4 Agosto 2025

Il Bilancio di missione della Diocesi di Roma

Il Consiglio diocesano per gli Affari Economici ha approvato i bilanci consuntivi 2024 del Vicariato e della Diocesi di Roma, e dell’Opera Romana per la Preservazione della Fede.

Il Consiglio si è complimentato con gli Uffici dell’Economato e dell’Amministrazione per la chiarezza e la trasparenza dei bilanci e per aver presentato un bilancio preventivo introducendo anche un piano triennale 2025-2027, con il chiaro obiettivo di pianificare la gestione delle risorse più a lungo termine.

Un elemento di particolare rilevanza che è stato sottolineato dal Consiglio è l’aver riportato il Bilancio della Diocesi in attivo, con un avanzo di esercizio per il 2024 pari a € 2.202.169, confermando il trend già positivo del 2023, consolidando con questi due ultimi esercizi un recupero totale dei disavanzi degli esercizi 2022 (€ -3.790.032) e 2021 (€ -2.321.157). Tale ripianamento è stato ottenuto senza aver applicato alcun “taglio” sul personale e con un aumento delle spese relative alla gestione di alcuni eventi giubilari sostenute già nel corso del 2024.

Inoltre è stato mantenuto un elevato livello di sostegno alle opere di Carità, con erogazioni dirette per le attività della Caritas diocesana per € 4.848.573, attività caritative sostenute direttamente dalla Diocesi per € 2.784.178, oltre ai contributi erogati per il sostegno alle famiglie bisognose, tramite le Parrocchie, per € 650.000.

Una voce significativa è stata rappresentata anche dai contributi a fondo perduto a sostegno delle Parrocchie, con l’erogazione di € 3.948.671.

Nel mese di settembre il Bilancio sarà illustrato al Consiglio Presbiterale e subito dopo sarà, per la prima volta, pubblicato sul sito della Diocesi di Roma.

25 luglio 2025

A Santa Maria ai Monti la veglia in memoria delle vittime delle mafie

Don Luigi Ciotti (foto: diocesi di Roma/Gennari)

Il titolo “Pellegrini di speranza. Per non dimenticare” esprime «il valore e il senso profondo» dell’iniziativa di preghiera e memoria in programma per domenica 27 luglio, in occasione del 32° anniversario degli attentati mafiosi alla basilica di San Giovanni in Laterano e alla chiesa di San Giorgio al Velabro, nella notte tra il 27 e il 28 luglio del 1993, quando un’autobomba esplose anche in via Palestro, a Milano, provocando la morte di 5 persone. L’appuntamento è alle 20.30 a Santa Maria ai Monti, nel cuore di Roma. A promuoverlo, l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale, del lavoro e la cura del Creato, in collaborazione con il Servizio Cei per la pastorale giovanile e con l’associazione di promozione sociale Libera.

«Desideriamo ricordare a tutti noi che la speranza per essere ben radicata deve essere fondata sulla memoria umana, oltre che fondarsi naturalmente sulla speranza cristiana in Gesù Cristo e nella Pasqua», spiega don Francesco Pesce, direttore dell’Ufficio del Vicariato. Anche «il contesto in cui avverrà, ossia proprio alla vigilia del Giubileo dei giovani – sono ancora le parole del sacerdote -, conferma il nostro dovere di cristiani di trasmettere la memoria ai giovani, come con un passaggio del testimone, perché loro che non hanno vissuto certi avvenimenti hanno però il diritto di sapere e di conoscere, affinché quanto è capitato non si ripeta».

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25 luglio 2025

Accordo tra diocesi di Roma e Archivio di Stato per la riepartura al pubblico di Sant’Ivo alla Sapienza

Accordo tra diocesi di Roma e l’Archivio di Stato per la riaperturaal pubblico, alla fine dei lavori di restauro, della chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, capolavoro barocco di Francesco Borromini. L’intesa è stata siglata ieri, 24 luglio, nelle sale del Palazzo Lateranense dal cardinale vicario della diocesi di Roma, Baldo Reina, insieme al direttore generale Archivi, Antonio Tarasco e al direttore dell’Archivio di Stato di Roma, Riccardo Gandolfi.

