13 Settembre 2025

Don Paolo Matarrese nominato padre spirituale del Pontificio Seminario Romano Maggiore

Pubblichiamo di seguito una nota del Consiglio episcopale.

Il Vicariato di Roma e il Pontificio Seminario Romano Maggiore, sono lieti di annunciare che il Santo Padre, Papa Francesco ha nominato Don Paolo Matarrese, già parroco della Parrocchia Santa Maria Maddalena dè Pazzi, Padre Spirituale del Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Nel contempo il Santo Padre ha nominato Don Paolo d’Argenio, già vicerettore e formatore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, come nuovo Parroco della Parrocchia Santa Maria Maddalena dè Pazzi.

Ringraziamo il Santo Padre per questa scelta, che denota la Sua cura e premura per la Diocesi e per il Seminario Romano Maggiore. Accogliamo con gioia Don Paolo Matarrese nel servizio educativo in Seminario, mentre ringraziamo Don Paolo d’Argenio per il servizio reso all’educazione dei presbiteri per la Chiesa di Roma.

Siamo certi che sarà un pastore generoso e appassionato per la missione che avrà nella Parrocchia Santa Maria Maddalena dè Pazzi. Le nomine avranno effetto dal 1 settembre 2024.

 

21 giugno 2024

Don Paolo Asolan incaricato della formazione permanente del clero

Dal primo settembre Don Paolo Asolan è il nuovo incaricato del Servizio diocesano per la formazione permanente del clero.

Nato a Cittadella (Pd), nella diocesi di Padova, don Asolan è stato ordinato sacerdote nel 1993 per la diocesi di Treviso. Da molti anni però è a Roma, dove ha prestato servizio come vicario parrocchiale nella comunità di Santa Francesca Romana; addetto dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale (2012-2013); cappellano di Acea Spa (2013-2016). Inoltre è professore al Pontificio Istituto Pastorale “Redemptor Hominis” della Pontificia Università Lateranense, ed è stato portavoce della commissione diocesana che ha curato la sintesi delle relazioni arrivate dalle parrocchie sulle “malattie spirituali”, durante la Quaresima di quest’anno.

5 settembre 2018

Don Luigi Di Liegro, l’attualità di una visione. 25° della morte. Il 12 ottobre al Campidoglio con Gualtieri e il cardinale De Donatis; Messa a Santi Apostoli con il cardinale Zuppi

La vita di don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas diocesana di Roma, rappresenta una delle pagine più alte della storia ecclesiale e civile della città del secondo Novecento. Ricordarlo, a 25 anni dalla sua scomparsa, significa ripercorrere una vicenda che intreccia l’impegno di cittadini, volontari e parroci, in un viaggio dentro la crescita di una coscienza civile in grado di rispondere ai bisogni di poveri ed emarginati. Il carattere innovativo e lungimirante dei servizi da lui creati ha modellato il welfare cittadino e del Paese, con l’attivazione di centri di ascolto, ambulatori, centri di raccolta e distribuzione di medicinali, ostelli e mense per le persone senza fissa dimora.

Una storia di giustizia, diritti e inclusione, che verrà esplorata il prossimo 12 ottobre nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle ore 9.30, nel corso dell’evento ‘Don Luigi Di Liegro, l’attualità di una visione. 25° anniversario dalla morte’. In serata, presso la basilica dei Santi XII Apostoli, verrà celebrata una messa in memoria di don Luigi di Liegro, presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e concelebrata da monsignor Riccardo Lamba, vescovo ausiliare della diocesi di Roma.

L’introduzione dei lavori è affidata a Paolo Conti, consigliere della Fondazione don Luigi Di Liegro. A seguire gli interventi del cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità presso la diocesi di Roma, di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, di Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma e di padre Sandro Barlone, presidente Fondazione Di Liegro. La prima sessione dei lavori è intitolata ‘Misericordia e verità s’incontreranno giustizia e pace si baceranno’ ed è moderata da Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, e conterà sulla partecipazione di Toni Mira, caporedattore di Avvenire, di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, di Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma e di Claudia Terracina, giornalista.

Il titolo della seconda sessione è ‘Dai loro frutti li riconoscerete’, moderata da Paolo Conti, con Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, Abdellah Redouane, segretario generale Moschea di Roma, Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, Claudio Cecchini, direttore generale Opera Romana Pellegrinaggi, Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore, Daniela De Robert, componente del Collegio Autorità Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Leonardo Magnani, presidente dell’ Associazione Cultura della pace, Luca Pacini, responsabile dell’Area Welfare e Immagrazione dell’ANCI, Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli e Luigina Di Liegro, segretario generale della Fondazione Di Liegro.

