21 Dicembre 2025

Caritas Roma e Banca di Credito Cooperativo di Roma insieme per i giovani

Nasce un centro per l’inserimento socio-lavorativo dei neomaggiorenni. Un luogo accogliente e un tempo in cui formarsi al lavoro, sperimentare la convivenza e imparare la gestione delle risorse economiche e dei lavori domestici. È quanto offre il gruppo-appartamento promosso dalla Caritas di Roma presso il Polo della carità “Don Pino Puglisi” al Tiburtino Terzo. Una struttura di semi autonomia per giovani neomaggiorenni realizzata con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Roma.

Il centro è stato visitato nei giorni scorsi dal presidente della Banca di Credito Cooperativo di Roma Maurizio Longhi, da Francesco Liberati, presidente della Fondazione BCC Roma che ha sostenuto il progetto, entrambi accompagnati dal direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia.

La struttura – due appartamenti – ospita giovani adulti, sia stranieri che italiani, che dopo essere stati in centri di accoglienza vivono il momento critico relativo al passaggio alla maggiore età. Attraverso il sostegno di educatori e volontari garantisce ai ragazzi neomaggiorenni il raggiungimento dell’autonomia in termini lavorativi, economici, abitativi e personali.

Grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Roma è stato realizzato l’allestimento di uno dei due appartamenti e si è provveduto ad arredare la camera da letto, la cucina e il bagno, reperendo i mobili necessari, nonché tutto quello che si rende necessario per la gestione quotidiana di una casa.

«Desidero ringraziare la Banca di Credito Cooperativo di Roma, il suo presidente, Maurizio Longhi, per il sostegno a questo progetto. È una scelta molto significativa, anzitutto perché offre a questi ragazzi un percorso di crescita verso l’autonomia e una risposta al loro bisogno di integrazione. In secondo luogo, perché è un esempio tangibile di come una banca del territorio possa essere tale, proprio rafforzando i suoi legami con la città di Roma, continuando a contribuire allo sviluppo della cultura dell’accoglienza e di valori essenziali per la sua coesione sociale». Così Giustino Trincia, direttore dell’organismo della diocesi di Roma.

«La nostra Banca – ha detto il Presidente di BCC Roma Maurizio Longhi – sostiene con convinzione questa importante iniziativa solidaristica, capace di incidere a favore di ragazzi che correrebbero altrimenti un grave rischio di marginalizzazione sociale. Il rapporto di collaborazione instaurato con la Caritas romana, facendo tesoro degli insegnamenti del suo fondatore Don Luigi Di Liegro – ha aggiunto Longhi – si inserisce in un più ampio contesto di interventi di sostegno che stiamo portando avanti in questi mesi con molte realtà che lavorano quotidianamente al fianco di chi ha più bisogno. Un modo concreto, riteniamo, di interpretare la nostra missione di Banca cooperativa e mutualistica, che restituisce ai territori una parte della ricchezza costruita in anni di gestione oculata e attenta al benessere delle comunità».

15 novembre 2025

Caritas presenta “Utile”, progetto di economia circolare con Dismeco

Quindici lavatrici provenienti dalla raccolta della GDO (Grande distribuzione organizzata), messe a nuovo e ricondizionate verranno donate alle persone fragili. È il progetto solidale che vede la collaborazione tra Dismeco, azienda bolognese specializzata nel trattamento e smaltimento di rifiuti tecnologici, Cna, Alia, Aires, Euronics e la Caritas diocesana di Roma.

Il progetto “Utile” nasce con l’obiettivo di recuperare e rigenerare le lavatrici prelevate dalle stazioni ecologiche o ritirate dalla grande distribuzione per poi consegnarle perfettamente funzionanti e rigenerate a persone che si trovano in condizioni di fragilità sociale ed economica, attraverso gli enti no profit. “Utile”, iniziativa pilota a livello europeo, coniuga fattivamente la green economy e il welfare di comunità territoriale in maniera innovativa, sia per prodotto che per processo. Un programma che si svolge in collaborazione con diverse Caritas diocesane e altre organizzazioni di volontariato.

