È tornata alla Casa del Padre Simona, mamma di don Giovanni Franco
Dedicata alla pandemia la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei
Si terrà in «casa ebraica», come lo scorso anno, il tradizionale appuntamento romano promosso in occasione della Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. La XXXIII edizione, in programma lunedì 17 gennaio, sarà infatti ospitata al Museo Ebraico di Roma. Alle ore 18 si ritroveranno nella struttura di via Catalana – situata all’interno del Tempio Maggiore – il rabbino capo della comunità ebraica di Roma rav Riccardo D Segni e il cardinale José Tolentino da Mendonca, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa; dopo il saluto e l’introduzione del cardinale vicario Angelo De Donatis, i due dialogheranno sul tema scelto concordemente: “Le risorse spirituali e umane di ebraismo e cristianesimo, alla prova della pandemia”. Nel rispetto della normativa vigente, l’appuntamento non prevede la presenza di pubblico, ma sarà trasmesso in diretta televisiva su Telepace (canali 73 e 214 in hd; 515 di Sky) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.
«In questo tempo eccezionale siamo assieme, fianco a fianco – sottolinea il cardinale De Donatis –, e, come l’autore del Qholet, ci lasciamo interpellare. Siamo inquieti, infatti. Nella pandemia abbiamo toccato con mano, senza equivoci, la verità della nostra fragilità. Ma siamo anche pieni di speranza. Dalla crisi – ci ha esortato Papa Francesco – si può uscire peggiori o migliori. E noi vogliamo uscirne migliori».
«L’intento comune è di offrire a partire dalle proprie radici le risorse spirituali e le indicazioni per affrontare il nostro tempo – spiega monsignor Marco Gnavi, incaricato dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso ed i nuovi culti della diocesi di Roma – così eccezionalmente segnato da una fragilità globale, con fiducia, in maniera saggia, sapendo che le prove della storia devono spingere i credenti a misurarsi con esse a partire dalla forza delle Scritture ebraica e cristiana e dalla saggezza e dalla sapienza che esse contengono. Sarà un dialogo – prosegue – corroborato dalla fraternità che ci vede assieme da molti anni; il luogo è significativo come è significativo il desiderio di accoglierci per la seconda volta nel quartiere ebraico».
La Giornata ha radici nelle indicazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II e nel Decreto Nostra Aetate. In questo spirito, la Conferenza episcopale italiana nel settembre 1989, volle istituirla dandole cadenza annuale il 17 gennaio, alla vigilia della “Settimana di preghiere per l’unità dei cristiani”; intendeva così rimarcare la radice primigenia della loro stessa identità. Scopo della Giornata è quello di sensibilizzare i cristiani verso il rispetto, il dialogo e la conoscenza della tradizione ebraica, aprendoli ai doni e alle suggestioni del popolo dell’ “Alleanza mai revocata”, in un incontro fraterno che arricchisca anche i fratelli e sorelle ebrei di una conoscenza nuova dei cattolici e della loro vita. Nelle differenze di ciascuno è cresciuta una lettura più profonda delle Sacre Scritture e, allo stesso tempo, ci si è trovati più vicini nell’affrontare le sfide del tempo, in vista del bene comune dell’umanità.
13 gennaio 2022
Incapacità matrimoniale, corso del Tribunale e di Coetus Advocatorum
Tornano a partire dal 26 gennaio i corsi di formazione promossi dal Tribunale di Prima Istanza del Vicariato di Roma con Coetus Advocatorum. In particolare, il percorso formativo in partenza verterà su “Incapacità matrimoniale e società moderna”. Gli incontri avranno luogo presso il Palazzo Apostolico Lateranense alle ore 15; nel rispetto della normativa Covid, sarà possibile accedere soltanto esibendo il Green pass rafforzato; fortemente consigliato l’utilizzo di mascherine Ffp2. Sarà possibile seguire gli eventi soltanto in presenza. A motivo della capienza ridotta, è richiesta la prenotazione obbligatoria entro dieci giorni dall’evento all’indirizzo email: formazionetribunali@diocesidiroma.it.