7 ottobre 2022

Don Luigi D’Errico Commendatore al Merito della Repubblica italiana

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi, 29 dicembre 2020, ha insignito don Luigi D’Errico e altri 35 cittadini che si sono distinti nel campo della solidarietà del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Don D’Errico si è distinto «per il suo quotidiano impegno a favore di una politica di reale inclusione delle persone con disabilità e per il contrasto alla povertà e alla marginalità». A don Luigi gli auguri di tutta la comunità diocesana, che gioisce per questo riconoscimento ed esprime il suo ringraziamento a don Luigi per il suo impegno e la sua testimonianza evangelica.

Nato a Roma 58 anni fa, don D’Errico dal 2007 è parroco della chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda nel quartiere Ardeatino ed è referente del settore disabili e catechesi dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma. In parrocchia don D’Errico ha avviato da tempo un’esperienza esemplare di catechesi per e con le persone disabili. Il suo obiettivo è quello di essere «una vera comunità che accoglie lavorando sul pregiudizio». Importante in questo senso è il lavoro di rete messo in atto con le famiglie dei disabili.

Ma il suo impegno non si ferma alla disabilità. Da sempre portatore di una politica di vera accoglienza per quanti soffrono condizioni di disagio sociale, tra le sue iniziative si segnala l’istituzione delle case famiglia “Rifugio per Agar”, dedicata a donne e bambini vittime di maltrattamenti, e “Casa Betlemme”, per accogliere famiglie senza dimora, in collaborazione con altre parrocchie.

La sua parrocchia offre inoltre, anche attraverso uno straordinario coinvolgimento dei parrocchiani, servizi di distribuzione di pasti caldi ai senza tetto, doposcuola per bambini in difficoltà, un centro di ascolto, assistenza domiciliare per gli anziani, aiuti alimentari.

29 dicembre 2020

Don Giovanni Merlini, il primo beato del Giubileo

La venerazione dell'urna con i resti mortali del beato

Il primo beato di questo Giubileo sarà don Giovanni Merlini, missionario del Preziosissimo Sangue e terzo moderatore generale. La celebrazione si terrà domenica 12 gennaio, alle ore 11, nella basilica di San Giovanni in Laterano. Rappresentante del Sommo Pontefice sarà il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi; saranno presenti il cardinale vicario Baldassare Reina e il penitenziere maggiore, il cardinale Angelo De Donatis. Grande sarà la partecipazione di vescovi, sacerdoti e diaconi; l’animazione liturgica sarà curata dal Coro della Diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina.

La sera precedente, sabato 11 gennaio, alle ore 21, si terrà la Veglia di preghiera nella basilica dei Santi XII Apostoli, guidata da monsignor Vincenzo Viva, vescovo di Albano Laziale. Ad accompagnare il momento di preghiera saranno il Coro “DecimaQuinta”, il Coro “San Gaspare” ed il Coro “Le mille e una nota”. Ancora, lunedì 13 alle ore 9.30, presso la parrocchia San Gaspare del Bufalo , si terrà la Messa di Ringraziamento che sarà presieduta da monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto – Norcia.

Tutti gli eventi verranno trasmessi in diretta streaming sulla San Gaspare TV (sangaspare.tv), sul canale YouTube “Unione Sanguis Christi” e sulla pagina Facebook “Primavera Missionaria”. A curare la diretta del 12 gennaio sarà Padre Pio TV, fruibile sul canale 145 del digitale terrestre, 445 di TivùSat e 852 di Sky.

«Per noi Missionari del Preziosissimo Sangue sarà veramente motivo di gioia che tale evento cada nel giorno del 152º dies Natalis del nuovo Beato», afferma don Emanuele Lupi, Moderatore Generale della Congregazione. «Don Giovanni, infatti, è tornato alla casa del Padre il 12 gennaio del 1873, a Roma – spiega –. La nostra Congregazione ringrazia Papa Francesco per aver stabilito questa data per la Beatificazione che, tra l’altro, si colloca, secondo quanto la Provvidenza ha voluto, all’inizio dell’Anno giubilare. Papa Francesco ci parla spesso delle periferie, tanto esistenziali come quelle fisiche. Don Giovanni Merlini le ha conosciute entrambe e le ha frequentate con molta umiltà e spirito di servizio. Nella direzione spirituale, nel confessionale, come anche nelle missioni popolari, specialmente nelle zone infestate dal brigantaggio, dove molto sangue veniva sparso in modo violento. Sono sicuro che in quelle sue predicazioni, nel mezzo del peccato e della violenza, avrà ripetuto spesso l’espressione tanto cara a noi Missionari del Preziosissimo Sangue: “Tu vali il Sangue di Cristo, è Lui che ti ha fatto suo, donandoti il suo Sangue”. Anche questo era il nostro nuovo Beato».

