18 Luglio 2025

La Giornata diocesana contro la tratta di persone

Foto di Cristian Gennari

«Io ero una ragazza per bene, andavo a scuola con la divisa. Ho fatto anche la maturità. Poi sono dovuta scappare per dei problemi personali. Quando ho scoperto che l’amica che mi ha aiutato a scappare dalla Nigeria mi aveva venduto, ho pianto per una settimana. Poi non ero più io. Ero come svuotata. Facevo quello che mi chiedevano di fare e basta. In Libia la madame mi diceva che se guadagnavo tanto mi liberava. E così sono arrivata in Italia. Ma anche qui qualcuno mi aspettava per sfruttarmi. Quando esci la sera per andare sulla strada non sai mai se tornerai a casa: ti può accadere di tutto. Gli uomini ti fanno delle cose orribili. Poi mi ha preso la polizia e così ho potuto incontrare la mia nuova madre in Italia. Mi ha dato fiducia e oggi sono una donna perbene».

La toccante testimonianza di Blessing (il nome è di fantasia) è stata scelta dal Coordinamento diocesano antitratta per la Giornata diocesana contro la tratta di persone, che ricorre ogni anno il 14 maggio. Le parole di questa giovane nigeriana potranno essere lette durante le celebrazioni, o ancora stampate e distribuita tra i fedeli che partecipano alla Messa, sia sabato che domenica.

I suggerimenti arrivano dal vescovo Benoni Ambarus, delegato per la carità e i migranti. «Purtroppo anche nella nostra città molte persone vengono sfruttate nella prostituzione e nei lavori più umili, perdendo la propria libertà – riflette –. Alcune di loro le possiamo vedere seminude sulle nostre strade, altre sono chiuse nelle case, nascoste ai nostri occhi. Sono vittime di un sistema criminale che toglie loro la libertà e la dignità. Uscire da questa schiavitù, perché di questo si tratta, è possibile, ma non senza un aiuto». Su questo fronte sono impegnate la diocesi e tante realtà e associazioni, ma è importante che ci sia una sensibilità diffusa sul tema della tratta. «È fondamentale – prosegue infatti il vescovo Ambarus – che questa richiesta di aiuto trovi ascolto e terreno fertile in una comunità attenta e sensibile, capace di uno sguardo di misericordia e non di giudizio, capace di gesti di solidarietà».

Dalla sensibilizzazione può nascere poi anche la voglia di conoscere meglio il fenomeno e dare in concreto una mano alle vittime; in tal caso si potrà contattare il Coordinamento diocesano antitratta, disponibile per incontri nelle parrocchie: segreteria.mcm@diocesidiroma.it.

13 maggio 2022

Nella parrocchia di Santa Croce in Gerusalemme incontra i sacerdoti del Settore Centro

Nella parrocchia di Santa Croce in Gerusalemme incontra i sacerdoti del Settore Centro.

Una mostra su san Felice da Cantalice nella parrocchia intitolata al santo

Domenica 8 maggio è stata inaugurata una mostra di interessanti testimonianze biografiche e iconografiche dedicata a san Felice da Cantalice, aperta fino al prossimo 18 maggio, giorno della sua festa liturgica, nella parrocchia di Centocelle che porta il nome del santo cappuccino. A curare l’allestimento è Vincenzo Scasciafratti dell’associazione culturale Ilex – Cantalice, in collaborazione con il collezionista Eliseo Patacchiola.

Luogo dell’evento è la Cappella del Crocifisso “detto di San Felice”, nella chiesa parrocchiale intitolata al santo, nella piazza omonima. Nella mostra viene presentata al pubblico, per la prima volta, “la corona di fra Felice”, un oggetto d’arte opera della ceramista Barbara Lancia, dell’associazione culturale Ilex. È stata riprodotta in grandezza naturale quella che con ogni probabilità è stata la corona del Rosario usata in vita da san Felice, che «era d’osso di persiche», secondo una ricerca condotta dal professor Scasciafratti.

«Si tratta di un’occasione davvero interessante per conoscere meglio la spiritualità di uno dei santi più importanti del Cinquecento – sottolineano dalla parrocchia –, grande amico tra l’altro di san Filippo Neri, e da sempre popolare per la sua innegabile bonomia».

12 maggio 2022

Nella parrocchia di Santa Maria della Speranza incontra i sacerdoti del Settore Nord

Nella parrocchia di Santa Maria della Speranza incontra i sacerdoti del Settore Nord.

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore celebra la Messa in occasione del Voto alla Madonna della Fiducia

Al Pontificio Seminario Romano Maggiore celebra la Messa in occasione del Voto alla Madonna della Fiducia.

