6 Agosto 2025

Il Papa in preghiera sul sagrato di San Pietro oggi alle 18

Oggi, 27 marzo 2020, alle ore 18, Papa Francesco presiederà un momento di preghiera sul sagrato della basilica di San Pietro, con la piazza vuota, come ha annunciato lui stesso il 22 marzo scorso, al termine della preghiera dell’Angelus trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico. Il Santo Padre ha invitato tutti a partecipare spiritualmente, attraverso i mezzi di comunicazione, per ascoltare la Parola di Dio, elevare una supplica in questo tempo di prova e adorare il Santissimo Sacramento. Al termine della Celebrazione il Santo Padre impartirà la Benedizione “Urbi et Orbi”, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

Il momento di preghiera sarà trasmesso, tra gli altri, in diretta da Tv2000 e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

27 marzo 2020

Le fede è il fondamento della speranza: la lettera del cardinale vicario ai fidei donum e quella del vescovo Libanori

«Sappiamo bene che il Signore non ci abbandona mai. Intuiamo nel discernimento dello Spirito Santo che in questo momento si sta realizzando una purificazione profonda, non solo in noi stessi ma nell’intera comunità cristiana, e che questo passaggio ha a che fare con la Pasqua di Gesù. Stiamo attraversando una Quaresima che ci segnerà profondamente, perché ci spinge ad entrare, attraverso la vita, nella Sapientia Crucis». Nella lettera che invia ai sacerdoti fidei donum, il cardinale vicario Angelo De Donatis fa una profonda riflessione su questi «giorni di prova che stiamo attraversando». E annuncia le novità di quest’anno, dettate dalla pandemia da coronavirus, per quanto riguarda le celebrazioni della Settimana Santa: «A Roma ci atterremo agli orientamenti della Cei, rinviando la Messa Crismale e la celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana degli adulti durante la Veglia di Pasqua».

Anche il vescovo Daniele Libanori, ausiliare del settore Centro, ha scritto nei giorni scorsi ai sacerdoti affidati alla sua cura pastorale. Una lettera che il vicario allega ai fidei donum, condividendone il contenuto. «Quello che sta accadendo – sono le riflessioni del vescovo Libanori – ci porta a ridare più spazio a un aspetto del nostro ministero che è stato sempre presente, ma che oggi forse viviamo con una consapevolezza rinnovata: pregare e intercedere per il popolo che ci è stato affidato. Specie per le condizioni in cui ci troviamo, questo appare come il ministero più prezioso, il primo e fondamentale, dal quale trae forza ogni altro. Le circostanze ci spingono a tornare al posto che ci spetta, preferendo a tutto il resto la preghiera e l’annuncio della Buona Notizia».

«Tutti noi, cresciuti in una cultura che ha bandito il dolore e la morte, oggi ci troviamo confrontati all’improvviso con la fragilità e l’impotenza dinanzi al dramma che ognuno dovrà interpretare da protagonista – scrive ancora il vescovo del settore Centro –. L’impossibilità di trovare un rifugio sicuro da un nemico invisibile, l’ansia, la paura, sono i modi in cui prende forma il dolore che scuote l’anima e la mente, per mutarsi in rabbia o in disperata immobile rassegnazione, se non riesce a fluire nell’alveo della carità. Il Signore senza tanti riguardi ci ha riportati davanti alla morte». Ancora, prosegue, «la paura della morte è all’origine del male che avvelena la vita; è la forza malvagia che porta l’uomo ad accettare la limitazione della libertà e perfino la sua rinuncia. La fede in una vita che continua oltre la soglia fatale è il fondamento della speranza, del coraggio, del perdono; la vita che sarà data e sarà piena è la meta da raggiungere, il tesoro prezioso per il quale si trova la capacità di sopportare tutto: la fede nella risurrezione è la forza creatrice che dà vita a una società nuova e più giusta».

Leggi la lettera del cardinale vicario ai sacerdoti fidei donum

Lettera del vescovo Daniele Libanori

Venerdì 27 i vescovi italiani in preghiera nei cimiteri: monsignor Di Tora sarà al Verano

«Affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore». Con questa intenzione i vescovi italiani pregheranno ciascuno da solo in un cimitero della propria diocesi, venerdì 27 marzo. Per la nostra diocesi sarà monsignor Guerino Di Tora, ausiliare del settore Nord, a recarsi nel cimitero monumentale del Verano.

Si tratta di una iniziativa della Conferenza episcopale italiana, che considera questo momento di preghiera per le persone morte con il coronavirus, raccoglimento e benedizione delle tombe, un «Venerdì della Misericordia» della Chiesa italiana. «Un venerdì di Quaresima – spiegano in una nota – nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione».

