2 Luglio 2025

Contro la tratta, per restituire dignità a chi ne è stato privato

di Andrea Acali, da Romasette.it

Due ore di canti, colori, danza, testimonianze e preghiera. È stata tutto questo la veglia “Insieme contro la tratta di persone” che si è tenuta nella basilica di Sant’Antonio a via Merulana in occasione della memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, venerdì 8 febbraio. Un evento che ha poi avuto un seguito nella marcia che si è snodata ieri, domenica 10, da Castel Sant’Angelo a piazza San Pietro, dove i partecipanti hanno potuto ascoltare la preghiera e l’appello del Santo Padre all’Angelus.

Proprio il video della Rete mondiale di preghiera del Papa nel quale il Pontefice si è unito alla giornata di preghiera e riflessione per le vittime della tratta, della prostituzione forzata e della violenza ha aperto la veglia, presieduta da padre Michael Czerny, sottosegretario del dicastero per lo Sviluppo umano integrale, che si occupa di profughi e migranti. «Preghiamo perché il Signore scaldi i cuori, orienti gli occhi a vedere le catene, incoraggi i piedi ad avvicinarsi a chi soffre, dia energia alle mani di coloro che vogliono la guarigione e la liberazione di quanti sono schiavizzati e oppressi», ha detto il gesuita introducendo la veglia. Catene colorate sull’altare, a simboleggiare la schiavitù che ha affligge tutti e cinque i continenti, e una blu a circondarlo, emblema del lavoro “Insieme” di quanti sono impegnati a spezzare quelle inumane della tratta. E ancora, candele altrettanto colorate, giovani con una maschera bianca e scritte emblematiche a rappresentare le vittime senza volto e senza dignità, la danza semplice di cinque suore Figlie di Maria Ausiliatrice che hanno consegnato il libro del Vangelo a monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi.

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11 febbraio 2019

A San Valentino incontri e celebrazioni per festeggiare il patrono

Nella parrocchia di San Valentino al Villaggio Olimpico, nei prossimi giorni si terranno incontri e celebrazioni in occasione della festa patronale. Si comincia domani, martedì 12 febbraio, alle ore 20, con un appuntamento su “San Valentino nella storia e nell’arte”: si tratta di una conversazione con lo storico dell’arte Claudio Strinati, con letture e proiezioni di Marcella Iandolo. L’incontro si terrà nel teatro della parrocchia, al civico 32 di via Belgio.

Mercoledì 13, a partire dalle 17.15, ci saranno adorazione eucaristica, primi vespri e celebrazione eucaristica in parrocchia. Mentre il giorno dopo, giovedì 14 febbraio, alle ore 18.15, si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto emerito della Congregazione per le cause dei santi, con le Cresime degli adulti e la consegna delle primule ai fidanzati.

11 febbraio 2019

Stage di formazione per catechisti dei catecumeni

“«Ecco qui c’è acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?» (At 8,36) Il catecumenato e le situazioni affettive”: questo il tema dello stage di formazione per catechisti dei catecumeni, in programma sabato 16 febbraio, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore (piazza San Giovanni in Laterano, 4) dalle ore 9.30 alle ore 13. Si tratta di una «mattinata di studio per l’accompagnamento dei catecumeni che vivono particolari situazioni affettive», anticipa don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma, che organizza l’appuntamento formativo.

Don Cavallini sarà tra i relatori della mattinata, così come don Emanuele Albanese, canonista e direttore dell’Ufficio matrimoni della diocesi di Roma. Modera suor Ester Pina De Prisco, dell’Ufficio catechistico diocesano.

11 febbraio 2019

Il cardinale De Donatis a Sant’Egidio: «Siate sempre segno di unità e comunione»

«La gioia che si respira nelle vostre case e nei vostri incontri è la risposta più bella alla proposta di gettare le reti che vi ha un giorno rivolto Gesù». Per il cardinale vicario Angelo De Donatis è palpabile il clima di festa e serenità, nella Messa per il cinquantunesimo anniversario di fondazione della Comunità di Sant’Egidio. Sabato 9 febbraio, in una gremita basilica di San Giovanni in Laterano, il porporato ha presieduto la celebrazione che ha festeggiato “il compleanno” dell’associazione.

Commentando il Vangelo della “pesca miracolosa”, il cardinale De Donatis ha ringraziato il Signore, che 51 anni fa aveva invitato dei giovani romani a «gettare le reti» sulla sua Parola. Quei giovani avevano scelto di vincere l’indifferenza, aprendo gli occhi e il cuore alla sofferenza degli altri. «Nel rendere grazie al Signore, voglio consegnarvi un ulteriore impegno – ha detto ancora il vicario –: siate in questa amata Chiesa di Roma un segno di unità e di comunione con tutti coloro che, come voi e insieme a voi, sentono la passione per il Vangelo e operano per annunciare che il Signore Gesù è risorto e offre a ciascuno di noi la speranza della vita. Non perdete occasione per lavorare in comunione con tutta la Diocesi, accogliete ogni opportunità per essere strumenti di pace e di fraternità anche qui, nella nostra Roma in trasformazione, nella città di Pietro che è assetata di verità e di solidarietà».

