Musica Cristiana: il Sounds Spirit Festival 2020

Un concentrato di musica, testimonianze e comunione il prossimo 26 aprile, all’interno della cornice del Villaggio per la Terra, a Villa Borghese. Verrebbe da dire «Siamo qui. Sotto la stessa luce. Sotto la stessa Croce, cantando ad una voce».

Sarà proprio Marco Mammoli, autore di Emmanuel, celebre inno ufficiale della Giornata mondiale della Gioventù di Roma del 2000 a condurre, insieme a Suor Vincenzina Botindari, suora francescana del Cuore Immacolato di Maria, imusica cristiana, sounds spirit festivall Sounds Spirit Festival che torna quest’anno con una nuova veste. «Oltre ad ascoltare la musica cristiana italiana ci sarà anche la testimonianza delle band – racconta Mammoli ai nostri microfoni. – Perché fanno questo tipo di musica? Ci interessa capire cosa è cambiato nel cuore di queste persone.

Gli artisti che vengono sono a disposizione di questo incontro, sono un ponte. Il cuore di tutto l’evento sarà proprio l’incontro con Gesù, sia da parte dei musicisti che da quella di tutte le persone che saranno lì in quel momento, fino all’Eucaristia».

Dai Kantiere Kairos ai Settantavoltesette  sono diversi i cantanti e le band che prenderanno parte al Festival organizzato dall’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Diocesi di Roma. «Ne abbiamo invitate solo alcune per una questione di tempo. A parole non si può rendere l’esperienza che vivremo sul posto. Bella, forte, particolare.

Non è semplice trovare un momento di comunione tra i musicisti. C’è sempre competizione. Ciascun artista parlerà a suo modo di Gesù con quello che è il suo unico stile. E questo rende tutto più ricco».

Musica Cristiana: che cos’è

Ma che cos’è, dunque, la musica cristiana? Quali sono gli elementi che la caratterizzano? «Non è un genere diverso dagli altri  – spiega ancora Marco Mammoli – perché il sound, ciascuno nel proprio stile, ci propone una musicalità che comunque ascoltiamo per radio, non c’è differenza sonora sotto questo punto di vista. La differenza la troviamo nei testi. Ed è questa la cosa straordinaria.

Sappiamo che la forza della musica è incredibile. Arriva in ogni angolo, tocca qualsiasi cuore, non ha bisogno di tante presentazioni. Noi siamo fatti proprio per ricevere emozioni attraverso i suoni. Quando all’interno della musica inseriamo parole del Signore facciamo qualcosa di incredibile. Perché attraverso quei suoni che già penetrano il tessuto delle persone, le anime, portiamo dei contenuti, la Parola. Ed è questa la grande forza. Quando parliamo di Gesù, Gesù opera attraverso quei suoni».

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Marco Mammoli

«Io  – spiega Mammoli raccontando la sua esperienza – l’ho sperimentato attraverso la mia canzone Emmanuel. Io ho fatto una canzone da “ignorante”. La canzone è venuta dal cuore, è venuto fuori questo giro armonico molto semplice. È un canto di ringraziamento al Signore.  Ho vissuto l’opera di Dio sulla mia pelle nonostante io. Allora, se il Signore fa questa cose attraverso gente come me, figuriamoci cosa si può ottenere con i professionisti. Ed è per questo che importante che la musica cristiana venga fuori con forza.

Manca un anello, manca qualcuno che produca, manca chi ci crede. Basti pensare che la musica cristiana è autoprodotta. Gli artisti pagano totalmente a proprie spese la produzione delle proprie canzoni. È una spesa, un impegno, eppure gli artisti lo fanno con grande qualità. Questo è un momento in cui fare rate, per portare la musica come strumento per incontrare Gesù. Questo è lo scopo dello Sounds Spirit Festival».

Musica cristiana: Senti il cuore della tua città 

A pensarla così anche suor Vincenzina Botindari. «Il Festival è un desiderio di tutti coloro che si occupano di annuncio, di evangelizzazione ma anche di musica. Perché la musica diventi uno strumento capace di trasmettere il Vangelo in modo particolare ai giovani, ma anche a coloro che sono lontani, che pensano che forse la musica non possa sostenere l’annuncio. In realtà non è così. La musica sostiene, fa da canale, davvero è uno strumento potente, in tutti campi.

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Suor Vincenzina Botindari

«Il Sounds Spirit Festival ha diverse “importanze”. Innanzitutto il tema. Senti il cuore della tua città è una frase dalla canzone dei Gen Rosso Semina la pace. Ci colpiva questa coincidenza con l’invito da parte del cardinale vicario, Angelo De Donatis, sulla capacità di saperci ascoltare, di saper ascoltare un grido che parte dalla nostra città. Non abbiamo voluto allontanarci da questo invito e abbiamo desiderato che il Festival in qualche modo ricordasse le parole del nostro vicario.

Il Festival è anche un’opportunità di ascoltare uno stile diverso di annuncio. Ci saranno diverse sorprese. Invito ad esserci. La Chiesa o chi è interessato semplicemente alla musica si può ritrovare in questo contesto di armonia e comunione. La musica ci rende uguali. Non ci sono muri, non ci sono barriere».

Intervista a cura di Valeria De Simone

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