«Siamo molto contenti della firma di questa convenzione, che attraverso l’apertura di una Chiesa che tutti noi ammiriamo e apprezziamo, consentirà uno scambio reciproco con gli Archivi. Speriamo che tutti coloro che accederanno a Sant’Ivo alla Sapienza, ammirando la bellezza architettonica e artistica, possano anche vivere dei momenti di preghiera. Ancora una volta la cultura e il culto si avvicinano e ci spingono verso l’alto e penso che di questi tempi abbiamo tutti bisogno di una spinta verso l’alto, mentre il mondo sprofonda ogni giorno di più verso il basso», ha dichiarato il cardinale Reina

Per Antonio Tarasco, direttore generale Archivi, con dell’intesa si compie «un gesto concreto di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale» e evidenzia come la collaborazione con la diocesi di Roma sarà proficua «per restituire alla collettività luoghi di bellezza, di memoria e di ispirazione».

 

25 luglio 2025

E’ entrato nella luce della Resurrezione Franco, padre di Chiara Bellassai

Il Cardinale Vicario Baldassare Reina,
il Consiglio Episcopale della Diocesi
e tutti i colleghi del Vicariato di Roma,

sono vicini al dolore di Chiara Bellassai
per la morte del suo caro papà

Franco
di anni 79

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Franco il premio
della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali sono stati celebrati oggi, mercoledì 23 luglio 2025,
a Vicovaro (RM)

A Santa Maria Sopra Minerva il corpo di Pier Giorgio Frassati

Il beato Pier Giorgio Frassati

Per la prima volta, il corpo del beato Pier Giorgio Frassati sarà venerato a Roma. In occasione del Giubileo dei Giovani 2025, la reliquia del giovane torinese, che dal 1990 riposa incorrotto nella cappella del Duomo di Torino, arriverà nella Capitale nella serata del 25 luglio. Ad accoglierla sarà la comunità dei frati domenicani della basilica di Santa Maria sopra Minerva, a pochi passi dal Pantheon, dove resterà esposta alla venerazione fino al 4 agosto.

L’evento, promosso dalla Diocesi di Roma attraverso l’Ufficio per la pastorale giovanile, si configura come un pellegrinaggio straordinario, profondamente legato all’imminente canonizzazione del beato, che Papa Leone XIV celebrerà il 7 settembre insieme a quella del beato Carlo Acutis.

L’apertura ufficiale della venerazione avverrà sabato 26 luglio, con la Messa presieduta dal cardinale vicario Baldo Reina, che impartirà anche la benedizione ai numerosi volontari impegnati nell’organizzazione del Giubileo. «È un po’ il lancio più romano del Giubileo dei giovani – spiega don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile –. I volontari riceveranno il mandato per il servizio che svolgeranno dal 28 luglio al 3 agosto nelle parrocchie e nelle realtà coinvolte nell’accoglienza dei pellegrini. Per noi è importante offrire loro una testimonianza concreta di vicinanza: doneranno tempo, energie e cuore, diventando un motore vitale della nostra Chiesa diocesana».

Durante la permanenza della reliquia, la comunità domenicana ha previsto un ricco calendario di incontri, catechesi e conferenze multilingue per far conoscere la figura di Frassati, “uomo delle Beatitudini” e testimone di fede concreta, carità e giustizia sociale.

Il 4 agosto, al termine della Messa presieduta alle ore 11 dall’arcivescovo di Sydney Anthony Fisher – promotore della presenza del corpo di Frassati alla Gmg di Sydney nel 2008 – la reliquia farà ritorno a Torino.

22 luglio 2025

Il 27 luglio la Giornata dei nonni e degli anziani

Ricorre domenica prossima, 27 luglio, la V Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Per celebrarla a Roma è in programma una Messa dedicata – trasmessa in diretta su Rai1 dalle 10.55 – nella basilica di Santa Maria in Trastevere, curata dall’Ufficio diocesano per la pastorale familiare e presieduta dal vescovo Renato Tarantelli Baccari, vicegerente della diocesi. Guardando a questo appuntamento, il presule mette in luce la «bellissima» concatenazione, «opera della Provvidenza», che lega questa ricorrenza al Giubileo dei giovani, che si aprirà lunedì 28 luglio. Per Tarantelli infatti «è significativo che la Giornata dei nonni e degli anziani venga prima, mentre secondo l’ordine temporale siamo abituati a pensare al contrario alle fasi della vita di giovani e anziani» eppure «più andiamo avanti e più leggiamo all’indietro la storia e le esperienze», sottolinea.

