13 Luglio 2025

Domenica all’Angelus contro la tratta

L’8 febbraio è la memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, «monaca sudanese, che da bambina ha vissuto l’esperienza traumatica di essere vittima della tratta di esseri umani», come l’ha definita Papa Francesco. Per questo è stata scelta come data per la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Due giorni prima, il 6 febbraio, il Santo Padre ricorderà la ricorrenza durante la preghiera dell’Angelus; ad ascoltarlo, in piazza San Pietro, ci sarà il Coordinamento diocesano contro la tratta. Che proseguirà la riflessione sul tema per tutto il mese di febbraio: in programma, infatti, per il 26 febbraio, un incontro sul tema promosso dalla Caritas diocesana, dall’Ufficio Migrantes della diocesi e dal Centro missionario diocesano.

Quella dell’8 febbraio sarà l’ottava Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, e avrà come tema “La forza della cura – donne, economia e tratta di persone”. Tema che si pone in continuità con quello dell’anno precedente, dove si iniziò a riflettere sulla connessione tra economia e tratta di persone. L’edizione 2022 propone di mettere al centro le donne. Sono loro, infatti, ad essere maggiormente colpite dalla violenza della tratta. Allo stesso tempo, hanno un ruolo fondamentale e importante nel processo di trasformazione dell’economia di sfruttamento in un’economia della cura.

31 gennaio 2022

Domenica 5 febbraio la Giornata per la vita

Domenica 5 febbraio si celebra la 45ª Giornata nazionale per la vita sul tema “La morte non è mai una soluzione. Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte (Sap 1, 14)”. La parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio a Torre Spaccata, insieme all’Ufficio diocesano per la pastorale familiare, ha organizzato una vera e propria festa per la vita e per la famiglia. Si inizia con la Messa delle 10 presieduta dal vescovo ausiliare Dario Gervasi, delegato per la cura delle età e della vita, il quale benedirà le donne incinte, incontrerà la consulta delle famiglie della XVI prefettura, pranzerà con le famiglie. La liturgia sarà concelebrata dal direttore dell’Ufficio, don Dario Criscuoli, e dal parroco don Stefano Cascio.

«Dobbiamo promuovere quanto più possibile la cultura della vita – afferma il presule –. Come rimarca la Cei, bisogna seriamente far capire il male che produce la cultura abortista quando l’aborto è visto come la soluzione di un problema. Non lo è, è un ripiego. La legge italiana lo consente ma noi non potremo mai avallarlo perché è un omicidio. Promuovere la cultura della vita può anche aiutare il nostro Paese che vive un inverno demografico».

In altre 70 parrocchie di Roma, dal centro alla periferia, il Movimento per la vita romano allestirà banchetti informativi. Oltre al messaggio dei vescovi e a vari gadget, saranno distribuite migliaia di primule accompagnate dal messaggio “Ogni nuova vita annuncia una nuova primavera”.

di Roberta Pumpo da Roma Sette

30 gennaio 2023

Domenica 4 ottobre la colletta per l’Obolo di San Pietro

Tradizionalmente si tiene il 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo. Ma quest’anno, a motivo dell’emergenza sanitaria, la colletta per l’Obolo di San Pietro è stata posticipata a domenica 4 ottobre, giorno della memoria di san Francesco d’Assisi. In vista dell’occasione, il cardinale vicario Angelo De Donatis scrive una lettera alla diocesi per invitare a partecipare per sostenere le opere di carità del Papa.

«Con questo dono – scrive il vicario – possiamo allargare lo sguardo ed il cuore della Madre Chiesa, sparsa nel mondo, che si fa compagna di strada di famiglie e di popoli in cammino per lo sviluppo umano, spirituale e materiale, a beneficio di tutta la società. Quanto ciascun fedele può donare sarà utile per provvedere alle necessità della Chiesa intera, soprattutto dove essa incontra maggiori difficoltà».

«Sono consapevole – si legge ancora – delle difficoltà che le nostre comunità parrocchiali stanno vivendo, anche dal punto di vista economico, ma lasciamoci guidare dalla fiducia nel Signore che ricompensa con il “centuplo” chi dona con gioia. Nella logica cristiana della prodigalità e della gratuità, offriamo il nostro contributo che la Provvidenza non mancherà di moltiplicare, dando vita al miracolo della condivisione. Le nostre comunità – prosegue il porporato – che tante volte hanno dato vita a generose azioni di comunione, vivano sempre il banchetto eucaristico, spezzando il proprio pane con gli altri e diventando pane per gli altri».