Le quindici lavatrici invece di essere distrutte e smaltite in modo indifferenziato, tornano a essere “utili”, ritornando nella catena del valore come beni: verranno donate sia a centri di accoglienza della Caritas diocesana, a disposizione degli ospiti che vi soggiornano, che a famiglie in difficoltà individuate dalle Caritas parrocchiali. Si tratta di un primo lotto, l’accordo tra Caritas di Roma e Dismeco prevede infatti una collaborazione duratura che si estenderà in futuro anche ad altri elettrodomestici.

Il progetto verrà presentato venerdì 6 dicembre, alle ore 12, presso la sede della Cittadella della carità (via Casilina vecchia, 19) da Claudio Tedeschi, amministratore delegato di Dismeco srl, e Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma.

4 dicembre 2024

Caritas e Poste propongono il “Mercatino dei Valori Ritrovati”

Sabato 5 ottobre (ore 10-13 e 14-19), la Cittadella della carità (via Casilina vecchia, 19) ospiterà il Mercatino dei “Valori Ritrovati” promosso dalla Caritas di Roma con Poste Italiane Spa. L’iniziativa, proposta nell’ambito del progetto “Valori ritrovati”, verrà realizzata con i “pacchi anonimi”, che non sono stati recapitati e non vengono reclamati, che Poste Italiane ha ceduto all’organismo diocesano.

Verranno esposti libri, giocattoli, cd, piccoli elettrodomestici, oggettistica, computer, cellulari, accessori di informatica, oggetti per la casa. Il ricavato contribuirà alla creazione di un fondo di solidarietà che ha l’obiettivo di sostenere l’inclusione lavorativa di adulti in difficoltà.

1 ottobre 2019

Caritas e Pastorale sociale, corso on line ispirato alla “Fratelli tutti”

“Si tratta di un’altra logica” è il titolo del percorso di formazione promosso dalla Caritas diocesana e dal Servizio per la pastorale sociale e del lavoro che prenderà il via venerdì prossimo, 20 novembre, sulla piattaforma Zoom e sul canale Facebook. Si tratta di un itinerario di riflessione e condivisione proposto nell’ambito delle iniziative del Fondo “Gesù Divino Lavoratore” e del cammino pastorale della diocesi, ispirato dall’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco. Sei incontri, a cadenza mensile fino a maggio 2021, ognuno suddiviso in tre momenti: una meditazione tratta dall’enciclica, una proposta laboratoriale e una testimonianza.

Il 20 novembre, alle ore 18, sarà il vicegerente Gianpiero Palmieri a introdurre l’incontro con il tema “Un dono sincero di sé”. A seguire Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Zancan, parlerà di “Pensare e generare un mondo aperto”. La testimonianza sarà affidata a don Benoni Ambarus, direttore della Caritas diocesana, e sarà incentrata proprio sull’impegno delle comunità parrocchiali con il Fondo promosso dal Papa per sostenere le persone rimaste senza lavoro a causa della pandemia e che ha generato l’Alleanza per Roma con le istituzioni, i sindacati e le maggiori organizzazioni imprenditoriali.

«Saremo disposti a cambiare i nostri stili di vita? È la domanda che ci ha posto Papa Francesco e sulla quale, come diocesi, quest’anno, ci troveremo a riflettere e maturare scelte», spiega don Ambarus. «Il percorso vuole essere un’occasione aperta a tutti che, partendo dall’esperienza del Fondo “Gesù Divino Lavoratore”, si propone di sollecitare tutte le persone di buona volontà a offrire percorsi di inclusione per coloro che cercano conforto, speranza e riconoscimento dei propri diritti».

Gli incontri proseguiranno secondo il calendario disponibile nel sito internet della Caritas con gli interventi dei cardinali Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, e Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna; degli economisti Leonardo Becchetti, Luigino Bruni e Marco Bentivogli; di Giuseppe Pignatone; di Fabio Fazio; di padre Giulio Albanese; di don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale di pastorale sociale e del lavoro, e don Francesco Pesce, incaricato del Servizio diocesano per la pastorale sociale.

16 novembre 2020

Caritas e parrocchie unite per fronteggiare l’emergenza alimentare

Sabato 21novembre, per tutto il giorno, i volontari saranno presenti nei supermercati di quartiere per una Raccolta alimentare che andrà a sostenere le famiglie che si rivolgono ai Centri di ascolto delle Caritas parrocchiali. Dall’inizio della pandemia sono state oltre 8 mila i nuclei che hanno chiesto assistenza per l’acquisto di viveri e beni di prima necessità. Per questo motivo la diocesi di Roma ha promosso delle “raccolte di quartiere”. Ogni parrocchia si organizza con gli esercenti di zona per la raccolta: questo permette sia di sensibilizzare coloro che sono più vicini, sia di sostenere gli esercizi commerciali di zona penalizzati in questa fase a scapito dei grandi centri commerciali.