Allora, la Giornata voluta e istituita da Papa Francesco nel gennaio del 2021 diviene l’occasione «per riflettere» su quanto e come «i nonni e gli anziani, valore fondamentale nel contesto della famiglia e di un popolo, possano e sappiano traghettare verso il domani, costituendo proprio un ponte tra passato e futuro», afferma Tarantelli. In particolare, il vescovo individua nella «saggezza dell’anziano» una capacità «di comprensione del cambiamento che ha una funzione fortemente educativa e di riflessione», laddove spesso «in una famiglia i nonni sono coloro che sanno dialogare con i nipoti grazie a una capacità di ascolto che supera il salto generazionale, rendendo la comunicazione e la trasmissione più serena e mansueta, libera da condizionamenti rispetto a quella che i giovani hanno invece con i genitori».

Tarantelli pensa sia al valore «delle storie, dei racconti dei più anziani», sia alla «trasmissione della fede, in particolare della preghiera»; l’esempio e quanto viene tramandato costituiscono per il presule «quelle fondamenta e quelle radici su cui costruiamo la nostra vita e la storia della nostra famiglia, nel bene e nel male», perché ci possono essere anche «esperienze non sempre positive ma che possono comunque diventare istruttive». Per tutte queste motivazioni, «celebrare i nonni e gli anziani è importante – continua il vicegerente -: si tratta di imparare non a guardare indietro ma a guardare avanti con chi sta dietro, proprio riprendendo la famosa metafora, per essere consapevoli di stare sulle spalle dei giganti».

Guardando alla realtà della città di Roma, «in cui sono tanti gli anziani che vivono il dolore della solitudine», il vescovo considera come ci siano «tante soluzioni ad esempio di cohousing o quelle adottate anche in alcune parrocchie dove si mettono in relazione giovani studenti o lavoratori che cercano un alloggio e anziani soli a cui portano compagnia»; modelli a cui guardare, secondo il vescovo, per «sviluppare delle idee da portare avanti». Allargando lo sguardo, Tarantelli osserva che «si tratta di un tema che riguarda tutti, a livello globale, perché gli anziani non sono solo delle persone di oggi ma siamo anche noi se ci guardiamo tra qualche anno». Inoltre il vescovo considera quanto «oggi i nonni e gli anziani in genere siano davvero gli angeli custodi delle famiglie anche a livello economico: infatti spesso sono di sostegno per figli e nipoti che magari non si sono ancora stabilizzati lavorativamente, proprio loro che la società fa apparire un peso piuttosto che una risorsa». Ancora, i più anziani «sono un vero rifugio in una società dove mancano le figure di riferimento forti e riconoscibili».

Infine, Tarantelli richiama l’invito del Papa a fare visita alle persone anziane come occasione «per stare del tempo con loro, un tempo che arricchisce più chi lo dona che chi lo riceve, come accade per tutte le opere buone di carità». Non è tanto e solo «un andare a trovare ma uno scoprire un bagaglio di esperienze di vita».

 

21 luglio 2025

Giubileo dei giovani, le tappe dal 28 al 3 agosto

Trasformativo. Se si vuol racchiudere in una sola parola l’essenza del Giubileo dei giovani, leggendo il programma della settimana dal 28 luglio al 3 agosto, questo, forse, è il termine più adatto. Per centinaia di migliaia di ragazzi sarà un cammino di fede, speranza, comunione, azione, accompagnato da momenti di preghiera, riflessione, volontariato, dialogo e incontri con Papa Leone XIV. Giornate intense in cui il calendario approntato dal dicastero per l’Evangelizzazione – che promuove, tra l’altro, la Messa di benvenuto il 29 luglio in piazza San Pietro alle 19 presieduta dal pro-prefetto, l’arcivescovo Rino Fisichella, e gli appuntamenti con il Papa a Tor Vergata il 2 e il 3 agosto – si intreccia con quello dei Servizi per la pastorale giovanile dei vari Paesi, della diocesi e di realtà associative.

Un esempio? L’escape city “Tracce di speranza”, promossa dall’Agesci. È pensata per i giovani e in 16 tappe tematiche invita a riflettere sull’impegno civico e cristiano, offrendo esperienze immersive in luoghi storici che non sempre rientrano nei circuiti turistici, dove è possibile scorgere una traccia di speranza da generare. Per conoscere le novità del programma e facilitare la partecipazione agli eventi, è possibile scaricare l’app “Iubilaeum25”, disponibile su App Store e Play Store.

I pellegrini arriveranno a Roma da lunedì 28 luglio. Gli italiani iscritti sono 70mila. Nelle strutture di accoglienza – oltre 300 tra parrocchie e istituti religiosi della diocesi hanno dato la disponibilità -, riceveranno il kit che include sacca del Giubileo, due t-shirt, cappello, bottiglia in plastica riciclata, bandana e rosario-bracciale. Ognuno riceverà anche un pass da indossare sempre che comprende ticket food, ticket trasporti e identifica le persone coperte da assicurazione durante l’evento. I pasti saranno gestiti dalla web app “Amici del Pellegrino”, dove attivare buoni da 10 euro spendibili nei locali convenzionati in tutta Roma. Per chi alloggia, nei pacchetti inclusivi è garantita la colazione nella struttura in cui soggiorna.

