26 Agosto 2025

Raccolta farmaci, l’appello della Caritas

Servono farmaci per i bisognosi e la Caritas di Roma rivolge un appello a tutti coloro che possono e vogliano aiutare per la raccolta di medicinali: parrocchie, farmacie, privati, aziende farmaceutiche, associazioni di beneficenza.

«Il Poliambulatorio della Caritas, rimasto sempre aperto durante il tempo di pandemia – spiegano dall’organismo diocesano –, può prendersi cura delle persone che accedono per visite mediche e medicazioni anche grazie ai farmaci donati. Si tratta per lo più di persone in condizioni di marginalità sociale, italiani senza dimora, stranieri senza permesso di soggiorno e comunitari fragili. La regolarità degli approvvigionamenti è sempre stata garantita dalla generosità di una fitta rete di donazioni che hanno consentito, in questi tempi così difficili, di apportare le cure necessarie non solo al singolo ma, di riflesso, a tutta la collettività. Quindi ancora una volta rinnoviamo la nostra richiesta di farmaci, confidando che questo appello non rimanga inascoltato».

Sono ben accetti medicinali di ogni genere e non scaduti; si possono portare dal lunedì al venerdì a via Marsala 103 la mattina dalle 9 alle 12.30, o a via Marsala 97 il pomeriggio dalle 15 alle 19.

Per informazioni: 06.888.15.400; area.sanitaria@caritasroma.it

30 aprile 2021

A maggio la preghiera mariana con Papa Francesco

Una maratona di preghiera, dedicata al tema “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio (At 12,5)”. È il «vivo desiderio del Santo Padre» per il mese di maggio: una sorta di staffetta che assicura una preghiera ininterrotta, in questo tempo di emergenza sanitaria e sociale. A darne notizia è il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che riferisce anche che l’iniziativa «coinvolgerà in modo speciale tutti i Santuari del mondo, perché si facciano promotori presso i fedeli, le famiglie e le comunità della recita del Rosario per invocare la fine della pandemia». In particolare, 30 santuari particolarmente rappresentativi, sparsi in tutto il mondo, guideranno la preghiera mariana, che verrà trasmessa in diretta sui canali ufficiali della Santa Sede alle 18 (ora di Roma) ogni giorno. Sarà proprio Francesco ad aprire questa grande preghiera, sabato 1° maggio, per poi concluderla lunedì 31.

Inoltre, dal 17 aprile, dal lunedì al sabato, alle ore 12, è ripresa anche la preghiera del Santo Rosario dalla basilica di San Pietro guidata dal cardinale Angelo Comastri, vicario emerito del Papa per la Città del Vaticano e arciprete emerito della basilica. Un momento di preghiera che era iniziato a marzo 2020 per dare speranza all’inizio della prima ondata della pandemia e che è possibile seguire in diretta dal sito di Vatican News e dal canale italiano della Radio Vaticana.

26 aprile 2021

L’apertura della fase diocesana della causa di beatificazione della Serva di Dio Rosetta Marchese

La sessione di apertura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità e di segni della Serva di Dio Rosetta Marchese, religiosa professa dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, si svolgerà venerdì 30 aprile 2021 alle ore 12 presso l’Aula Magna del Tribunale Ordinario della diocesi di Roma, costituita per il Tribunale nel Palazzo Apostolico Lateranense. Durante la sessione di apertura presteranno giuramento il postulatore padre Pierluigi Cameroni, salesiano, e la vice-postulatrice suor Francesca Caggiano, delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

I membri del Tribunale diocesano di Roma presenti saranno: il delegato episcopale monsignor Giuseppe D’Alonzo; il promotore di giustizia don Giorgio Ciucci; il notaio attuario Marcello Terramani; il notaio aggiunto Giancarlo Bracchi; il notaio “de primordialibus” Francesco Allegrini. Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha delegato monsignor D’Alonzo a presiedere.

