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Al Pontificio Seminario Romano Maggiore celebra la Messa nella solennità dell’Annunciazione del Signore in occasione di una Professione Perpetua nella vita eremitica
Al Pontificio Seminario Romano Maggiore celebra la Messa nella solennità dell’Annunciazione del Signore in occasione di una Professione Perpetua nella vita eremitica
E’ entrato nella luce della Resurrezione don Ilija Perleta
Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
annunciano che ieri, 23 marzo,
è entrato nella luce della Resurrezione
il Rev.do
Don Ilija Perleta
di anni 77
Cappellano presso la Casa di cura Villa Fulvia dal 2009
e Assistente spirituale della Comunità dell’amore dal 2005,
Parroco della Parrocchia San Giovanni Battista de La Salle
dal 2000 al 2009
e Vicario cooperatore della Parrocchia San Lino dal 1993 al 2000
e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.
I funerali si svolgeranno mercoledì 29 marzo 2023, alle ore 15.00,
presso la Parrocchia San Giovanni Battista de La Salle
(Via dell’Orsa Minore, 59)
24 marzo 2023
Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il Sacramento della Riconciliazione
Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il Sacramento della Riconciliazione.
Le stationes quaresimali della settimana
Prosegue l’antico rito delle “stationes”: cioè fermarsi, “sostare” prima di intraprendere il pellegrinaggio quotidiano in atteggiamento di lode e di preghiera. Secondo la tradizione, i fedeli di Roma si fermano in una delle diverse chiese del centro storico dove sono custodite le memorie dei martiri; qui viene celebrata la Messa, preceduta da una processione durante la quale vengono cantate le litanie dei santi. La statio di domenica 26 marzo, quinta domenica di Quaresima, avrà luogo nella basilica di San Pietro in Vaticano alle ore 16.45. Lunedì, invece, i fedeli si ritroveranno a San Crisogono in Trastevere alle ore 18; martedì alle ore 18 a Santa Maria in Via Lata; mercoledì 29 alle ore 19 a San Marcello al Corso. Ancora, giovedì 30 il rito è previsto alle 12.30 nella chiesa di Sant’Apollinare alle Terme Neroniane – Alessandrine; venerdì alle 17 a Santo Stefano Rotondo al Celio e infine sabato primo aprile alle ore 17.30 a San Giovanni a Porta Latina.
24 marzo 2023
Al Campus Bio-Medico l’ambulatorio di fibromialgia nell’ambito della Pastorale sanitaria
In Italia sono circa 2 milioni le persone affette da fibromialgia, una patologia reumatica cronica che si manifesta con dolori muscolo-scheletrici diffusi e numerosi altri sintomi (stanchezza mentale e fisica, disturbi del sonno, dolori e crampi addominali, ansia e depressione) la cui origine risulta spesso ignota. Una “malattia invisibile” che non presenta segni clinici obiettivi ma che compromette le normali attività quotidiane, generando una condizione di isolamento e fragilità. Alla fibromialgia è dedicato, da ieri, giovedì 23 marzo, un nuovo ambulatorio presso la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, diretto dal professor Roberto Giacomelli, direttore della Unità Operativa Complessa di Immunoreumatologia, e accessibile attraverso tariffa agevolata. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con l’Area Medica della Pastorale Sanitaria della diocesi di Roma e le sue opere sanitarie di carità nell’ambito del Tavolo diocesano sulle malattie reumatologiche istituito nel settembre 2022 per creare una rete di sostegno ai pazienti colpiti da dolore cronico e stato di fragilità e migliorare l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte anche il vescovo Benoni Ambarus, delegato per l’ambito della Diaconia della Carità, e don Carlo Abbate, della Pastorale sanitaria della diocesi di Roma.
«Siamo orgogliosi della collaborazione avviata con l’Area Medica della Pastorale Sanitaria e di poter contribuire con il nostro ambulatorio alla presa in carico di pazienti affetti da fibromialgia – ha detto Paolo Sormani, ad e direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico –. Manifestiamo sin da ora la nostra disponibilità ad accogliere e partecipare alle iniziative che l’Area Medica vorrà proporre in futuro a beneficio dei malati più fragili sulle diverse realtà di sofferenza».
«Nel pieno del cammino sinodale – ha detto il vescovo Ambarus – sentiamo sempre più la necessità di metterci in ascolto, in particolar modo delle persone malate. Questa iniziativa del Tavolo Diocesano Sanità dell’Area Medica nasce con uno sguardo al mondo delle malattie reumatologiche, a beneficio di quanti, non hanno sufficienti possibilità economiche. L’apertura di questo ambulatorio è un segno concreto di solidarietà, di condivisione e amore della Chiesa per quanti sono ancora considerati invisibili».
