16 Maggio 2025

Al mattino confessa in una parrocchia romana

Al mattino confessa in una parrocchia romana

Al Maggiore il 21 incontro con Frings per la formazione dei sacerdoti

Il cammino di conversione pastorale avviato nella nostra diocesi è un cammino di Chiesa: ciò comporta che non esiste ambito o soggetto ecclesiale che non ne venga coinvolto. La Chiesa, infatti, è una comunione: ciò che interessa o tocca qualcuno, implica una modificazione delle relazioni con tutti gli altri. La questione è avvertita da tutti, soprattutto dai presbiteri che svolgono un ministero pastorale direttamente a contatto con la vita quotidiana del popolo di Dio. Le trasformazioni che hanno investito le parrocchie romane (e di cui abbiamo fatto memoria in questo primo tempo dell’anno pastorale) hanno avuto come conseguenza anche una corrispondente modificazione del modo di intendere e di esercitare il ministero del parroco e dei preti di parrocchia.

In una società dove tutta la vita era interpretata attraverso il prisma ermeneutico sacrale, la concentrazione delle attività pastorali sui sacramenti (da celebrare e ai quali preparare) appariva senz’altro culturalmente adeguata, cioè capace di senso, compresa dalla gente anche più semplice e integrata nel tessuto sociale. Il cambiamento rapido ed epocale dell’ultima modernità sta sfaldando tale concezione, fino nei suoi presupposti culturali. La questione ha prodotto molti studi e riflessioni, benché non sempre equilibrati e soddisfacenti. Molte delle trattazioni teologiche risentono delle dinamiche socio-culturali quasi senza avvedersene e si illudono di tracciare il profilo della identità presbiterale ponendosi semplicemente di fronte a tali dinamiche: finendo così, con la pretesa di esserne immuni, a subirne goffamente il trascinamento.

Il Pontificio istituto pastorale Redemptor Hominis e il Servizio diocesano per la formazione permanente del clero vorrebbero iniziare una riflessione su questi temi a servizio del rinnovamento pastorale in diocesi. Per questo propongono due appuntamenti. Il primo sarà un incontro, lunedì 21 gennaio alle 10.30 nel teatro del Seminario Maggiore, con Thomas Frings, tedesco, autore del fortunato libro “Così non posso più fare il parroco. Vi racconto perché”, in Italia edito da Ancora. Il libro ha avuto una grande diffusione in tutta Europa e sembra aver dato voce e parole al disagio diffuso tra i preti, quel disagio che si raccoglie facilmente alle riunioni di prefettura o di settore, o nei Consigli dei prefetti o dei presbiteri. L’autore lo sintetizza così: «Come prete ho avuto una vita gratificante e vorrei continuare a essere prete. Ma come parroco la vivo sempre più come un servizio reso a tradizioni e a disposizioni di una Chiesa che a tutti i livelli lavora più per il suo passato che per il suo avvenire».

Nel febbraio di due anni fa don Frings aveva scelto di lasciare il ministero attivo per prendersi un anno di pausa e di ripensamento, che lo liberasse dalla gabbia di una «pastorale dell’inutile» (così l’aveva definita) e gli aprisse vie nuove su come interpretare il suo servizio pastorale. Questo primo incontro servirà da status quaestionis per il secondo, sul quale avremo occasione di ritornare: un convegno – il 9 aprile – sull’identità e la missione del prete a Roma. L’invito e la partecipazione sono rivolte a tutti. La domanda alla quale vorremmo iniziare a rispondere è semplice quanto decisiva: cosa tenere, cosa lasciare di quello che si è ereditato? Cosa deve rimanere costitutivo e cosa va invece ricompreso e rinnovato del nostro ministero?

don Paolo Asolan, incaricato diocesano per la Formazione permanente del clero

16 gennaio 2019

Al maestro Nicola Piovani il Premio Achille Silvestrini 2024

Nicola Piovani

Sarà il maestro Nicola Piovani a ricevere il Premio Internazionale Achille Silvestrini per il dialogo e la pace 2024, in una cerimonia che si svolgerà a Roma, nel teatro di Villa Nazareth, l’8 novembre alle ore 17.30, con la presenza di autorità religiose, istituzionali e accademiche.

Il cardinale Achille Silvestrini, nel suo pluridecennale servizio nella Santa Sede, nel suo ministero sacerdotale e nel suo intenso magistero con i giovani di Villa Nazareth e con tanti interlocutori del mondo dell’università, dell’arte, della comunicazione, della politica e dell’economia, ha insegnato e testimoniato i valori dell’ascolto, del dialogo, della pace, della cultura del servizio, nutriti dal Vangelo.

