9 Luglio 2025

Dal 27 al 30 agosto il Pellegrinaggio diocesano a Lourdes

Si terrà, come di consueto, a fine agosto (dal 27 al 30) l’annuale pellegrinaggio diocesano a Lourdes. Quest’anno sarà caratterizzato dalla celebrazione del 160° anniversario delle apparizioni della Vergine a Santa Bernadette. Il tema dell’anno pastorale in corso, come ha ricordato il Cardinale Vicario in una lettera d’invito ai parroci della Diocesi, è dato dalle parole di Maria tratte dal Vangelo di Giovanni: “Fate quello che vi dirà”.

Sarà l’Opera Romana Pellegrinaggi a organizzare tutti gli aspetti logistici. Due le modalità per raggiungere il santuario mariano: in aereo (Ciampino – Lourdes) o in nave (Civitavecchia – Barcellona e poi in pullman fino a Lourdes). Il programma prevede lunedì 27 il pellegrinaggio sui passi di santa Bernadette e la visita delle basiliche con il passaggio alla grotta delle apparizioni, martedì 28 è prevista invece la Giornata penitenziale e della riconciliazione con la Messa alle 8.30, la via crucis per anziani e disabili, le confessioni e la processione eucaristica alle 17.

Il 29 agosto alle 9.30 la Messa internazionale alla basilica San Pio X, nel pomeriggio – alle 16.30 – la catechesi del cardinale vicario Angelo De Donatis e la recita del Rosario alla grotta trasmessa in diretta da Tv2000; alle 21 la fiaccolata. L’ultimo giorno la Messa alle 9.45 e alle 10 la preghiera personale e il bagno alle piscine. Per ogni ulteriore informazione e per partecipare al pellegrinaggio, è possibile contattare il numero dell’Opera Romana Pellegrinaggi 06.698961.

Dal 26 al 29 agosto il pellegrinaggio diocesano a Lourdes

Da lunedì 26 agosto a giovedì 29 torna, come tradizione, il pellegrinaggio della diocesi di Roma a Lourdes. L’organizzazione tecnica è dell’Opera romana pellegrinaggi, che accompagnerà i fedeli in aereo. A guidarli, durante i quattro giorni nella cittadina alle pendici dei Pirenei, sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis. Parteciperanno i vescovi monsignor Paolo Ricciardi, delegato per la pastorale sanitaria; monsignor Gianrico Ruzza, ausiliare per il settore Sud; monsignor Guerino Di Tora, ausiliare per il settore Nord; e monsignor Gianpiero Palmieri, ausiliare per il settore Est. Saranno presenti anche l’assistente ecclesiastico nazionale dell’Unitalsi, monsignor Luigi Bressan; l’assistente regionale del Lazio don Gianni Toni; e l’amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi monsignor Remo Chiavarini.

Il tema del pellegrinaggio riprende quello scelto dal santuario di Lourdes per l’anno pastorale: “Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio” (Luca 6, 20) e “Non le prometto di renderla felice in questo mondo, ma nell’altro”. Quest’ultima è una frase che la Vergine Maria disse alla giovane Bernadette Soubirous durante una delle apparizioni; mentre il versetto del Vangelo di Luca si riferisce al discorso della montagna pronunciato da Gesù.

In programma, durante i quattro giorni di pellegrinaggio, celebrazioni alla Grotta, Via Crucis, fiaccolata; spazio anche alle confessioni e alla catechesi del cardinale De Donatis (il 28 agosto alle ore 16 nella basilica di Nostra Signora del Rosario).

«La tradizione del pellegrinaggio diocesano a Lourdes di fine agosto dura da decenni – ricorda monsignor Chiavarini –; prima si partiva in treno, oggi invece usiamo gli aerei. Ma la gioia dei fedeli è rimasta la stessa. È sempre un momento molto bello, di comunione tra le diverse realtà diocesane, le parrocchie, i vescovi. Quest’anno parteciperà un bel gruppo di seminaristi del Pontificio Seminario Romano Maggiore, e sarà una occasione di incontro e condivisione anche con loro. Per il cardinale vicario, inoltre, il pellegrinaggio a Lourdes rappresenta il momento in cui mettere nelle mani della Vergine Maria il cammino che sta compiendo la diocesi di Roma».