Come sempre i soci del Circolo S. Pietro collaboreranno alla raccolta; eventuali offerte potranno dunque essere versate a loro oppure presso la cassa dell’Amministrazione del Vicariato.

Leggi la lettera del cardinale

30 settembre 2020

Domenica 31 marzo la Giornata della carità

Domenica 31 marzo la diocesi di Roma vivrà l’esperienza della Giornata della carità. Si tratta di una domenica del tempo di Quaresima in cui gli animatori parrocchiali – operatori della carità, catechisti, educatori – sono invitati a sensibilizzare la comunità con segni concreti di condivisione. Alla Caritas è chiesto anche di essere a servizio di tutte le realtà caritative, promozionali e assistenziali espressione della Chiesa locale, per conoscerle, capirne i bisogni e le difficoltà, porle a confronto tra di loro, sostenerne con risorse e apporti formativi le opere e i servizi ai poveri, così da essere aiutate ad esprimersi sempre più a dimensione comunitaria-ecclesiale.

Durante la Settimana della Carità – dal 31 marzo al 6 aprile – la Caritas di Roma propone inoltre dei percorsi esperienziali per far conoscere a parrocchie, scuole e gruppi i luoghi della solidarietà nel proprio territorio. Mense, comunità e altre opere segno promuoveranno degli incontri aperti alle comunità parrocchiali e alle realtà del quartiere. Un invito molto libero a vivere la carità in questi ambienti in forme che ogni comunità riterrà più opportune: incontri conviviali, esperienze spirituali, servizi di volontariato, sostegno economico.

Nello specifico, il primo aprile alle ore 10 l’appuntamento è nella Cittadella della carità “Santa Giacinta” (via Casilina vecchia, 19); il 3 aprile alle 16 presso il Centro di accoglienza “Santa Bakhita” (via delle Case basse, 48 – Acilia); il giorno successivo, il 4, al Poliambulatorio di via Marsala, 97. Sempre il 4, si potranno scoprire il Centro di prima accoglienza minori (via Venafro, 30) alle 15.30, e la Mensa “Gabriele Castiglion” (Lungomare Toscanelli, 176 – Ostia) alle 18.

Ancora, il 12 aprile alle 18 presso le Case famiglia di Villa Glori (viale di Villa Glori 27) è in programma la Via Crucis con le parrocchie della Prefettura all’interno del Parco.

Per il periodo della Quaresima, la Caritas di Roma e l’emittente TelePace propongono cinque mini documentari “Storie di rinascita”: testimonianze a disposizione per l’animazione pastorale che raccontano la carità che vede protagonista le comunità parrocchiali. I filmati andranno in onda ogni venerdì, alle ore 19.20 (canale 73 del digitale terrestre e 214 HD) e saranno disponibili on line sul sito www.caritasroma.it e sui social media.

25 marzo 2019

Domenica 29 la Carovana della Pace all’Angelus con Papa Francesco

Domenica 29 gennaio 2023 i ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) di Roma, con i loro educatori e genitori e con i coetanei delle scuole e delle parrocchie della città, daranno vita alla Carovana della Pace: un corteo festoso e colorato che attraverserà le strade del centro della capitale, accompagnato dallo slogan: “Allenati alla Pace!” Le attività della giornata cominceranno alle ore 10 presso i Giardini di Castel Sant’Angelo. Dopo il momento iniziale, i partecipanti si trasferiranno in festoso e colorato corteo fino a San Pietro, passando per via della Conciliazione fra giochi e scenografie che richiamano l’ambientazione degli sport di squadra. Pregheranno insieme al cardinale vicario Angelo De Donatis e parteciperanno all’Angelus di Papa Francesco. Per festeggiare il ritorno della Carovana della Pace per le vie della città, dopo due anni in cui a causa della pandemia questo evento si è svolto in modalità telematica, la proposta di quest’anno prevede anche una parte più festosa e conviviale: dopo l’Angelus, i partecipanti si sposteranno presso la vicina parrocchia di San Gregorio VII per il pranzo, dei giochi a tema e la conclusione della giornata con la Santa Messa presieduta da don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile e assistente ecclesiastico dell’Acr diocesana.

I bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni dell’associazione invitano i loro coetanei a testimoniare insieme la speranza di Pace per le strade di Roma. «Da oltre 40 anni – spiega la responsabile diocesana Marilena Pintagro – nel Mese della Pace i ragazzi si impegnano in prima persona per essere testimoni contro ogni tipo di violenza e sopraffazione, dalle liti fra i singoli ai conflitti fra le nazioni, gridando letteralmente alla città il loro desiderio di Pace: un desiderio che è diventato particolarmente urgente e attuale nell’ultimo anno».

Quest’anno, accompagnati a riflettere sul Vangelo di Matteo (28, 16-20) gli “accierrini” scoprono la chiamata a essere una Chiesa in uscita, a “essere il fermento di Dio in mezzo all’umanità” (cfr. EG 114), a essere discepoli-missionari nella Chiesa e nei propri ambienti di vita ciascuno con i propri talenti e la propria unicità. Da qui quindi l’ambientazione in cui si colloca tutto il cammino dell’anno associativo e di conseguenza anche la Carovana della Pace: gli sport di squadra, che sono – in un certo senso – una “palestra” di vita cristiana in cui si impara a collaborare insieme per un obiettivo comune e in cui si fa esperienza che “l’altro” non è un nemico, un avversario da battere, ma è qualcuno in cammino con noi.

La Carovana della Pace, inoltre, permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari, prendendo a cuore sin dalle loro attività parrocchiali l’adesione a due progetti di solidarietà. Il primo è quello proposto dall’Azione Cattolica Italiana che, tramite la vendita di palloni fatti di materiali ecologici, andrà a sostenere il progetto CSI per il mondo, promosso dal Centro Sportivo Italiano. La seconda iniziativa è invece sul territorio di Roma; le parrocchie raccoglieranno delle offerte che verranno devolute alle attività della Caritas diocesana a sostegno delle realtà che operano con ragazzi e giovani in difficoltà. Ogni parrocchia è chiamata anche a donare un pallone che sarà regalato a queste realtà, come segno concreto della bellezza del gioco di squadra.

Ulteriori informazioni sull’evento: https://www.acroma.it/carovanadellapace

Domenica 28 la Carovana della Pace

Domenica 28 gennaio i ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) di Roma, con i loro educatori e genitori e con i coetanei delle scuole e delle parrocchie della città, daranno vita alla Carovana della Pace: un corteo festoso e colorato che quest’anno arriva alla sua 45esima edizione e che attraverserà le strade del centro della Capitale, accompagnato dallo slogan “La Pace in testa!”. I bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni dell’Acr invitano i loro coetanei delle parrocchie, delle scuole e di associazioni e gruppi a testimoniare insieme la speranza di Pace per le strade di Roma. Nel Mese della Pace i ragazzi si impegnano in prima persona per essere testimoni contro ogni tipo di violenza e sopraffazione, dalle liti fra i singoli ai conflitti fra le nazioni, gridando alla città il loro desiderio di Pace: un desiderio che è diventato particolarmente urgente e attuale negli ultimi anni.

Quest’anno, accompagnati a riflettere sul Vangelo di Marco (5,21-43) i nostri ACRini scoprono come l’amore donato rinnova la vita e la rende pienamente autentica. Da qui quindi l’ambientazione in cui si colloca il cammino dell’anno associativo e di conseguenza anche la Carovana della Pace: la “Riserva Naturale”, come luogo che rende possibile la vita e che ha la capacità di trasformarsi e rigenerarsi anche grazie all’operato di persone, professionisti e non, che se ne prendono cura. Così anche i ragazzi imparano a promuovere comportamenti corretti e a mettere in pratica interventi di tutela e conservazione: guardando al loro territorio si fanno promotori di una cultura ecologica che chiami ciascuno alla responsabilità di aver cura del Creato, la nostra casa comune.

