Diocesi di Roma: nuovo DPCM, cosa cambia per lo sport?
Se, a seguito del decreto del presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 13 ottobre sulle misure di contrasto e contenimento dell’emergenza Covid-19, rimangono invariate le indicazioni per le celebrazioni con il popolo, mutano invece le indicazioni per lo svolgimento di altre attività nelle parrocchie, in primis quelle sportive.
Sulla base del nuovo DPCM è consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto e al chiuso, anche presso
Sono però vietate «tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale».
Intanto, fa sapere ancora l’Ufficio giuridico del Vicariato di Roma, per quanto riguarda le aree ecclesiali, «sono in corso approfondimenti per verificare se sia possibile ricomprendere nell’ “apertura” riservata alle associazioni dilettantistiche la pratica degli sport di contatto effettuata con le tipiche modalità oratoriali».
La nota con le nuove indicazioni dell’Ufficio giuridico del Vicariato di Roma
Diocesi di Roma: le altre attività
Limitazioni anche per le attività di catechesi. «Ragioni di prudenza inducono, ove possibile, – si legge ancora nel documento del Vicariato di Roma – ad avvalersi di modalità “a distanza”, eventualmente associate a ridotti
Sospesi ancora, per le parrocchie della Diocesi di Roma, pellegrinaggi e uscite di gruppi ecclesiali di qualsivoglia natura e ampiezza. Limitati i programmi per lo svolgimento di feste patronali e altri eventi che sia possibile organizzare in forma esclusivamente statica.
Il Governo dispone inoltre che «restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo». Da qui il divieto di attività similari, in qualsiasi forma svolte, anche presso le parrocchie o altri enti della Diocesi di Roma.
Sulla raccomandazione, contenuta nel nuovo DPCM, che invita a evitare di «ricevere persone non conviventi di numero superiore a sei», la nota della Diocesi precisa che va «riferita, evidentemente, anche alle canoniche e agli analoghi spazi di monasteri e conventi».