22 Giugno 2025

Le nomine: novità in diciotto parrocchie e in Vicariato

Cambiamenti in diciotto parrocchie romane, dove arriveranno altrettanti nuovi parroci, e in due Uffici del Vicariato. Diventa infatti direttore dell’Ufficio amministrativo della diocesi don Francesco Galluzzo, già membro del Consiglio diocesano per gli affari economici, che sostituisce monsignor Mario Scala, alla guida dell’organismo per 18 anni; mentre il Servizio diocesano per la pastorale giovanile è affidato a don Alfredo Tedesco, finora vicario parrocchiale a Santa Chiara e assistente ecclesiastico diocesano dell’Azione cattolica ragazzi. Tedesco succede a don Antonio Magnotta, nominato parroco di San Roberto Bellarmino (piazza Ungheria). Mentre il nuovo direttore della Casa di esercizi di Montefiolo sarà don Alessandro Palla. Don Bonifacio Sarte è invece il nuovo assistente ecclesiastico diocesano del Centro sportivo italiano – Csi Roma.

Quanto alle parrocchie, sono sette le comunità coinvolte nel settore Est. A Santa Maria Madre dell’Ospitalità (via del Torraccio, a Torrenova) diventa parroco don Massimiliano Caliandro; mentre a Sant’Eligio (via Fosso dell’Osa, zona Villaggio Prenestino) arriva invece padre Dario Frattini. A Lunghezza, la comunità della Santissima Trinità (via delle Cerquete) dà il benvenuto a don Josè Arcila Arteaga; nel quartiere Alessandrino, per la precisione a San Giustino (viale Alessandrino), giunge don Valentino Ferraro; ancora, a Sant’Agapito (viale della Venezia Giulia), quartiere Collatino, il nuovo parroco sarà don Paolo Boumis. A Santa Edith Stein (via Siculian), a Torre Angela, ecco don Francesco Annesi, mentre a Santa Teresa di Calcutta (via Guido Fiorini), a Ponte di Nona, don Maurizio Bartolucci.

Due le parrocchie del settore Sud che vedono arrivare un nuovo parroco: Santa Maria Mater Ecclesiae (via Sciangai), all’Eur–Torrino, accoglie don Gian Gabriele Bruscagin; e Santa Giovanna Antida Thouret (via Roberto Ferruzzi), nella zona di Fonte Meravigliosa, che riceve don Davide Lees.

Un nuovo parroco anche per la comunità di San Lino (via Cardinale Garampi, zona Pineta Sacchetti), al settore Ovest: è don Pierluigi Stolfi, attuale direttore dell’Ufficio diocesano edilizia di culto.

Nel settore Nord, quattro parrocchie avranno un nuovo parroco. Oltre a San Roberto Bellarmino, sono il Sacro Cuore di Gesù a Ponte Mammolo (via Casal de’ Pazzi), San Liborio (via Tino Buazzelli), a Monte Sacro Alto, e Santi Elisabetta e Zaccaria (via Sulbiate), a Prima Porta. Della prima comunità diventa parroco don Francis Refalo; della seconda don Joseph Augustine Alencherry e della terza don Joseph Alex De Leon.

Anche nel settore Centro giungeranno quattro nuovi parroci in altrettante parrocchie. Monsignor Daniele Micheletti è chiamato alla guida di San Lorenzo in Lucina (piazza omonima); don Salvatore Cernuto ai Santi Marcellino e Pietro al Laterano (via Merulana); don Elio Lops ai Santi Vitale e Compagni Martiri in Fovea (via Nazionale). Infine don Luca Angelelli sarà parroco a Santa Marcella (via Giovanni Battista Belzoni, quartiere Ostiense).

14 giugno 2020

SS. Corpo e Sangue di Cristo con il Santo Padre

SS. Corpo e Sangue di Cristo con il Santo Padre.

