Non possiamo vivere senza l’Eucaristia.
Da venti secoli noi cristiani andiamo avanti grazie al Pane della Vita, al Pane del cammino. Non vivremmo senza, perché l‘Eucaristia è uno squarcio di Cielo che si apre sulla terra (cfr. EE 19). È dunque normale, naturale che, dopo quasi due mesi di “digiuno”, si alzi la voce per gridare la nostra Fame. È segno di Amore, è nostalgia di Dio e della comunità. Ma la voce non si alzi contro il governo, contro la cultura che non è più cristiana o contro la società. Si alzi per esortare prima di tutto noi cristiani a credere in ciò che celebriamo. Mi permetto solo di chiedere al Signore, con umiltà, di dare voce a ciò di cui veramente la Chiesa ha bisogno, ciò di cui le nostre anime, spesso messe a tacere, hanno fame.
Sì, vogliamo celebrare l’Eucaristia. Ne abbiamo necessità.