Sport: un ciberincontro con la fondazione Scholas Occurrentes per cercare proposte concrete che possano fronteggiare i problemi dovuti al Coronavirus

sportIl campionato di calcio si ferma, le olimpiadi si rinviano, i parchi e le palestre sono chiusi: lo sport va in cantina? Niente affatto! Per gli atleti è l’ora di mettere a frutto alcuni valori fondamentali delle attività sportive, anche rimanendo a casa. A parte l’allenamento “domestico”, per non perdere il tono muscolare e mantenersi in salute, è l’ora di dare risalto a determinate qualità peculiari dello sport che proprio ieri Papa Francesco durante l’Angelus domenicale ha ricordato: la resistenza, lo spirito di squadra, la fratellanza e dare il meglio di sé.

Sport: la Giornata internazionale ogni 6 aprile

L’occasione è data dalla Giornata internazionale dello sport, che si celebra ogni 6 aprile da sette anni in qua. Una iniziativa dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per invitare gli Stati e le organizzazioni sportive internazionali e locali a cooperare, osservare e sensibilizzare il pianeta ai temi dello sviluppo e della pace. Quindi niente di più appropriato che in questo periodo contrassegnato dalla pandemia di Covid19, che richiede da parte di tutti un supplemento di pazienza, il rispetto di regole comuni e tutto l’impegno per confinare ed eliminare le cause di contagio.

Sport: un ciberincontro a cura di Scholas Occurrentes

In questo contesto si riunisce oggi il primo Ciberincontro di Società Sportive e responsabili che operano all’interno dello sport, organizzato dalla fondazione Scholas Occurrentes, organizzazione internazionale di Diritto Pontificio, al quale partecipa anche l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della diocesi di Roma.

Oltre a fare il punto della situazione, ci si confronterà sulle sfide che si presentano ai tecnici, agli atleti e ai genitori, cercando di capire come si potrà far fronte ai problemi creati dalla pandemia, con proposte concrete che per l’Italia potranno arrivare dal Coni, dalla Figc e dal Ministero dello Sport. Quindi bando allo scoraggiamento e pronti a proseguire con l’allenamento fisico e spirituale, per riuscire insieme a poter remare nonostante “la tempesta inaspettata e furiosa”!

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