24 Agosto 2025

Addio a don Pietro Sigurani, mercoledì i funerali

Prete degli ultimi, dei poveri, degli “scartati”. Se n’è andato don Pietro Sigurani, 86 anni dei quali 61 trascorsi come sacerdote. Fino all’anno scorso era stato rettore della chiesa di Sant’Eustachio, dove aveva fatto realizzato la “Casa della Misericordia” nei sotterranei della basilica. Si tratta di un centro di ascolto, uno sportello di assistenza legale e medica, un presidio di accoglienza dove i bisognosi potevano farsi la doccia e ricevere un cambio di biancheria. Non solo: don Pietro aveva voluto anche l’“Università degli scartati”, perché, spiegava, «ai poveri non bisogna dare solo pane, ma anche sollevare lo spirito». Nella basilica del centro storico aveva dato vita anche al “Ristorante dei poveri”, un servizio che dava da mangiare ogni giorno a circa centoventi persone.

 

A Sant’Eustachio era stato rettore dal 2012 al 2021; prima, dal 1975 al 2012, era stato parroco della Natività a via Gallia. E anche lì aveva messo al primo posto i più bisognosi, con la Domus Caritatis, una struttura situata sotto l’edificio parrocchiale, che offre cibo, posti letto e docce ai senzatetto. «Proprio sotto la mensa eucaristica è nato un luogo di accoglienza – diceva Sigurani –. Qui può venire chiunque abbia bisogno». Dal 1998 al 2010 era anche stato incaricato dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma.

 

I funerali verranno celebrati mercoledì 6 luglio 2022, alle ore 18.30, nella chiesa di Sant’Andrea della Valle.

 

4 luglio 2022

Ad Assisi partecipa al XXI Settimana Nazionale di Studi sulla spiritualità coniugale e familiare organizzato dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia

Ad Assisi partecipa al XXI Settimana Nazionale di Studi sulla spiritualità coniugale e familiare organizzato dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia.

Ad Assisi il primo ritiro di formazione per gli “animatori Laudato si’”

Aprire a livello parrocchiale «nuovi cammini per una ecologia integrale», come ha invitato a fare il recente Sinodo per l’Amazzonia. Sarà questo il compito principale dei nuovi “animatori Laudato si’” – anche chiamati “animatori Ls” – che opereranno nella diocesi di Roma. Per formare queste nuove figure pastorali è pensato il ritiro in programma il 7 e l’8 marzo ad Assisi, promosso dalla diocesi con diverse associazioni e movimenti: Caritas diocesana di Roma, Azione Cattolica di Roma, Comi (socio Focsiv), il Meic Roma e il Movimento dei Focolari di Roma.

«L’obiettivo è di formare, quali animatori Ls – spiega don Francesco Pesce, incaricato diocesano della Pastorale sociale e del lavoro – coloro che sentono il desiderio di animare le nostre parrocchie e comunità nel vivere la dimensione della Chiesa in uscita attenta al grido dei poveri e della terra nei rispettivi contesti, rispondendo a questa chiamata per diventare lievito di una conversione comunitaria». Gli animatori Ls della diocesi avranno l’opportunità di lavorare in rete con gli altri membri del Movimento cattolico mondiale per il clima.

In concreto, il ritiro di formazione «segue il modello “vedere, giudicare, agire” – anticipa don Pesce – e guida i partecipanti attraverso tre momenti: ascolto del canto del creato, contemplando la bellezza della Creazione che ci circonda; ascolto del grido del creato, rendendoci dolorosamente consapevoli dell’urgenza di un cambio di rotta nella direzione dell’ecologia integrale; azione per il creato, rispondendo all’invito alla missione per il creato, cercando di discernere i modi per prenderci cura della nostra casa comune sia come singoli che come comunità».

Per ulteriori informazioni e iscrizioni, contattare il Movimento cattolico mondiale per il clima: cecilia@catholicclimatemovement.global ed elena@catholicclimatemovement.global.