«Noi malati affetti da fibromialgia abbiamo bisogno di un riconoscimento della malattia. Purtroppo, questa patologia ancora non è riconosciuta dallo stato italiano e non è inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza. Questa opera permette ai malati di usufruire di un percorso di presa in carico e contribuisce a creare una rete con le altre strutture ospedaliere. Grazie alla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico per il grande sostegno», ha detto Edith Aldama, responsabile Area Medica della Pastorale sanitaria.
24 marzo 2023
La Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri nella diocesi di Roma
Oggi, 24 marzo, si celebra la trentunesima Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri, dal tema “Di me sarete testimoni”. Di seguito la riflessione di padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese
Ogni anno il 24 marzo si celebra la trentunesima Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri. Infatti, è l’anniversario della morte dell’arcivescovo di San Salvador, sant’Oscar Arnulfo Romero, ucciso brutalmente nel 1980 mentre celebrava Santa Messa. Per la Chiesa di Roma, edificata da Nostro Signore grazie alla straordinaria testimonianza dei santi martiri fondatori Pietro e Paolo, è certamente un’occasione privilegiata per fare memoria della missione. D’altronde anche in tempi recenti il sangue versato dal nostro sacerdote don Andrea Santoro è stato motivo di edificazione per le nostre comunità parrocchiali.
L’inaugurazione, ieri pomeriggio, del Memoriale dei Nuovi Martiri del XX e XXI presso la basilica di San Bartolomeo all’Isola, alla presenza del cardinale vicario Angelo De Donatis, ne costituisce la conferma eclatante. Ringraziando ancora una volta la Comunità di Sant’Egidio per lo sforzo profuso nell’allestire questa esposizione ispirata alla Martyria, è evidente che la nostra comunità ecclesiale è invitata ad affermare nella fede un sussulto di missionarietà.
Quest’anno lo slogan scelto dal Servizio Giovani della Fondazione Missio, organismo pastorale della Cei, è chiaro e diretto: «Di me sarete miei testimoni». Queste parole del Maestro (Atti 1,8) trovano ampia risonanza nella testimonianza di coloro che nel nostro tempo hanno fatto la scelta di stare dalla parte degli ultimi, in quelle che Papa Francesco chiama le periferie del mondo. Secondo le informazioni raccolte dall’agenzia Fides, nel 2022 sono stati uccisi nel mondo 18 missionari/e: 12 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 1 seminarista, 1 laico. La ripartizione continentale evidenzia che il numero più elevato è stato registrato in Africa, dove sono stati uccisi 9 missionari (7 sacerdoti, 2 religiose), seguita dall’America Latina, con 8 missionari uccisi (4 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 1 seminarista, 1 laico) e quindi dall’Asia, dove è stato ucciso 1 sacerdote.
Tra i caduti in Africa figura anche una nostra connazionale, suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, uccisa nell’assalto alla missione di Chipene, nella provincia mozambicana di Nampula, nella notte tra il 6 e il 7 settembre. Gli assalitori, di matrice jihadista, hanno distrutto e saccheggiato le strutture della missione. Suor Maria, in Mozambico dal lontano 1963, è stata colpita da un proiettile alla testa, morendo all’istante. Le sue consorelle la ricordano come una donna sempre coerente nelle sue scelte, interpretando fedelmente quanto auspicato da Papa Francesco: stando permanentemente in periferia, dalla parte dei poveri.
E cosa dire di don Joseph Aketeh Bako, parroco della chiesa di San Giovanni a Kudenda, in Nigeria? Sequestrato da uomini armati che avevano assalito la sua canonica, è morto mentre era nelle mani dei suoi rapitori, tra il 18 e il 20 aprile. Emblematico anche il sacrificio di suor Marie Sylvie Kavuke Vakatsuraki, della Congregazione delle Petites Soeurs de la Présentation de Notre Dame au Temple di Butembo; è stata uccisa insieme ad altri civili, durante un assalto avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 ottobre al villaggio di Maboya, nella provincia congolese del Nord Kivu. Altrettanto violenta è stata la morte di padre Michael Mawelera Samson, dei Missionari d’Africa, originario del Malawi, scomparso il 10 giugno 2022 dal centro giovanile della chiesa di Mbeya, in Tanzania. Il suo corpo è stato rinvenuto il giorno successivo sul greto del fiume Meta. A questi nomi vanno aggiunti quelli del nigeriano don Vitus Borogo, dei suoi connazionali don Christopher Odia Ogedegbe e don John Mark Cheitnum, del padre congolese Richard Masivi Kasereka e del congolese don Godefroid Pembele Mandon.
