Papa Francesco ordina diciannove nuovi sacerdoti

Chi arriva dal Giappone e chi dalla provincia di Viterbo, chi da Haiti e chi dalla Croazia, ma la maggior parte sono originari della Capitale. Sono gli diciannove nuovi sacerdoti che saranno ordinati domenica 12 maggio da Papa Francesco, nella Messa che presiederà alle 9.30 nella basilica di San Pietro. Tra i concelebranti il cardinale vicario Angelo De Donatis e i rettori dei seminari dei candidati. Il Coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina e il Coro della diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina animeranno la liturgia.

Otto diaconi fanno parte della Fraternità sacerdotale Figli della Croce. Si tratta di Michele Reschini, nato nel 1990 a Busto Arsizio (Varese), come il compagno di studi Francesco Maria Sametti, di due anni più giovane; Goran Kühner, originario di Zagabria, con i suoi 46 anni è il più maturo del gruppo; ancora Andrea Vignati di Legnano (Milano); Giovanni Maggioni, che sta terminando la tesi di Licenza in Teologia Biblica e viene da Segrate (Milano); Tommaso Fontana, classe 1991 di Gravedona (Como); Massimiliano Maria Spezia, ventisettenne pure lui della provincia di Varese; Matteo Mussi, di Rho (Milano).

Tra gli ordinandi, fa parte della Famiglia dei Discepoli John Larry Flores Panaifo, nato a Iquitos, nella regione di Loreto, in Perú.

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore, invece, si sono formati Alessandro Caserio, nato nel 1980 a Roma, e Johnny Joseph, proveniente da Hinche, ad Haiti, che sarà destinato alla sua diocesi di origine. «Ho 38 anni e sono nato e cresciuto nel quartiere di Centocelle – racconta Alessandro –. La mia è sempre stata una vita normalissima; frequentavo la parrocchia di San Felice da Cantalice, uscivo con gli amici, avevo delle storie sentimentali, di cui una anche molto lunga; studiavo e mi sono laureato in architettura; lavoravo… Ma nonostante apparentemente avessi tutto, sentivo che mi mancava qualcosa». Alessandro inizialmente riversa il suo amore per Dio nel «servizio ai poveri, con la Comunità di Sant’Egidio e con la Caritas diocesana». Poi partecipa ad alcuni ritiri vocazionali ad Assisi, guidati dai Frati Minori della Porziuncola e capisce qual è la sua strada.

Ha potuto contare sul forte appoggio della famiglia Giuseppe Vattimo, classe 1989, uno degli otto ordinandi del Collegio diocesano Redemptoris Mater. «La mia vocazione nasce dalla chiamata al cristianesimo dei miei genitori – dice –, che si avvicinarono alla fede grazie a don Gino Teodoldi, all’epoca parroco di Santa Maria a Setteville, la nostra parrocchia di riferimento. La mia famiglia ha fatto l’esperienza del pastore che va in cerca della pecorella perduta; così siamo entrati nel gregge della Chiesa, e in particolare del Cammino neocatecumenale. A quel tempo ero piccolo, avevo circa sette anni, ma si può dire che fin da allora il Signore mi chiamava».

Colleghi di studio al Redemptoris Mater, che saranno ordinati con lui domenica prossima da Papa Francesco, sono Calogero Amato, 41 anni, nato a Roma; Giovanni Cristofaro, romano anche lui ma di dieci anni più giovane; Aldo Donelli, classe 1987, originario di Castel San Giovanni (Piacenza); Giancarlo Maria Honorati, trentanovenne romano; Claudio Piangiani, 45 anni; Makoto Ota, giapponese di Aomori, e Simone Montori, nato nel 1983 a Civita Castellana, in provincia di Viterbo.

6 maggio 2019