Al momento le Raccolte sono il 21novembre e il 19dicembre. Quest’ultima, in particolare, avrà una connotazione specifica, diversa dalle altre in quanto prossima al Natale, e sarà la “Colletta della carità” di Avvento e verrà organizzata, oltre che negli esercizi commerciali, anche durante le celebrazioni eucaristiche e in altri momenti della vita parrocchiale.

Scopo di queste raccolte è sì rifornire i magazzini parrocchiali, ma soprattutto di creare uno spunto di animazione da estendere a tutta la comunità parrocchiale e ad ogni fascia di età, dai bambini del catechismo, ai ragazzi delle cresime, agli adulti dell’assemblea della domenica. Il tutto sempre secondo le norme di sicurezza anticovid indicate che vengono applicate in ogni parrocchia.

Come fare?
• Ogni parrocchia o gruppo di parrocchie all’interno della prefettura, potrà accordarsi con il supermercato più vicino per organizzarsi circa la raccolta, che si svolgerà con il nuovo metodo del carrello sospeso per evitare troppi contatti tra le persone, oppure con il metodo tradizionale.
• Nel primo caso (carrello sospeso) un carrello o due verranno posti dopo le casse per facilitare il deposito di generi alimentari da parte delle persone e 2/3 volontari raccoglieranno la merce, suddividendola in cartoni a seconda della tipologia di prodotti in un punto laterale alle casse.
• Quanto raccolto verrà portato dai volontari in Parrocchia/Emporio la sera stessa del sabato della raccolta.
• Ogni incaricato di Prefettura coordinerà le raccolte della propria Prefettura e comunicherà a Caritas

Per informazioni: Coordinamento raccolte alimentari – Cittadella della Carità; Via Casilina Vecchia 19 – Roma; tel. 06.88815130 – 0688815150; email: promozioneumana@caritasroma.it – volontariato@caritasroma.it

18 novembre 2020

Caritas e Migrantes presentano la mostra di Safet Zec sulle migrazioni

Sarà inaugurata mercoledì 20 febbraio, alle 11.30, nell’oratorio di San Francesco Saverio del Caravita a Roma la mostra “Exodus” di Safet Zec.

L’esposizione – promossa da Fondazione Migrantes, Caritas italiana, Caritas di Roma e realizzato dall’associazione Amici, con la collaborazione di Agite – racconta il bruciante tema delle migrazioni. «Nel valorizzare la realtà migratoria – spiegano gli organizzatori -, la mostra Exodus lascia un segno profondo e mediante il linguaggio universale dell’arte cerca di suscitare attenzione, rispetto, emozione ed interesse verso un tema così doloroso, e al tempo stesso così drammaticamente strumentalizzabile. La speranza è quella di dare visibilità ad un evento composto da incontri e immagini di grande impatto emotivo, sociale, etico e soprattutto di crescita interiore per accostarsi all’“altro” con umiltà e dignità».

Il percorso espositivo, curato dallo storico dell’arte Giandomenico Romanelli, dall’oratorio di San Francesco Saverio del Caravita può proseguire nella maestosa chiesa del Gesù, dove nella cappella della Passione è collocata la “Pala della deposizione di Cristo”, un’altra grande opera dipinta da Safet Zec, svelata e benedetta da Papa Francesco il 27 settembre 2014.

«Nei tredici grandi pannelli dipinti con tecnica mista – sottolinea Romanelli – Zec ritrova le linee portanti della sua ricerca trentennale, impegno contro ogni guerra e la feroce inutilità della violenza». Attraverso l’arte, il pittore e incisore nato nel 1943 a Rogatica (Bosnia-Erzegovina) esprime il suo grido di dolore e di denuncia con intensa e profonda umanità, lasciando parlare i volti e le figure che animano le sue opere. La mostra – a ingresso libero – rimarrà aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 19, fino al 31 luglio.

