Condivide il pomeriggio con i sacerdoti che partecipano agli esercizi spirituali al Monastero della Resurrezione di Montefiolo.
Concorso fotografico sulle edicole mariane, l’iniziativa del Santuario del Divino Amore
Lungo le vie, agli angoli delle strade, incastonate sui muri o in una nicchia le edicole mariane in città testimoniano la fede, la devozione e la storia di un popolo. Dopo il voto del 4 giugno 1944, quando i romani affidarono alla Madonna del Divino Amore la salvezza di Roma dall’occupazione nazista, in città vennero erette tante edicole dedicate alla Madonna del Divino Amore, la Salvatrice dell’Urbe. Edicole create da gruppi di fedeli, associazioni, persone devote. È quindi facile incrociare lo sguardo materno di Maria camminando in città. Per riscoprire e valorizzare questo patrimonio il Santuario della Madonna del Divino Amore promuove la terza edizione del concorso fotografico dal titolo: “Le edicole della Madonna del Divino Amore a Roma, in Italia e nel mondo”.
I partecipanti sono invitati a fotografare le edicole e scrivere una breve didascalia con indicato il luogo in cui si trova l’immagine, e magari anche qualche nota storica. Il tutto va spedito all’indirizzo eventisantuario@gmail.com. Sono ammesse foto sia in bianco e nero che a colori. La partecipazione al contest è gratuita e aperta a tutti i fedeli, pellegrini, parrocchiani, visitatori, curiosi che vorranno contribuire alla ricerca e alla valorizzazione delle edicole mariane dedicate alla Madonna del Divino Amore presenti nella città di Roma, in Italia e nel resto del mondo. Il materiale che arriverà verrà poi raccolto in una mostra.
7 giugno 2021
Conclusione percorso formativo per Adoratori e Santa Messa al Divino Amore
Conclusione percorso formativo per Adoratori e Santa Messa al Divino Amore
Conclusione della tappa diocesana della GMG con Santa Messa, presieduta dal Cardinale Vicario – Santuario della Madonna del Divino Amore
Conclusione della tappa diocesana della GMG con Santa Messa, presieduta dal Cardinale Vicario – Santuario della Madonna del Divino Amore
Conclusione della tappa diocesana della GMG con Santa Messa
Conclusione della tappa diocesana della GMG con Santa Messa
Conclusione della tappa diocesana della GMG con Santa Messa
Conclusione della tappa diocesana della GMG con Santa Messa
Conclusione dei festeggiamenti per il 25° anniversario della fondazione della Comunità Congolese e della beatificazione di Isidor Bakanja
Conclusione dei festeggiamenti per il 25° anniversario della fondazione della Comunità Congolese e della beatificazione di Isidor Bakanja, a cura dell’Ufficio Migrantes.
Conclusi gli esercizi spirituali: il “grazie” a padre Rupnik
Si sono conclusi l’8 novembre gli esercizi spirituali guidati dal gesuita direttore del Centro Aletti padre Marko Ivan Rupnik, a cui hanno preso parte il cardinale vicario, i vescovi ausiliari, i direttori degli uffici diocesani e i parroci prefetti. Iniziati il 4 novembre, si sono svolti nella Casa di spiritualità Santa Maria Consolatrice, a Santa Severa, a due passi dal mare.
La chiesa della struttura ricettiva è decorata con i mosaici realizzati dal Centro Aletti: la Gerusalemme celeste, Mosè velato, il roveto ardente. «Il roveto ardente che Mosè non può pienamente vedere è l’amore che arde e non si consuma dell’Incarnazione», commenta monsignor Andrea Lonardo, direttore del Servizio per la cultura e l’università della diocesi, che ha partecipato agli esercizi. Ma è don Antonio Panfili, vicario episcopale dell’Ufficio per la vita consacrata, a ringraziare padre Rupnik a nome di tutti i partecipanti.
«Questi degli esercizi spirituali sono stati giorni benedetti!», sottolinea il sacerdote. «Questi esercizi – prosegue – hanno messo nel cuore un desiderio intenso di sperimentare lo Spirito, come Serafino di Sarov nel dialogo con Motovilov. Tutti poi ci portiamo nel cuore “una predica nella predica”: quella tua Bibbia che sfogliata da una parte all’altra di ogni Testamento, quasi “maltrattata” con sapienza ed energia ci ha collegato profezia e realtà tipo e realizzazione in modo speciale, con l’“eccellenza” di chi la conosce profondamente!»
Il testo integrale della lettera di don Antonio Panfili
14 novembre 2019
Conclusi gli esercizi spirituali guidati dal cardinale De Donatis
Venerdì 9 novembre, presso la casa “Divin Maestro” di Ariccia, si sono conclusi gli esercizi spirituali per sacerdoti guidati dal cardinale Angelo De Donatis. Hanno partecipato i vescovi ausiliari della diocesi di Roma, i responsabili degli uffici diocesani e i membri del consiglio dei prefetti. Di seguito il racconto dell’esperienza di don Massimo Cautero, direttore dell’Ufficio clero del Vicariato, che ha partecipato a questa esperienza.

