2 Maggio 2025

«Prendiamo Maria con noi»: la Messa del cardinale nel secondo giorno di pellegrinaggio a Lourdes

Partono dalle sofferenze a cui ci riporta la parola “croce” le riflessioni del cardinale vicario Angelo De Donatis, nell’omelia della celebrazione eucaristica nel secondo giorno del pellegrinaggio diocesano a Lourdes. Una giornata caratterizzata dalla celebrazione della Via Crucis e dallo spazio per le confessioni personali, alla basilica di Santa Bernadette. «La parola “croce” – sottolinea il porporato – ci fa pensare a tutte le sofferenze e a tutti i sofferenti della storia e di oggi. Ciascuno di noi sa dare al termine “croce” una traduzione personale: la fatica della vita, un’incapacità di crescere nella fede, un dolore personale o familiare, oppure un momento di prova delle nostre comunità».

«Siam peccatori, è vero – prosegue –. Dobbiamo ammetterlo, senza vergogna, approfittando di questi giorni per vivere una bella confessione, per liberarci dei pesi che ci schiacciano, per urlare il nostro dolore al crocifisso che urla al Padre per noi. Lasciamoci riconciliare con Dio, che perdona tutte le nostre colpe».

Infine l’affidamento a Maria, cifra di tutto il pellegrinaggio diocesano. «Siam peccatori, ma siamo amati, perdonati, purificati. L’acqua di Lourdes che beviamo e con cui ci laviamo la faccia, è solo un segno, bellissimo, di una purificazione totale, che ci renderà pronti a riprendere il cammino. E da qui non usciamo soli. Prendiamo Maria con noi, di nuovo, nella nostra casa, nella nostra intimità. Ella ci genera di nuovo e ci rende liberi di amare».

«Per arrivare a Gesù c’è bisogno di una persona totalmente capaci di aprirci il cuore, cioè di Maria»: a ribadirlo è don Savino Lombardi, responsabile dei pellegrinaggi mariani per l’Opera romana pellegrinaggi.

Leggi l’omelia del cardinale De Donatis

25 agosto 2020

Al Pantheon il primo Festival Organistico Internazionale

Inizia il 5 settembre e prosegue fino al 3 ottobre, ogni sabato alle ore 17.30, nella basilica di Santa Maria ad Martyres, meglio conosciuta come Pantheon, il I Festival Organistico Internazionale, che vedrà tra gli esecutori dell’edizione 2020 quattro organisti di fama internazionale e una giovane promessa italiana proveniente dal Conservatorio di Matera.

L’organo della basilica, inaugurato dal maestro don Raffaele Manari il 23 settembre 1926, è dotato di un somiere di tipo elettro-pneumatico a valvole coniche detto “a doppio scompartimento”, adatto all’interpretazione di musica romantica, e possiede 12 registri reali posti sopra un somiere a doppio scompartimento ed azionati da entrambe le tastiere e dalla pedaliera della consolle. L’insieme delle canne è posto in cassa espressiva all’interno della nicchia alla destra dell’abside.

Su ispirazione dell’Evangelii gaudium e «con l’intento di creare un itinerario artistico che sia al tempo stesso catechesi e mistagogia cristiana – spiega il capitolo dei canonici –, la basilica ha deciso di istituire, con cadenza annuale nel mese di settembre, quale attività pastorale di eccellenza, il Festival Organistico Internazionale».

Gli appuntamenti di questo anno sono affidati a musicisti europei: si comincia con il maestro Jean Christophe Geiser, della cattedrale di Losanna, che proporrà musiche di Bach, Vivaldi, Roparts, Vierne. Sabato 12 protagonista invece Francesco Buccolieri, giovane promessa dal Conservatorio di Matera; mentre sabato 19 settembre si esibirà il maestro Giancarlo Parodi, della basilica Santa Maria Assunta di Gallarate. Quindi, il 26, il maestro Ignace Michiels, della cattedrale di Bruges; la conclusione il 3 ottobre con il maestro Johannes Trumpler, della cattedrale di Dresda.

L’ingresso ai concerti sarà libero e gratuito e avverrà secondo le norme anti-covid previste per le chiese.

