le processioni.

Per quanto riguarda la Settimana Santa, nella Domenica delle Palme «si presti attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami». Ancora, il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi «ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina». Il Venerdì Santo, si introduca nella preghiera universale un’intenzione «per quanti soffrono a causa della guerra». La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.

Leggi la nota della Cei

26 marzo 2022

Al Santuario della Madonna del Divino Amore incontra i Figli e le Figlie della Madonna del Divino Amore per il rinnovo dell’Oblazione in occasione della solennità dell’Annunciazione del Signore

Al Santuario della Madonna del Divino Amore incontra i Figli e le Figlie della Madonna del Divino Amore per il rinnovo dell’Oblazione in occasione della solennità dell’Annunciazione del Signore

Riparte il Cantiere generiamo lavORO

Scrivere un curriculum vitae efficace, preparare con cura una lettera di presentazione, prepararsi nel modo giusto ad affrontare un colloquio. Ma soprattutto non avere paura di lanciarsi nel mercato del lavoro. Per un giovane cercare un lavoro è una sfida da non perdere. Con questo spirito riparte, per il quinto anno consecutivo, il “Cantiere generiamo lavORO”, promosso dalle Acli di Roma e dall’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Roma, in collaborazione con Cisl di Roma Capitale e Rieti, Mcl Roma, Mlac Lazio, Ac Roma, Ucid Roma, Confcooperative Roma e Centro Elis, Sapienza Università di Roma e Udu Sapienza.

L’itinerario formativo e informativo è completamente gratuito e rivolto ai giovani tra i 18 e i 30 anni e ha l’obiettivo «di rimettere al centro il lavoro dignitoso, quale perno di cittadinanza e sviluppo integrale della persona, coniugando valori e strumenti concreti», spiegano dalle Acli.

In programma webinar, laboratori, testimonianze, simulazione di colloqui di lavoro, work experience e focus group. Tutti ideati per accompagnare gli iscritti nell’esplorazione del proprio potenziale, nella conoscenza dei diritti e delle tutele del mercato del lavoro, nel miglioramento delle proprie attitudini e nella conoscenza delle professioni più richieste.

Il Cantiere sarà articolato in 10 appuntamenti e farà leva sull’eccellenza e il know-how di ogni organizzazione aderente. Tanti esperti del settore metteranno sul tavolo la propria esperienza per offrire agli iscritti una visione a trecento sessanta gradi sul mondo del lavoro. Particolare attenzione sarà riservata allo sviluppo delle soft skill, una vera e propria marcia in più, essenziale in qualsiasi contesto lavorativo.

La quinta edizione del Cantiere generiamo lavORO si svolge in modalità online sulla piattaforma Zoom. A partire dal 7 aprile 2022, gli incontri saranno trasmessi ogni lunedì (dalle 16-18). Ad affiancare questo percorso, le attività del corner job, nato per accompagnare i giovani nel loro percorso di orientamento professionale.

Per info 0657087038 – 3420720415; generiamolavoro@gmail.com

25 marzo 2022

La consegna del Premio don Andrea Santoro

Aldo Morrone in Etiopia

Sono passati sedici anni dalla morte di don Andrea Santoro, il sacerdote fidei donum ucciso in Turchia mentre pregava, con la Bibbia tra le mani. Ma la sua memoria è più viva che mai. Tanti sono coloro che, spinti dal suo esempio, decidono di dedicare la propria vita alla missione. Quattro di loro riceveranno sabato prossimo il Premio Don Santoro, riconoscimento istituito dal Centro missionario diocesano, che sarà consegnato nel corso di una cerimonia dalle 10.30 nella Sala Tiberiade del Pontificio Seminario Romano Maggiore.

«Trovo molto bello che venga premiato qualcuno nel nome di don Andrea Santoro – osserva suor Elisa Kidane, direttrice del Centro diocesano –; è una iniziativa eccellente che dà modo alla nostra diocesi di ricordare, in questo modo, tutti i missionari che ci sono in giro per il mondo. Questa è una memoria che deve mantenere aperto il nostro cuore: c’è sempre la possibilità di lasciare tutto e partire per portare il Vangelo nel mondo». Ricordare il sacerdote assassinato a Trabzon «non deve essere un momento soltanto celebrativo – sottolinea ancora la religiosa –, ma ci deve interrogare: la sua vita è come lievito che è caduto in quella terra. Noi non sappiamo ancora tutto il bene che la sua testimonianza sta portando, ma siamo certi che è un seme che sta producendo molti frutti».

Come hanno piantato semi di bene in diverse parti del mondo le cinque persone che saranno premiate sabato prossimo. Il primo è Aldo Morrone, infettivologo di fama mondiale e direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano. Esperto nelle patologie tropicali e malattie della povertà, negli ultimi 30 anni si è occupato di medicina transculturale, contribuendo a focalizzare l’attenzione del pubblico e delle istituzioni sulla salute dei migranti e delle fasce a rischio di emarginazione sociale. Durante il periodo più duro della pandemia ha detto: «Le persone dimostrano di essere più solidali di quello immaginavamo. Da questa emergenza usciremo solo se metteremo insieme scienza e solidarietà. Nessuno guarisce da solo».

Sarà premiata anche Mariolina Marchetti, volontaria romana della parrocchia dei Santi Martiri Canadesi e appartenente all’Associazione Fraternità Internazionale (Afi), classe 1941; a 24 anni, nel 1965, prende il volo per la Palestina dove lavora nelle scuole materne locali. Lì trascorre tutta la sua vita e arrivata agli 80 anni Mariolina è ancora là, perché non riesce ad immaginare come potrebbe essere la sua vita lontana dalla Palestina e dai suoi amici palestinesi. Adesso che le energie cominciano a mancare sono loro che la sostengono, l’aiutano, le sono vicini.

Il riconoscimento va anche a padre Germain Plakoo-Mlapa, sacerdote salesiano originario del Togo, impegnato nel suo Paese e in Burkina Faso. Il 17 maggio del 2019 il missionario salesiano padre Fernando Hernández viene sgozzato nell’opera salesiana di Bobo Dioulasso (Burkina Faso) da un ex cuoco del centro e nell’aggressione viene ferito anche padre Germain, che tentava di difendere il suo confratello, riportando gravi ferite per le pugnalate ricevute. Nella strada verso l’ospedale, ripeteva: «Ditegli che io l’ho già perdonato». Per completare le cure, padre Germain arriva anche a Roma. Ma una volta guarito torna in Africa, e subito va a visitare in carcere l’assassino di padre Hernández, colui che ha tentato di ucciderlo, offrendo il suo perdono e cercando di capire cosa lo abbia spinto a un tale gesto. Ora è stato destinato come missionario in Angola.

L’ultimo premio va alla memoria di Maria Teresa Marassi, scomparsa il 6 dicembre del 2020. «Per circa vent’anni – ricordano dal Centro missionario diocesano – Maria Teresa ha svolto il suo servizio presso il Centro missionario diocesano, con grande amore, attenzione, puntualità e dedizione, senza dimenticare mai la propria vocazione missionaria ad gentes e rimanendo con tutte le energie spirituali e intellettuali sempre rivolte all’Africa, pur nel compimento dei doveri lavorativi e di servizio comunitario. Aperta al mutare dei tempi e delle situazioni, era dedita al suo lavoro e lo svolgeva con vero spirito missionario, che trasmetteva nei contatti con gli operatori parrocchiali, nella cura del gruppo delle Zelatrici Romane, nelle mostre organizzate per raccogliere oggetti necessari per il culto liturgico da destinare ai missionari».

25 marzo 2022

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