Quali sono le avvincenti vicende che legano la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, costruita utilizzando l’atrio del palazzo dell’imperatrice Elena, “prima archeologa” e madre di Costantino, alla terra del santo sepolcro, ai frammenti della croce di Cristo e ancora a uno dei chiodi per la crocifissione di Gesù e all’iscrizione lignea posta da Pilato sulla croce?

Santa Croce in Gerusalemme

Santa Croce in Gerusalemme. Cappella di Sant’Elena.

A raccontarcele, tra storia, arte, aneddoti, recitazione ed esecuzione di brani musicali, il nuovo documentario “Santa Croce in Gerusalemme. Elena e Costantino dal mito alla storia”, a cura dell’Ufficio per la Cultura e l’Università e dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, del Turismo e dello Sport del Vicariato di Roma, visibile, a partire da oggi, sulla pagina Youtube Romartecultura.
La voce degli attori Giorgio Sales, Roberta Azzarone e Ciro Borrelli, insieme a quelle di Giovanna Gallelli (soprano solista), Antonio Orsini (tenore), Enrico Torre (controtenore), Stefano Guadagnini (controtenore), Giulia Manzini (soprano), Patrizio La Placa (baritono) Federico Benetti (basso), ci conducono così in un viaggio indietro nel tempo, fino al IV secolo dopo Cristo, alla scoperta di una significativa pagina della storia di Roma.

Dal filmato, scritto da monsignor Andrea Lonardo, con la partecipazione di Caterina Papi, docente di Archeologia cristiana presso la Pontificia Università Antonianum, Umberto Utro, curatore del Reparto di antichità cristiane dei Musei Vaticani, e con la direzione artistica di Francesco d’Alfonso, saranno presto estratti due video con linguaggio Lis che, insieme alle tavole tattili, verranno presentati  in basilica il prossimo autunno.
«Dopo l’evento dello scorso novembre a Sant’Ignazio, che ha visto nascere la collaborazione tra il Vicariato di Roma e il Ministero dell’Interno,  – mette in evidenza don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, del Turismo e dello Sport del Vicariato di Roma e curatore delle riprese insieme ad Annalisa Ceravolo e Claudio Tanturri – siamo felici di poter presentare questo nuovo documentario relativo a una delle basiliche più visitate in diocesi.
Una storia appassionante, e forse anche inedita per molti romani, che racconta lo stretto legame che unisce la capitale del cattolicesimo alla Città Santa di Gerusalemme. Una iniziativa che finalmente consentirà anche a non udenti e non vedenti di poter comprendere meglio la bellezza di questo luogo».

GLI ITINERARI DI FEDE E ARTE ANCHE PER NON UDENTI E NON VEDENTI

“Santa Croce in Gerusalemme. Elena e Costantino dal mito alla storia” è infatti il secondo video della serie prevista dall’accordo con il Fondo edifici di Culto, nato da una richiesta del gruppo diocesano del Movimento Apostolico Ciechi e firmato lo scorso 11 aprile da monsignor Baldo Reina per il Vicariato di Roma, dalla Soprintendenza speciale A.B.A.P. (Archeologia Belle arti Paesaggio) e dal Parco Archeologico dell’Appia Antica.

Obiettivo è dunque quello di realizzare itinerari di fede e arte volti a rendere effettivamente fruibili i luoghi di culto per non udenti e non vedenti, anche in vista del prossimo Anno Santo. (È inoltre previsto, infatti, il patrocinio della commissione pastorale per il Giubileo 2025).

Non solo Santa Croce in Gerusalemme. Diverse le chiese interessate dal progetto dove saranno posizionati strumenti tecnologici e divulgativi dedicati, pannelli illustrativi contenenti descrizioni in braille, mappe in altorilievo e codici QR che rimandano a contributi video e audio. Da Santissimo Nome di Gesù all’Argentina, Santa Maria della Vittoria, Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio a Santa Maria sopra Minerva, San Sebastiano fuori le Mura e Santa Sabina all’Aventino. Coinvolte anche Santa Prassede all’Esquilino, Santa Maria in Trivio, Santa Maria Maddalena in Campo Marzio e Santa Maria del Popolo.

Ogni itinerario prevede inoltre dei video, della durata di 5-15 minuti ciascuno, divulgati sul canale Youtube Romartecultura dell’Ufficio per la Cultura e l’Università e dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, del Turismo e dello Sport del Vicariato di Roma, con contenuti di carattere storico, artistico e culturale inseriti in un contesto spirituale, con traduzione nella lingua italiana dei segni e sottotitoli per i non udenti.

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