7 gennaio 2025

Don Gabriele Faraghini nuovo Rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore

Don Gabriele Faraghini, Vicario generale dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, è il nuovo Rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore. Nato a Roma il 21 novembre 1965, è stato ordinato presbitero per la diocesi di Roma il 16 maggio del 1992. Dal 1992 al 1997 è stato vicario parrocchiale nella parrocchia Sant’Ugo. Nel 2001 emette la professione dei voti perpetui nella fraternità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas.
Don Gabriele succede a don Concetto Occhipinti, Rettore del Pontificio Seminario Romano dal 24 giugno 2011, che sarà parroco a Sant’Ireneo a Centocelle al posto di don Tonino Panfili, nuovo Vicario episcopale per la Vita Consacrata.

Don Francesco Donega è il nuovo rettore del Seminario Redemptoris Mater

Da sinistra a destra: monsignor Claudiano Strazzari, il cardinale Angelo De Donatis e don Francesco Donega

Cambiano i vertici al Collegio diocesano missionario di Roma “Redemptoris Mater”. Celebrando l’Eucaristia, lo scorso 30 giugno (foto), il cardinale vicario Angelo De Donatis ha avuto modo di annunciare ufficialmente il nuovo rettore (dal primo luglio) don Francesco Donega (dal 2017 occupava il posto di vice rettore). L’uscente, monsignor Claudiano Strazzari, alla guida del Seminario dal 1998, è stato nominato canonico di San Giovanni in Laterano.

Da prossimo primo settembre il nuovo vice rettore sarà don Massimiliano Nazio, dal 2013 alla guida della parrocchia di San Giovanni Battista de La Salle. Don Davide Lees, finora parroco di Santa Maria Consolatrice, sarà invece il nuovo Prefetto degli Studi.

Don Fabio Rosini a “La voce dei giovani”: il nuovo video della Pastorale giovanile

Tutti i peccati possono essere perdonati? Un ragazzo che pensa di essere omosessuale, può diventare sacerdote? E che dire del sacerdozio femminile? A queste e altre domande ha risposto don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni, nel nuovo video de “La voce dei giovani”, del Servizio diocesano per la pastorale giovanile.

In questa nuova puntata, anche Cristina Cecilia con un brano molto intimo: “Desiderio e stato di natura”.

8 giugno 2021

Don Eutizio è tornato alla Casa del Padre

TESTIMONIANZE:

Don Eutizio è tornato a casa

Don  Eutizio  era  un prete felice  e soprattutto felice  di  essere  prete.  L’ unità di misura con cui affrontava tutte le situazioni era l’amore per cui non si poteva non volergli bene. Aveva amato con tutto se stesso le comunità che aveva servito ed aveva impresso nel cuore la storia di ciascuna di esse, le persone che vi aveva incontrato e soprattutto i preti con cui aveva collaborato. Parlava con la vivacità che gli era propria dei primi tempi a Nostra Signora di Guadalupe, poi a San Giovanni dei Fiorentini con l’indimenticabile parroco Ruffini.

