8 Agosto 2025

Il concerto di Natale del Coro della diocesi

Domenica 16 dicembre, alle ore 20.30, XXXIV edizione del Concerto di Natale nella basilica di San Giovanni in Laterano; si esibirà il Coro della Diocesi di Roma e l’Orchestra Fideles et Amati diretti da monsignor Marco Frisina. Sarà presente il cardinale vicario Angelo De Donatis. Il primo canto “Vieni Signore non tardare” sarà dedicato agli emarginati e ai rifugiati. Ingresso libero e gratuito.

14 dicembre 2018

Il Concerto di Natale a San Giovanni in Laterano trasmesso in tv e su Facebook

Il Concerto di Natale 2019

Domenica 20 dicembre, alle ore 18.30, si svolgerà il tradizionale Concerto di Natale nella basilica di San Giovanni in Laterano. Il Coro della diocesi di Roma e l’orchestra sinfonica Fideles et Amati, di 24 elementi, diretti dal maestro monsignor Marco Frisina, eseguiranno i più celebri canti natalizi internazionali. L’evento, giunto ormai alla sua trentaseiesima edizione, è promosso dalla diocesi di Roma e organizzato da Nova Opera. Nella cattedrale di Roma sarà presente il cardinale vicario Angelo De Donatis, ma nel rispetto della normativa vigente sarà vietato l’accesso al pubblico. L’evento potrà essere seguito in diretta televisiva su Telepace (canale 73 e 214 in hd; 515 di Sky; 815 di tvsat) e in streaming sulle pagine Facebook della diocesi di Roma e del Coro della diocesi di Roma. Il Concerto verrà inoltre trasmesso in replica su Telepace il 25 dicembre alle ore 21.

Il programma della serata prevede la lettura del Vangelo della Natività. Quindi Gloria da “Maria, madre del Signore”, “Tu scendi dalle stelle”, “Joy to the world”, “Adeste fideles”, “Tante schiere d’angeli”. Verrà poi proposto un medley europeo con “In notte placida”, “Il est né le divin Enfant”, “O Tannenbaum” e “O little town of Bethlehem”. Ancora, il Coro e l’orchestra eseguiranno “Hark the herald”, “Figlio mio”, “Deck the halls”, “Stille nacht”, “Jingle bells”, “Mele kalikimaka”, “Amazing grace”.

«Abbiamo dovuto ridurre il numero di elementi nel Coro e nell’orchestra per rispettare le norme sul distanziamento – sottolinea monsignor Frisina – ma la bella notizia è che anche quest’anno il Concerto di Natale ci sarà lo stesso. Il cardinale vicario ci tiene particolarmente; è un modo per dare un segno di speranza ed è ciò che vuole essere questo concerto. Un segno di speranza che arriva dentro le case di ciascuno, a ricordare che nonostante tutto il Natale è un momento di gioia, di stupore, è Dio che viene in mezzo a noi, a illuminare anche un momento così critico per tante famiglie. Un invito a non cedere alla malinconia e alla tristezza di questo periodo, uno sprone a tenere duro anche nelle difficoltà. Anche se non lo condivideremo in prima persona, condivideremo il Concerto attraverso i mezzi di comunicazione, come stiamo imparando a fare in questi ultimi mesi».

15 dicembre 2020

Il concerto di Natale a San Giovanni in Laterano e i 40 anni del Coro della Diocesi di Roma

Foto Nova Opera

Festeggia quarant’anni il Concerto di Natale in cattedrale, come il Coro della Diocesi di Roma, che si esibirà diretto dal maestro e fondatore monsignor Marco Frisina. L’appuntamento è per domenica prossima, 15 dicembre, come tradizione nella Domenica Gaudete, alle ore 20.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano. A eseguire tutti i brani, i 200 coristi e solisti accompagnati dagli oltre 50 elementi della Nova Opera Orchestra. L’evento è organizzato da Nova Opera ed Elevan. Il programma prevede i canti tradizionali del Natale, da “Adeste fideles” a “Joy to the world”, passando per “Jingle bells” e “Tu scendi dalle stelle”, senza dimenticare “Puer Natus” e “Stille Nacht”.