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21 luglio 2025

#Estateincittà ai Santi Quattro Coronati: preghiera e ristoro dello spirito

Anche questa estate torna l’iniziativa #Estateincittà, promossa dalle monache agostiniane del Monastero dei Santi Quattro Coronati, nel cuore di Roma (via dei Santi Quattro, 20). Giunta alla sua settima edizione, la proposta vuole offrire un’oasi di preghiera e meditazione a chi resta in città nei mesi più caldi, accogliendo l’invito – come scrivono le monache – a fare della preghiera una “casa, rifugio e grembo per nascere e rinascere ancora”.

Gli appuntamenti si svolgeranno ogni domenica di agosto (3, 10, 17, 24) dalle ore 20.00 alle 22.00. Il programma della serata prevede:

  • 20.00 Esposizione del Santissimo Sacramento

  • 20.10 Preghiera del Vespro

  • 20.40 Meditazione Agostiniana

  • A seguire: adorazione silenziosa

  • 21.30 Preghiera di Compieta e reposizione del Santissimo

Un’iniziativa che, attraverso la spiritualità agostiniana e le parole di Papa Leone XIV, regala tempo a sé stessi, per rinfrescare lo spirito in un’estate che si fa occasione di rinnovamento interiore e vicinanza a Dio.

18 luglio 2025

Il cardinale vicario visita il Servizio psichiatrico del San Filippo Neri

Questa mattina, il cardinale vicario Baldo Reina ha visitato il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale San Filippo Neri. Il porporato ha ascoltato i pazienti, ha stretto le loro mani e ha rivolto a tutti parole di conforto.

Ad accoglierlo, Giuseppe Quintavalle, direttore Generale della ASL Roma 1, Giuseppe Ducci, direttore dell’Unità Operativa Complessa (UOC) Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’ospedale San Filippo Neri e Luigina Di Liegro, presidente della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro ETS, che da oltre 20 anni collabora attivamente grazie ai suoi volontari in convezione con la ASL Roma 1 al progetto “Arte che cura”. Un’iniziativa che si tiene all’interno del reparto e che viene finanziata dalla diocesi di Roma.

«Per me è un onore essere qui – ha detto il cardinale vicario, che ha portato il saluto e la vicinanza di Papa Leone XIV -, perché ritengo che la presenza della Chiesa di Roma non sia legata soltanto alle parrocchie, ma a tutte quelle realtà dove c’è l’uomo e in modo particolare le persone che soffrono. Il tema del disagio mentale è una grande sfida per il presente e il futuro del nostro Paese, perché i casi sono in aumento con un certo peso anche negli adolescenti e nei giovani».

Il cardinale Reina ha quindi esortato a porre al centro della cura l’attenzione alla persona, «perché se è vero che non tutte le malattie sono guaribili, tutte sono curabili». Rivolgendosi a tutti coloro che sono ricoverati nel reparto, ha aggiunto: «Prima ancora di essere pazienti e ammalati siete persone. Sentitevi sostenuti dalla vicinanza della diocesi di Roma e sollecitateci, perché in questo periodo abbiamo bisogno di aprire gli occhi sulle tante forme di povertà e sofferenza».

17 luglio 2025

Attacco alla parrocchia latina di Gaza, nota della diocesi di Roma

Siamo profondamente addolorati per quanto è avvenuto stamane a Gaza. La strategia israeliana non ha risparmiato neanche la Parrocchia latina della Sacra Famiglia.

La Diocesi di Roma, invocando il dono della Pace per quella terra martoriata e continuando a chiedere la liberazione degli ostaggi, si stringe in preghiera per le vittime, esprime la propria solidarietà alle loro famiglie e invoca la conversione dei carnefici.

Dopo 600 giorni di guerra e oltre 60mila morti palestinesi, la comunità internazionale ha l’obbligo di adottare tutte le misure diplomatiche per arrestare questo assurdo e deplorevole bagno di sangue.

 

17 luglio 2025

“Rete di Trieste”, mons. Pesce: «Rilanciare impegno politico dei cattolici»

di mons. Francesco Pesce*

La 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia che si è tenuta a Trieste nel luglio 2024, ha avuto come noto un titolo molto evocativo: “Al cuore della democrazia”. In un tempo come il nostro dove da più parti la democrazia è colpita al cuore, riflettere su argomenti come, pace, responsabilità, inclusione, partecipazione, riduzione delle diseguaglianze, bene comune; appare urgente e non più rinviabile.