Madre Rosetta Marchese nacque ad Aosta il 20 ottobre 1922. Fin da bambina conobbe e frequentò le Figlie di Maria Ausiliatrice, maturando così la sua fede e il suo ideale di consacrazione totale a Dio. Dopo la prima professione religiosa, nel 1941, completò gli studi all’Università Cattolica del Sacro Cuore, laureandosi in Lettere. Dal 1947 al 1958 fu insegnante e vicaria nella casa missionaria “Madre Mazzarello” di Torino, dove seguì con particolare attenzione le giovani suore che si preparavano a partire per le missioni. Dal 1958 al 1974 svolse compiti di animazione e di governo in Sicilia, a Roma, in Lombardia.

Il Capitolo Generale XVI del 1975 la elesse Consigliera Visitatrice. Il Capitolo Generale XVII, al primo scrutinio del 24 ottobre 1981, la eleggeva Superiora Generale. A distanza di soli otto mesi dalla sua elezione, giunsero le prime avvisaglie della leucemia che si rivelerà subito nella sua inesorabilità. Nella circolare del 24 ottobre 1982, Madre Rosetta concludeva il suo insegnamento augurando a tutte le sue figlie di lasciarsi contagiare da Don Bosco «di nostalgia acuta del ‘bel Paradiso’», per entrare nella via della santità «con una volontà senza ritorni». «La mèta è unica: arrivare in Paradiso con tutti i giovani per cui abbiamo donato e consumato l’esistenza». Morì l’8 marzo 1984, a Roma.

L’evento può essere seguito in diretta sulla pagina Youtube della diocesi di Roma. Non è prevista la presenza di pubblico.

29 aprile 2021

Pastorale sanitaria, verso la Giornata diocesana del malato

Un corso on line di avvicinamento alla Giornata diocesana del malato, che sarà celebrata il 22 maggio e non, come di solito avveniva, l’11 febbraio. È la nuova proposta del Centro diocesano per la pastorale sanitaria, annunciata dal vescovo delegato monsignor Paolo Ricciardi: «Si tratta di un percorso formativo, chiamato “Un di più di cura”, basato su tre incontri che, per ovvi motivi andranno seguiti on line, su piattaforma Cisco Webex, dalle ore 18 alle 20 nei giorni 5, 12, 19 maggio 2021. L’obiettivo che ci si propone – conclude – è quello di porre attenzione sulla Pastorale Sanitaria all’interno delle nostre comunità parrocchiali».

“Il cammino di chi si prende cura. La parrocchia comunità sanante”; “Abbi cura di lui. I malati e la comunità parrocchiale” e “Hai reso il mio orecchio attento. Il volontario a servizio del malato” sono i temi dei tre appuntamenti del percorso formativo. La conclusione con la celebrazione della Giornata diocesana del malato il 22 maggio, che avrà invece come filo conduttore il versetto 12 del Salmo 30: “Hai trasformato il mio lamento in danza”. La Giornata si terrà al Santuario della Madonna del Divino Amore a partire dalle 9.30 e prevede, alle ore 11, la Messa presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis.

28 aprile 2021

I nuovi sacerdoti ordinati da Papa Francesco: “Servire con gioia la comunità”

La preghiera sorta spontaneamente davanti al crocifisso di una chiesetta di paese, la supplica inginocchiato ai piedi di Cristo vivo nell’Eucarestia, il desiderio di farsi prossimo a chi è in difficoltà per tutta la vita. Storie diverse che hanno un denominatore comune: servire con gioia. Tra i nove sacerdoti ordinati da Papa Francesco per la diocesi di Roma ieri, IV domenica di Pasqua, ci sono Salvatore Lucchesi, Salvatore Marco Montone e Diego Armando Barrera Parra. Insieme a altri 3 neo presbiteri hanno studiato al Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Il più anziano del gruppo è Salvatore Lucchesi, nato 43 anni fa a Aci Catena in provincia di Catania, che sarà vicario nella parrocchia di San Clemente Papa a Monte Sacro. Con il «cuore traboccante di gioia» ringrazia Dio «per il dono della chiamata» che si concretizza con l’ordinazione presbiteriale in questo tempo di pandemia «durante il quale il Signore, tra le tante sofferenze, chiama tutti a stare accanto a chi ha davvero bisogno di aiuto». La sua è stata una vocazione matura, arrivata dopo una vita a suo dire «dissoluta» e lontana dalla Chiesa. «Il Signore è stato infinitamente misericordioso – dice – e durante un cammino di conversione, pregando davanti ad un crocifisso, ho avvertito chiaramente la Sua chiamata a seguirlo e la mia vita è completamente cambiata».