Firmata in Vicariato l’“Alleanza per Roma”

Una “Alleanza per Roma” tra Chiesa e istituzioni, terzo settore e istituzioni private, per sostenere «coloro che rischiano di rimanere esclusi dalle tutele istituzionali e che hanno bisogno di un sostegno che li accompagni, finché potranno camminare di nuovo autonomamente». Papa Francesco ha istituito il Fondo “Gesù Divino Lavoratore” con uno stanziamento di un milione di euro, al quale hanno aderito la Regione Lazio e il Comune di Roma entrambi con 500 mila euro. E il Fondo non è che il primo strumento di questa Alleanza, come hanno spiegato oggi i primi firmatari: il cardinale vicario Angelo De Donatis, la sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. L’incontro di questa mattina è stato trasmesso in streaming sull pagina Facebook della diocesi e in diretta su Telepace.

«Non vogliamo solo erogare un contributo economico: vogliamo restituire dignità a coloro che a causa della perdita del lavoro sono caduti nello scoraggiamento pensando di non farcela», ha detto il cardinale De Donatis introducendo i lavori nella Sala degli Imperatori del Palazzo Apostolico Lateranense. «Contribuendo come comunità cristiana al Fondo Gesù Divino Lavoratore e al progetto “Alleanza per Roma” vogliamo raccogliere l’invito rivolto dal Papa a tutti i cittadini di Roma, a tutte le istituzioni civili, politiche ed economiche e all’associazionismo, per una collaborazione attiva e senza pregiudizi che possa contribuire con coraggio a superare le gravi criticità del momento presente. Tutti possiamo aderire».

Il Fondo si propone di accompagnare 1.800 famiglie che hanno subito una drastica riduzione del reddito. Famiglie in difficoltà economica e per le quali le misure straordinarie promosse dalle Istituzioni risultano inadeguate. Le famiglie ammesse al programma riceveranno un contributo per il sostegno economico da 300 euro fino a un massimo di 600 euro mensili (per famiglie con 5 o più componenti) per un arco temporale di 3 mesi, eventualmente rinnovabili in base all’evoluzione della crisi e della disponibilità del Fondo fino a un massimo di 6 mesi. I Centri di ascolto attueranno un accompagnamento e un monitoraggio con la presa in carico relazionale dei beneficiari. Le famiglie che non potranno beneficiare del Fondo “Gesù Divino Lavoratore” verranno indirizzate verso le altre misure attivate dalla diocesi di Roma per l’emergenza Covid-19. «Aiutare chi in questo momento è rimasto a terra a non perdere speranza e la dignità e a sapere che c’è qualcuno che lo supporta», ha commentato la sindaca Raggi. Mentre Zingaretti ha dichiarato: «Insieme ai provvedimenti che si stanno adottando per riaccendere il motore dello sviluppo è importante riaccendere il motore della solidarietà e dimostrare che siamo una comunità forte, unita, capace reagire compatta a reagire crisi senza precedenti».

Leggi il discorso integrale del cardinale De Donatis

12 giugno 2020

Presentazione del Fondo Gesù Divino Lavoratore

La proposta di adorazione per il Corpus Domini

Domenica prossima sarà la solennità del Corpo e del Sangue del Signore; il Papa celebrerà a San Pietro, contrariamente a quanto fatto in passato. Quest’anno, infatti, non è possibile organizzare la processione eucaristica a causa delle disposizioni sanitaria. Per questo l’Ufficio liturgico del Vicariato propone un semplice schema di adorazione eucaristica, da proporre ai fedeli alla fine di ogni Messa o della celebrazione principale. La traccia è scaricabile dal sito internet dell’Ufficio diocesano.

Se per l’adorazione si usa l’ostensorio, all’offertorio si prepara sull’altare anche la particola con la lunetta nella teca, da consacrare. Dopo la distribuzione della comunione si ripone l’Eucaristia nel tabernacolo e si espone l’ostia consacrata nell’ostensorio, mentre si esegue un canto eucaristico; oppure, se non si usa l’ostensorio, si lascia sull’altare la pisside chiusa con il coperchio. Se si usa l’incenso, si infonde l’incenso nel turibolo e si incensa l’Eucaristia. Quindi chi presiede va alla sede e prega l’orazione dopo la comunione. Si può quindi proseguire con un tempo di adorazione eucaristica.

Proposti anche alcuni brani biblici e canti adatti alla solennità.

11 giugno 2020

Preghiera per i malati a San Giustino

Preghiera per i malati a San Giustino, a cura del Centro per la pastorale sanitaria.