“La pace si costruisce non su interessi effimeri ma su beni reali e stabili, che hanno sorgente nei valori dello spirito” così recita la frase incisa sulla ceramica artistica di Faenza di Goffredo Gaeta, di uno scritto del 1988 del cardinale Silvestrini che sarà consegnata al maestro Nicola Piovani.

L’Associazione culturale Premio internazionale Achille Silvestrini per il dialogo e la pace ETS, fondata nel 2022, si prefigge di assegnare annualmente il riconoscimento a una personalità internazionale che, sul terreno politico-istituzionale, culturale, artistico ed economico, abbia operato e testimoniato per l’affermazione e la diffusione della cultura del dialogo e della pace.

26 ottobre 2024

Al Gemelli la Messa e il Rosario per Papa Francesco

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Un’ora di adorazione la mattina, la Messa quotidiana, la recita del Rosario. Il Policlinico Universitario Agostino Gemelli e la sede romana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore desiderano «esprimere in maniera ancora più forte la vicinanza e il sostegno al Santo Padre Francesco in questo momento di prova e di sofferenza», informa una nota firmata dall’assistente ecclesiastico monsignor Claudio Giuliodori, il rettore Elena Beccalli e dal presidente Daniele Franco. «Accogliendo l’invito della Cei ad intensificare la preghiera – si legge –, da oggi lunedì 24 febbraio e per tutto il tempo della degenza del Santo Padre nel nostro Policlinico, presso la Cappella San Giovanni Paolo II, situata nella Hall dell’Ospedale, la mattina ci svolgerà un’ora di adorazione dalle 12.00 alle 13.00 a cui farà seguito la Santa Messa d’orario delle ore 13.05. In entrambi i momenti si pregherà in modo speciale per il Santo Padre. Mentre alle 16.30 con la stessa intenzione, si svolgerà la recita del Rosario presso la statua di San Giovanni Paolo II nel Piazzale antistante il Policlinico Gemelli. Seguirà alle 17.00 la Santa Messa d’orario che sarà celebrata con le medesime finalità nella Cappella della Hall».

Il consiglio di amministrazione della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, con il rettore e il presidente, parteciperà alla Santa Messa di oggi delle ore 13.05 che sarà presieduta da monsignor Giuliodori.

Coloro che possono sono invitati a partecipare ai momenti di preghiera indicati e tutti possono comunque unirsi spiritualmente facendo propria la preghiera liturgica: «Signore Gesù, Redentore del mondo, che hai preso su di te i nostri dolori e hai portato nella tua passione le nostre sofferenze, ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per il nostro fratello infermo: donagli fiducia e ravviva la sua speranza perché sia sollevato nel corpo e nello spirito».

24 febbraio 2025

Al Duomo di Milano concelebra alla Messa di Ordinazione Episcopale di monsignor Michele Di Tolve

Al Duomo di Milano concelebra alla Messa di Ordinazione Episcopale di monsignor Michele Di Tolve

Al Divino Amore una serata per i giovani sul tema della Gmg

«Giovane, dico a te, alzati» (Luca 7, 14) è il tema che il Papa ha dato per la XXXV Giornata mondiale della gioventù, ed è lo stesso che farà da filo conduttore alla serata organizzata dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile per sabato 29 febbraio al Divino Amore. «Un incontro di inizio Quaresima per i ragazzi dai 17 anni in su – lo definisce il direttore del Servizio diocesano don Antonio Magnotta –; sulla scia della bella esperienza di Panama a Roma, proviamo a ripetere l’iniziativa».

I giovani partecipanti sono attesi dalle ore 20.30, per assistere a un concerto-testimonianza della band “Tu sei bellezza”; seguirà una meditazione sul tema del Papa; spazio all’adorazione e alle confessioni; e infine i saluti, a mezzanotte e mezza, con cornetto e cioccolata calda per tutti.