La Carovana della Pace, inoltre, permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari, prendendo a cuore sin dalle loro attività parrocchiali l’adesione a due progetti di solidarietà. Il primo è quello proposto dall’Azione Cattolica Italiana che, tramite la vendita di cappellini a simboleggiare il mettersi la pace “in testa”, andrà a sostenere le attività di Legambiente; la seconda iniziativa è invece sul territorio di Roma, le offerte raccolte verranno devolute alla campagna “Io, noi, tutti. La nostra casa è comune” promossa dalla Caritas diocesana a supporto di percorsi di formazione per comunità e parrocchie.

I gruppi Acr si stanno preparando alla Carovana della Pace attraverso due attività. I ragazzi sono invitati a creare delle bombe di semi «per rendere – spiega la responsabile diocesana Marilena Pintagro – un termine associato alla guerra un simbolo evocativo di speranza e di cura del creato: uno strumento per generare vita e non il contrario», ogni bomba di semi avrà come “miccia” un messaggio di pace e i ragazzi le scambieranno tra loro in piazza San Pietro. La seconda attività invece interpella i ragazzi sui loro sogni per il futuro dell’Acr: «In quest’anno in cui l’Azione Cattolica lavora per delineare il cammino dei prossimi tre anni – racconta Antonio Culla, vice-responsabile diocesano – anche i più piccoli sono chiamati a condividere i loro desideri, attraverso la metafora dell’associazione vista come una pianta». Quanto raccolto sarà presentato a tutta l’associazione e sarà inserito nel documento assembleare diocesano come contributo dei ragazzi.

Le attività della giornata cominceranno alle ore 9.15 presso i Giardini di Castel Sant’Angelo. Dopo il momento iniziale, i partecipanti si trasferiranno in un allegro e colorato corteo fino a San Pietro, passando fra giochi e scenografie che richiamano l’ambientazione della riserva naturale. Nel settore riservato si attenderà il Santo Padre con giochi e animazione dal palco e si pregherà l’Angelus al termine del quale due ragazzi leggeranno un messaggio di pace a Papa Francesco e – idealmente – al mondo intero. Dopo l’Angelus, i partecipanti si sposteranno presso la parrocchia di San Gregorio VII per il pranzo, dei giochi a tema e la conclusione della giornata con la Santa Messa presieduta dal vescovo Paolo Ricciardi.

23 gennaio 2024

Domenica 26 le ordinazioni diaconali

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Mauro Colantuoni, Massimo Fiore, Riccardo Franceschini, Giorgio Gennaretti, Roberto Mastrantonio, Giovanni Pazzaglia, Walter Santella: sono loro i sette nuovi diaconi permanenti della diocesi di Roma, che verranno ordinati domenica 26 novembre dal cardinale vicario Angelo De Donatis nella basilica di San Giovanni in Laterano, nella celebrazione delle 17.30. Andranno ad unirsi ai 139 diaconi permanenti che prestano servizio in diocesi, mentre sono 39 gli aspiranti in formazione.

«A 40 anni dall’istituzione a Roma di questo ministero e in questo tempo sinodale è importante riscoprire l’identità del diacono – dice il vescovo ausiliare Paolo Ricciardi, delegato per il diaconato permanente –, interrogandosi sulla loro identità prima che su quello che faranno», per comprendere che il loro servizio alla e nella Chiesa «non si limita ad un aspetto liturgico ma che il senso profondo è la carità». Il presule sottolinea infatti che la maggior parte degli ordinandi «svolge un servizio di coordinamento della Caritas a livello parrocchiale o di prefettura». Ancora, Ricciardi osserva come «sono tutte persone molto diverse tra loro per storia personale, età o professione, e in questo manifestano la varietà della chiamata di Dio».

 

21 novembre 2023

Domenica 26 la Carovana della Pace dell’Azione cattolica di Roma

Domenica 26 gennaio i ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) di Roma parteciperanno alla Carovana della Pace con i loro educatori e genitori. Le attività della giornata cominceranno alle ore 8.30 nella chiesa di Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova) con la liturgia eucaristica celebrata dal vescovo ausiliare Paolo Selvadagi. Al termine, i partecipanti si trasferiranno in festoso corteo fino a San Pietro, passando per i giardini di Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione. Raggiunto infine il settore riservato in piazza San Pietro, la presidente diocesana Rosa Calabria e i responsabili nazionali dell’associazione saluteranno i presenti. Alle 12 è prevista la partecipazione alla preghiera dell’Angelus di Papa Francesco con due ragazzi dell’Acr di Roma che, a nome di tutta l’associazione diocesana, leggeranno un messaggio rivolto a Sua Santità.