Il saluto di Marco Impagliazzo, al termine della celebrazione, ha ripreso le parole del cardinale: «Sant’Egidio – ha detto il presidente della Comunità – ama molto Roma, la sua gente, le sue periferie, soprattutto i suoi abitanti più poveri e vulnerabili. Giovanni Paolo II ci confidò che ogni volta che incontrava Sant’Egidio nel mondo, riconosceva uno spirito romano. E cioè uno spirito di apertura e di amicizia verso tutti, di realismo e di sogno. Il vero, grande, problema è che le nostre città sono popolate da molte, troppe solitudini; che la nostra società è malata di solitudine».

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11 febbraio 2019

Don Santoro ci ricorda di «non abituarci a una ormai fiacca cristianità»

Si è concluso ieri, domenica 10 febbraio, il pellegrinaggio di un piccolo gruppo di fedeli della diocesi di Roma, guidati dal vescovo ausiliare per il settore Sud monsignor Paolo Lojudice, in Turchia. Sono stati a Trabzon, nella chiesa di Santa Maria (nella foto), proprio dove, tredici anni fa, fu assassinato don Andrea Santoro. Il sacerdote fidei donum, lo ricordiamo, fu ucciso da un fanatico mentre pregava, con la Bibbia tra le mani. Era il 5 febbraio del 2006.

«Essere a Trabzon in questi giorni significa, per me e per la diocesi di Roma – ha commentato il vescovo Lojudice – porre un segno di grande responsabilità. Significa essere vicini a quei fratelli che vivono in situazione di minoranza, nel continuo rischio di emarginazione ed esclusione sociale e nel pericolo per la propria incolumità che nasce dal professare una fede “minoritaria”; significa ripercorrere le orme del “martirio” non cercato ma mai escluso da don Andrea, che con la sua silenziosa testimonianza ci ricorda che seguire Cristo è un impegno serio e radicale; significa cercare di ravvivare nei cristiani che vivono a Roma una fede che deve lasciarci inquieti, che deve crescere e maturare sempre, senza mai fermarsi, addormentarsi o diventare insipida, rischio ormai ricorrente nel nostro occidente troppo abituato alla sua ormai fiacca cristianità».

11 febbraio 2019

Alla Casa di esercizi spirituali di Santi e Giovanni e Paolo al Celio presiede il Consiglio dei prefetti

Alla Casa di esercizi spirituali di Santi e Giovanni e Paolo al Celio presiede il Consiglio dei prefetti.

La lectio divina a Santa Maria in Traspontina con il cardinale De Donatis

Il trecentesimo incontro di lectio divina nella parrocchia di Santa Maria in Traspontina è stato tenuto dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Un bel traguardo per l’iniziativa nata grazie all’intuizione del parroco, il carmelitano padre Bruno Secondin, e che è cresciuta di anno in anno soprattutto in termini di partecipazione dei fedeli, che arrivano da ogni parte di Roma.

Nella sua lectio di venerdì 8 febbraio, il cardinale De Donatis si è soffermato su alcuni versetti – dal 13 al 16 – del Vangelo di Matteo, al capitolo 5. «Tra i quattro evangelisti – ha sottolineato il porporato – Matteo è l’unico a usare la parola “chiesa” e ciò mette in luce la sua elevata ecclesiologia. Egli può chiamarsi l’evangelista della comunità cristiana e il suo scritto può dirsi un Vangelo ecclesiale».

Lunga e ricca di spunti la lectio del vicario. «Nelle pagine odierne che vengono scritte nella storia dagli avvenimenti dei nostri tempi – ha detto ancora –, viene sempre a galla il dovere di scegliere per essere. Oggi come ieri i discepoli di Cristo sono chiamati a essere e quindi scegliere di essere ciò che Lui è perché se non si riceve l’essere da Lui come Lui si perde l’essere stesso».

Leggi il testo completo della lectio del cardinale De Donatis

 
Il video della catechesi
https://www.youtube.com/watch?v=5QmpK_c5w3Y

11 febbraio 2019

Consiglio dei prefetti

Consiglio dei prefetti.

Giornata del malato nelle parrocchie e nei luoghi di cura

Giornata del malato nelle parrocchie e nei luoghi di cura, a cura del Centro per la pastorale sanitaria.

Celebra la Messa al Santuario della Madonna del Divino Amore in occasione della Giornata diocesana del malato e del pellegrino

Celebra la Messa al Santuario della Madonna del Divino Amore in occasione della Giornata diocesana del malato e del pellegrino.

Celebra la Messa nella parrocchia di Sant’Aurea a Ostia Antica

Celebra la Messa nella parrocchia di Sant’Aurea a Ostia Antica.

Celebrazione della Giornata diocesana del malato e del pellegrino

Celebrazione della Giornata diocesana del malato e del pellegrino, nella basilica di San Giovanni in Laterano.

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