La sezione romana dell’Unitalsi, per il secondo anno consecutivo, supporterà l’Opera romana pellegrinaggi nell’accoglienza dei pellegrini. «La nostra collaborazione nasce molto tempo fa – sottolinea Preziosa Terrinoni, presidente della Sezione Romana Laziale –, dalle celebrazioni dell’anniversario dell’11 febbraio a Roma, che ci ha sempre visto insieme nella basilica di San Pietro gremita in ogni suo spazio. È la nostra risposta ricca di comunione e di impegno alla scelta fatta da PAPA FRANCESCO di porre a capo del santuario di Lourdes un suo vescovo per una maggiore incisività spirituale».

Dal 25 giugno chiude il San Giuseppe Market

Chiude il 25 giugno il San Giuseppe Market, nato nella parrocchia di San Giuseppe al Trionfale per venire incontro alle esigenze di tante famiglie che si sono trovate in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Per questo motivo dalla data del 12 giugno 2020 sarà sospesa la spesa solidale presso i supermercati aderenti e terminerà altresì la raccolta fondi a sostegno del progetto. Dal primo luglio tornerà attivo il servizio della Caritas parrocchiale.

«Con la collaborazione dell’Oratorio e del Comitato Trionfalmente17, ma soprattutto grazie alla risposta della cittadinanza unitamente alla generosità di alcuni esercenti – sottolinea il parroco don Wladimiro Bogoni – il San Giuseppe Market dal 1 aprile 2020 ha dato sostentamento a 130 famiglie sparse nel territorio della parrocchia e non solo, ricevendo il plauso della Caritas diocesana e dell’amministrazione capitolina. Nei mesi di servizio i volontari con le donazioni raccolte, oltre la spesa solidale, hanno distribuito carne, uova, frutta, verdura, acquistato medicine e prodotti sanitari e, laddove è stato necessario, il pagamento delle utenze. Grazie alla generosità di una benefattrice – conclude il sacerdote –, nelle prossime settimane, agli assistiti saranno distribuite mascherine chirurgiche a tutela della salute personale e pubblica».

8 giugno 2020

Dal 24 al 27 ottobre la Settimana della Famiglia versione “reloaded”

“La famiglia al centro… dal centro alla periferia” è il tema che farà da filo conduttore alla Settimana della famiglia 2019, in programma dal 24 al 27 ottobre, chiamata quest’anno “reloaded”, cioè rinnovata. Si tratta della quarta edizione della manifestazione promossa dal Forum delle associazioni familiari del Lazio e dal Centro diocesano per la pastorale familiare, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale. Quarantatré le associazioni coinvolte per quattro giorni di tavole rotonde, workshop, laboratori, spettacoli.

Il via con un importante anniversario: il venticinquesimo di fondazione del consultorio familiare diocesano “Al Quadraro”. Per l’occasione, giovedì alle ore 17.30, nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense si terrà un incontro dedicato alla struttura di via Tuscolana, al quale interverranno il cardinale vicario Angelo De Donatis e la presidente del Forum delle associazioni familiari del Lazio Alessandra Balsamo, nonché il direttore sanitario del consultorio Roberto Grande, il supervisore dell’area psicopedagogica Raffaele Mastromarino, e il direttore del consultorio “Centro La Famiglia” padre Alfredo Feretti.

«Questa Settimana si inserisce perfettamente nel piano pastorale diocesano di quest’anno – osserva il vescovo ausiliare Gianrico Ruzza, delegato diocesano del Centro per la pastorale familiare –, che intende porre l’attenzione del cuore al grido della città, raccogliendo le difficoltà e le fatiche delle famiglie, offrendo inoltre stimoli e strumenti d’azione». Il tema scelto, osserva il direttore del Centro per la pastorale familiare don Dario Criscuoli, indica «la centralità della famiglia all’interno della Chiesa e della società. Vogliamo accogliere l’invito del cardinale vicario ad ascoltare il grido della città e in modo specifico delle famiglie, che vivono tante situazioni contraddittorie e complicate, che si riescono a superare grazie alla fede». Ma si è deciso anche di «dedicare una particolare attenzione alle periferie, spesso note per il forte disagio sociale – aggiunge Alessandra Balsamo –, diffondendo un messaggio di speranza e di bellezza della famiglia che va messa al centro, sostenuta, orientata e tutelata in ogni contesto sociale».