Ancora, i vescovi ricordano l’immagine dei mezzi militari, a Bergamo, che trasportano le bare verso i forni crematori: «Rende in maniera plastica la drammaticità di quello che il Paese vive. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti». Di qui, l’idea di recarsi nei cimiteri: «Le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica – sottolineano i vescovi italiani –, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità». Tutti i giorni, infatti, i sacerdoti celebrano la Messa per «l’intero popolo di Dio, vivi e defunti». Nell’attesa di «tornare a celebrare l’Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli».

25 marzo 2020

E’ entrato nella luce della Resurrezione padre Giuseppe La Rosa

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che il 24 marzo u.s.

è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do P. Giuseppe La Rosa, C.R.M.,

per molti anni Vicario Parrocchiale della Parrocchia

dei Santi Angeli Custodi e Missionario in Africa,

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

25 marzo 2020

E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Salvatore Paisano

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

 

 

annunciano che è entrato nella luce della Resurrezione

 

il Rev.do

Mons. Salvatore Paisano,

Vicario Episcopale per la Vita Consacrata dal 1977 al 1988,

Prefetto degli studi al Pontificio Seminario Romano Minore

dal 1941 al 1943,

 

e, ricordandone il generoso e fecondo ministero pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

25 marzo 2020

 

E’ tornato alla casa del Padre George, fratello di don Olwin Antonio Lopis

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Don Olwin Antonio Lopis,

Parroco della Parrocchia di Santa Maria Goretti,

per la morte del suo caro fratello

George

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,

ricco di misericordia, perché conceda a George il premio

della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

24 marzo 2020

A San Bonaventura i tutorial per tenere aperto l’oratorio

Stimolare la creatività la fantasia degli adulti e dei bambini attraverso la realizzazione di lavoretti. Offrire a genitori e figli l’opportunità di trascorrere qualche ora divertendosi con attività manuali. Con questo spirito catechisti e animatori dell’oratorio di San Bonaventura da Bagnoregio a Torre Spaccata hanno realizzato dei tutorial, poi caricati sulla pagina Facebook parrocchiale con cadenza settimanale. In calendario ci sono anche la realizzazione di palme in cartoncino e la proposta di un presepe pasquale per rappresentare la Passione con il giardino del Getsemani sul Monte degli Ulivi e il Golgota da allestire in casa durante la Settimana Santa con l’aiuto di mamma e papà Seppur a distanza, prosegue anche il catechismo dell’iniziazione cristiana e la formazione dei giovani.

«Stanno riscuotendo successo i video della serie “Pillole di catechismo alla romana” di Michele La Ginestra, proposti dall’Ufficio catechistico diocesano – spiega il parroco, don Stefano Cascio –. Vengono coinvolti anche i genitori perché attraverso l’applicazione Kahoot formuliamo delle domande a tema e i grandi affiancano i bambini ragionando insieme sulle risposte da dare. Per i più grandi è stato messo on line il video realizzato dalla pastorale universitaria della diocesi con don Fabio Rosini. Le piattaforme per videoconferenze hanno permesso inoltre il ritiro di Quaresima».

Di Roberta Pumpo da Romasette

Papa Francesco: preghiera universale contro la pandemia

«In questi giorni di prova, mentre l’umanità trema per la minaccia della pandemia, vorrei proporre a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo. Invito tutti i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, a invocare l’Altissimo, Dio onnipotente, recitando contemporaneamente la preghiera che Gesù Nostro Signore ci ha insegnato. Invito dunque tutti a farlo parecchie volte al giorno, ma, tutti insieme, a recitare il Padre Nostro mercoledì prossimo 25 marzo a mezzogiorno, tutti insieme. Nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo, possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto». Domenica 22 Papa Francesco ha appena terminato l’Angelus, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. E lancia un appello a unire le voci di tutti i cristiani contro la pandemia di coronavirus, alla quale si può rispondere solo «con l’universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza». Con questa la stessa intenzione, prosegue il Santo Padre, «venerdì prossimo 27 marzo, alle ore 18, presiederò un momento di preghiera sul sagrato della basilica di San Pietro, con la piazza vuota. Fin d’ora invito tutti a partecipare spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione. Ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, con il quale al termine darò la benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria».

La preghiera guidata da Papa Francesco potrà essere seguita, sia mercoledì che venerdì, in diretta su Tv2000 e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

23 marzo 2020

Omelia del Cardinale Vicario al Divino Amore del 22 marzo

Caritas, alla Fraterna Domus di Sacrofano il nuovo centro di accoglienza per l’emergenza coronavirus

La Caritas di Roma per far fronte alla situazione di emergenza per l’epidemia covid-19 e per le accresciute difficoltà delle persone senza dimora, nonché per la tutela e la sicurezza degli ospiti e dei volontari nei propri centri, ha attivato alcune misure urgenti.