Il Concerto di Natale sarà anche l’occasione per festeggiare il quarantesimo compleanno del Coro della Diocesi, che, come ricordato, fu fondato dal sacerdote e compositore nel 1984 con lo scopo di animare le liturgie diocesane. «È stato un cammino straordinario – dice monsignor Frisina – ma anche complicato, perché in questi quarant’anni abbiamo fatto veramente di tutto. Iniziammo con gli incontri del mercoledì di preghiera al Pontificio Seminario Romano Maggiore e io raccolsi un gruppo di giovani per animare gli incontri stessi. All’inizio eravamo un piccolo gruppo, ma sia il Papa che il cardinale Poletti, il vicario dell’epoca, ci supportarono e incoraggiarono a proseguire». Domenica prossima, ad esibirsi, ci saranno anche alcuni dei coristi «della prima ora», che canteranno insieme «ai quarantenni e ai ventenni… avremo coristi di tre generazioni!», rivendica il fondatore.

Per monsignor Frisina sarà una festa doppia, perché il giorno seguente, lunedì 16 dicembre, compirà 70 anni. «Festeggeremo con tutto il coro a Santa Galla, la mia parrocchia di origine», annuncia. E a fermarsi non ci pensa affatto. «Per il futuro mi auguro che si possa continuare sempre con lo stesso entusiasmo – dichiara – perché questo non è un capitolo che si chiude, ma uno nuovo che sta per iniziare. Siamo anche alla vigilia del Giubileo, il secondo che animeremo dopo quello del 2000, e siamo già pronti. Ormai il Coro della Diocesi di Roma non è più solo uno strumento di animazione, ma di evangelizzazione, perché quando andiamo fuori io propongo anche delle catechesi che precedono i concerti. Spero che si possa continuare su questa strada».

Il Concerto di Natale a San Giovanni in Laterano è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Sarà trasmesso in diretta su Telepace e sul canale YouTube della diocesi di Roma.

12 dicembre 2024

Il Concerto di Natale a San Giovanni in Laterano

Anche quest’anno, domenica 18 dicembre alle ore 20:30, si svolgerà il tradizionale Concerto di Natale del Coro della Diocesi di Roma e dell’Orchestra Fideles et Amati diretti da monsignor Marco Frisina nella basilica di San Giovanni in Laterano. L’evento, giunto ormai alla sua trentottesima edizione, è organizzato da Nova Opera ed Elevan. Il concerto sarà trasmesso in diretta televisiva su Telepace (canale 75), nonché sui canali social della Diocesi di Roma e di Nova Opera, del Coro della Diocesi di Roma e di Marco Frisina.

In omaggio a quanti anche quest’anno vivranno un Natale di prova, il Concerto sarà incentrato sul tema della pace e pertanto sarà eseguito il brano “Pacem in terris”, ispirato all’ultima enciclica di san Giovanni XXIII. Verranno eseguiti anche i brani più celebri della tradizione natalizia internazionale, che saranno introdotti dal maestro FRISINA per immergerci con fede nel mistero del Natale, pregustandone l’attesa attraverso questa serata in musica. Tra gli altri, verranno eseguiti “Adeste fideles”, “White Christmas”, “Jingle bells”, “Stille Nacht”, “Feliz Navidad”, “Tu scendi dalle stelle”.

La tradizione di offrire il Concerto di Natale nella cattedrale del Papa non si è fermata nemmeno nei due anni di pandemia, per dare un segno di gioia e speranza al mondo ferito e provato che attende il Salvatore: nel 2020 in piena emergenza è stato, infatti, eseguito in totale assenza di pubblico e trasmesso via streaming, dove è stato seguito in diretta da migliaia di persone; lo scorso anno, invece, ha avuto luogo con ingresso consentito soltanto ad un ristretto numero di invitati.

«La pace – sottolinea monsignor Frisina – nasce dal cuore e poi pervade la famiglia, la società, il mondo. È un dono di Dio, una carezza dello Spirito Santo che Cristo effonde sulla creazione e che promana dal cuore dell’Altissimo per poi raggiungerci tutti donando gioia e amore. Ogni anno la solennità del Natale ci rinnova l’invita ad accogliere questo dono con il canto degli angeli che, nel “Gloria”, ci ricorda che la pace è venuta sulla terra per ogni uomo “amato dal Signore”. Veniamo anche noi, dunque, a Betlemme insieme ai Pastori e ai Magi, prostriamoci davanti al Bambino e apriamo il nostro cuore alla gioia luminosa della redenzione cantando con gli Angeli la bellezza di Dio fatto uomo, chiedendo con tutta la forza: “Dona nobis pacem in terris”. Possa il nostro canto inondare il mondo della luce che risplende sul volto ridente di Gesù Bambino».