Dalla centrale piazza San Giovanni in Laterano ci si sposterà, venerdì 25, nella parrocchia di San Marco Evangelista in Agro Laurentino (piazza Giuliani e Dalmati, 18), per un incontro su “Bene comune: per un’economia a misura di famiglia”, mentre il giorno successivo l’appuntamento è al Centro culturale Elsa Morante (piazza omonima) per un dialogo tra il quartiere, le istituzioni e le associazioni. Sempre sabato, si terranno diversi workshop progettuali nella parrocchia di San Giuseppe da Copertino (via dei Genieri, 12). Il 27 la conclusione, con la Messa celebrata dal vescovo Ruzza alle 10 a San Mauro Abate, a cui seguirà l’approfondimento spirituale di don Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale delle famiglie della Cei, nella stessa sede. Per quanto riguarda gli eventi nel centro di Roma, oltre all’incontro inaugurale in Vicariato, è in programma una tavola rotonda su “Famiglia: da laboratorio a prima impresa”, nella sala Istituto Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica (piazza Capranica, 72), il 25 alle 10.

21 ottobre 2019

Dal 23 dicembre a Porta Asinaria il presepe vivente di Roma

Sarà inaugurato domenica 23 dicembre alle ore 10 il presepe vivente di Roma “Venite adoremus”, realizzato per il secondo anno consecutivo a Porta Asinaria, nei pressi della basilica di San Giovanni in Laterano, in un sito normalmente chiuso al pubblico. Il vescovo ausiliare per il settore Centro monsignor Gianrico Ruzza benedirà l’allestimento, mentre la banda di Roma Capitale accoglierà i visitatori con un concerto. Alle ore 12, poi, la Messa nei pressi della capanna, celebrata da don Dario Frattini, parroco di San Giulio, che ha organizzato il presepe vivente, con il patrocinio del Vicariato di Roma e di Roma Capitale.

Oltre duecento i figuranti, tutti volontari, impegnati, a turno, nelle diciotto rappresentazioni in programma: ogni pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30 (31 dicembre chiuso); la domenica anche la mattina; apertura straordinaria per le scuole il 10 gennaio dalle 10 alle 13; e di nuovo il 12 e 13 gennaio. Ciascuno indossa costumi che riprendono gli abiti dell’epoca, realizzati da sarte volontarie di San Giulio. Ma sono tanti gli amici della comunità che hanno offerto aiuto e materiale gratuitamente: dal gruppo degli antichi mestieri di Piubega, nel mantovano; agli scenografi di Cinecittà Fratelli De Angelis, che hanno prestato anfore, colonne, fontane in cartongesso o polistirolo; allo Zoo Grunwald che ha portato gli animali. Un gruppo di figuranti, guidati da don Vittorio Cunsolo, arriva dal Borgo Ragazzi Don Bosco.

L’obiettivo del presepe vivente è quello di raccogliere fondi per riparare la chiesa di via Francesco Maidalchini, a Monteverde, in ricostruzione da maggio del 2016. I parrocchiani di San Giulio, da allora, partecipano alle celebrazioni in una tensostruttura allestita nelle vicinanze. «Speriamo di poter rientrare nella nostra chiesa nel 2019», auspica don Dario Frattini. Per raggiungere questo obiettivo, da tre anni la comunità realizza il presepe vivente, che dal 2017 si fa a Porta Asinaria. «Non c’è luogo migliore per un presepe – sottolinea il sacerdote –, perché siamo vicini alla statua di san Francesco benedicente, che fu il primo a realizzare un presepe vivente, a Greccio. E poi proprio al poverello di Assisi il Crocifisso disse: “Va’ e ripara la mia chiesa”». L’ingresso a “Venite adoremus” è gratuito, ma si conta sulla generosità dei visitatori.

Nel presepe vivente è raffigurata tutta la Betlemme di duemila anni fa, con il censore, che accoglie i visitatori all’ingresso. Più avanti si incontrano la bottega del fabbro e quella del falegname, il ramaio e l’esattore. La capanna è in fondo, alla fine del percorso, circondata da agnellini e caprette, riscaldata dal fiato del bue e dell’asinello. «Il giorno dell’inaugurazione Maria arriverà con il pancione, incinta, sul dorso dell’asino – anticipa Maria Massari, dello staff organizzativo –. Dal 24 invece avremo il piccolo Gesù Bambino. E ancora, il 6 gennaio è previsto l’arrivo dei Magi con almeno un cammello, mentre il giorno di chiusura, il 13 gennaio, alle 16.30, ci sarà un concerto di musiche dal mondo del coro Altrenote».