Ascoltare gli arrabbiati, incontro di formazione del cammino sinodale

Il sesto incontro formativo per i fedeli, le équipe pastorali e per i gruppi in cammino sinodale, inizialmente previsto per l’aprile scorso, è stato recuperato sabato 14 maggio 2022 dalle 10 alle 11. Come di consueto è stato trasmesso su Nsl (canale 74) e sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

La trasmissione, condotta da don Stefano Cascio, trattta l’ascolto degli “arrabbiati”. Il confronto in studio è animato da Chiara D’Onofrio, operatrice pastorale presso il carcere femminile di Rebibbia e membro dell’Équipe sinodale diocesana, e Maddalena Cantatore, ex-ospite Progetto RIPA. Inoltre, il vescovo Benoni Ambarus, ausiliare di Roma per la carità, alla luce dalle testimonianze ascoltate, offrirà una riflessione biblica sul tema.

16 maggio 2022

Giornata di studio sull’architettura liturgica

Il Pontificio Istituto Liturgico e l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di culto della Cei organizzano una giornata di studio sull’architettura liturgica che si terrà il 27 maggio presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. “Le intuizioni del concilio niceno II per l’architettura e l’arte contemporanea” è il tema del convegno, che vuole focalizzarsi sulla teologia sottesa all’itinerario progettuale dell’edificio chiesa, a partire dalle intuizioni del secondo Concilio di Nicea.

«Il tema dell’architettura e dell’arte, allora come oggi, trascende la questione meramente figurativa, per concentrare lo sguardo su tematiche di cristologia, antropologia ed ecclesiologia. Tali aree di riflessione costituiscono le vere fondamenta dell’edificio e del progetto iconografico, come allora furono vero scopo del Concilio». A spiegarlo è padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma, che interverrà durante la giornata.

Si può partecipare in modalità mista: presenziale (fino a esaurimento posti) e online. Per partecipare è obbligatorio iscriversi attraverso il modulo on line, entro e non oltre il 20 maggio.

11 maggio 2022

Nella parrocchia di Ognissanti incontra i sacerdoti del Settore Est

Nella parrocchia di Ognissanti incontra i sacerdoti del Settore Est.

La Giornata mondiale della fibromialgia, le iniziative in diocesi

In vista della Giornata mondiale della fibromialgia – che ricorre il 12 maggio – domenica mattina una rappresentanza di malati, accompagnati dai referenti dell’Area medica malattie reumatiche, fibromialgia e dolore cronico dell’Ufficio per la pastorale sanitaria del Vicariato, ha partecipato all’Angelus in piazza San Pietro per ricevere il saluto e la vicinanza di Papa Francesco.

Lo stesso Ufficio diocesano ha organizzato per domani, mercoledì mattina, un evento di sensibilizzazione che avrà luogo dalle 9.30 alle 13 nel salone d’onore del Coni, al Foro Italico, e sarà «una speciale occasione per rendere visibile l’invisibile – spiega Edith Aldama, infermiera e responsabile dell’Area medica diocesana dedicata –, perché la fibromialgia non ha ancora il riconoscimento né le tutele sociali che hanno le altre patologie e questo significa che ai malati mancano le convenzioni e le garanzie offerte del Sistema sanitario nazionale, che il Papa nel suo ricovero al Gemelli ha ricordato e auspicato», laddove «ciò che conta è dare dignità alle persone, restituendo uno sguardo di attenzione a tutti i malati», sottolinea. In particolare la referente dell’Area medica nata in seno all’Ufficio diocesano per la pastorale sanitaria mette in luce l’importanza di «mettersi in ascolto di chi soffre come facciamo da un anno con il nostro centro di ascolto, che è l’unico dedicato alle malattie reumatiche a livello nazionale e che fino ad oggi ha fatto sentire l’abbraccio della Chiesa a più di 5mila malati».

Presentando l’evento in calendario per mercoledì mattina, Aldama spiega quindi che «il filo conduttore vuole essere quello della salute in un’ottica di riconoscimento della patologia della fibromialgia e con un approccio anche di prevenzione». Nello specifico, la mattinata di approfondimento sul tema è il risultato di una sinergia tra l’Ufficio per la pastorale della salute e il Comitato nazionale italiano Fair Play, un’associazione benemerita riconosciuta dal Coni e nata nel 1994 «con il desiderio di diffondere i valori legati non solo al rispetto delle regole nel gioco – spiega il presidente Ruggero Alcanterini – ma anche quelli di inclusione e di solidarietà che certamente si vivono dentro la realtà del Coni ma che si proiettano poi al di fuori, nella società civile». Infatti «lo sport è legato non solo ad un’idea di benessere fisico – sono ancora le parole del referente – ma anche alla dimensione della socialità, che dopo due anni di pandemia stiamo riscoprendo essere fondamentale». Ecco allora l’importanza di «un evento come questo, che vede la partecipazione dei vertici del comitato olimpico e paralimpico oltre che dell’ente pubblico “Sport e salute”, e che rappresenta solo una prima forma di collaborazione con l’Ufficio per la pastorale della salute perché ci auguriamo sia la base per una continuità futura», auspica Alcanterini.