E’ tornata alla casa del Padre Mezida, mamma di don Erik Jules

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Don Erick Jules,

Vicario parrocchiale della Parrocchia di San Pio V,

per la morte della sua cara mamma

Mezida

di anni 87

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,

ricco di misericordia, perché conceda a Mezida il premio

della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno oggi, 25 agosto 2020, ad Haiti

 

25 agosto 2020

«Non lasciamoci sfuggire questa occasione»: la prima Messa del cardinale De Donatis da Lourdes

«Eccomi, eccoci di nuovo a Lourdes, in un anno tutto particolare, con un’emozione diversa, con un’intenzione unica, con la consapevolezza di un privilegio nel rappresentare tantissimi altri pellegrini di Roma, d’Italia e del mondo che quest’anno non sono potuti partire, per diversi motivi che conosciamo». Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha celebrato, questa sera alle 19, la prima Messa da Lourdes, dando così il via ufficiale al pellegrinaggio diocesano nella cittadina francese.

Una tradizione, quella del cammino diocesano di fine agosto, che quest’anno «non era scontata», anzi era «un azzardo, una scommessa» come ha sottolineato monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi, che ha organizzato il viaggio. «Essere qui oggi ha del miracoloso, è una gioia grande», ha ribadito monsignor Chiavarini, ricordando come il pellegrinaggio si sta svolgendo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza sanitaria previste in Francia e in Italia: distanziamento fisico e obbligo di mascherina, anche all’aperto nello spazio del Santuario mariano.

Alla pandemia sono state dedicate anche le parole del cardinale De Donatis nella celebrazione delle ore 19. «Questo periodo – ha infatti sottolineato nell’omelia – non è stato una “parentesi”, ma piuttosto un tempo in cui siamo “stati arati” per fare di noi “il terreno buono” che accoglie il seme dei doni di Dio, nel buio, nel silenzio e nella prova. Il seme è cresciuto, notte e giorno, “come, noi stessi non sappiamo” (cfr. Mc 4,27), in un modo originale rispetto ai nostri piani. Papa Francesco nell’omelia della Messa di Pentecoste ha detto: “Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi”».

Gli effetti della crisi si vedono anche nella cittadina di Bernadette: molti alberghi e ristoranti chiusi, mentre il Santuario sta iniziando ad accogliere i primi gruppi di pellegrini in arrivo dopo diversi mesi. «Quest’anno – ha detto De Donatis – è stato per l’umanità un inizio di crisi, economica, sociale, psicologica, relazionale. Ma anche per noi cristiani è stato ed è un tempo in cui abbiamo dovuto rinunciare a tante sicurezze, per essere invitati a ricominciare, facendoci piccoli. È stato commovente sapere che tante famiglie, soprattutto nella settimana santa, siano diventate veramente piccole chiese domestiche, dove i genitori hanno aiutato i figli a pregare e a vivere l’attesa della Pasqua e dove i figli hanno accompagnato i genitori sulla via della semplicità».

Infine, la conclusione: «Non lasciamoci sfuggire questa occasione, non perdiamo di vista Lui. Se siamo chiamati ancora ad essere distanziati socialmente e a mettere una mascherina, da Lui corriamo senza problemi, non temendo di abbracciarlo forte, di stringerci a Lui senza maschere, nella verità della nostra vita e nella nudità della nostra fragilità. Maria ci sarà da guida».

Leggi l’omelia del cardinale De Donatis

24 agosto 2020

Al via il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

«La diocesi di Roma torna a Lourdes per portare a Maria, all’Immacolata, la situazione che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo e trovare il lei ancora conforto e coraggio per poter continuare il nostro cammino da pellegrini in questo momento». Il cardinale vicario Angelo De Donatis parla dall’aeroporto di Roma Fiumicino, mentre si prepara a salire sul volo Albastar diretto a Lourdes. Il porporato è alla guida del tradizionale pellegrinaggio diocesano, organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi: 184 i partecipanti, tra cui 40 sacerdoti romani; i vescovi ausiliari monsignor Paolo Ricciardi e monsignor Guerino Di Tora; il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli e l’arcivescovo Piero Marini.