19 febbraio 2019

Caritas e Ac, webinar di formazione

Fa parte del ciclo di webinar Dialoghi, promossi dall’Azione cattolica di Roma, l’incontro del prossimo 17 gennaio, dalle 19 alle 20.30, in sinergia con la Caritas diocesana. Si parlerà infatti delle Città Parallele, al centro dell’ultimo Rapporto Povertà della Caritas di Roma.

«In coincidenza con il mese della pace – spiegano gli organizzatori – , il webinar si pone come obiettivo quello di promuovere una cultura della carità come elemento essenziale per la costruzione della pace. Sarà un’occasione per esaminare “Le città parallele”, per investigare le cause che hanno portato alla loro formazione».

Tra i relatori, ci saranno: Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma; Giulio Guarini, economista presso l’Università degli studi della Tuscia & MinervaLab Sapienza Università di Roma; Barbara Funari, assessore alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma.

La diretta on line su https://www.youtube.com/live/gQcJF358svM

16 gennaio 2024

Carità del Papa, la raccolta il 25 giugno

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Come ogni anno, in occasione della solennità dei santi Pietro e Paolo, si celebra la Giornata per la carità del Papa in tutte le diocesi del mondo. Pertanto domenica 25 giugno siamo tutti invitati a contribuire alle tante opere caritatevoli che il Santo Padre «realizza in tutto il mondo, venendo in soccorso di quanti sono afflitti dalla povertà e dalla guerra».

A ricordarlo è il cardinale vicario Angelo De Donatis, che per l’occasione scrive una lettera alla comunità diocesana. «Con il nostro aiuto contribuiamo a sostenere la missione del nostro vescovo che si estende al mondo intero – si legge nel testo firmato dal vicario del Papa per la diocesi di Roma –: dall’annuncio del Vangelo alla promozione dello sviluppo umano integrale, dell’educazione, della pace, della fratellanza tra i popoli e alle opere caritative in favore di persone e intere popolazioni, grazie anche alle attività di servizio svolte ogni giorno dalla Santa Sede».

Basta dare un’occhiata al sito obolodisanpietro.va per rendersi conto di tutte le attività portate avanti grazie a questi fondi; on line, infatti, è pubblicato il rendiconto relativo al 2021. Scopriamo così, ad esempio, che due anni fa la Santa Sede, grazie all’obolo, per finalità caritative, è riuscita a erogare più di 35 milioni di euro, una parte dei quali sono serviti per finanziare 157 differenti progetti in 67 Paesi diversi. L’obolo garantisce inoltre la missione del Santo Padre, nella quale è assistito ogni giorno da Dicasteri, enti e organismi della Santa Sede.

In prima linea nella raccolta dell’obolo, nella nostra diocesi, c’è il Circolo San Pietro, come sottolinea pure il cardinale De Donatis nella lettera: «I soci del Circolo San Pietro collaborano, per quanto loro possibile e in accordo con la nostra diocesi, alla raccolta, che potrà essere consegnata direttamente a loro o versata presso l’amministrazione del Vicariato».

La pratica dell’obolo trova origine nelle Scritture, come ad esempio nella Prima lettera ai Corinzi di san Paolo. Ma storicamente prese forma stabile nel VII secolo, con la conversione degli anglosassoni, in collegamento con la festa dell’apostolo Pietro. Il termine “obolo di San Pietro” fu usato dal Medioevo per indicare il contributo annuo che gli stati o signorie locali pagavano alla Santa Sede. Nell’ Nell’epoca moderna, poco prima della fine dello Stato Pontificio e della perdita delle rendite dei possedimenti territoriali, sorse in tutta Europa ed oltremare una sorprendente iniziativa di offrire al Papa un aiuto materiale. Questa affettuosa reazione dei cattolici fu di grande consolazione e d’incoraggiamento per il Papa. Anche in quel periodo di crisi il Santo Padre prese cura dei più sofferenti (ricordiamo ad esempio il terremoto in Croazia nel 1881), destinando loro una parte dell’obolo.

Il testo integrale della lettera del cardinale

1 giugno 2023

Cardinale Ruini: la vicinanza della diocesi di Roma

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Il Consiglio episcopale della diocesi di Roma esprime la sua vicinanza al cardinale Camillo Ruini, attualmente ricoverato al Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Invitando i fedeli della diocesi a pregare per una pronta guarigione del porporato, che è stato vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma dal 1991 al 2008, affida al Signore il lavoro dei medici e degli operatori sanitari.