Sul fronte sanitario interverrà Maria Antonietta D’Agostino, responsabile dell’Unità operativa complessa di reumatologia del Policlinico Agostino Gemelli, che osserva come «la cura per questi pazienti, che hanno un iter diagnostico molto lungo prima che si pervenga alla loro presa in carico, non deve limitarsi alla cura del dolore ma deve prevedere un approccio diversificato su più fronti perché spesso i pazienti rischiano di chiudersi in loro stessi, cadendo in depressione». Proprio dell’importanza di offrire un supporto psicologico ai malati fibromialgici tratterà lo psichiatra Tonino Cantelmi, presidente dell’Ordine dei medici cattolici. Previsti anche gli interventi di Tiziana Frittelli, direttrice dell’ospedale San Giovanni Addolorata, di Angelo Tanese, direttore generale dell’Asl Roma 1, di Marco Elefanti, direttore generale del Policlinico Agostino Gemelli, e di Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio. Tutti i partecipanti «indosseranno il fiocchetto viola legato alla sensibilizzazione sulla fibromialgia – dice Aldama – e dello stesso colore giovedì, in segno di solidarietà, verranno illuminati l’ospedale San Giovanni Addolorata e il Santa Maria della Pietà».

di Michela Altoviti da Roma Sette

10 maggio 2022

Al Pontificio Seminario Romano Minore incontra i sacerdoti del Settore Ovest

Al Pontificio Seminario Romano Minore incontra i sacerdoti del Settore Ovest.

In piazza del Campidoglio partecipa al concerto in occasione della Festa dell’Europa

In piazza del Campidoglio partecipa al concerto in occasione della Festa dell’Europa.

8xmille alla Chiesa cattolica: Casa Wanda è una delle opere al centro della nuova campagna Cei

Una foto della campagna Cei

“Non è mai solo una firma. È di più, molto di più”. Questo lo slogan della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Cei, che mette in evidenza il significato profondo della firma: un semplice gesto che vale migliaia di opere. La campagna racconta come la Chiesa cattolica, grazie alle firme dei contribuenti riesca ad offrire aiuto, conforto e sostegno ai più fragili con il supporto di centinaia di volontari, sacerdoti, religiosi e religiose. Così un dormitorio, un condominio solidale, un orto sociale diventano molto di più… proprio come succede a Casa Wanda, la struttura della Caritas diocesana che si occupa dei malati di Alzheimer e dei loro familiari.

In Italia sono un milione e 400 mila le persone che soffrono di demenza, di cui 38.000 nel Lazio. Tra questi il 45% è affetto dalla forma più nota e grave, appunto l’Alzheimer. L’incidenza è in costante aumento e, purtroppo, non coinvolge soltanto gli anziani. Casa Wanda sorge nel cuore di Villa Glori a Roma, presso il complesso dell’ex Colonia Marchiafava. Ristrutturata grazie alla donazione della Fondazione Wanda, da sempre impegnata ad aiutare e assistere anziani fragili e soli, e promossa dalla Caritas di Roma, la struttura accoglie gratuitamente fino a 20 persone al giorno. Qui gli ospiti si ritrovano in un luogo accogliente e stimolante, insieme con i propri familiari. Ambienti interni sicuri e spazi esterni progettati con cura favoriscono una corretta stimolazione mentale e fisica, grazie anche a laboratori ed attività creative coordinati da personale specializzato.

«Casa Wanda – spiega il coordinatore Salvatore Grammatico – si è affermata come centro dedicato ai malati di Alzheimer gravi. Con la nostra equipe di professionisti offriamo ascolto e supporto psicologico a chi presenta un declino cognitivo, ai loro familiari e ai caregivers».

È di fondamentale importanza sostenere non solo il malato ma anche i familiari disorientati, soprattutto nella fase iniziale dell’infausta diagnosi. Per loro è attivo uno sportello di supporto psicologico per orientarli nella migliore gestione del malato. «La caratteristica del Centro è dare una risposta concreta alle difficoltà – spiega il responsabile Nadio La Gamba – che le famiglie in modo particolare devono affrontare avendo in casa una persona affetta da Alzheimer. Hanno bisogno sicuramente di sostegno, di aiuto, di una guida e di ascolto. Grazie all’8xmille siamo riusciti in questi anni a portare avanti le attività e accogliere tanti malati che hanno potuto così beneficiare del lavoro che svolgiamo in questa struttura».

In cinque anni, grazie al prezioso contributo dell’8xmille alla Chiesa cattolica, il centro ha fatto la differenza per tanti. Sono state accolte più di 60 persone, con percorsi di recupero personalizzati, e sono stati garantiti 300 giorni di apertura all’anno, 750 consulenze medico-geriatriche, osteopatiche e psicologiche, 528 ore annue di laboratori di musico-danza terapia, arte terapia, stimolazione cognitiva, eventi speciali. Numeri di grande rilievo per una struttura che è diventata, rapidamente, un importante punto di riferimento per i malati della Capitale e per i parenti che ricevono un aiuto prezioso nell’assistenza quotidiana.

Disponibile sia sul sito 8xmille.it che nel relativo canale YouTube il video relativo a Casa Wanda racconta, attraverso la testimonianza del responsabile, degli operatori e dei familiari degli ospiti, un’opera che offre un aiuto concreto per affrontare una patologia così invalidante, donando sollievo e conforto alle famiglie dei pazienti nella gestione di una difficile quotidianità.

9 maggio 2022

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