La manifestazione si colloca al termine del Mese della Pace, tradizionalmente dedicato dall’Azione Cattolica alla riflessione su questo tema. I bambini e i ragazzi dai 4 ai 14 anni dell’Acr, insieme ai ragazzi di tutte le parrocchie, associazioni, gruppi e scuole non statali, porteranno per le strade della città la loro testimonianza di pace con lo slogan “Roma grida Pace!”. «Oltre a farci testimoni contro ogni violenza e sopraffazione – spiega la responsabile diocesana Acr Chiara Di Ianni –, nella Carovana della Pace di quest’anno siamo chiamati a prestare particolare attenzione e cura a chi ci è prossimo, nelle nostre case, nelle nostre parrocchie, nelle nostre città. Scopriamo insieme ai nostri ragazzi che possiamo essere testimoni del messaggio di Gesù in tutti gli ambienti, dalla scuola al campo sportivo, e che non si è mai troppo piccoli per impegnarsi per il bene comune». Infatti si sosterrà una iniziativa di solidarietà dallo slogan evocativo, “Piazza la Pace!”, con il quale si promuoveranno due progetti: uno a sostegno della comunità del Villaggio di Khushpur in Pakistan e l’altro a sostegno dei ragazzi e delle famiglie della Circoscrizione di Roysambu in Kenya.

«L’AC che da sempre è al servizio della Chiesa, che da sempre allinea il proprio percorso di formazione con le linee pastorali, quest’anno si è ritrovata in piena sintonia con il percorso pastorale diocesano che chiede alla diocesi di Roma di “Abitare con il cuore la città”», aggiunge Rosa Calabria, presidente dell’Azione Cattolica di Roma. Infatti l’ambientazione di quest’anno per l’Azione Cattolica tutta è “Abitare”, declinato per l’Acr nell’ambientazione della “Città”.

Quest’anno, inoltre, con l’occasione dei 50 anni dell’Acr, i ragazzi sono chiamati a esprimere i propri desideri per il futuro dell’associazione. «I loro sogni e impegni diventeranno la base di un documento programmatico che sarà inserito in appendice al Documento Assembleare dell’Azione Cattolica di Roma che sarà votato il prossimo febbraio e che fornirà le linee guida della nostra associazione per il prossimo triennio», conclude Ivan Mariani, vice-responsabile diocesano Acr.

Infine, seguendo le indicazioni del Santo Padre nel messaggio per la LIII Giornata Mondiale della Pace nel quale esorta a una conversione ecologica e ribadisce la necessità «di un cambiamento nelle convinzioni e nello sguardo, che ci apra maggiormente all’incontro con l’altro e all’accoglienza del dono del creato», l’Azione Cattolica punta, quest’anno, a ridurre ancor di più l’impatto ambientale della Carovana della Pace, proponendo alcuni piccoli accorgimenti: minimizzare le stampe cartacee, non utilizzare bottigliette di plastica, recarsi alla Carovana con mezzi pubblici e realizzare striscioni e cartelli con materiali riciclati. Come già da qualche anno, inoltre, i palloncini che verranno lanciati dallo studio del Santo Padre saranno in materiale di origine naturale, «così che il nostro simbolico gesto di Pace – sottolineano dall’associazione – sia tale non solo verso gli uomini ma anche verso il creato».