12 dicembre 2022

Il concerto dei The Sun per l’Emporio Caritas

The Sun

Sostenere l’Emporio della Caritas nella zona Marconi, compiere un altro passo nel percorso di avvicinamento alla Gmg di Lisbona e ascoltare buona musica. Si potranno fare queste tre cose insieme la prossima domenica 28 maggio, a partire dalle 21 al Teatro San Raffaele (via di San Raffaele 6), grazie al concerto dei The Sun. Organizzato dalla XXIX prefettura, con il patrocinio dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, l’evento ha l’obiettivo di raccogliere fondi per l’Emporio della solidarietà Marconi della Caritas diocesana, in via Pietro Blaserna: un vero e proprio supermercato dove le famiglie – oltre cento del territorio – possono reperire gratuitamente generi di prima necessità.

I The Sun sono nati come punk rock band italiana di discreto successo, fino a quando un personale percorso di conversione del cantante, Francesco Lorenzi, coinvolge uno per uno tutti i componenti del gruppo alla scoperta di un nuovo modo di vivere e fare musica. Il concerto sarà proprio l’occasione per ascoltare la testimonianza del loro cammino di riavvicinamento a Dio e alla Chiesa, della loro tenacia e amicizia, che gli ha permesso di superare molte difficoltà e di fare forti scelte di vita. Per prenotare i posti in teatro è necessario scrivere a thesun28maggio@gmail.com dove riceverete tutte le informazioni su come effettuare la vostra donazione e partecipare all’evento.

18 maggio 2023

Il compleanno di Papa Francesco: gli auguri della diocesi e la raccolta di magliette termiche per il popolo ucraino

Buon compleanno Papa Francesco!

Oggi il nostro vescovo compie 86 anni. In questo giorno speciale risuona ancor più forte la preghiera per lui da parte di tutta la comunità diocesana di Roma. Oltre a inviarli un caloroso augurio, siamo tutti invitati a contribuire alla raccolta promossa dall’Elemosineria apostolica di magliette termiche per la popolazione ucraina.

«Il popolo ucraino – si legge in un comunicato a firma dell’Elemosiniere apostolico, il cardinale Konrad Krajewski – sta vivendo un’emergenza legata, oltre che alla guerra, anche alla mancanza di corrente elettrica, di gas, e al freddo molto rigido dell’inverno». Per questo, in vista del Natale, si sta organizzando la raccolta di magliette termiche, quelle usate per sciare, adatte a mantenere la temperatura corporea, servono maglie da uomo, da donna o da bambino.

«L’Elemosineria Apostolica – continua il comunicato – si sta già rifornendo; chi volesse si può unire a questa iniziativa acquistando e portando/spedendo le maglie direttamente a questo Dicastero entro un mese». L’ufficio della carità si trova all’interno del Vaticano, vicino all’ingresso di Sant’Anna. L’indirizzo è Elemosineria Apostolica, Cortile Sant’Egidio, 00120 Città del Vaticano.

 

17 dicembre 2022

Il clero di Roma in viaggio in Ungheria

La visita di Budapest, con la cattedrale di Santo Stefano e la Grande Sinagoga; la celebrazione dell’Eucarestia nella basilica di Esztergom; l’incontro con il cardinale Péter Erdö, arcivescovo metropolita di Esztergom – Budapest. Sarà l’Ungheria la meta del prossimo viaggio per i sacerdoti e i diaconi della diocesi di Roma, in programma come tradizione subito dopo Pasqua, dal 2 al 5 aprile. L’iniziativa, che sarà guidata dal cardinale vicario Angelo De Donatis, è promossa dall’Ufficio per la formazione permanente del clero e organizzata dall’Opera Romana Pellegrinaggi.

«Avevamo programmato da tempo di andare in Libano – ricorda il vescovo Paolo Ricciardi, ausiliare per il settore Est della diocesi di Roma – ma, purtroppo, anche questa volta la situazione legata alla guerra tra Hamas e Israele non rende possibile questo itinerario». Si è quindi scelto di puntare sull’arcidiocesi di Esztergom – Budapest. «Questi viaggi – riflette il vescovo Ricciardi – sono sempre un’occasione di conoscenza della Chiesa locale, di arricchimento spirituale e culturale, ma anche e soprattutto di fraternità tra noi, come lo è stato l’anno scorso la visita in Albania». Ricciardi sarà nel gruppo dei partecipanti, di cui faranno parte anche i vescovi Benoni Ambarus, Guerino Di Tora, Valentino Di Cerbo.

