Venerdì 27 Marzo 2020 – Un momento straordinario di preghiera con Papa Francesco

Venerdì 28 Marzo 2020, in una Piazza quasi completamente vuota, Papa Francesco ha fatto risuonare la sua voce di Pastore.

Dando forza alla Parola proclamata, è emersa la situazione dell’umanità, racchiusa in quella povera barca con i discepoli e Gesù dormiente. Mentre la tempesta di ieri e di oggi infuria. Ma il problema non è la tempesta né che Gesù dorma fiducioso al posto di chi sta guidando la barca e la storia. Il problema è dei discepoli che urlano, ieri come oggi.

Dove sei Dio? Non ti importa che noi moriamo? Che Dio sei? Papa Francesco sottolinea che ciò che di più tremendo possa esserci sulla bocca e nella mente/ cuore dei discepoli è proprio il pensare che a Dio non importa di noi. E’ dimenticare nelle difficoltà e nei pericoli che “Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio”. E ce l’ha ricordato quel crocifisso che sotto la pioggia battente, immobile, inchiodato a quella morte che ha portato la vita, continua ad offrirsi a chi l’accetta.

Non solo è dimenticare che quel Figlio, donato dal Padre, “ha amato i suoi sino alla fine” e nel segno sacramentale dell’Eucaristia continua a dire a ciascuno di noi: “Non temere, io sono con voi fino alla fine dei tempi!”.

Certamente tutto ciò non corrisponde alla logica del mondo perché la vittoria di Dio, sul peccato e sulla morte, si manifesta nella stoltezza della Croce che è salvezza per chi crede. Lo Spirito del Signore risorto aiuti ciascuno di noi, e di quanti vivono in prima persona il dramma del coronavirus e di ogni malattia (e ogni loro conseguenza) che Dio è vicino, si è reso per sempre vicino ad ogni persona perché in quella croce, sul quale è stato inchiodato il Figlio amato, è sgorgata la Vita, quella che non hai mai fine. Cristo nostro Pasqua è risorto e dove c’è Lui nulla è perduto.

Forse anche noi, in questo tempo di grande prova potremmo essere tentati di dire: “Signore, non ti importa che periamo?”. Noi invece con forza affermiamo: “Signore io credo, ma aumenta la mia fede”, per me, per quanti non riescono, per tutta l’umanità. Ci aiuti  e interceda la Vergine Madre.