18 dicembre 2018

Dacia Maraini alla Galleria dei Miracoli

Dacia Maraini

“Vita Mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina in un campo di prigionia” è l’ultimo libro di Dacia Maraini, in cui la scrittrice racconta la drammatica esperienza che ha segnato la sua infanzia. Il libro verrà presentato nella Galleria dei Miracoli (via del Corso 528), mercoledì 9 ottobre alle ore 18, in un incontro promosso dall’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma in collaborazione con la chiesa di Santa Maria dei Miracoli.

I fatti narrati sono ispirati alla vita dell’autrice. Nel 1943, infatti, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all’università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. II sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza.

Interverranno padre Ercole Ceriani, rettore di Santa Maria dei Miracoli, che aprirà l’incontro con i saluti ufficiali. Seguirà la riflessione del teologo monsignor Giuseppe Lorizio, direttore dell’Ufficio diocesano. Modererà l’incontro lo scrittore e critico d’arte Daniele Radini Tedeschi. Sarà presente l’autrice e seguirà il dibattito con il pubblico.

7 ottobre 2024

Da tutta la diocesi i partecipanti alla “passeggiata” dell’Ac

Hanno partecipato ragazzi da tutta la diocesi alla passeggiata di inizio anno proposta dal Settore giovani dell’Azione cattolica, che si è tenuta ieri, domenica 7 novembre. I partecipanti sono partiti dal parcheggio del “Sentiero Karol Wojtykla” a Monte Guadagnolo e si sono incamminati verso il Santuario della Mentorella, accompagnati da una guida esperta del Cai di Palestrina, oltre che all’assistente giovani don Eugenio Bruno e alle vicepresidenti del settore Federica De Cristofano e Agnese Palmucci.

«Quest’anno, con la ripresa delle attività in presenza – riflettono – si voleva riassaporare la bellezza del creato, e quale miglior modo che una passeggiata capace di unire l’umano e lo spirituale? Una passeggiata fuori porta, un gesto di uscita, oltre che di ripresa. Una chiesa giovane, aperta, in uscita, capace di riaccompagnare le donne e gli uomini sulle strade della bellezza, della cura per il creato e per se stessi. Un’occasione per vivere un’esperienza finalmente di nuovo insieme, in presenza, all’aria aperta, godendo delle bellezze naturali che ci circondano e a cui forse dedichiamo poco tempo quando stiamo in una città come Roma, è un tempo e uno spazio per “prendersi cura” della propria anima, degli altri, delle relazioni. È un tempo per ascoltare il creato, se stessi, gli altri in modo genuino e semplice, attraverso una passeggiata».

I ragazzi sono partiti alle 9.30 e sono arrivati al Santuario Madre delle Grazie della Mentorella alle 12.30 circa. Qui hanno mangiato tutti insieme con pranzo al sacco, partecipato alla Santa Messa, visitato il santuario. Alle ore 16 la discesa e il ritorno a casa.

8 novembre 2021

Da ottobre i corsi di teologia per laici

Un percorso formativo per i laici «che si basa sull’ecclesiologia promossa dal Concilio Vaticano II e molto attento al magistero di Papa Francesco» e quindi pure «alle grandi problematiche del mondo attuale come la fratellanza universale e il tema della cura del Creato». Così don Paolo Scarafoni, teologo e nuovo coordinatore del Centro diocesano di teologia per laici, presenta la rinnovata proposta di formazione “Teologia di popolo” che, «voluta e sostenuta dal cardinale vicario e da tutto il Consiglio episcopale», verrà avviata in 11 comunità parrocchiali dal prossimo ottobre.