Il sussidio per gli adolescenti sulla figura di Maria

Giornate residenziali in gruppi da dieci, mattine o pomeriggi da passare insieme al posto dei classici campi estivi. Ecco la proposta del Servizio diocesano per la pastorale giovanile per «essere vicini agli adolescenti durante il periodo estivo», come sottolinea il direttore don Antonio Magnotta. Per queste proposte, il Servizio diocesano offre una traccia incentrata sulla figura di Maria, dal titolo “Datevi al meglio della vita. Con Maria di Nazareth diventa influencer di Dio”. «Al di là della traccia e del contenuto – conclude don Magnotta – ci incoraggiamo a non trascurare la relazione con i ragazzi, grande tesoro di questi mesi!»

Le attività possono proprio essere facilmente adattate per un gruppo di dieci e possono coprire senza problemi una settimana. Disponibili anche dei video di supporto, che potranno aiutare in questo riadattamento, sul sito www.pastoralegiovanileroma.it e sulla pagina Facebook Pastorale Giovanile Roma.

Il sussidio potrà essere ritirato gratuitamente in Vicariato, fino al 30 giugno, tutte le mattine dalle 9 alle 12.30 e il martedì e il mercoledì anche dalle 14.30 alle 17 (secondo piano, accanto alla Cappella). Per informazioni e dubbi contattare, negli stessi orari, il numero 06.69886212.

10 giugno 2020

Accordo tra Spallanzani e Vicariato: test sierologici gratuiti per i sacerdoti

Grazie a un accordo tra l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e il Vicariato di Roma sarà possibile, per i sacerdoti che lo richiedono, sottoporsi al test sierologico, utile a verificare la presenza di eventuali anticorpi Sars-Cov-2 (Covid-19). Il test è gratuito e verrà effettuato nel Palazzo del Vicariato, in una o più date (a seconda del numero delle prenotazioni) a partire dalla fine del mese di giugno.

Per usufruire di questo servizio, informano dalla Segreteria Generale del Vicariato, è necessario manifestare l’intenzione di sottoporsi al test, fornendo i propri dati (nome, cognome, un recapito telefonico e un indirizzo e-mail) entro lunedì 15 giugno 2020, inviando una e-mail a segreteria.sanitaria@diocesidiroma.it. Si riceverà una comunicazione con la data e l’orario del test attraverso una e-mail.

Nel giorno del test – un rapido prelievo di sangue per il quale non è necessario essere a digiuno – si adotterà l’ordine alfabetico. È opportuno portare con sé la tessera sanitaria. Nel caso in cui risultaste positivi al test, verrà fatto il tampone in loco, il cui esito, se positivo, verrà comunicato successivamente.

«Desidero esprimere un sincero ringraziamento – dice il prelato segretario monsignor Pierangelo Pedretti – alla direzione dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e a monsignor Paolo Ricciardi, vescovo delegato per la Pastorale della Salute, per l’interessamento, la disponibilità e lo spirito di servizio profusi in questa iniziativa».

9 giugno 2020

Disponibili guanti per parrocchie e rettorie

A partire da domani, mercoledì 10 giugno, e poi ogni giorno dal lunedì al venerdì (dalle ore 8.30 alle ore 13) si potranno ritirare gratuitamente nel palazzo del Vicariato, al piano terra, tre confezioni da 100 pezzi di guanti per ogni parrocchia e rettoria. Si tratta di guanti in vinile senza polvere, trasparenti e di taglia standard L, offerti dalla diocesi di Roma.

9 giugno 2020

E’ tornato alla Casa del Padre monsignor Vincenzo Zinno

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do

Mons. Vincenzo Zinno,

di anni 90,

Canonico Camerlengo e Prefetto del Museo

della Basilica del Santissimo Salvatore

e Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano,

Parroco della Parrocchia di Santa Maria in Domnica alla Navicella

dal 1988 al 2003,

Parroco della Parrocchia di San Damaso dal 1965 al 1988

e, ricordandone il generoso e fecondo ministero pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

 

I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 10 giugno 2020, alle ore 16.00,

presso la Basilica del Santissimo Salvatore

e Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano

e saranno presieduti dal Cardinale Vicario Angelo De Donatis.