Poi come parroco a San Salvatore in Lauro e finalmente a Santa Emerenziana alla cui esperienza faceva riferimento continuo. Tutti conoscevamo la storia del mosaico, che aveva fatto realizzare in quella chiesa da P. Ugolino, il mosaico più grande di Roma. Poi Sant’Eugenio col primo seminario per vocazioni adulte per approdare al Seminario Romano Maggiore come rettore. La sua cultura erano le anime, e ne aveva lette tante per cui la scelta di lui come rettore del Seminario Romano fu davvero indovinata. Un bel Parroco, felice, innamorato del suo sacerdozio e del suo ministero era il modello più azzeccato per la “fabbrica dei preti” di Roma. E fu proprio così. Non erano tempi facili per i seminari quando assunse la responsabilità del Maggiore ma continuò con la semplicità che gli era propria a fare il capo di un presbiterio , il parroco del seminario. L’anno dopo il suo arrivo arrivai io come direttore spirituale e aiutato anche dalla giovane età, trenta tre anni, svolsi il ruolo di vice parroco. Facevo di tutto, otre a dirigere spiritualmente e confessare animavo la comunità fino a fare il maestro di canto e organizzare la scuola di preghiera per i giovani animata dai seminaristi. Don Eutizio godeva di tutto questo, mi incoraggiava, mi difendeva ed era evidente che mi stimava e mi amava. Mai ombra di vicendevole invidia , ci volevamo bene. Nonostante l’incarico eravamo rimasti Don Eutizio e don Giuseppe, i preti del presbiterio di quella parrocchia originale che era il seminario.
Quando lasciò il Seminario non poteva non tornare in parrocchia e fu parroco di Gesù Divino Maestro con l’entusiasmo di un neofita. Tornava di tanto in tanto in seminario e ci raccontava le sue avventure sempre esilaranti. Fu nominato canonico di san Pietro e anche lì fu parroco della Basilica. Essere parroco era proprio la sua vocazione, era nato per questo. Se lo avessero fatto vescovo sarebbe vissuto di nostalgia della parrocchia, invece don Eutizio, veramente convinto che “parochus in Urbe, episcopus in Orbe” rimane per tutti un vero modello di come si ama una parrocchia e come si è felici vivendo per il proprio gregge, nel proprio ovile, che il più bello di tutti.
Il Signore ce lo ha concesso fino a novanta sei anni per essere maestro anche di come si vive l’anzianità: sempre felice, indifferente al luogo e abbandonato alla Provvidenza. E’ tornato a Roma alla casa di riposo del clero per continuare ad essere modello di come si vive e si muore.
Al suo arrivo in Paradiso son certo che gli onori di casa li ha fatti don Miche che è tra gli ultimi arrivati con Petar, William, don Franco l’economo, che avranno convocato tutti i suoi alunni per cantare insieme “O Maria quant’è felice chi ti sceglie a Sua regina” e questa volta è proprio vero perché la fede è diventata visione.

+ S.E. Mons. Giuseppe Mani

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Omelia tenuta da S.E.R. Angelo De Donatis, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma in occasione della messa esequiale di Mons. Eutizio Fanano, ex alunno, Rettore del Seminario dal 1969 al 1978.

Cappella Maggiore del Pontificio Seminario Romano Maggiore giugno 2018.

OMELIA funerale don Eutizio Fanano-Felice di essere prete

Don Ernest Simoni all’ospedale San Giovanni

Don Ernest Simoni con Papa Francesco

I lunghi anni di lavori forzati, la fede incrollabile, l’incontro con Papa Francesco. Viene condensata in queste parole la biografia di don Ernest Simoni, sacerdote albanese di novantun anni, creato cardinale nel 2016, che venerdì 29 marzo alle 10.30 presiederà la Messa nella cappella dell’ospedale San Giovanni.

Alla celebrazione, promossa dalla cappellania dell’ospedale, dai religiosi camilliani, in collaborazione con le associazioni di volontariato dell’ospedale e le Suore Ospedaliere della Misericordia, sarà presente anche il vescovo ausiliare delegato per la pastorale sanitaria monsignor Paolo Ricciardi. Al termine della Messa, attorno alle ore 11.30, il cardinale Simoni porterà la sua testimonianza su “La libertà della fede, la bellezza del Vangelo”, in una intervista al giornalista di Tv2000 Fabio Bolzetta.

Per il semplice fatto di essere prete, nel 1963 don Ernest viene arrestato e messo in cella di isolamento. Sottoposto a torture e condannato a morte, si vede commutare la condanna capitale in diciotto anni di lavori forzati, di cui dodici trascorsi in miniera. Durante il periodo della prigionia don Ernest continua a celebrare la messa a memoria, in latino, e a distribuire la comunione di nascosto. Uscito dal carcere, viene nuovamente condannato ai lavori forzati: questa volta è assegnato alla manutenzione delle fogne della città di Scutari. Torna libero nel 1990, quando crolla il regime comunista. Con la libertà di culto, comincia per don Ernest un periodo di intensa attività pastorale volta soprattutto alla riconciliazione. Il sacerdote ha incontrato Papa Francesco a Tirana nel 2014 e gli ha raccontato la sua storia. La biografia del sacerdote è anche al centro di un libro del giornalista di Avvenire Mimmo Muolo, “Don Ernest Simoni”.