Naturalmente il ricordo dei missionari/e martiri non si esaurisce nell’orazione e nel digiuno, ma esige da parte delle nostre comunità gesti concreti di condivisione con chi soffre in terre lontane la stessa vita di Cristo.
24 marzo 2023
Ritiro di Queresima per gli universitari guidato da Don Alberto Ravagnani – Parrocchia San Tommaso Moro (Uff. Cultura e Università)
Ritiro di Queresima per gli universitari guidato da Don Alberto Ravagnani – Parrocchia San Tommaso Moro (Uff. Cultura e Università)
Presso la Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina partecipa all’inaugurazione del Memoriale dei Nuovi Martiri
Presso la Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina partecipa all’inaugurazione del Memoriale dei Nuovi Martiri.
Il rito della Consecratio virginum sabato 25 a San Giovanni in Laterano
Danielle Domo, Maria Grazia Borgese, Rita Tomasi, Susanna Valotto. Quattro donne diverse per età, esperienza, storia, ma con la stessa fede e lo stesso proposito: sabato 25 marzo, alle 11, saranno consacrate secondo il rito della Consecratio virginum. Entreranno cioè a far parte dell’Ordo Virginum della diocesi di Roma. La celebrazione si terrà nella basilica di San Giovanni in Laterano e sarà presieduta dal vescovo ausiliare Paolo Ricciardi, delegato diocesano per l’Ordo Virginum.
Il rito della consacrazione delle vergini è l’azione liturgica con cui la Chiesa celebra la decisione (il propositum) di una vergine cristiana di consacrare a Cristo la propria verginità e, invocando su di lei il dono dello Spirito, la dedica per sempre al servizio del Signore e a una diaconia di amore in favore della comunità ecclesiale, pur restando nel suo ordinario contesto di vita. La consecratio virginum si caratterizza come solenne rito nuziale, in virtù del quale, la vergine «diventa persona consacrata, immagine della Sposa di Cristo», come precisano i Praenotanda al Rito di consacrazione.
Il carisma e l’impegno specifico della vergine è quindi anzitutto e al di sopra di tutto quello di tendere alla perfezione della santità (LG 40) nella castità perfetta, con la caratteristica della sponsalità che consente a quante sono chiamate in questo cammino di vivere, nella fede, quella realtà misteriosa che è la risposta all’amore nuziale e fecondo del Signore Gesù per la sua Chiesa e di anticipare così, nella fede e in un regime di segni, la vocazione ultima dell’umanità intera: la partecipazione alle nozze dell’Agnello. Nel senso più alto, l’unico servizio è quello a Cristo Signore; il servizio è lode, contemplazione, offerta, dedizione, imitazione, identificazione. Esso poi si specifica nelle diverse diaconie, nei vari ministeri. In una cultura spesso troppo presa dal fare piuttosto che dall’essere, la vergine consacrata ha come primo, fondamentale “obbligo”, quello di testimoniare nella vita la donazione totale a Colui nel quale possiede tutto, perché ha scelto Lui solo al di sopra di tutto, e che dev’essere per lei la gioia, l’onore e l’unico volere (Preghiera di consacrazione).
«Partecipare a questo sacramentale della Chiesa – dice il vescovo Ricciardi – nella solennità dell’Annunciazione del Signore, in cui contempliamo il concepimento del Verbo, l’Incarnazione di Dio nella nostra umanità, è gettare lo sguardo nella storia dell’alleanza fedele tra Dio e il suo popolo. Una relazione che ha radici lontane e che vuole sbocciare in una confessione pubblica di amore da far risuonare in ogni angolo della terra e da far risplendere in una vita consacrata al servizio di Dio e dei fratelli»
22 marzo 2023
Alla Casa Domus Aurea partecipa all’incontro dei parroci di prima nomina organizzato dall’Ufficio per la formazione permanente del clero
Alla Casa Domus Aurea partecipa all’incontro dei parroci di prima nomina organizzato dall’Ufficio per la formazione permanente del clero.
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede il quarto incontro quaresimale su delle letture scelte di Giacomo Leopardi
Nella basilica di San Giovanni in Laterano presiede il quarto incontro quaresimale su delle letture scelte di Giacomo Leopardi.