6 febbraio 2020

Ad Ariccia l’incontro in vista dell’assemblea diocesana

«Stiamo disegnando a poco a poco e insieme la bozza per il nuovo anno pastorale. Un lavoro graduale che vede il contribuito di tutti, dal popolo di Dio ai prefetti, ai vescovi e ai direttori degli uffici del Vicariato, e mette insieme questo con il concetto guida del Giubileo, “la speranza non delude”». Il vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma, racconta con queste parole il lavoro che si è svolto tra ieri e oggi ad Ariccia, nella Casa Divin Maestro, dove si sono ritrovati insieme parroci prefetti, direttori e vicedirettori dei diversi Uffici della diocesi di Roma, vescovi ausiliari, membri dell’équipe sinodale diocesana. Una settantina di persone in tutti, tra sacerdoti e laici. Quando emerso durante la due giorni sarà ulteriormente «affinato», sottolinea ancora il vicegerente, e riportato poi alla comunità diocesana il 24 giugno. Nella festa di san Giovanni Battista, infatti, la basilica di San Giovanni in Laterano sarà cornice prima della Messa alle ore 17.30 e poi dell’assemblea diocesana, che inizierà al termine della celebrazione eucaristica.

Quelli trascorsi ad Ariccia «sono stati due giorni molto intensi – prosegue il vicegerente –. La prima parte del lavoro è consistita nel raccogliere quanto era emerso dalle assemblee dei consigli pastorali dell’8 maggio scorso e abbiamo fatto riecheggiare gli elementi preponderanti, più forti. Abbiamo raccolto il materiale intorno a grandi dee e proposte, delle nuvole di senso». A spiegare nel dettaglio il metodo utilizzato è Doretta Di Pompeo, referente dell’équipe sinodale diocesana insieme a don Stefano Cascio. «Abbiamo impiegato una tecnica che si ispira al design thinking – riferisce Di Pompeo – e quindi abbiamo cercato di decentrare il pensiero, allargarlo e trovare idee e soluzioni condivise. Abbiamo invitato ciascuno a scrivere delle frasi brevi su dei post-it e poi abbiamo messo insieme i post-it che contenevano concetti simili e parole comuni. Abbiamo così individuato alcune macroaree o nuvole di senso sulle quali poter costruire un progetto». Il punto di partenza sono state le schede e relazioni venute fuori dagli incontri svolti nei diversi settori della diocesi lo scorso 8 maggio, quando i vescovi ausiliari hanno incontrato i referenti dei consigli pastorali parrocchiali. «Abbiamo messo a disposizione il materiale raccolto e fatto emergere ciò che ci sembrava più significativo ed espressione forte di quello che è il sentire di questo momento», spiega ancora la referente dell’équipe sinodale diocesana.

Senza perdere di vista il grande evento che caratterizzerà la vita ecclesiale il prossimo anno, non solo nella diocesi di Roma: il Giubileo 2025. Per questo è intervenuto ad Ariccia anche don Francesco Scalzotto, officiale del Dicastero per l’Evangelizzazione, che ha presentato la Bolla di indizione.

31 maggio 2024

Ad Andrea Riccardi il Premio Paoline 2023

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

In preparazione alla 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebra domenica 21 maggio, il prossimo venerdì 19 maggio, alle ore 15, presso l’Università LUMSA, nella sede di via di Porta Castello 44, è in programma un incontro con Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, in dialogo con padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali Vicariato di Roma. Modererà Maurizio Di Schino, presidente dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) Lazio.

Promosso dall’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato di Roma, da Paoline Associazione Comunicazione e Cultura, da WeCa, da Ucsi Lazio, e con il patrocinio della Settimana della comunicazione organizzata annualmente da Paoline e Paolini, l’incontro vedrà al centro il tema scelto da Papa Francesco per questa 57a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: Parlare col cuore. «Secondo verità nella carità» (Ef 4,15).

Il messaggio sottolinea che «parlare con il cuore è oggi quanto mai necessario per promuovere una cultura di pace laddove c’è la guerra; per aprire sentieri che permettano il dialogo e la riconciliazione laddove imperversano l’odio e l’inimicizia».

