Storia antica Roma: “Ostium e Portus”, un libro di Stefano Lesti
Storia antica Roma – “Ostium e Portus. Dalle origini antiche all’età moderna” non è un semplice libro ma un compendio. A raccontarlo, nella punta di oggi di Parole in onda, a cura di Gianni Maritati e della Parrocchia di Santa Monica, è lo stesso autore, Stefano Lesti, tra i protagonisti dell’ultima Festa del Libro e della Lettura di Ostia.
Nella seconda parte, invece, c’è un focus sui personaggi che hanno fatto la storia del territorio.
Ma la storia non si ferma al 2004. «Prosegue, perché ci sono stati alcuni come Massimo di Somma, ex presidente della circoscrizione e Paolo Morelli, primo moralizzatore sul territorio che rappresentano e rappresenteranno per le future generazioni dei punti di svolta per il territorio, la cui importanza emerge dal fatto che dopo di loro ci siamo involuti».
Ascolta l’intervista nella puntata di oggi di “Parole in Onda”:
Storia antica Roma: comunione e incontro
La terza parte del libro è costituita da 30 fotografie inedite «che mirano a sottolineare la bellezza storica e archeologica della città, l’importanza della comunione, dell’unione, dell’incontro. Qui è cresciuta, si è ritrovata e sviluppata tutta la civiltà mediterranea.


Dalla prima sinagoga dei fratelli Maggiori ebrei al culto di Mitra, che veniva dalla Persia, (culto che, tramite i soldati romani, si è esteso in tutto l’impero), alla nascita del Cristianesimo perché i martiri di Isola Sacra hanno costituito la più alta testimonianza che ha fatto sì che noi oggi credessimo che Gesù è veramente vissuto, morto e risorto per noi.
Questo libro racconta questo: una storia di inclusione in cui lo straniero e il migrante non è considerato un nemico e una minaccia ma un fratello, che fosse stanziale o di passaggio, con il quale condividere esperienze per cui Roma è sorta, si è sviluppata ed è durata mille anni».
Storia antica Roma: un messaggio universale
Quindi questo libro ha un interesse non solo locale per chi abita tra Ostia e Fiumicino ma anche un interesse universale…
«Sì, un interesse universale perché in un mondo che sta andando in una direzione disumana c’è bisogno di raccontare storie che dimostrino concretamente che l’economia, che non fosse umana, distrugge l’uomo. L’economia fondata sull’umanesimo lo fa sviluppare e lo fa diventare Ostia antica che a differenza di Pompei non si ferma al 79 d.C..Gli studiosi che vengono a Ostia sanno di studiare tutta l’epopea millenaria dell’Impero romano.
Storia antica Roma ma non solo. «Parliamo di dissesto idrogeologico. A Roma comincia il declino da quando il Tevere si è insabbiato, da quando non si potevano più fare commerci dal Mediterraneo all’interno della città, quindi smistare le merci, soprattutto il grano (Ostia era il granaio di Roma).
Sarà un caso, una coincidenza, io che storico non sono, ma sono un attento osservatore posso dire ai lettori: cercate questo libro perché ci sono tante cose da imparare che vengono dal passato. Bisogna essere studenti di vita».
Ostia antica: dove i migranti prosperavano e crescevano
Si parla tanto del Parco archeologico di Ostia Antica candidato a Patrimonio dell’Unesco. È un traguardo che si può raggiungere?
«Si può e si deve raggiungere trovando le giuste argomentazioni. Qui hanno convissuto in pace tutte le religioni del mondo dell’epoca. Hanno vissuto in pace i commercianti della Fenicia, da Cartagine , dall’Egitto e si sono messi a fare soldi puliti, che hanno creato benessere. Qui si viveva bene perché c’era benessere. Qui i migranti prosperavano e crescevano e si sentivano fieri di essere romani».
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