 

9 giugno 2020

Nasce il Fondo Gesù Divino Lavoratore: l’iniziativa di Papa Francesco per la diocesi di Roma

«Come vescovo di Roma ho deciso di istituire nella diocesi il Fondo “Gesù Divino Lavoratore”, per richiamare la dignità del lavoro, con uno stanziamento iniziale di 1 milione di euro alla nostra Caritas diocesana». Nasce così, per volontà di Papa Francesco, un nuovo Fondo di sostegno economico pensato per sostenere tutte le persone provate dalla crisi derivata dalla pandemia di coronavirus; in particolare, come scrive il Pontefice in una lettera indirizzata al cardinale vicario Angelo De Donatis, «per coloro che rischiano di rimanere esclusi dalle tutele istituzionali e che hanno bisogno di un sostegno che li accompagni, finché potranno camminare di nuovo autonomamente».

Il pensiero del Santo Padre va «alla grande schiera dei lavoratori giornalieri e occasionali, a quelli con contratti a termine non rinnovati, a quelli pagati a ore, agli stagisti, ai lavoratori domestici, ai piccoli imprenditori, ai lavoratori autonomi, specialmente quelli dei settori più colpiti e del loro indotto. Molti sono padri e madri di famiglia che faticosamente lottano per poter apparecchiare la tavola per i figli e garantire ad essi il minimo necessario».

Per loro, e non soltanto, nasce il Fondo Gesù Divino Lavoratore, al quale tutti sono chiamati a contribuire, a cominciare dalle istituzioni. «Mi piace pensare – scrive infatti Papa Francesco – che possa diventare l’occasione di una vera e propria alleanza per Roma in cui ognuno, per la sua parte, si senta protagonista della rinascita della nostra comunità dopo la crisi. Questo Fondo vorrebbe essere un segno capace di sollecitare tutte le persone di buona volontà ad offrire un gesto concreto di inclusione soprattutto verso coloro che cercano conforto, speranza e riconoscimento dei propri diritti. Invito quindi tutte le istituzioni e i nostri concittadini a condividere in modo generoso ciò che hanno a disposizione in questo tempo così straordinario e carico di bisogni. Mi rivolgo al cuore buono di tutti i romani, esortandoli a considerare che in questo momento non basta condividere solo il superfluo». Il Pontefice si appella ancora ai sacerdoti, affinché siano «i primi a contribuire al Fondo» e ne divengano «sostenitori entusiasti della condivisione nelle loro comunità».

Alla diocesi di Roma va il plauso del Santo Padre per quanto fatto finora. «Vediamo che tanta gente sta chiedendo aiuto, e sembra che “i cinque pani e i due pesci” non siano sufficienti – si legge ancora nella lettera –. Eppure, non posso che notare con gioia i segni di vitalità della nostra Chiesa di Roma e di tutta la città. Lo dimostra il gran numero di persone che in questi giorni si è rimboccato le maniche per aiutare e sostenere i deboli; come pure l’aumento delle donazioni a quanti operano per i malati e per i poveri; e le di verse manifestazioni che hanno visto i romani affacciarsi alle·finestre e ai balconi per applaudire i medici e gli operatori sanitari, cantare e suonare, creando comunità e rompendo la solitudine che insidia i1 cuore di molti di noi. Non si tratta di manifestazioni o atteggiamenti estemporanei – riflette – frutto solo di emozione: i cittadini romani hanno desiderio di comunità e di partecipazione e ci chiedono di operare insieme, uniti, per il bene comune».

«Vorrei veder fiorire nella nostra città la solidarietà “della porta accanto” – è l’auspicio di Papa Francesco –, le azioni che richiamano gli atteggiamenti dell’anno sabbatico, in cui si condonano i debiti, si fanno cadere le contese, si chiede il corrispettivo a seconda della capacità del debitore e non del mercato».

Il cardinale vicario Angelo De Donatis si dice «profondamente grato al Santo Padre per l’istituzione del Fondo diocesano Gesù Divino Lavoratore, per richiamare “la dignità del lavoro” e sostenere tutti coloro che nel corso della pandemia hanno perso il proprio posto di lavoro. Nella lettera traspare tutto l’amore e la sollecitudine che il nostro Vescovo non cessa di dimostrare verso gli uomini e le donne della nostra città. Sono sicuro che insieme alle istituzioni – a cominciare dalla Regione Lazio e da Roma Capitale –, “ognuno per la sua parte”, tutti risponderemo uniti e con impegno nel dare vita a “una vera e propria alleanza per Roma”, per essere “protagonisti della rinascita della nostra comunità dopo la crisi”».