In considerazione del suo costante impegno per rendere vivo il miracolo dell’incontro, l’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline ha deciso di assegnare al professor Andrea Riccardi il Premio Paoline 2023. A consegnare il riconoscimento sarà la superiora generale delle Figlie di San Paolo, suor Anna Caiazza.

Il riconoscimento così recita: «Al professor Andrea Riccardi riconoscendo il suo costante impegno per rendere vivo il ‘miracolo dell’incontro’ attraverso un servizio generoso fondato sulla carità che elimina tutte le differenze. “Un cuore che vede può arrivare a sentire nel proprio cuore anche il palpito dell’altro. Allora può avvenire il miracolo dell’incontro, che ci fa guardare gli uni gli altri con compassione, accogliendo le reciproche fragilità con rispetto”».

Il Premio Paoline Comunicazione e Cultura viene conferito annualmente a operatori dei media, registi, giornalisti, scrittori, artisti, sacerdoti o associazioni che si segnalano per aver dato la migliore espressione concreta, con un’opera o una attività, al messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni Sociali.

18 maggio 2023

Ad agosto la diocesi in pellegrinaggio a Lourdes

Dal 24 al 27 agosto la diocesi di Roma promuove, come ogni anno, il tradizionale pellegrinaggio a Lourdes guidato dal cardinale vicario Angelo De Donatis, con l’organizzazione dell’Opera romana pellegrinaggi. È il primo pellegrinaggio in tempo di pandemia: un cammino di ringraziamento e di affidamento alla Vergine Maria, che ha accompagnato e ispirato la preghiera della diocesi fin dall’inizio del lockdown, con le celebrazioni quotidiane al santuario della Madonna del Divino Amore volute dal cardinale De Donatis fin dall’11 marzo scorso.

«Andremo a Lourdes per ringraziare la Vergine Maria e per affidarci una volta di più alla sua protezione materna», dichiara don Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi. «Abbiamo ascoltato le parole di Papa Francesco che ci hanno invitato a trarre frutto da questo tempo di crisi profonda, diffusa in tutti i Paesi – riflette il sacerdote –. Ricordiamo le sue parole: “Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi”. Proprio per non chiuderci, per dare nuovo vigore alla vita delle nostre comunità ed al nostro spirito missionario, abbiamo deciso di ritornare nei luoghi santi, dove più forte è l’azione dello Spirito, la vera sorgente dell’evangelizzazione. Abbiamo molti motivi per prenderci un tempo di preghiera in questi luoghi di speciale vicinanza al Signore. Possiamo ringraziarlo per aver protetto le nostre vite, ma anche chiedere aiuto per tutte le nostre necessità, così come consegnare nelle sue mani tutte le persone a noi care. Diamo alla nostra città un’occasione di rinforzare la fiducia e la speranza, di sentirci confortati e rassicurati, di crescere in un vero senso di solidarietà». Andare a Lourdes, conclude, «significa avere un momento di sosta, di silenzio e di contemplazione nella propria vita. Vivere un’esperienza di vera spiritualità per arrivare a Gesù tramite la tenerezza di Maria».

La partenza, come detto, è prevista il 24 agosto, a bordo di voli Albastar, dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Arrivati a Lourdes, i partecipanti alloggeranno in albergo 4 stelle e ogni giorno potranno prendere parte a catechesi, celebrazioni eucaristiche, processioni, tutto nel rispetto delle normative sanitarie vigenti in Francia come pure in Italia, che prevedono l’utilizzo di dispositivi di protezione personale, come le mascherine, e distanziamento sociale. Al pellegrinaggio prenderanno parte anche i vescovi ausiliari monsignor Paolo Ricciardi, monsignor Guerino Di Tora, monsignor Gianpiero Palmieri e monsignor Paolo Selvadagi. Sono invitati inoltre a partecipare tutti i sacerdoti della diocesi, poiché quest’anno è saltato il tradizionale cammino del clero diocesano, che avrebbe dovuto portare i presbiteri in Libano subito dopo Pasqua.