In Ungheria andrà anche monsignor Remo Chiavarini, responsabile dell’Orp: «La metà è stata scelta dal cardinale De Donatis, perché aveva ricevuto l’invito del cardinale Erdö – spiega –. Andremo a visitare una nazione e una Chiesa antiche, con grandi tradizioni. Una Chiesa di frontiera per certi aspetti, dove Est e Ovest si incontrano e a volte hanno anche difficoltà a dialogare. La nostra presenza è sempre un tentativo di andare sul limes, a cercare convivenza e ricuciture tra mondi differenti».

La partenza è prevista martedì 2 aprile, dall’aeroporto di Fiumicino; durante la prima giornata in Ungheria, i sacerdoti visiteranno la capitale e, in serata, celebreranno la Messa nella cattedrale di Santo Stefano, dopo una visita guidata alle bellezze del luogo di culto e un concerto d’organo. La mattinata del 3 aprile sarà dedicata alla scoperta dell’area di Buda, con celebrazione nella chiesa di Mattia; il pomeriggio, poi, ad alcune visite nell’area di Pest, tra cui quella al Palazzo del Parlamento e alla Casa della Musica Ungherese. Il terzo giorno di viaggio, cioè giovedì 4 aprile, sarà incentrato su Esztergom, in particolare alla visita della monumentale basilica in stile neoclassico, con la cappella Bakocz, la cripta, il tesoro, e la cupola. Nel pomeriggio, i sacerdoti romani incontreranno il cardinale Péter Erdö, arcivescovo metropolita di Esztergom – Budapest e primate d’Ungheria. Venerdì 5 aprile il gruppo farà rientro a Roma, ma prima ci sarà tempo per una escursione nell’ansa del Danubio e per la liturgia a Szentendre, nella chiesa di San Pietro e Paolo, a cui seguirà una visita della cittadina, che ospita il museo serbo-ortodosso con il tesoro della Chiesa Serba Ortodossa d’Ungheria.

26 marzo 2024

Il Circo Massimo, confessionale a cielo aperto per il Giubileo dei giovani

Foto Gennari

Cinque lunghe file con 200 piccole tende bianche a cupola all’interno delle quali ci sono un tavolino, due sedie, un ventilatore. Il Circo Massimo, venerdì 1° agosto, è un confessionale a cielo aperto dove mille sacerdoti di varie lingue si alternano ogni due ore per amministrare il sacramento della riconciliazione, nella giornata penitenziale organizzata nell’ambito del Giubileo dei giovani. Alle due estremità e nel centro, tre tendoni. Il primo e l’ultimo regolano accesso e deflusso all’area dove è un continuo via vai di giovani. Al centro vengono distribuite bottigliette d’acqua e libricini dell’edizione Youcat dedicati alla confessione. Montate in più punti anche delle tende con nebulizzatori dove è possibile rinfrescarsi. Davanti ai confessionali lunghe code ordinate.

«È un’emozione grandissima», esordisce il sindaco Roberto Gualtieri, arrivato nell’area intorno a mezzogiorno con il pro prefetto del dicastero dell’Evangelizzazione l’arcivescovo Rino Fisichella. Intorno a lui si radunano decine di ragazzi, soprattutto romani, che gli chiedono un selfie. «Tutti questi giovani – afferma il primo cittadino della Capitale – esprimono veramente la speranza, sono la luce della speranza e i loro valori, la loro allegria, la loro fraternità danno fiducia nel mondo. Il Circo Massimo visto dall’alto è bellissimo. In questi giorni i ragazzi attraversano Roma e i romani li accolgono con grande gioia».

Radunati dalle 10 della mattina ci sono i ragazzi «delle nostre parrocchie e delle nostre realtà associative – aggiunge Fisichella -. Sono espressione della vitalità delle nostre comunità e ci dicono che è possibile guardare al futuro con speranza. Sono disponibili e presenti tanto nei momenti di gioia quanto in quelli di spiritualità. È bellissimo vedere come Roma li sta accogliendo».