25 marzo 2019

Don Dario Gervasi nuovo vescovo del settore Sud

Il Santo Padre Francesco ha nominato don Dario Gervasi vescovo ausiliare per il settore Sud della diocesi di Roma. Il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, ha dato l’annuncio della nomina del Pontefice alle 12 di oggi (lunedì 31 agosto 2020), nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico del Laterano, sede del Vicariato di Roma, in contemporanea con la Sala Stampa della Santa Sede. Erano presenti i vescovi ausiliari della diocesi, i parroci prefetti con molti sacerdoti e il personale del Vicariato di Roma. L’ordinazione episcopale si terrà il 18 ottobre nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Don Gervasi è nato a Roma l’8 maggio del 1968 ed è entrato al Pontificio Seminario Romano Maggiore nel settembre 1988; è stato ordinato sacerdote il 22 maggio del 1994 dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini perché «san Giovanni Paolo II era ammalato e non aveva potuto presiedere le ordinazioni», sottolinea il cardinale De Donatis. Il primo incarico, dal 1994 al 2000, per don Gervasi è stato quello di vicario parrocchiale nella comunità di Santa Maria delle Grazie al Trionfale; e ancora di vicario parrocchiale ai Santi Gioacchino e Anna (fino al 2003), comunità di cui poi è divenuto parroco, e che ha guidato fino al 2008. È tornato quindi al Seminario Romano come vicerettore dal 2008 al 2014, «quando è arrivata la nomina di parroco – ricorda il cardinale De Donatis – della comunità della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo a Giardinetti». Dall’anno scorso è anche prefetto della XVII prefettura, mentre sono numerosi gli altri incarichi ricoperti nel corso degli anni: incaricato ad interim del Servizio per le vocazioni della diocesi di Roma (2009 – 2011); incaricato dell’Opera Vocazioni Sacerdotali (2009 – 2011); deputato della Congregazione dei Missionari dell’Istituto Imperiali Borromeo (2009 – 2014).

«Don Dario – dichiara ancora il vicario – gode della stima e dell’affetto di tutti noi. Conosciamo il suo amore al Signore e alla Chiesa, alla nostra diocesi, il suo senso di responsabilità, la sua umanità, la giovialità e serenità che trasmette a tutti. Gli auguriamo di poter continuare con l’entusiasmo e la passione che lo caratterizzano la delicata missione nel settore Sud e nella pastorale familiare diocesana, sulla scia dei vescovi che lo hanno preceduto in questi anni».

«Sono emozionato, contento e anche un po’ confuso», commenta don Gervasi. «Sono ancora un po’ frastornato dalla gioia e incredulo, ma molto felice di poter stare nel settore Sud, per cercare, insieme, di servire il Signore Gesù. È importante – prosegue – ricordare di mantenere uno sguardo di fede, affidarci a Cristo Signore, ricordarci che Lui è con noi e ci sta vicino perché possiamo dare la testimonianza della nostra vita cristiana. Questo vale per tutta Roma, per tutti; insieme possiamo essere il volto della Chiesa di oggi, che sa affrontare anche momenti difficili però con uno spirito profondo di fede, uno sguardo che sappia vedere oltre le apparenze».

 

31 agosto 2020

Don Concetto Occhipinti nominato vicario episcopale del settore Est

Il Santo Padre ha nominato vicario episcopale per il settore Est della diocesi di Roma don Concetto Occhipinti, che a decorrere dal primo febbraio 2025 entra far parte del Consiglio Episcopale. Don Occhipinti, parroco di Sant’Ireneo a Centocelle dal 2017, è nato a Modica il 28 ottobre 1964 ed è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Roma il 28 aprile 1990.

Subito dopo l’ordinazione è stato prima vicario cooperatore a Santa Gemma Galgani, quindi ha prestato servizio nell’Ufficio liturgico del Vicariato. Dal 1994 al 2000 è stato coadiutore della basilica di San Giovanni in Laterano. Ha poi guidato come parroco la comunità di Santa Galla, dal 2005 al 2011. Successivamente, dal 2011 al 2017 è stato rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove aveva già ricoperto l’incarico prima di assistente spirituale, dal 1992 al 2000, e poi di direttore spirituale, dal 2000 al 2005. Nello stesso periodo (2011-2017) è stato rettore dei Santi Quattro Coronati al Laterano.

31 gennaio 2025

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