La partenza è avvenuta questa mattina alle ore 10.30 dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Arrivati a Lourdes, i partecipanti alloggeranno in albergo e ogni giorno potranno prendere parte a catechesi e celebrazioni, tutto nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Il pellegrinaggio sarà aperto dalla presentazione del documentario “Lourdes”, dei registi francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai, acclamato dalla critica in Francia e presentato alla Filmoteca Vaticana il 13 febbraio scorso. «Per quanto concerne le misure di sicurezza sanitaria per il Covid – spiega don Savino Lombardi, coordinatore del pellegrinaggio diocesano – ci atteniamo scrupolosamente a quanto previsto sia in Italia che in Francia, cioè mantenere le distanze e usare sempre la mascherina nei luoghi chiusi, anche durante le celebrazioni e durante il viaggio in aereo. All’interno del Santuario terremo le mascherine anche negli spazi all’aperto. A differenza del passato non ci sarà la processione aux flambeaux, sostituito dalla recita del Rosario dalla Grotta; non ci sarà neanche al processione eucaristica, ma solo l’adorazione alla basilica di Santa Bernadette lato Grotta, martedì alle 17».

«Finalmente è arrivato il giorno della partenza per questo pellegrinaggio tradizionale, da almeno cinquanta anni – dichiara l’amministratore delegato dell’Orp monsignor Remo Chiavarini –. L’ultima settimana di agosto la diocesi di Roma parte per Lourdes, e lo fa anche quest’anno, il che non era scontato. Un motivo ancora maggiore di gratitudine, di gioia, di emozione. Ma anche un motivo di grande speranza per la diocesi e per tutti, perché la vita è più forte delle difficoltà».

Ricordiamo che diversi momenti del pellegrinaggio diocesano saranno trasmessi in televisione e sui social media, per far vivere questa esperienza comunitaria anche a quanti non potranno partecipare fisicamente. In particolare, Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 18 di tivusat e 157 di Sky) trasmette, a partire da lunedì 24, alle ore 18, come di consueto, il Santo Rosario, con la Messa alle ore 19 dalla Grotta di Massabielle; lo stesso avverrà nelle giornate di martedì e mercoledì. Telepace (canale 73 e 214 in hd, 815 di tivusat e 515 di Sky) propone invece, oltre al Rosario delle 18 e alla Messa delle 19, alcune testimonianze in diretta alle ore 18.30 nella giornata di lunedì; nei giorni di martedì e mercoledì ci saranno invece due appuntamenti in diretta, alle 11.30 e alle 18.30, mentre giovedì soltanto alle 11.30. Il 27 inoltre, alle ore 8.45, Telepace proporrà in diretta la Messa conclusiva del pellegrinaggio. Su Nsl (canale 74 del digitale terrestre) andrà in onda il “Diario del pellegrinaggio” il 25, il 26 e il 27 alle ore 20; domenica, poi, alle 9.30, uno speciale sull’iniziativa diocesana. Ancora, la Messa delle 19 verrà trasmessa sulle pagine Facebook di Ewtn Vatican, Ewtn Vaticano, Aci Stampa. Previsti anche servizi sui canali Rai. Il pellegrinaggio potrà essere seguito anche sui social media della diocesi di Roma e dell’Opera romana pellegrinaggi.

24 agosto 2020

E’ entrato nella luce della Resurrezione don Giampiero Arabia

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che il 23 agosto è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do Don Giampiero Maria Arabia,

di anni 54

Missionario Fidei donum nella Diocesi di Aachen (Germania),

Parroco della Parrocchia di Nostra Signora del Suffragio

e Sant’Agostino di Canterbury dal 2009 al 2018,

Membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra

ed i Beni Culturali dal 2011 al 2018

e, ricordandone il generoso e fecondo ministero pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

 

Le esequie di Don Giampiero Maria Arabia, saranno celebrate a Roma giovedì 27 agosto 2020 alle ore 9.00 nella Parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale (Piazza Santa Maria delle Grazie, 5); a Rogliano (CS), paese natale di Don Giampiero Maria Arabia, venerdì 28 agosto 2020 alle ore 10.00 nella chiesa di San Pietro.