In occasione dell’evento, il Servizio diocesano ha aperto anche un profilo Instagram, per condividere sul popolare social gli scatti delle iniziative: pastoralegiovanileroma.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni: www.pastoralegiovanileroma.it

13 febbraio 2020

Al Divino Amore la nuova casa per i sacerdoti anziani della diocesi

Una nuova casa per i sacerdoti anziani della diocesi di Roma. Un luogo dove riposarsi, sentirsi accolti, farsi anche compagnia l’uno con l’altro, pregare insieme. Mantenere lo stupore della fede, in uno sguardo illuminato dallo Spirito. È stata inaugurata martedì scorso, la struttura rinnovata all’interno del complesso del Santuario del Divino Amore, a Castel di Leva, dal cardinale vicario Angelo De Donatis, che ha presieduto la Messa concelebrata dal cardinale Enrico Feroci, parroco al Divino Amore nonché rettore del seminario degli Oblati del Divino Amore, e dal prelato segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti.

«Quando lo Spirito invade la nostra vita, allora germogliano gioia e pace – ha esordito il cardinale De Donatis nell’omelia –. È veramente una primavera della vita. Lo Spirito fa crescere nelle pieghe quotidiane delle nostre giornate il desiderio che accresca in noi la gioia di un compimento che è pace. È uno sguardo interiore che ci fa andare al di là dell’opacità da cui spesso è avvolta la nostra realtà, uno sguardo che ci aiuta a decifrare anche il senso nascosto dei nostri fallimenti e delle nostre fragilità». Un sguardo pieno di “stupore”, una parola utilizzata più volte dal porporato. Che ha proseguito: «Lo sguardo illuminato dallo Spirito permette di discernere con sapienza ogni realtà, secondo il timore di Dio e con la fortezza di chi non si lascia piegare dagli eventi. Ecco allora che l’orizzonte si apre e si scoprono tanti cuori che nascondono mitezza e umiltà, tanti cuori che riconoscono le loro ferite e sanno che solo Dio può sanarle». In conclusione, ai presbiteri anziani del Divino Amore il cardinale De Donatis ha lasciato il mandato a pregare per tutti gli altri preti romani, conservando sempre nel cuore «lo stupore di essere chiamati sacerdoti».

Casa San Gaetano – questo il nome della struttura – ospita «ad oggi diciotto sacerdoti, dei quali il più anziano ha 103 anni – ha spiegato il cardinale Feroci –. Quelli che possono danno una mano nelle confessioni. C’è un ambiente sereno e mi sembra che tutti siano contenti; si mangia tutti insieme, sia i sacerdoti che prestano servizio nel Santuario che quelli di Casa San Gaetano».

30 novembre 2022

Al Divino Amore la Messa per le vittime della strada

Una donna morta alla Romanina nello scontro tra due vetture, uno scooterista finito fuori strada vicino al Colosseo, un uomo investito e ucciso nei pressi della via del Mare, una mamma con due bambine travolte alla fermata dell’autobus in via Oderisi da Gubbio… Sono solo alcuni degli incidenti avvenuti a Roma questa settimana, ma l’elenco potrebbe continuare. A chi ha perso la vita e a chi rimasto ferito, insomma a tutte le vittime della strada, sarà dedicata una Messa, domenica prossima alle ore 16, al Nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore; a presiederla sarà il vescovo delegato per la pastorale sanitaria monsignor Paolo Ricciardi.

«Credo che sia capitato a tutti, anche più di una volta, di essere vicini al dolore delle famiglie che hanno perso un proprio caro per un incidente stradale – riflette il presule –. Purtroppo anche nella nostra città di Roma ogni anno sono numerosissimi gli incidenti mortali che coinvolgono spesso i giovani, una “strage” in aumento ogni anno». Per questo, prosegue, «in quest’anno pastorale in cui siamo chiamati ad ascoltare con il cuore il grido della città, riconosciamo anche il grido di tante famiglie che domandano il “perché” a Dio, per le morti tragiche, inaspettate, premature». L’invito è dunque a partecipare alla celebrazione di domenica 24, anche se la Giornata mondiale delle vittime della strada si celebra, in realtà, la terza domenica di novembre, cioè il 17 novembre (data in cui ricorre anche la Giornata mondiale dei poveri); si può quindi inserire nella preghiera universale una intenzione particolare sul tema: «Per tutte le persone decedute per un incidente stradale, perché possano gioire dell’incontro con il Signore risorto, e per le loro famiglie perché trovino il conforto della fede e il sostegno della comunità cristiana in questa prova così grande. Preghiamo».

«La Giornata è stata istituita nel 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite – ricorda monsignor Ricciardi – per sollecitare l’attenzione pubblica sul dramma degli incidenti stradali e per ricordare, a governi e società, la responsabilità collettiva di questa “guerra silenziosa”».

13 novembre 2019