Un frutto concreto di quelle giornate che possiamo già definire storiche per il nostro paese e per la chiesa italiana, è la cosiddetta “Rete di Trieste”, piattaforma trasversale di amministratori locali ed esponenti politici cattolici nata lo scorso febbraio per promuovere una politica “dal basso” fedele alla Dottrina sociale della Chiesa. La Rete oggi annovera più di 1.000 aderenti in tutta Italia, e ieri si è radunata come sezione provinciale romana a Palazzo Valentini. Roma non può che essere in prima linea in questo sforzo dal basso che si può anche definire un percorso di fraternità e di amicizia politica per contribuire alla vorrei dire ricostruzione della Città dell’Uomo. Come nelle altre cento provincie italiane sono state presentate alcune priorità sulle quali impegnarsi, quali, i giovani come protagonisti della politica, la Partecipazione come pilastro della democrazia, il welfare territoriale e la transizione ecologica per la cura del creato.

Superato un certo scetticismo iniziale da parte dei palazzi della politica, e scongiurata una troppo limitata rappresentatività, questa esperienza associativa può realmente rilanciare una maggiore presenza politica, culturale, sociale ed istituzionale dei cattolici in Italia. Siamo infatti in un tempo della storia di non facile e forse neanche opportuna definizione; siamo in guerra; milioni muoiono ancora di fame; siamo un po’ spaesati, e la complessità delle situazioni non di rado assume la forma del turbamento. La tecnica si è fatta regina, non sappiamo più comunicare fra generazioni, viviamo una transizione che pare infinita e siamo quasi costretti ad ancorare le nostre speranze al passato; il presente poi è stato detto con efficace definizione, è un tempo in gran parte senza preghiera, e abbiamo paura del futuro. Il rapporto politica e società civile è ad un punto senza ritorno. Abbiamo bisogno della autorevolezza e della coerenza dei cattolici in politica, oggi quando sono deboli non solo i saperi, ma anche i maestri e gli alunni.

Abbiamo bisogno della Dottrina Sociale della Chiesa. La DSC non insegna un mestiere, per un lavoro che fra poco non esisterà neanche più, sostituito da macchine più o meno intelligenti, ma insegna come riconoscere i segni dei tempi, come ben vivere nella casa comune. Ricordiamoci che non sono soltanto i movimenti esterni che decidono il senso della nostra vita; è la decisione spirituale, nei confronti della vita che dà senso a tutto. E noi soprattutto a Roma gettiamo ancora una volta la rete sulla Sua Parola.

 

*Direttore Ufficio per la pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato

Festa de’ noantri, un valore per tutta la città

Sarà il cardinale vicario Baldo Reina a presiedere la tradizionale processione lungo il Tevere della “Madonna Fiumarola”, in programma domenica 27 luglio alle 19.30. È il cuore della storica Festa de’ noantri in onore della Beata Vergine del Carmelo, una delle ricorrenze più sentite dal rione Trastevere e da tutta Roma. Per il vescovo vicegerente Renato Tarantelli Baccari, primicerio dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima del Carmine in Trastevere, saranno due in particolare le intenzioni che verranno affidate alla Vergine.

«Quest’anno è fondamentale pregare per la pace – sottolinea il presule -. È troppo importante in questo momento di guerre, di conflitti, di tensioni e di preoccupazioni per il mondo intero. Oltre a questo, pregheremo per il nostro nuovo vescovo Papa Leone XIV e per il suo ministero petrino. Sono passati appena due mesi dalla sua elezione. Possa veramente sentire il sostegno di tutta la Chiesa di Roma e la protezione di Maria, a cui lui è tanto legato, come ci ha fatto vedere subito quando si è affacciato per la prima volta dalla loggia delle benedizioni».

La Festa è cominciata domenica 13 luglio a Fiumicino con la tradizionale processione fino al raggiungimento del mare (la statua della Madonna Fiumarola fu ritrovata alla foce del Tevere), e prosegue con il triduo di preparazione a Roma. Mercoledì prossimo, alle 17, nella solennità della Madonna del Carmine, il vicegerente presiederà la Messa pontificale nella chiesa di Sant’Agata. Mentre alle 9 celebrerà don Paolo Asolan, rettore della chiesa, e alle 11 l’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

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14 luglio 2025

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