Coronavirus: dal CSI all’US Acli, anche lo sport si ferma

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oratorio cup, calcio

Coronavirus: il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo e le comunicazioni dalla Diocesi di Roma

Scuole chiuse fino al prossimo 15 marzo. Sospesi congressi, riunioni e manifestazioni. Niente abbracci, né strette di mano. Sono queste alcune delle misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del coronavirus, bambinidiffondersi del Coronavirus contenute nel Dpcm firmato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Insomma, si legge nel decreto, «sono sospesi gli eventi di qualsiasi natura svolti in ogni luogo sia pubblico che privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».

E nel pomeriggio arrivano le comunicazioni da parte della Diocesi di Roma. «La comunità diocesana di Roma – queste le parole di monsignor Pierangelo Pedretti, prelato segretario del Vicariato, accoglie con fiducia tali indicazioni, a tutela del bene comune e della salute pubblica. Per arginare l’emergenza Coronavirus si dispone che nella nostra Diocesi le attività pastorali non sacramentali rivolte a gruppi di fedeli siano sospese fino al prossimo 15 marzo».

Coronavirus: sport, le attività sospese

Stop dunque a catechismo, attività associative e oratoriali. E intanto in città saltano storici eventi sportivi come la Mezza Maratona di Roma-Ostia e la Maratona di Roma. Annunciata e attesa con lo storico motto “Pray and Play”, la Clericus Cup 2020 non gioca ancora. Resta solo la preghiera ai 300 seminaristi e sacerdoti iscritti.  A causa dell’emergenza sanitaria internazionale legata al covid-19, ha ancora sottolineato monsignor Pedretti «il cammino coronavirus, calciospirituale della Quaresima 2020 ha assunto una forma inedita».

Una Quaresima in cui «chiederemo un sacrificio a tutti i nostri atleti, tesserati, società sportive in un’ottica di responsabilità collettiva» ha detto ai nostri microfoni Daniele Pasquini, presidente del Centro Sportivo Italiano, comitato di Roma.

«Il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri, di fatto, per l’attività sportiva di base, tiene comunque alcune possibilità aperte, come svolgimento delle attività a porte chiuse. Ma abbiamo voluto sospendere l’attività anche per dare un segnale di chiarezza e di responsabilità riprendendo, se ci saranno le condizioni, dopo il 15 marzo, le competizioni, le gare, le formazioni, tutti gli eventi formativi».

Ascolta la puntata di Radiopiù Sport del 5-3-2020:

Coronavirus: CSI, riflessione e senso civico

«Potete immaginare le centinaia di telefonate di preoccupazione che ci arrivano dai dirigenti, dai genitori, di preoccupazione. Forse questi giorni di pausa  – sottolinea ancora Pasquini – ci aiuteranno anche a riflettere e a calmarci ulteriormente e ad affrontare con più lucidità il prosieguo».

Credo anche che ci sia un senso civico che va condiviso un po’ con tutti e che anche i ragazzi sapranno mostrare probabilmente anche più saggezza di alcuni adulti. Affronteranno questi dieci giorni senza giocare sui campi, sappiamo che avranno modo di comunicare tra di loro anche attraverso i social e in altri modi.

Preferiamo una sospensione, un periodo di sacrificio adesso per poter tornare con più serenità dopo a giocare senza pensieri. Purtroppo in questi giorni anche se su Roma e in provincia non c’erano particolari limitazioni all’attività sportiva comunque c’era molta preoccupazione da parte delle famiglie e delle società sportive. Questo decreto ci dà un quadro in cui incanalarci e comportarci tutti alla stessa maniera».

Coronavirus: ferma anche US Acli Roma

Così lo sport, «di norma chiamato a unire le persone, oggi ha il compito prioritario di preservarne la salute». È quanto si legge in un comunicato di Us Acli di Roma che ha deciso di sospendere in via precauzionale da oggi fino al 15 marzo compreso, tutte le competizioni sportive dei Campionati provinciali di calcio a 11, calcio a 5, calcio giovanile, pallavolo, nuoto e ginnastica artistica in corso.

«Dobbiamo rispettare il decreto che parla della distanza interpersonale di almeno un metro – ci spiega Luca Serangeli, presidente di Us Acli Roma – e in queste discipline è impossibile mantenerla. Quindi la disposizione che abbiamo dato alle nostre società è o di fare attività all’aperto o comunque se allenamenti al chiuso solo per quelle discipline che consentono questa distanza interpersonale tra l’istruttore e i ragazzi. Nei giochi di strada, il calcio, la pallavolo, il basket, c’è il contatto. Quindi questa distanza non può essere mantenuta». 

Suor Francesca Barbanera (Pgs): “I ragazzi hanno delle risorse per non scoraggiarsi troppo”

«Tutti i nostri ragazzi frequentano ambienti dove c’è promiscuità, dove sono vicino e a contatto con gli altri» queste ancora, a Radiopiù Sport, le parole di suor Francesca Barbanera, referente delle Polisportive Giovanili Salesiane di coronavirus, sportRoma. «Per evitare dei contagi abbiamo dato disposizioni che tutte le attività all’interno della Diocesi di Roma e di tutta Italia saranno sospese. Poi aspetteremo le ulteriori disposizioni. Chiaramente se tutto questo serve a tutelare il contenimento della diffusione del virus, ci sembra giusto evitare di esporre i ragazzi e le fasce più deboli a un eventuale contagio. Ci atteniamo a quello che lo Stato ci dice.

Questa per i ragazzi sarà una esperienza molto strana, come è strana per noi educatori. La stiamo vivendo in maniera nuova. Non ci eravamo mai trovati di fronte a queste realtà. Certamente i ragazzi e i bambini in modo particolare speriamo che vengano aiutati anche dalle famiglie a vivere questa dimensione in maniera non tanto drammatica, a capire che è una cosa passeggera, che può capitare. Sono 10 giorni, ma i ragazzi hanno delle risorse interiori per non scoraggiarsi troppo.

I ragazzi si rifaranno, speriamo che effettivamente si riescano a fare delle lezioni online come era stato detto in modo che loro giornate siano piene anche di qualcosa di diverso dai videogiochi. Anche queste esperienze servono».