Dal 14 ottobre la terza edizione del ciclo “La vite e i tralci”

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la vite e i tralci

La vite e i tralci: al via un nuovo ciclo di lezioni

la vite e i tralci
Da sinistra: don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport; Marco Cum, teologo e sommelier masterclass della “Scuola europea sommelier”.

Prenderà il via il prossimo 14 ottobre nella parrocchia Santi Aquila e Priscilla, in via Pietro Blaserna 113, la terza edizione del ciclo “La vite e i tralci”, quattro lezioni (sempre dalle ore 20 alle 22) sul vino nella Bibbia, nella storia e nell’arte guidate da Marco Cum, teologo e sommelier masterclass della “Scuola europea sommelier”. A ideare e organizzare il corso, l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma.

Si partirà con la serata dedicata al versetto del Libro del profeta Isaia “Il Signore degli eserciti preparerà un banchetto di grasse vivande” (Is 25,6-9). Durante l’incontro verranno dati cenni di enologia antica e si parlerà di un luogo e di una comunità determinanti per la storia del vino in Europa: l’abbazia di Cluny e i monaci benedettini della Borgogna. La lettura di alcuni brani del Cantico dei Cantici introdurrà la degustazione di uno Chardonnay e di un Pinot Nero.

Due settimane dopo, il 28 ottobre, si passerà al brano del Vangelo da cui prende il titolo il corso: “Io sono la vite e voi i tralci” (Gv 15,1-8). La storia questa volta ci porterà da Juliette Colbert, protagonista della storia del vino in Francia e alla nascita del Barolo, il re dei vini, che verrà degustato insieme a un Arneis.

L’11 novembre il tema “La vigna del Signore è il suo popolo” (Sal 79) farà da sfondo al riflesso del vino nell’arte. Si parlerà della Chiesa come vigna mistica e dell’importanza dei simboli della vita rurale prima di degustare un Grechetto e un Cesanese.

Il 25 novembre l’ultima tappa del percorso con “Le nozze di Cana” (Gv 2, 1-11), in cui Gesù tramutò l’acqua in vino prefigurando ciò che sarebbe successo sulla Croce. Il vino è il simbolo della festa che allieta il cuore dell’uomo e quindi gioiosa chiusura del corso con Champagne e Moscato d’Asti.

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Come partecipare al corso

Per la partecipazione al corso “La vite e i tralci” verrà osservato scrupolosamente il protocollo sanitario vigente relativo all’emergenza sanitaria in corso. Gli organizzatori garantiranno la sanificazione degli ambienti prima di ogni lezione e il distanziamento sociale tra i partecipanti, i quali a loro volta si impegneranno formalmente a rispettare le norme anti-Covid.

All’ingresso di ogni appuntamento saranno accolti dal personale che procederà alla misurazione della temperatura e indicherà di volta in volta il tavolo a cui sedersi per seguire la lezione. La prima sera saranno forniti a ogni iscritto due calici per la degustazione dei vini che rimarranno personali e verranno riutilizzati per il prosieguo del ciclo. I sommelier effettueranno il servizio muniti di guanti e mascherina direttamente al tavolo.

A fine corso si omaggeranno i partecipanti di un sottobottiglia personalizzato in ceramica e verrà consegnato a ognuno l’attestato di partecipazione. La quota complessiva è di 100,00 euro che andrà versata entro domenica 11 ottobre al seguente Iban: IT 69 I 03069 09606 100000010151 intestato a Diocesi di Roma (Intesa San Paolo) con causale: “Corso vino – Nome Cognome – Ufficio Uts”. Una ricevuta del bonifico andrà inviata al seguente indirizzo e-mail: uts@diocesidiroma.it.

Per maggiori informazioni e iscrizioni è necessario contattare l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport del Vicariato di Roma, scrivendo a uts@diocesidiroma.it o telefonando ai seguenti recapiti: 06.69886349, 351.5030787.

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