Salvatore Marco Montone, 32 anni, è cresciuto a Spezzano Albanese, in provincia di Cosenza, in una famiglia «semplice e molto unita dalla fede». Nato il Venerdì Santo del 1989, ha sentito sempre al suo fianco «la presenza forte del Signore» e la sua vita è costellata da quelle che definisce «dioincidenze». La prima quando aveva pochi mesi di vita, il giorno del battesimo erano terminate le vesti bianche solitamente consegnate ai bambini in «segno della nuova dignità», a quel punto il sacerdote, spiega Salvatore Marco «decise di usare la sua stola». Dopo le superiori il trasferimento a Roma per studiare Giurisprudenza ma comprese che la sua vocazione era un’altra e una notte, durante l’adorazione eucaristica, prese la ferma decisione di entrare in seminario. Sarà vicario parrocchiale a Santa Maria delle Grazie al Trionfale e spera di essere un pastore con “l’odore delle pecore addosso” come dice Papa Francesco. «Vorrei che chi mi sta accanto avverta la bellezza di chi si sta donando facendo trasparire Gesù e non se stesso» conclude.

Diego Armando Barrera Parra, 27enne colombiano, grazie all’accademia di ballo che frequentava da adolescente conobbe un gruppo di laici e sacerdoti che facevano volontariato nel carcere minorile. Decise di unirsi a loro e rimase «stupito dell’amore che donavano ai ragazzi e del lavoro meraviglioso che facevano per aiutare alcuni giovani tossicodipendenti». Da qui il desiderio «di servire il prossimo e di essere accanto alle persone bisognose d’amore seguendo l’esempio del santo Curato d’Ars e di San Giovanni Bosco».

Il 2 maggio l’ordinazione episcopale di monsignor Benoni Ambarus

Non più sabato primo maggio, ma domenica 2 maggio, alle ore 17.30, si terrà nella basilica di San Giovanni in Laterano la celebrazione per l’ordinazione episcopale di monsignor Benoni Ambarus, il nuovo ausiliare della diocesi nominato dal Papa il 20 marzo scorso, che avrà la delega alla Carità, alla Pastorale dei migranti (in particolare Rom e Sinti) e quella per il Centro missionario diocesano. Presiederà il cardinale vicario Angelo De Donatis; conconsacranti saranno il cardinale Enrico Feroci, predecessore di Ambarus alla guida della Caritas diocesana, e l’arcivescovo di Bucarest, Aurel Perca. Alla celebrazione prenderà parte una rappresentanza degli ospiti dei centri della Caritas di Roma, che in questi anni hanno avuto modo di conoscere da vicino il sacerdote. La celebrazione potrà essere seguite in diretta sulla pagina Facebook della diocesi di Roma e in differita su Telepace alle ore 20.35.

Il nuovo vescovo è direttore della Caritas di Roma dal primo settembre 2018; ne era già vicedirettore dal 16 ottobre 2017. Nato il 22 settembre 1974 a Somusca-Bacau (Romania), entra al Seminario Minore della diocesi di Iasi, in Romania, nel 1990; frequenta il Seminario Maggiore di Iasi e nel 1996 arriva a Roma, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove completa gli studi e consegue il baccalaureato in Teologia. Il 29 giugno del 2000 viene ordinato presbitero a Iasi. A Roma, nel 2001, consegue la licenza in Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Educatore al Maggiore dal 2001 al 2004, è nominato collaboratore parrocchiale a San Frumenzio ai Prati Fiscali, di cui sarà viceparroco fino al 2010. Dal 2010 al 2012 è viceparroco a Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae. Nel 2012 don Ambarus diviene parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana, la prima comunità romana a ricevere la visita pastorale di Papa Francesco, il 26 maggio del 2013.