A Rogliano, inoltre, giovedì 27 agosto 2020 alle ore 19.30, nella chiesa di San Pietro, si terrà una veglia di preghiera.

 

24 agosto 2020

Pellegrinaggio diocesano a Lourdes

Pellegrinaggio diocesano a Lourdes.

Partenza dei campi estivi di formazione del Cor

Partenza dei campi estivi di formazione del Cor.

A Lourdes in diretta: il pellegrinaggio diocesano trasmesso in tv

Dal 24 al 27 agosto la diocesi di Roma promuove, come ogni anno, il tradizionale pellegrinaggio a Lourdes guidato dal cardinale vicario Angelo De Donatis, con l’organizzazione dell’Opera romana pellegrinaggi. È il primo pellegrinaggio della diocesi in tempo di pandemia: un cammino di ringraziamento e di affidamento alla Vergine Maria, che ha accompagnato e ispirato la preghiera della diocesi fin dall’inizio del lockdown, con le celebrazioni quotidiane al santuario della Madonna del Divino Amore. Proprio per via della situazione sanitaria, buona parte del pellegrinaggio verrà trasmesso in televisione, in modo da consentire ai fedeli che non potranno partecipare fisicamente al cammino di essere uniti nella preghiera.

Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 18 di tivusat e 157 di Sky) trasmette, a partire da lunedì 24, alle ore 18, come di consueto, il Santo Rosario, con la Messa alle ore 19 dalla Grotta di Massabielle; lo stesso avverrà nelle giornate di martedì e mercoledì. Telepace (canale 73 e 214 in hd, 815 di tivusat e 515 di Sky) propone invece, oltre al Rosario delle 18 e alla Messa delle 19, alcune testimonianze in diretta alle ore 18.30 nella giornata di lunedì; nei giorni di martedì e mercoledì ci saranno invece due appuntamenti in diretta, alle 11.30 e alle 18.30, mentre giovedì soltanto alle 11.30. Il 27 inoltre, alle ore 8.45, Telepace proporrà in diretta la Messa conclusiva del pellegrinaggio. Su Nsl (canale 74 del digitale terrestre) andrà in onda il “Diario del pellegrinaggio” il 25, il 26 e il 27 alle ore 20; domenica, poi, alle 9.30, uno speciale sull’iniziativa diocesana. Ancora, la Messa delle 19 verrà trasmessa sulle pagine Facebook di Ewtn Vatican, Ewtn Vaticano, Aci Stampa. Previsti anche servizi sui canali Rai. Il pellegrinaggio potrà essere seguito anche sui social media della diocesi di Roma e dell’Opera romana pellegrinaggi.

«Quando si parte in pellegrinaggio non si va mai a pregare solo per se stessi – sottolinea il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma don Walter Insero –; trasmettere e raccontare alcuni momenti in televisione o sui social sarà un modo per condividere questa esperienza spirituale che tradizionalmente viviamo alla fine dell’estate, un modo per sentire ancor più forte la nostra appartenenza alla comunità diocesana che si riunisce come popolo in preghiera. Sarà l’occasione per portare alla Grotta delle apparizioni quanti non potranno fisicamente esserci, perché magari anziani o malati, ma che potranno vivere così questa esperienza in comunione con gli altri fedeli, con il cardinale vicario e i vescovi ausiliari e con i sacerdoti presenti».

«Andremo a Lourdes per ringraziare la Vergine Maria e per affidarci una volta di più alla sua protezione materna», dichiara don Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi. «Per dare nuovo vigore alla vita delle nostre comunità ed al nostro spirito missionario, abbiamo deciso di ritornare nei luoghi santi, dove più forte è l’azione dello Spirito, la vera sorgente dell’evangelizzazione – riflette il sacerdote –. Abbiamo molti motivi per prenderci un tempo di preghiera in questi luoghi di speciale vicinanza al Signore. Possiamo ringraziarlo per aver protetto le nostre vite, ma anche chiedere aiuto per tutte le nostre necessità, così come consegnare nelle sue mani tutte le persone a noi care. Diamo alla nostra città un’occasione di rinforzare la fiducia e la speranza, di sentirci confortati e rassicurati, di crescere in un vero senso di solidarietà».