Da venerdì 20 marzo, ai quattro centri di accoglienza diocesani – Ostello “Don Luigi Di Liegro” alla Stazione Termini, Casa di accoglienza “Santa Giacinta” alla Cittadella della carità, Centro di accoglienza “Gabriele Castiglion” a Ostia, Centro per il Piano freddo a Ponte Casilino – si aggiunge il Centro di accoglienza straordinario “Fraterna Domus” a Sacrofano. Si tratta di una struttura temporanea, nella quale verranno dislocate novanta persone che già vivevano nei centri diocesani. Una misura che si è resa necessaria per consentire agli ospiti la permanenza nel centro nell’arco delle 24 ore dopo la richiesta del Comune di Roma di estendere l’accoglienza all’intera giornata, provvedimento che consente di arginare il diffondersi del contagio. Il Centro di Sacrofano verrà finanziato dalla Diocesi di Roma e dal contributo straordinario della Conferenza episcopale italiana. Complessivamente sono 360 le persone accolte nei cinque centri.

Le Mense diocesane continuano l’attività. Sono stati ampliati gli spazi in cui gli ospiti possono consumare gli alimenti, allestendo tavoli nei cortili esterni o programmando gli ingressi senza creare situazioni di affollamento.

La Mensa “Giovanni Paolo II” a Colle Oppio – dove c’è la possibilità di maggiori spazi – dal 24 marzo resterà aperta sia per il pranzo che per la cena. La Mensa di Via Marsala continuerà a funzionare soltanto per gli ospiti del vicino Ostello. La Mensa di Ostia in Lungomare Toscanelli resterà aperta a pranzo, mentre la cena sarà servita solo per gli sopiti dell’Otello Castiglion.

Non mancano le criticità che operatori e volontari cercano di superare spiegando la situazione di emergenza.

23 marzo 2020

Il secondo scrutinio on line per i catecumeni

L’emergenza sanitaria non ferma il cammino dei catecumeni. Dopo la prima tappa di domenica 15 marzo, la prossima è in programma domenica 22 marzo. Sul canale YouTube dell’Ufficio catechistico è disponibile il video del secondo scrutinio. Il video contiene una catechesi di circa 25 minuti, uno spazio in cui meditare il Vangelo: https://youtu.be/2Z7rrm9N-XQ.

«Vi invitiamo a sentirvi telefonicamente o in video chiamata, catecumeno eletto e catechista – spiega don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico – avendo già visto il video. Fate un momento di condivisione, parlando del contenuto del video e mettendo a fuoco quelle situazioni di vita del catecumeno eletto evidenziate dalla catechesi. Rimanendo al telefono o in video chiamata, al termine del colloquio, potete pregare insieme secondo lo schema che trovate qui in allegato».

21 marzo 2020

Coronavirus, le regole per le comunità religiose

Dopo i casi di contagio da coronavirus che si sono verificati in due comunità religiose – quella ospitata nella casa generalizia delle Figlie di San Camillo, a Grottaferrata, alle porte di Roma, e la congregazione delle Suore Angeliche di San Paolo, su via Casilina – e su istanza della Regione Lazio, la diocesi di Roma ribadisce le norme di prudenza a cui tutti, laici e consacrati, sono chiamati ad attenersi.

«Nelle chiese e cappelle delle vostre case religiose si potrà continuare a celebrare l’Eucarestia solo se potete garantire le seguenti norme, indicate anche dai decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri», scrive in una lettera il prelato segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti, e passa poi a ricordarle brevemente: distanza superiore a un metro tra le persone, mascherina obbligatoria per il sacerdote che presiede la celebrazione, Comunione solo sulle mani, nessuna persona esterna ammessa. E ancora, sottolinea il prelato segretario, «al termine della Santa Messa, il calice utilizzato per la consacrazione del sangue di Cristo va igienizzato con cura; il manutergio e il purificatoio vanno lavati alla fine di ogni utilizzo». Inoltre, sarebbe auspicabile avere sempre lo stesso sacerdote a celebrare l’Eucaristia.

Monsignor Pedretti invita anche i superiori delle case religiose a segnalare tempestivamente all’autorità sanitaria anche il più piccolo sintomo di contagio: febbre (superiore a 37° C), tosse secca, mal di gola, raffreddore o difficoltà a respirare. Importante, si legge ancora nella comunicazione, sanificare gli ambienti e disinfettarli con ipoclorito di sodio (amuchina, candeggina) e soluzioni idroalcoliche, per quanto la permanenza del virus sulle superfici «sia ancor dibattuta».

Le disposizioni del Governatorato

Le misure igieniche del governatorato

La comunicazione del prelato segretario generale del Vicariato

Decreto del cardinale vicario dell’8 marzo

Decreto del cardinale vicario del 12 marzo

Decreto del cardinale vicario del 13 marzo

21 marzo 2020

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