«La settimana di esercizi, si è svolta secondo lo schema della prima settimana degli Esercizi spirituali di sant’Ignazio, la settimana che -delle quattro previste- mira ad approfondire, in maniera personale, la conoscenza di Dio e di noi stessi attraverso il suo sguardo, del modo con cui Dio guarda (ama!) noi figli; è un percorso di purificazione e di esperienza diretta che ha come termine una rinnovata riconciliazione in Dio Padre che non smette mai di amare e perdonare i suoi figli, un’occasione di mettere a fuoco e rivitalizzare la vita nello spirito che nel quotidiano tende, purtroppo, a logorarsi e sbiadire.
Centro di tutti gli esercizi spirituali, come ha ricordato il cardinale vicario Angelo De Donatis, è fare l’esperienza concreta di Dio, attraverso la meditazione, la relazione nella preghiera ed il silenzio. Gli esercizi spirituali ignaziani, sviluppati proprio dall’esperienza di sant’Ignazio stesso, sono uno strumento valido ed efficace proprio per il metodo con cui vengono svolti. Importante per l’efficacia degli stessi sono le buone disposizioni d’animo e spirituali degli “esercitanti”, disposizioni che non sono certo mancate al gruppo dei partecipanti che, unanimemente, riportano un bilancio pienamente positivo di quanto vissuto».
12 novembre 2018
Conclusa la visita ad limina dei Vescovi del Lazio

Si è conclusa la visita ad limina dei vescovi del Lazio. Di seguito la dichiarazione del cardinale vicario Angelo De Donatis, presidente della Conferenza episcopale del Lazio
I vescovi del Lazio, questa settimana, sono stati in “Visita ad Limina Apostolorum”. La visita ha avuto inizio lunedì 18 marzo con la celebrazione dell’Eucaristia in San Pietro.
Tutti i Vescovi insieme all’Ordinario militare per l’Italia, al vescovo cattolico ucraino-esarca apostolico d’Italia, agli abati dell’Abbazia territoriale di Subiaco e dell’Abbazia di Montecassino sono stati ricevuti da Prefetti e collaboratori dei Dicasteri vaticani.
Incontrare i responsabili dei dicasteri ha rappresentato una bellissima occasione per potere, attraverso le loro conoscenze, avere uno sguardo sulla Chiesa universale; ma è stata anche una proficua opportunità di scambio e racconto delle tante esperienze che caratterizzano le chiese particolari del Lazio, ottenendo stimoli e incoraggiamento per il cammino delle diocesi. Il risultato di tutto ciò è stato quello di un arricchimento, di un allargamento degli orizzonti, grazie all’ascolto sincero e al dialogo aperto e cordiale. Tutti i Vescovi hanno riconosciuto che questi giorni sono stati un vero momento di comunione e fraternità, un’autentica esperienza di sinodalità.
La visita ha avuto il suo momento culminante nell’Udienza con il Santo Padre, avvenuta nella mattina di venerdì 22 marzo a chiusura della settimana. L’incontro si è svolto all’insegna della semplicità e della paternità.
Cardinale Angelo De Donatis,
Vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma
22 marzo 2024
Conclude il mese missionario nella parrocchia di San Frumenzio
Conclude il mese missionario nella parrocchia di San Frumenzio
Conclave, prima fumata nera
Com’era prevedibile, il primo scrutinio del Conclave chiamato ad eleggere il 267° Papa ha portato a una fumata nera. Del resto, praticamente nessuno si aspettava che già alla prima votazione si raggiungessero gli 89 voti necessari per l’elezione del successore di Pietro. Anzi, come raccontava un sacerdote spagnolo presente in una piazza San Pietro affollata già prima delle 19, «sarebbe auspicabile un Conclave un po’ più lungo degli ultimi: molti cardinali si conoscono poco o non si conoscono affatto, le Congregazioni dei giorni scorsi non sono sufficienti ad approfondire questa conoscenza». Eppure, i temi di fondo dei problemi della Chiesa e, perché no, un profilo del prossimo pontefice, sono emersi in maniera abbastanza chiara dalle riunioni che si sono succedute nei giorni scorsi, sia da quelle ufficiali nell’aula del Sinodo che dagli incontri informali tra piccoli gruppi di cardinali. Ora si tratta di trovare la persona giusta in grado di incarnare quel profilo e condurre la barca di Pietro, con l’aiuto dello Spirito Santo.
La prima giornata di Conclave è comunque sempre molto emozionante. Dopo la Messa “pro eligendo Romano Pontifice” concelebrata al mattino dal collegio cardinalizio e presieduta dal decano Giovan Battista Re, i porporati alle 16.15 si sono ritrovati nella Cappella Paolina del Palazzo apostolico per formare la processione. Dopo un momento di preghiera, a presiedere il rito, e l’intero Conclave, il cardinale già segretario di Stato di Francesco, Pietro Parolin, in quanto più anziano dell’ordine dei vescovi, visto che sia il decano che il vicedecano, il cardinale Sandri, del Sacro Collegio sono ultraottantenni e quindi non partecipano all’elezione.
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