La partenza, come detto, è prevista il 24 agosto, a bordo di voli Albastar, dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Arrivati a Lourdes, i partecipanti alloggeranno in albergo e ogni giorno potranno prendere parte a catechesi e, celebrazioni, tutto nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Il pellegrinaggio sarà aperto dalla presentazione del documentario “Lourdes”, dei registi francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai, acclamato dalla critica in Francia e presentato alla Filmoteca Vaticana il 13 febbraio scorso. Al cammino diocesano prenderanno parte anche i vescovi ausiliari monsignor Paolo Ricciardi e monsignor Guerino Di Tora.

21 agosto 2020

San Bernardo e la visione della Scala del Cielo

Il giorno 20 di questo mese di agosto facciamo memoria di uno dei santi mariani per eccellenza, colui che viene conosciuto per essere il cantore della Vergine per antonomasia, San Bernardo di Chiaravalle (1090-1153).

Oltre ad essere il membro più famoso dei Cistercensi, fondati da Roberto di Molesmes a Cîteaux, è anche conosciuto per il suo carattere fermo e deciso nel vivere pienamente la regola di vita del suo ordine e per essere instancabile nell’esortare tutti alla santità.

Come spesso è accaduto nella gloriosa storia della nostra città di Roma, anche San Bernardo ha toccato il suolo romano. Era infatti l’anno 1138 quando il papa Innocenzo II decise di affidare la custodia dell’Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio alle Tre Fontane all’ordine dei Cistercensi.

Allora come oggi, il complesso abbaziale delle Tre Fontane, anche se con le dovute differenze, vanta tre chiese molto importanti: la chiesa del martirio di San Paolo, dov’è custodita la colonna sulla quale, secondo la tradizione, è avvenuta la decapitazione dell’Apostolo delle Genti; la chiesa di Santa Maria in Scala Cœli, che nella cripta custodisce la prigione dove San Paolo trascorse le ultime ore prima del martirio, e la chiesa abbaziale vera e propria.

Al tempo di San Bernardo la Chiesa di Santa Maria in Scala Cœli, che già sorgeva sui resti di un antico tempio pagano, era un oratorio dedicato ai Santi Zenone e compagni martiri, soldati romani cristiani condannati a morire alle Tre Fontane dopo essere stati sfruttati dall’imperatore Diocleziano per la costruzione delle sue terme.

Precisamente in quest’oratorio, alla presenza dello stesso papa Innocenzo II, San Bernardo, mentre celebrava la Santa Messa, ebbe la visione delle anime del Purgatorio che su una scala venivano portate dagli angeli in Cielo, dove erano accolte da Maria. È stata proprio questa visione che ha dato il nome attuale alla chiesa: Santa Maria in Scala Cœli.

La chiesa, a pianta ottagonale in laterizio e travertino, risale al XVI secolo e i lavori furono iniziati nel 1582 da Giacomo della Porta su commissione di Alessandro Farnese. L’edificio presenta lungo i suoi lati tre absidi e la tela che rappresenta la visione di San Bernardo, di Desiderio de Angelis, è ospitata nell’abside alla sinistra dell’ingresso ed è incorniciata da due colonne con capitelli corinzi.

Nella tela vediamo il Santo intento a celebrare la santa Messa di suffragio per le anime del Purgatorio e sulla sinistra in basso possiamo vedere le anime sante, immerse nel fuoco purificatore del Purgatorio che, grazie al Santo Sacrificio della Messa, salgono al Cielo accompagnate dagli angeli e accolte alle porte del Paradiso da Colei che è la Ianua Cœli, la Porta del Cielo, Maria Santissima.

Quando si parla di San Bernardo, infatti, non si può trascurare il suo amore alla Vergine Maria alla quale soleva rivolgersi con affetto incondizionato e con fiducia senza pari. Facciamo nostra, in questo mese di agosto, una delle più belle preghiere scritte da Bernardo, che mostra la sua totale fiducia in Maria Santissima, e rinnoviamo ogni giorno il nostro amore a Lei, Aiuto dei cristiani e Porta del Cielo:

Ricordati, o piissima Vergine Maria,

non essersi mai udito al mondo

che alcuno abbia ricorso al tuo patrocinio,

implorato il tuo aiuto,

chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato.