19 aprile 2021

É entrato nella luce della Resurrezione Mons. Giorgio Serenari

Roma, 24 aprile 2021

 

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

 

annunciano che oggi, memoria di San Fedele da Sigmaringen,

è entrato nella luce della Resurrezione

 

il Rev.do

Mons. Giorgio Serenari

di anni 88,

 

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

 

I funerali, presieduti da S.E. Mons. Vincenzo Apicella,

 si svolgeranno lunedí 26 aprile, alle ore 12:00,

presso la Parrocchia Nostra Signora di Guadalupe a Monte Mario

(Piazza Nostra Signora di Guadalupe 12).

Nella basilica di San Pietro concelebra la Messa nella quale Papa Francesco conferisce l’ordinazione presbiterale ai diaconi della diocesi di Roma

Nella basilica di San Pietro concelebra la Messa nella quale Papa Francesco conferisce l’ordinazione presbiterale ai diaconi della diocesi di Roma.

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giacomo in Augusta

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giacomo in Augusta.

É tornato alla Casa del Padre P. Livinius Esomchi Nnamani

Roma, 23 aprile 2021

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che oggi, memoria di San Giorgio martire,

è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do

P. Livinius Esomchi Nnamani

di anni 31,

 

 sacerdote per 23 giorni,

religioso nigeriano della “Mater Dei” ordinato Giovedì Santo

da S.E. Mons. Daniele Libanori per volontá di Papa Francesco

con dispensa a causa delle condizioni di salute critiche,

 

e, ricordandone la generosa e feconda testimonianza,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

 

La camera ardente e la preghiera alla chiusura della bara 

si terranno il 24 aprile, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, 

presso il Presidio Sanitario Medica Group Casilino

(Via Federico Calabresi, 27).

I funerali si svolgeranno lunedí 26 aprile, alle ore 11:00,

presso la Parrocchia San Giovanni Leonardi

(Via della Cicogna, 2).

Verso l’Incontro mondiale delle famiglie: l’hashtag e la preghiera ufficiali

La diocesi di Roma ed il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita presentano la preghiera ufficiale del X Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. Ed è già pronto anche l’hashtag ufficiale: #WMOF2022.

Il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero, commenta: «Pregare è un modo per entrare nel vivo dell’Anno Amoris Laetitia e della preparazione dell’evento di Roma. Tante famiglie e tante comunità – prosegue – da tempo attendevano di potersi incamminare, almeno spiritualmente, verso Roma. La preghiera le accompagnerà e le aiuterà a cogliere il messaggio dell’incontro».

«La preghiera sarà al centro del cammino di preparazione, guiderà i lavori e ispirerà le riflessioni per discernere, alla luce della fede, tra le nuove sfide che l’emergenza pandemica pone alla comunità ecclesiale nei confronti delle famiglie», aggiunge il cardinale vicario Angelo De Donatis. Per questo «invito tutti a prepararsi a questo evento di grazia che la Chiesa di Roma ha la gioia di ospitare, rivolgendo al Signore questa preghiera nell’intimità della propria famiglia, insieme alla comunità parrocchiale e diocesana».

L’amore familiare: vocazione e via di santità
Padre Santo,
siamo qui dinanzi a Te
per lodarti e ringraziarti
per il dono grande della famiglia.
Ti preghiamo per le famiglie consacrate nel sacramento delle nozze,
perché riscoprano ogni giorno la grazia ricevuta
e, come piccole Chiese domestiche,
sappiano testimoniare la tua Presenza
e l’amore con il quale Cristo ama la Chiesa.
Ti preghiamo per le famiglie
attraversate da difficoltà e sofferenze,
dalla malattia, o da travagli che Tu solo conosci:
sostienile e rendile consapevoli
del cammino di santificazione al quale le chiami,
affinché possano sperimentare la Tua infinita misericordia
e trovare nuove vie per crescere nell’amore.
Ti preghiamo per i bambini e i giovani,
affinché possano incontrarti
e rispondere con gioia alla vocazione che hai pensato per loro;
per i genitori e i nonni,
perché siano consapevoli
del loro essere segno della paternità e maternità di Dio
nella cura dei figli che, nella carne e nello spirito,
Tu affidi loro;
per l’esperienza di fraternità
che la famiglia può donare al mondo.
Signore, fa’ che ogni famiglia
possa vivere la propria vocazione alla santità nella Chiesa
come una chiamata a farsi protagonista dell’evangelizzazione,
nel servizio alla vita e alla pace,
in comunione con i sacerdoti ed ogni stato di vita.
Benedici l’Incontro Mondiale delle Famiglie.
Amen.
(Preghiera ufficiale per il X Incontro Mondiale delle Famiglie
22-26 giugno 2022)