22 gennaio 2020

Domenica 18 ottobre l’ordinazione episcopale di don Dario Gervasi

Don Dario Gervasi, del clero romano, nominato da Papa Francesco vescovo ausiliare della diocesi di Roma lo scorso 31 agosto, riceverà l’ordinazione episcopale durante la celebrazione eucaristica che avrà inizio alle ore 17 nella basilica papale di San Giovanni in Laterano. A ordinarlo sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis. Conconsacranti saranno monsignor Giovanni Tani, arcivescovo di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, e monsignor Gianrico Ruzza, vescovo di Civitavecchia – Tarquinia. La Messa verrà trasmessa in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

Don Gervasi, a cui è stata affidata la sede titolare di Subaugusta, è nato a Roma l’8 maggio del 1968 ed è entrato al Pontificio Seminario Romano Maggiore nel settembre 1988; è stato ordinato sacerdote il 22 maggio del 1994 dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini. Il primo incarico, dal 1994 al 2000, per don Gervasi è stato quello di vicario parrocchiale nella comunità di Santa Maria delle Grazie al Trionfale; e ancora di vicario parrocchiale ai Santi Gioacchino e Anna (fino al 2003), comunità di cui poi è divenuto parroco, e che ha guidato fino al 2008. È tornato quindi al Seminario Romano come vicerettore dal 2008 al 2014, quando è arrivata la nomina di parroco della comunità della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo a Giardinetti. Dall’anno scorso è anche prefetto della XVII prefettura, mentre sono numerosi gli altri incarichi ricoperti nel corso degli anni: incaricato ad interim del Servizio per le vocazioni della diocesi di Roma (2009 – 2011); incaricato dell’Opera Vocazioni Sacerdotali (2009 – 2011); deputato della Congregazione dei Missionari dell’Istituto Imperiali Borromeo (2009 – 2014).

Lo stemma araldico scelto dal nuovo vescovo è composto da quattro elementi: lo scudo, la croce, il galero prelatizio ed il cartiglio. Ciascun elemento è proprio del presule o della carica che ricopre. La forma dello scudo è gotico moderno leggermente sagomato, identico a quello di san Giovanni Paolo II, al quale lo stemma si ispira anche nell’elemento centrale della croce e al cui insegnamento don Gervasi vuole ispirarsi. Il cartiglio, posto sotto lo scudo, contiene il motto personale scelto dal titolare dello stemma: “Caritas Christi Urget Nos” (in italiano “La carità di Cristo ci muove”), tratto dalla Seconda Lettera di san Paolo Apostolo ai Corinzi (2 Cor 5,14), che riempie dell’Amore di Cristo il desiderio di andare verso i fratelli, ci “sospinge” (“urget”, è la traduzione preferita dalla versione latina della Vulgata di san Girolamo) verso di loro.

16 ottobre 2020

Domenica 16 la benedizione dei bambinelli

Si rinnova anche quest’anno la tradizionale benedizione dei Bambinelli in piazza San Pietro, promossa dal Centro oratori romani. L’appuntamento è per domenica 16 all’angelus del Papa e tutti sono invitati a portare la propria statuina che metteranno poi nel presepe di casa la sera della vigilia di Natale. Ad accompagnare bambini e famiglie, anche il vescovo ausiliare del settore Centro monsignor Gianrico Ruzza.

La preghiera in piazza San Pietro sarà preceduta, alle 10, dalla Messa presieduta dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro, e da un momento di animazione per bambini e ragazzi in piazza, sul tema “Tutta la gioia in una culla”.

13 dicembre 2018

Domenica 11 luglio: un’intenzione di preghiera per i morti in mare

Alla luce delle parole di Papa Francesco pronunciate durante la preghiera dell’Angelus nelle ultime due domeniche e su indicazione della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, i parroci e i sacerdoti della Diocesi di Roma, sono invitati ad aggiungere alla preghiera dei fedeli delle celebrazioni di domenica 11 luglio 2021, la seguente intenzione:

Per tutti i migranti e, in particolare, per quanti tra loro hanno perso la vita in mare, naviganti alla ricerca di un futuro di speranza. Risplenda per loro il tuo volto, o Padre, al di là delle nostre umane appartenenze e la tua benedizione accompagni tutti in mezzo ai flutti dell’esistenza terrena verso il porto del tuo Regno. Al cuore delle loro famiglie, che non avranno mai la certezza di ciò che è successo ai loro cari, Dio sussurri parole di consolazione e conforto. Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non di luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d’Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture. Preghiamo.

 “Sarà un modo per fare memoria e per esortare ogni cristiano ad essere, sull’esempio del Santo Patrono d’Europa, messaggero di pace e maestro di civiltà”, si legge nella lettera inviata da Mons. Pierangelo Pedretti, Prelato Segretario del Vicariato di Roma.

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