8 luglio 2024

Card. Reina: il lavoro povero, «rende schiavi più che dare dignità»

A Roma c’è «tanto lavoro povero, un lavoro grigio che spesso è parente di lavoro nero, un lavoro che rende schiavi più che dare dignità» È un problema che «ci sta a cuore». È la denuncia del cardinale vicario Baldo Reina, che ieri pomeriggio, 15 maggio, ha inaugurato il progetto “Lavoro dignitoso per una società inclusiva. Un laboratorio di speranza”. Insieme a lui, anche Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma, e Lidia Borzì, vicepresidente delegata Acli di Roma, che hanno promosso l’iniziativa con il sostegno della Camera di Commercio di Roma, nell’ambito del progetto “Labordì. Un ponte tra giovani e imprese”.

Sono previsti quattro incontri gratuiti formativi tra maggio e novembre nei quattro settori della diocesi della Capitale. Saranno rivolti agli operatori sociali e alle persone in cerca di lavoro. Il progetto è nato da una riflessione condivisa sulla precarietà e sull’urgenza di costruire reti territoriali che sostengano l’accesso a un’occupazione dignitosa.  Il primo appuntamento si è tenuto ieri al Polo della carità “Don Pino Puglisi”, nel quartiere Tiburtino III, ed è stato indirizzato ai facilitatori dell’inclusione lavorativa. Tramite laboratori esperienziali, i partecipanti, divisi in gruppi, si sono cimentati con la giusta comunicazione da utilizzare durante i colloqui di accoglienza, per evitare di usare anche inconsapevolmente un linguaggio respingente.

Secondo il cardinale Reina, «il progetto è il segno di una Chiesa che non rimane ferma a denunciare, ma si adopera e si impegna». Il porporato ha quindi citato la “Gaudium et spes”, sottolineando che «le gioie, le angosce e le speranze degli uomini e delle donne di oggi, soprattutto dei più fragili, sono le stesse della Chiesa».  Tra le forme attuali di povertà, ha continuato Reina, c’è quella del lavoro. «Ci piacerebbe risolvere il problema nella sua interezza, ma siamo consapevoli delle difficoltà – ha spiegato il cardinale -. Tuttavia, non mancherà mai la compassione verso coloro che vivono situazioni di sofferenza e di dolore, come ci ha insegnato Papa Francesco, che portiamo ancora nel cuore, mentre già vogliamo bene a Papa Leone XIV».

 

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16 maggio 2025

Card. De Donatis: «Affidiamo il Papa alla materna protezione della Salus Populi Romani»

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

Il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ha diffuso la seguente nota:

«Abbiamo appreso che Papa Francesco domani reciterà la preghiera dell’ Angelus in privato dal Policlinico Gemelli dov’è ricoverato, unendosi spiritualmente ai fedeli che vorranno accompagnarlo, ovunque essi siano. Lieti di saperLo in via di guarigione, la nostra Diocesi si stringe in preghiera, con affetto e gratitudine, attorno al Pontefice, affidandolo alla Materna protezione di Maria Salus Populi Romani».

 

10 giugno 2023

Carcere, un incontro sulla realtà delle Cec

«Carcere, l’alternativa è possibile» è il tema dell’incontro incentrato sulle realtà delle Cec, le comunità educanti con i carcerati, che si terrà il 30 ottobre alle 18 nella Sala Conferenze del Pontificio Seminario Maggiore. Protagonista sarà Giorgio Pieri, coordinatore nazionale Cec dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. L’incontro è pensato in particolare per volontari e operatori della pastorale carceraria e per tutti gli interessati al tema.

«La Pastorale carceraria della diocesi di Roma – spiegano dal Servizio diocesano – ha a cuore sia l’accompagnamento e la cura delle persone che sono dentro gli istituti penitenziari, sia la realtà di coloro che usufruiscono di misure alternative alla detenzione». L’obiettivo dell’incontro di riflessione – così come di altri che seguiranno, nel corso dell’anno, sempre proposti dalla Pastorale carceraria diocesana – è «sensibilizzare e imparare ad ampliare lo sguardo su quella che è la realtà legata al mondo del carcere e a chi lo attraversa».

20 ottobre 2025

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