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Il cibo del Giubileo dei giovani alla Caritas

Niente sprechi dopo il Giubileo dei giovani. Grazie all’impegno del Dicastero per l’Evangelizzazione, i prodotti alimentari non utilizzati durante gli eventi a Tor Vergata stanno diventando un segno concreto di solidarietà. Volontari e operatori della Caritas diocesana di Roma, infatti, sono all’opera per distribuire panini e tramezzini freschi attraverso gli Empori della Solidarietà.

Nelle prossime settimane verranno consegnati anche alimenti a lunga conservazione – scatolame, merendine, succhi di frutta – per sostenere le famiglie più fragili. Si tratta di «un segno di collaborazione nella Chiesa – osservano dalla Caritas – che si traduce in gesti concreti di prossimità e contro ogni spreco di cibo».

6 agosto 2025

Il centro estivo gratuito della Caritas di Roma

Nell’ambito del progetto “L’isola che c’è” promosso nel Centro di prima accoglienza accoglienza minori di Via Venafro, la Caritas di Roma organizza dal 10 giugno al 12 luglio un centro estivo a sostegno delle famiglie del territorio di Ponte Mammolo. L’iniziativa, completamente gratuita, si chiama “E…state con noi” e si rivolge a ragazzi dai 9 ai 14 anni con attività di socializzazione, sport e laboratori artistici.

Un programma denso che si svolgerà dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.30. Le attività avranno luogo presso la struttura in via Venafro, 28 (Metro B “Santa Maria del Soccorso”). L’iniziativa è promossa dalla Caritas di Roma in collaborazione con le Acli di Roma, il Centro Elis, il Forum delle Associazioni familiari del Lazio con il sostegno dell’Impresa sociale “Con i bambini”.

Per informazioni e iscrizioni: Centro polifunzionale Caritas di Roma – via Venafro, 26 – martedì (ore 14-18) e giovedì (ore 9-13) – tel. 3357815718; e-mail: area.minori@caritasroma.it.

20 maggio 2019

Il catecumenato matrimoniale, un modello da esportare

Foto Gennari/diocesidiroma

Rinnovare la preparazione al matrimonio delle prossime generazioni, considerando le nozze non un punto di arrivo, ma una tappa lungo un percorso. Sono questi gli obiettivi degli “Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale. Orientamenti pastorali per le Chiese particolari”, un documento presentato nel corso della seconda giornata del Congresso teologico pastorale del X Incontro mondiale delle famiglie, presentato da Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, con il marito Giovanni Nuzzi.

«Non è un corso confezionato quello che presentiamo – ha spiegato Gambino –, ma uno strumento di riflessione pastorale che, a partire da alcuni principi generali, intende essere un aiuto alle Chiese particolari, affinché predispongano i loro percorsi, sulla scia di quanto suggerito dal Santo Padre, in base alle possibilità e alle caratteristiche pastorali di ogni luogo». L’obiettivo da raggiungere è delineato in modo chiaro: «Occorre puntare a modificare gradualmente l’impostazione della pastorale vocazionale, affinché contempli esplicitamente anche il matrimonio, accanto alla vita consacrata». Serve dunque un catecumenato, «un percorso di accoglienza – hanno sottolineato i relatori –, da parte di una comunità, che sa accompagnarti, custodirti e incoraggiarti». Il matrimonio è davvero una vocazione e pertanto «richiede un discernimento – hanno spiegato –. In quest’ottica, la celebrazione del rito nuziale non è in nessun modo un punto di arrivo, ma l’inizio di una vita sponsale, in cui marito e moglie acquisiranno una rinnovata identità cristiana, come accade per i sacerdoti e i religiosi».

Un percorso di questo tipo viene già portato nella diocesi di Roma, come hanno spiegato don Fabio Rosini, direttore della Pastorale vocazionale diocesana, con Angelo Carfì ed Elisa Tinti. «Noi costituiamo dal 2012 l’équipe per il discernimento vocazionale della diocesi di Roma – hanno spiegato – ed in questa veste negli ultimi dieci anni abbiamo proposto un duplice corso di preparazione al sacramento del matrimonio: uno per la preparazione remota ed uno per la preparazione prossima al sacramento. Hanno usufruito di questi corsi molte centinaia di fidanzati». Il catecumenato matrimoniale non va impostato «come un corso “istruttivo” composto di belle cose da capire – hanno ribadito –, altrimenti noi falliremo nella nostra missione di dare sostanza alla formazione al matrimonio. È necessario invece tornare alla prima sensibilità cristiana, quella dei primi secoli, quella che ha generato il catecumenato battesimale, che implicava un sentiero pratico, esperienziale, liturgico».