La preghiera, composta in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie, scaturisce da una profonda gratitudine nei confronti del Padre celeste per il grande dono della famiglia, luogo privilegiato delle relazioni d’amore nonché di preghiera, come ha dimostrato anche l’esperienza della pandemia. Il testo prende spunto dal tema scelto da Papa Francesco per l’Incontro: “L’amore familiare: vocazione e via di santità”. La preghiera è pensata come uno strumento pastorale: può essere recitata fin d’ora in parrocchia, nelle comunità, a casa per prepararsi all’evento internazionale dell’anno prossimo.

23 aprile 2021

Il video di preghiera per le vocazioni

«Quest’anno le ordinazioni tornano nella quarta domenica di Pasqua, domenica 25 aprile – ricorda don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni – che è la Domenica del Buon Pastore. Un momento importante. Non possiamo, purtroppo, fare anche la veglia di preghiera che tutti gli anni in passato abbiamo realizzato, come momento di condivisione, preghiera e consapevolezza per le ordinazioni. Così si è pensato a un video». Don Rosini spiega con queste parole il senso di “Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata”, filmato realizzato dal Servizio diocesano stesso con la testimonianza di uno degli ordinandi, di padre Marko Ivan Rupnik, teologo e artista, e di don Gabriele Faraghini, rettore del Pontificio Seminario Maggiore.
.
«Le vocazioni sono iniziativa di Dio» sottolinea don Fabio Rosini, evidenziando anche come proprio in questo momento «nel Seminario Romano sia in corso la ristrutturazione della Cappella». Una felice coincidenza. «Entrando in cappella e vedendo i lavori di ristrutturazione ho pensato che somigliava un po’ alla vita del cristiano», riflette in proposito George Marius Bogdan, uno dei Dio diaconi che saranno ordinati sacerdoti da Papa Francesco. «Dio entra nella tua vita – prosegue –, distrugge delle cose, le asfalta completamente, altre le risistema, e poi costruisce qualcosa di nuovo». Così è successo anche lui, spiega raccontando come sia nata la sua vocazione: «Nel cuore ho il desiderio di farmi prete da quando avevo 9 anni e lessi un libro sulla vita di san Giovanni Bosco. Sognavo di diventare un prete come lui». E ancora: «Per fare il prete non sono pronto, ma per fortuna non sono solo, sono insieme a Dio… L’unica cosa che posso fare è fidarmi di lui e su questa fiducia gioco la mia vita. Il grande desiderio che ho nel cuore è riuscire a mantenere sempre la relazione con Dio».

Padre Rupnik, poi, spiega il senso della ristrutturazione della cappella del Seminario Maggiore, su cui sta lavorando una squadra del Centro Aletti sotto la sua direzione. «È la liturgia che crea uno spazio, una trasfigurazione del creato verso lo stadio definitivo dell’età dell’uomo. Lo spazio dove si svolge la liturgia viene delineato dall’evento della liturgia stessa», dice il gesuita. «Noi siamo il tempio di Dio, la casa di Dio e non una costruzione».

Mentre il rettore del Maggiore invita tutti alla preghiera per gli ordinandi: «Stiamo per vivere un momento molto bello e particolare, che è quello delle ordinazioni presbiterali», esordisce. Pregare per le vocazioni significa «chiedere al Signore il dono dello Spirito perché noi viviamo quella vita nuova che Lui ci ha dato», significa «pregare perché siamo cristiani autentici».

22 aprile 2021

Articoli recenti