Attivato nel 1967, il Centro diocesano – che afferisce dal 2006 all’Istituto Ecclesia Mater (Pontificia Università Lateranense) – «è di grande attualità per il cammino ecclesiale e rispecchia una delle priorità segnalate nell’assemblea generale della Cei del maggio scorso – sottolinea Scarafoni -: ripensare l’annuncio cristiano ». Ecco quindi l’obiettivo dichiarato di «preparare i laici – dice ancora il teologo -. Non solo quelli più anziani o pensionati, che si pensa abbiano più tempo da dedicare a questo percorso, ma anche chi magari solitamente “sta a guardare” e invece sarebbe bene che si mettesse in gioco, cogliendo con la formazione l’opportunità di vivere più intensamente la vita di fede»; a dire che «la teologia non è un percorso riservato per alcuni ma è la riflessione dei credenti che sono in cammino e in ricerca per dare un volto cristiano alla realtà».

Le 11 sedi e quindi le parrocchie che ospiteranno il percorso formativo triennale – che si svolgerà in orario serale, dalle 19.30 alle 21.30 una volta a settimana, da ottobre a dicembre e da metà febbraio a maggio –, «saranno due per ogni settore – illustra Scarafoni –, tre per quello Sud, comprendendo anche la realtà di Ostia». Le iscrizioni saranno aperte e possibili nelle singole parrocchie o all’Ecclesia Mater da settembre e il costo annuale del corso sarà di 150 euro. Il coordinatore del Centro – affidato anche a don Enzo Pacelli e a don Pino Pulcinelli – fa anche sapere che «non esistono requisiti d’ingresso di tipo accademico come un titolo di studio o la conoscenza di una lingua ma quello di essere credenti che vogliono approfondire». Ancora, «chi avesse titoli di studio potrà comunque ottenere crediti formativi», aggiunge Scarafoni. Due a semestre i corsi proposti: dalla teologia alla liturgia, dall’antropologia alla morale cristiana, fino all’ecclesiologia sinodale e conciliare. Previsti anche laboratori di ricerca, di confronto di esperienze e di dialogo.

di Michela Altoviti

 

31 luglio 2023

Da Orp e Vicariato proposte di itinerari per le scuole

Toccare con mano la storia, la fede e la bellezza di questa città con la propria classe in una uscita didattica è oggi possibile. Grazie alla collaborazione dell’Opera Romana Pellegrinaggi con l’Ufficio scuola del Vicariato, infatti, sono state create tante proposte per alunni di ogni ordine e grado.

Sostenibilità, solidarietà e spiritualità sono le tre parole chiave alla base del progetto. «Le iniziative, rivolte a studenti, insegnanti e famiglie – spiegano dall’Orp –, intendono integrare il percorso scolastico proponendo un modello didattico in grado di avvicinare gli studenti di tutte le età alla scoperta del nostro patrimonio culturale e ambientale in modo responsabile». Quelle proposte dall’Opera romana non saranno semplici gite scolastiche, ma «renderli protagonisti di un racconto da condividere e divulgare».

Proposti diversi itinerari originali a Roma, alla scoperta ad esempio degli obelischi della città o delle Madonnelle storiche, mentre non mancano percorsi più tradizionali come quello nelle catacombe o la visita al Palazzo Lateranense – La Casa del Vescovo di Roma.

Tutti i dettagli sono sul sito https://www.operaromanapellegrinaggi.org/it/progetto-scuole, per informazioni o richieste ad hoc scrivere a info@operaromanapellegrinaggi.org o chiamare lo 06.698961 (lunedì-venerdì orario 9-17).

15 dicembre 2021

Da martedì 2 luglio partecipa al pellegrinaggio in Romania organizzato dal Pontificio Seminario Romano Maggiore

Da martedì 2 luglio partecipa al pellegrinaggio in Romania organizzato dal Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Da lunedì 18 maggio riprendono le Messe con la presenza di fedeli

Dalle basiliche papali alle parrocchie di periferia. Proseguono, nella Città Eterna, le operazioni di sanificazione delle chiese promosse da Roma Capitale e dall’Esercito italiano, in sinergia con il Vicariato di Roma, in vista della giornata di domani: lunedì 18 maggio, infatti, potranno ricominciare a essere celebrate Messe con la presenza del popolo di Dio.

Il protocollo firmato dal Governo e dalla Conferenza episcopale italiana prevede, lo ricordiamo, che l’accesso ai luoghi di culto sia effettuato in modo da evitare assembramenti; che la distanza tra le persone debba essere di almeno un metro sia lateralmente che frontalmente, che chi accede ai luoghi di culto debba indossare la mascherina per coprire naso e bocca. Si chiede inoltre di regolare gli accessi e il rispetto della normativa tramite volontari, e si ricorda ai fedeli che non è consentito entrare in chiesa qualora si abbiano sintomi influenzali o temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C, o ancora qualora si sia stati in contatto con malati di Covid-19.