La giornata era stata aperta dalla Messa nella basilica di San Pietro, celebrata dal cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma. «Qui, stamattina, con il Cuore di Cristo buon pastore, battono i cuori di tutto il mondo – aveva detto il cardinale –: sono cuori felici di avere risposto di Sì a Dio; sono cuori feriti dalle prove della storia e del mondo; sono cuori aperti alla novità del Vangelo, per poter testimoniare la perenne presenza di Cristo Sposo in questa nostra storia. Non è vero che la famiglia è ormai perduta, tramontata. È ancora sulle spalle del Pastore che con forza e tenerezza attraversa le vie del mondo e ci richiama a riscoprire la via della santità».

Nella mattinata, tra i vari interventi, anche quello Massimo e Patrizia Paloni, «di una comunità neocatecumenale di Roma e missionari itineranti in Olanda da diciotto anni», come hanno raccontato loro stessi dal palco dell’Aula Paolo VI. I coniugi Paloni hanno presentato una nuova esperienza di post-Cresima: «Oggi tantissimi giovani vengono da famiglie ferite. Una sempre più alta percentuale di figli vive con un solo genitore, la maggioranza per la separazione dei genitori, un’altra parte per situazioni al di fuori del matrimonio. Davanti al fallimento di oltre il 50% dei matrimoni, senza il supporto e l’aiuto della scuola, molti giovani si ritrovano senza alcun punto fermo e si smarriscono. In una nuova esperienza di post-cresima, che molti parroci nel mondo, in comunione con i loro vescovi, hanno deciso di cominciare, si formano piccoli gruppi di giovani che si riuniscono con una famiglia di fede provata e adulta, capace di un’autentica testimonianza di servizio a questi ragazzi. Gli adolescenti sono attratti dalla famiglia cristiana in cui vedono una fede viva. In questi gruppi i giovani cominciano a leggere la Parola di Dio, riflettono sui comandamenti come cammino di vita, riscoprono il Sacramento della Riconciliazione e vengono a contatto con la vita cristiana di una famiglia concreta».

In serata i delegati delle Conferenze episcopali si sono poi spostati in diverse parrocchie romane, per proseguire lì i lavori del Congresso, incontrare le famiglie romane e vivere momenti conviviali.

24 giugno 2022

Il cardinale vicario visita il Servizio psichiatrico del San Filippo Neri

Questa mattina, il cardinale vicario Baldo Reina ha visitato il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale San Filippo Neri. Il porporato ha ascoltato i pazienti, ha stretto le loro mani e ha rivolto a tutti parole di conforto.

Ad accoglierlo, Giuseppe Quintavalle, direttore Generale della ASL Roma 1, Giuseppe Ducci, direttore dell’Unità Operativa Complessa (UOC) Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’ospedale San Filippo Neri e Luigina Di Liegro, presidente della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro ETS, che da oltre 20 anni collabora attivamente grazie ai suoi volontari in convezione con la ASL Roma 1 al progetto “Arte che cura”. Un’iniziativa che si tiene all’interno del reparto e che viene finanziata dalla diocesi di Roma.

«Per me è un onore essere qui – ha detto il cardinale vicario, che ha portato il saluto e la vicinanza di Papa Leone XIV -, perché ritengo che la presenza della Chiesa di Roma non sia legata soltanto alle parrocchie, ma a tutte quelle realtà dove c’è l’uomo e in modo particolare le persone che soffrono. Il tema del disagio mentale è una grande sfida per il presente e il futuro del nostro Paese, perché i casi sono in aumento con un certo peso anche negli adolescenti e nei giovani».

Il cardinale Reina ha quindi esortato a porre al centro della cura l’attenzione alla persona, «perché se è vero che non tutte le malattie sono guaribili, tutte sono curabili». Rivolgendosi a tutti coloro che sono ricoverati nel reparto, ha aggiunto: «Prima ancora di essere pazienti e ammalati siete persone. Sentitevi sostenuti dalla vicinanza della diocesi di Roma e sollecitateci, perché in questo periodo abbiamo bisogno di aprire gli occhi sulle tante forme di povertà e sofferenza».

17 luglio 2025

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