E mentre si aprono le iscrizioni per il pellegrinaggio nella cittadina francese dove la Madonna apparve alla piccola Bernadette Soubirous, sono già in fase organizzativa altri due pellegrinaggi diocesani: saranno rispettivamente i vescovi ausiliari Guerino Di Tora e Daniele Libanori a condurre i fedeli romani in Terra Santa e a Fatima, nei mesi di settembre (dal 7 al 14) e di ottobre (dall’11 al 14).

Per ulteriori informazioni e iscrizioni, contattare l’Opera romana al numero 06.698961 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30) oppure consultare il sito https://www.operaromanapellegrinaggi.org/it.

26 giugno 2020

Acr, iniziative di Quaresima per i giovani

Santa Croce in Gerusalemme

Un viaggio in Israele ma nel cuore di Roma, precisamente nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, che sorge sul terreno che sant’Elena fece portare a Roma dalla Terra Santa, è quello che compiranno i ragazzi dell’Azione cattolica di Roma il prossimo sabato 12 marzo. Una giornata di condivisione, riflessione e preghiera in occasione della Quaresima. L’appuntamento è per le ore14.45.

Il programma prevede bans e animazione; poi i partecipanti esploreranno le bellezze della basilica attraverso una caccia al tesoro fotografica. Al termine della visita, una celebrazione presieduta da don Alfredo Tedesco, direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile.

Nei giorni scorsi, inoltre, è partito un progetto di alternanza scuola lavoro con il liceo Tito Lucrezio Caro che coinvolge alcuni studenti del triennio. Il progetto intende offrire agli studenti un percorso di ricerca e studio sul tema della partecipazione dei cattolici alla vita civile e politica della città di Roma, particolarmente significativa in quanto Capitale d’Italia. Il progetto prevede la possibilità di utilizzare l’archivio storico dell’Azione cattolica, che ha sede in via della pigna 13/a presso il Centro diocesano e raccoglie numerosi fondi.

8 marzo 2022

Acr, il convegno degli educatori e la Messa con il cardinale De Donatis

«La vita di ogni bambino e ragazzo è inevitabilmente segnata da passaggi di vita. Alcuni costituiscono le naturali tappe che scandiscono la loro crescita e come tali possono essere preparati e accompagnati per tempo, altri invece avvengono in maniera improvvisa e rischiano di strappare la linearità delle loro vite. Come i bambini e i ragazzi vivono i passaggi di vita? Quali riti di passaggio gli consentono di diventare grandi? Come gli educatori possono accompagnare, sostenere e preparare il terreno, per permettere ai bambini e ai ragazzi di vivere al meglio questi svincoli ed imparare a camminare con le proprie gambe?». Si è posta questi interrogativi l’Azione Cattolica italiana, e cercherà di rispondere nel prossimo Convegno Nazionale degli Educatori dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR), che si svolgerà tra Sacrofano (Fraterna Domus) e Roma (Pontificia Università Lateranense) da venerdì 9 a domenica 11 dicembre 2022 e che avrà come titolo “PASSARE PER CRESCERE – I riti di passaggio nella vita dei ragazzi”.

Oltre 500 i partecipanti da tutte le diocesi d’Italia. Tre i momenti di approfondimento tematico: Passare insieme: i passaggi e i riti vissuti insieme alla comunità; Passare per credere: i passaggi nella vita di fede dei ragazzi; Passare per crescere: i passaggi nella costruzione della propria identità. Tra i partecipanti anche il cardinale vicario Angelo De Donatis, che presiederà la Messa sabato 10 dicembre alle 8.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Nelle varie giornate interverranno inoltre don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e fondatore dell’Associazione Kayròs; Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Ac; Andrea Porcarelli, docente di pedagogia generale e sociale all’Università di Padova; Ignazio Punzi, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell’Associazione “L’Aratro e la Stella”; monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Orvieto-Todi e assistente ecclesiastico generale dell’Ac; Lucia Vantini, docente di filosofia e di teologia fondamentale. Coordinano i lavori, Annamaria Bongio e Maurizio Tibaldi, responsabile e vice responsabile nazionali dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Con loro, l’assistente centrale dell’ACR, don Francesco Marrapodi.