Per quanto riguarda la celebrazione vera e propria, si chiede di ridurre al minimo la presenza di celebranti e ministranti; di evitare la presenza del coro e lo scambio della pace. La Comunione verrà consegnata al banco, senza che nessuno debba alzarsi dal proprio posto; il sacerdote e gli eventuali ministri straordinari dovranno indossare mascherina e guanti e aver igienizzato le mani; l’ostia dovrà essere offerta soltanto sulle mani dei fedeli e facendo attenzione a non toccarle.

Le parrocchie si sono organizzate per tempo, e tutto è pronto in vista di domani. A Santa Maria del Carmelo, ad esempio, il parroco don Fernando Altieri racconta che «sono stati posizionati sulle panche dei grandi bollini gialli, per indicare ai fedeli dove sedersi in modo che sia mantenuto il distanziamento». Lo stesso è avvenuto in tante comunità, come a San Giovanni Bosco, la prima parrocchia ad essere sanificata dalle squadre specializzate in campo Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (Cbrn) dell’Esercito italiano, mercoledì 13 maggio. In alcune parrocchie che hanno spazi all’aperto, inoltre, si è pensato a celebrazioni all’aperto, come a San Policarpo, dove le Messe festive delle ore 9 si terranno nel campo dell’oratorio, mentre le Messe festive delle ore 10, oltre che in chiesa con la presenza di fedeli, continueranno a essere trasmesse sul canale YouTube parrocchiale e su Nsl, canale 74 del digitale terrestre, che ha gli studi nel territorio parrocchiale.

17 maggio 2020

Da Lourdes a Roma «desiderando conversione personale e comunitaria» (video all’interno)

«Rinnovati, ripartiamo, con un desiderio di una conversione personale e comunitaria che continui (…) Oggi, con un po’ di dispiacere per il fatto che lasciamo Lourdes, vogliamo desiderare di portare nelle nostre case quest’aria di pace». Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis, nell’ultima omelia del Pellegrinaggio diocesano 2018 a Lourdes, ha voluto affidare i pellegrini e la chiesa di Roma a Maria, «intonando un Magnificat nuovo». Il porporato ha voluto sottolineare come «l’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore, perché continua a guardare le persone semplici, gli umili della nostra città, che ogni giorno servono Lui e i fratelli, nel nascondimento e con fedeltà».

Il pensiero è poi andato alle «grandi cose» che il Signore ha compiuto «nelle nostre comunità, grazie a pastori santi e sapienti, a religiosi e religiose che si sono spesi a causa del Vangelo, a famiglie che sono cresciute nella fede e nell’accoglienza, a genitori che educano alla fede i loro figli; a tanti laici che sono la forza quotidiana delle nostre parrocchie».

«L’anima della chiesa di Roma – ha continuato il Cardinale Vicario – magnifica il Signore per le tante persone che, pur nella sofferenza, sono segno di affidamento a Dio, in una offerta quotidiana per la salvezza del mondo; per coloro che, pur nella povertà, mettono in moto l’amore e suscitano il servizio di tante persone generose, che danno tempo ed energie per il bene degli altri. L’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore per gli anziani che con la loro esperienza e sapienza continuano a fecondare di grazia le nostre famiglie, per i nonni che sognano cose belle per i loro nipoti».

E ancora: «L’anima della chiesa di Roma magnifica il Signore per i giovani che sono in ricerca, per i giovani che con la loro freschezza rendono viva la Chiesa, per i giovani che hanno sete di essere ascoltati, accompagnati, amati. In particolare preghiamo per il Sinodo che si celebrerà tra poco più di un mese, perché la Chiesa si metta in vero ascolto dei giovani, per aiutarli a discernere la vocazione che Dio ha pensato per loro». Infine l’affidamento a Maria con le parole di San Giovanni Paolo II: «A te, aurora della salvezza, consegniamo il nostro cammino, perché sotto la tua guida tutti gli uomini scoprano Cristo, luce del mondo».

 

Leggi l’omelia completa

Articoli recenti