Animato da tale confidenza,

a te ricorro, o Madre, Vergine delle Vergini,

a te vengo e, peccatore contrito, innanzi a te mi prostro.

Non volere, o Madre del Verbo,

disprezzare le mie preghiere,

ma ascoltami propizia ed esaudiscimi. Amen.

Articolo a cura delle Missionarie della Divina Rivelazione

 

E’ entrato nella luce della Resurrezione il padre di don Antony Chako

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di don Antony Thekkekalathunkal Chako,

per la morte del sua caro papà

signor Chako

di anni 91

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,

ricco di misericordia, perché conceda a Chaco il premio

della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

Il 15 settembre alle ore 18, nella Parrocchia della Trasfigurazione di Nostro

Signore Gesù Cristo (Piazza della Trasfigurazione, 2), verrà celebrata una Messa di

suffragio.

Solidarietà al Libano: un fondo straordinario da 25mila euro

Il porto di Beirut dopo l'esplosione (foto Agenzia Sir)

Un fondo straordinario per le prime emergenze di 25 mila euro, una colletta nelle comunità parrocchiali di Roma e l’invito alla preghiera. Così la Chiesa di Roma, su iniziativa del cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, aderisce all’appello alla solidarietà che il Santo Padre ha pronunciato a favore della città di Beirut e della Chiesa del Libano duramente colpite dall’esplosione avvenuta lo scorso 4 agosto.

«Preghiamo – ha detto Papa Francesco – per le vittime e i loro familiari, e per il Libano, perché con l’impegno di tutte le componenti politiche, sociali e religiose possa affrontare questo momento così tragico e doloroso e con l’aiuto della comunità internazionale possa superare la grave crisi che sta attraversando».

Mentre continua a crescere il numero delle persone decedute, attualmente circa 150, e dei feriti che sono più di 5 mila, si parla di oltre 300 mila sfollati. «È una situazione terribile e disastrosa e ci troviamo nella confusione più totale», riferisce Rita Rhayem, direttore di Caritas Libano, il cui staff si è immediatamente attivato per soccorrere le persone colpite dall’esplosione. Solo nella giornata di ieri la Caritas Libano ha distribuito 2.300 pasti caldi, acqua e attivato un presidio sanitario. «La situazione è critica e questa è la prima volta che affrontiamo un’emergenza di tale portata. La situazione è apocalittica, ma noi non ci fermiamo e andiamo avanti per aiutare tutte le persone in difficoltà», sottolinea Rhayem. «Vi sono molti morti e molti feriti, e da un punto di vista sanitario il quadro probabilmente peggiorerà rapidamente a causa degli effetti dei gas tossici. Caritas Libano si sta preparando a questa eventualità, ma i nostri centri sanitari non hanno mezzi per affrontare una simile evenienza e le operazioni di salvataggio sono rese ancora più difficili dalla mancanza di elettricità». Anche il quartier generale di Caritas Libano è stato gravemente danneggiato dall’esplosione.

La catastrofe colpisce un paese già piegato da una pesante crisi economica e sociale acuitasi nell’ultimo anno: più di un quarto della popolazione vive con meno di 5 dollari al giorno. Dall’ottobre 2019, migliaia di persone hanno riempito le piazze del Paese per protestare contro la corruzione endemica dell’establishment politico, alimentata dal sistema “confessionale” che genera povertà.

A questo si aggiunge l’altissimo numero di rifugiati ospitati nel paese: circa un milione – quasi tutti siriani colpiti da una guerra che dura da 10 anni – su 4,5 milioni di abitanti compresi i cittadini palestinesi rifugiati negli anni precedenti. Il Libano è tra i paesi al mondo con il più alto numero di profughi in rapporto alla popolazione: ogni mille abitanti se ne contano più di 150. Moltissimi fra i profughi non hanno un’identità legale: niente documenti, niente lavoro, niente diritti. Un quadro complesso in un paese sempre più alla fame.

È possibile contribuire con donazioni al conto corrente postale 001021945793 intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS (Via Casilina Vecchia 19), causale “Libano 2020”; bonifico bancario Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793.

6 agosto 2020

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