Il Fondo sarà presentato ufficialmente alla stampa venerdì 12 giugno, alle ore 11, nella Sala degli Imperatori del Palazzo Apostolico Lateranense.

Leggi il testo integrale della lettera di Papa Francesco

9 giugno 2020

Affidarsi allo Spirito, l’invito del cardinale De Donatis al Consiglio dei prefetti

Cosa conservare di questo periodo di chiusure forzate, cosa lasciare e a cosa dare inizio. Sono stati questi i temi principali toccati dal cardinale vicario Angelo De Donatis questa mattina (lunedì 8 giugno), durante il Consiglio dei prefetti. La riunione è iniziata come sempre con la preghiera dell’ora media e si è svolta nella Sala degli Imperatori del Palazzo Apostolico Lateranense; quindi il cardinale ha tenuto la sua relazione davanti al Consiglio episcopale, al Consiglio dei prefetti e ai direttori degli Uffici del Vicariato. Sono poi seguiti sedici interventi di altrettanti sacerdoti e si è conclusa con la preghiera dell’Angelus.

«Non mettiamo da parte l’impegno dell’entrare in relazione con tutti e dell’ascolto contemplativo – ha detto il vicario –, che, come sappiamo, è al centro del cammino diocesano anche del prossimo anno pastorale, 2020-2021. Dalla pandemia del Coronavirus quell’impegno ne esce rafforzato, non indebolito. Tuttavia cerchiamo di interpretare quello che stiamo vivendo e verifichiamo a quali scelte il Signore ci vuole portare, perché a nessuno sfugge che lo Spirito ci ha consegnato un kairòs, un momento opportuno. Come ho scritto nella lettera e nella scheda che ho inviato alle comunità: ci aspetta una nuova partenza, come Noè e la sua famiglia, come gli Israeliti e le loro famiglie, una ripartenza che è un passaggio battesimale, dove qualcosa viene lasciato perché qualcos’altro possa rinascere».

Dopo aver ribadito la necessità di «superare la logica dei piani pastorali e dei convegni» e di farsi invece guidare semplicemente dallo Spirito Santo, «la sorgente e il segreto motore dell’evangelizzazione», il cardinale ha citato diversi messaggi di Papa Francesco, proponendone alcuni brani. «La pandemia – ha riflettuto il porporato – ha avuto l’effetto di disarcionare un cavallo in corsa. Ci ha riportati a noi stessi nella misura in cui ci ha spogliati e consegnati nudi al Signore. E lì, davanti a Lui, fuoco ardente, abbiamo ricompreso cosa significhi che è lo Spirito Santo il soggetto della missione».

«Sono convinto – ha detto ancora – che dobbiamo lasciare una volta per tutte la tentazione di ricorrere al respiratore artificiale invece di confidare nel respiro dello Spirito. Intendo dire che dobbiamo smettere di cercare soluzioni illusorie al problema della trasmissione della fede. Non serve organizzare gli intrattenimenti per portare le persone in chiesa o moltiplicare i servizi per accattivarsi la benevolenza del quartiere, né hanno mai aiutato la causa del Vangelo le battaglie ideologiche o l’acritica conservazione dell’esistente. Occuparsi di pastorale dei bambini e degli anziani è importante, ma non si può non affrontare la fatica del ripensamento dell’evangelizzazione degli adulti e dei giovani. È lo Spirito che suscita quella fede operante nella carità che solo affascina e attira al Signore, per questo il nostro compito e l’unico veramente necessario è presentare al “vivo” il Cristo crocifisso e risorto».

Ancora, il vicario ha invitato ad abbandonare «la paura di buttarci, di incontrare gli altri, di ascoltare, di dialogare, di annunciare il Vangelo nelle situazioni di vita più diverse», consapevoli che «lo Spirito agisce nel mondo, prima di noi e spesso meglio di noi». Ha esortato infine a mettere da parte «ogni accidia e ogni resistenza, per avventurarci nella fatica del discernere, dello scegliere insieme, del collaborare per realizzare cose nuove con coraggio».

Leggi il testo integrale della relazione

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