6 dicembre 2022

Acr all’Angelus con il Papa: «Pace nella nostra città e nel mondo»

«Adesso sono arrivati i compagni». Così Papa Francesco ha accolto ieri, al termine dell’Angelus, alla finestra del Palazzo apostolico vaticano, due ragazzi dell’Azione cattolica della diocesi di Roma, che ha concluso, con la Carovana della Pace, il mese di gennaio dedicato al tema della pace. A tutti i ragazzi presenti in piazza San Pietro il saluto di Papa Francesco. «Saluto con affetto i ragazzi e le ragazze dell’Azione cattolica, delle parrocchie e delle scuole cattoliche della diocesi di Roma – ha aggiunto il Pontefice –. Anche quest’anno, accompagnati dal vescovo ausiliare monsignor Selvadagi, dai vostri genitori ed educatori e dai sacerdoti assistenti, siete venuti numerosi al termine della Carovana della Pace. Vi ringrazio per questa iniziativa».

Poi, i due ragazzi accanto al Papa hanno letto un messaggio a nome dell’Acr di Roma. «Siamo qui insieme a te, ai nostri genitori, educatori e amici per gridare la voglia di pace alla nostra città e al mondo intero!». «Anche quest’anno – hanno aggiunto –, ci siamo impegnati a fare delle piccole rinunce e aiutare bambini e famiglie di due villaggi, in Pakistan, con l’associazione ‘Missione Bhatti onlus’ e in Kenya con l’associazione ‘l’Africa Chiama onlus’, sostenendoli nei loro bisogni primari». Ricordando che «in quest’anno associativo stiamo imparando a capire come, con il nostro impegno e i piccoli gesti quotidiani, possiamo rendere migliore la nostra città», i ragazzi di Ac hanno manifestato il loro proposito: «Noi oggi abbiamo voluto portare un po’ di quel rumore e confusione positiva per farci sentir e per poter lanciare i nostri messaggi di pace!».

27 gennaio 2020

ACR – Carovana della Pace

ACR – Carovana della Pace

Acli, Ac e Pastorale sociale: il primo maggio in preghiera per i lavoratori

Due momenti di preghiera per tutti i lavoratori e le lavoratrici in occasione della solennità di san Giuseppe Artigiano, il primo maggio: la prima, una Messa, si terrà alle ore 11 nella chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli e a organizzarla sono l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale della diocesi di Roma e le Acli provinciali di Roma. La seconda è invece una veglia di preghiera, in programma alle 18, promossa dalla presidenza nazionale dell’Azione Cattolica con il patrocinio dell’Ufficio diocesano, e sarà presieduta dal vescovo ausiliare del settore Sud monsignor Gianrico Ruzza. La prima invece sarà presieduta dal vescovo ausiliare del settore Centro monsignor Daniele Libanori; concelebranti don Francesco Pesce, incaricato dell’Ufficio diocesano, e padre Davide Carbonaro, parroco a Campitelli. Naturalmente la Messa sarà celebrata senza la presenza fisica di fedeli ma sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook delle Acli di Roma e sul canale YouTube della parrocchia di Santa Maria in Portico. La veglia di Ac verrà trasmessa sulla pagina Facebook Azione Cattolica Diocesi di Roma e sul canale Youtube degli Adulti Acroma.

«La ricorrenza di san Giuseppe Artigiano rappresenta una tappa fondamentale nella vita delle Acli – dice la presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì –. Fu istituita nel 1955 da Papa Pio XII, in occasione del decennale delle Acli che coincideva con la festa dei lavoratori. A piazza San Pietro, davanti a una folla immensa che arrivava fino al Colosseo, il Santo Padre consegnava all’associazione la missione di “essere cellule dell’apostolato cristiano moderno”, esortandola a continuare a prendersi cura, senza interruzioni, della formazione religiosa e morale dei lavoratori». Al patrono verranno affidati «i tanti lavoratori in prima linea per la lotta al Covid-19 – continua Borzì – e i tanti lavoratori che hanno perso il lavoro o che rischiano di perderlo, a seguito di questa immane emergenza».

L’Azione Cattolica invece proseguirà il suo cammino di riflessione e condivisione sulla festività anche il 2 e il 3 maggio, con altri appuntamenti on line.

29 aprile 2020

ACLI Roma e Caritas diocesana insieme per il lavoro dignitoso e l’inclusione sociale

Affrontare le fragilità del mercato del lavoro e costruire percorsi di speranza: è questo l’obiettivo del progetto “Lavoro dignitoso per una società inclusiva – Un laboratorio di speranza”, promosso da ACLI Roma e Caritas diocesana di Roma, con il sostegno della Camera di Commercio di Roma, nell’ambito del progetto Labordì – Un ponte tra giovani e imprese.

Un’iniziativa gratuita rivolta a operatori sociali che accompagnano le persone nei percorsi di inclusione e a persone in cerca di occupazione, che propone quattro incontri formativi (2 per ciascuna tipologia di destinatari) tra maggio e novembre 2025, nei 4 settori della diocesi di Roma.

Il primo appuntamento si terrà il 15 maggio 2025, dalle ore 16 alle 20, presso il Polo Beato Don Pino Puglisi (via Venafro 26 – Roma), ed è rivolto a facilitatori dell’inclusione lavorativa. La giornata, strutturata in plenaria e laboratori esperienziali, offrirà strumenti pratici per il colloquio di accoglienza e per la relazione d’aiuto, attraverso un approccio partecipativo e coinvolgente. Interverrà il cardinale vicario Baldo Reina.

Il progetto nasce da una riflessione condivisa sulla precarietà del lavoro e sull’urgenza di costruire reti territoriali che sostengano l’accesso a un’occupazione dignitosa. Il percorso offre strumenti concreti per l’inclusione lavorativa, mettendo al centro la dignità e il valore della persona attraverso approfondimenti e laboratori esperienziali su valori del lavoro, ascolto, orientamento, competenze e diritti.

«Il lavoro dignitoso è il cuore dell’azione sociale delle ACLI di Roma, un movimento educativo e sociale che ha nel sostegno ai lavoratori e alla giustizia sociale un tratto identitario e fondativo. Non si tratta solo di offrire un impiego – afferma Lidia Borzì, vicepresidente delegata ACLI di Roma – ma di restituire alla persona la possibilità di costruire il proprio che si fonda sul lavoro dignitoso. In un contesto segnato da precarietà, disuguaglianze e nuove forme di esclusione, crediamo sia fondamentale agire in rete, perché solo la rete amplifica i risultati. Il progetto costruito fianco a fianco con Caritas Roma è esattamente questo: un’azione di sistema che rappresenta un vero e proprio incubatore di speranza. Un piccolo ma significativo segno che vogliamo lasciare alla nostra città in occasione del Giubileo della Speranza, perché Roma abbia percorsi di inclusione che non si fermino all’assistenza ma generino dignità, autonomia e partecipazione».

«In un mercato del lavoro sempre più complesso e governato da leggi che escludono il benessere dei lavoratori – spiega Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma –, vi sono anche tante persone che non riescono ad accedervi. Sono gli esclusi, gli scartati, gli ultimi tra gli ultimi. Sono coloro che si rivolgono ai Centri di ascolto parrocchiali e che versano in condizione di fragilità e di povertà. La Caritas per loro ha avviato progetti innovativi come “Officina delle Opportunità”, assieme a Roma Capitale e Regione Lazio, proprio per facilitarne l’inclusione lavorativa, puntando alla loro qualificazione professionale, all’accompagnamento personale e al sostegno necessari in un percorso che consenta di ritrovare la dignità e l’autonomia attraverso la formazione e l’occupazione».

6 maggio 2025

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