«Gli incontri di formazione nascono nel 2015, organizzati dal Tribunale di Prima Istanza e di Appello – spiega don Luca Sansalone, vicario giudiziale del Tribunale interdiocesano di prima istanza –, con l’intento di dare innanzitutto la possibilità agli operatori dei due Tribunali di curare la propria preparazione e riflettere insieme ai relatori invitati su tematiche di diritto sostanziale e processuale. Sin da subito l’iniziativa ha raccolto un evidente interesse che ha portato alla collaborazione organizzativa, a partire dall’anno 2017, con il Coetus Advocatorum. Gli incontri hanno visto in questi anni un’ampia partecipazione di avvocati e giudici di diversi Tribunali ecclesiastici, ministri dei Tribunali apostolici, professori e studenti di università pontificie e statali, grazie all’eccellenza dei relatori e dei moderatori che hanno dato in questi anni la loro disponibilità a presenziare gli incontri. Quest’anno, dopo la tematica di diritto penale dell’ultimo ciclo di incontri, si è tornati a quella matrimoniale, sulla relazione tra l’incapacità matrimoniale e la società moderna, ossia in che modo le categorie giuridiche dell’incapacità matrimoniale siano declinabili nel vivere odierno».
Primo appuntamento, come detto, mercoledì 26 gennaio; interverranno monsignor Alejandro Arellano Cedillo, della Rota Romana, su “La giurisprudenza rotale” e monsignor Pavel Malecha, della Segnatura Apostolica, su “La giurisprudenza dei tribunali locali”. Modera monsignor Filippo Iannone, del Pontificio Consiglio dei testi legislativi.
Il 23 febbraio saranno ospiti monsignor Giordano Caberletti, della Rota Romana, su “Il difetto di discrezione di giudizio: aspetti giuridici” e la professoressa Orietta Grazioli, della Pontificia Università Lateranense, che parlerà di “Il difetto di discrezione di giudizio: aspetti filosofici-antropologici-psicologici”. Modera il professor Jesus Miñambres, della Pontificia Università della Santa Croce.
Il 23 marzo sarà invece il professor Luigi Sabbarese, della Pontificia Università Urbaniana, a condurre l’incontro che vedrà protagonisti monsignor Davide Salvatori, della Rota Romana, su “L’incapacità di assumere gli oneri coniugali: aspetti giuridici” e il professor Luigi Bonfrate, dell’Università Gregoriana, su “L’incapacità di assumere gli oneri coniugali: aspetti filosofici-antropologici-psicologici”.
La conclusione del corso il 27 aprile con padre Gaetano Piccolo, della Pontificia Università Gregoriana, che rifletterà su “Relativismo religioso e società” e la professoressa Beatrice Serra, della Sapienza, il cui intervento verterà su “La tutela dei dati sensibili e i rapporti tra Chiesa e Stato”. Farà da moderatore il professor Ulrich Rhode, della Pontificia Università Gregoriana.
12 gennaio 2022
A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale
A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale.
«Il segreto è il dialogo»: quando David Sassoli intervenne a San Giovanni in Laterano
L’11 novembre del 2019, appena eletto presidente del Parlamento europeo, David Sassoli inaugurò il ciclo di incontri “Insieme per la nostra casa comune” dedicati all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, voluti dal cardinale vicario Angelo De Donatis, che si tennero nella basilica di San Giovanni in Laterano. Profondamente addolorati per la sua prematura scomparsa, vicini al dolore dei familiari e collaboratori, ricordando la sua passione e testimonianza nell’impegno politico per il Bene Comune, vogliamo ricordarlo con il suo intervento di allora e con le sue parole sempre attuali.
«L’enciclica del Papa ci indirizza in un cammino in cui il coraggio e la capacità di dialogo devono manifestarsi e svilupparsi – disse Sassoli –. Un’enciclica che è conciliare. Cita tutti: i padri ortodossi, teologi protestanti, i vescovi della Chiesa cattolica. È un’enciclica che racconta i sentimenti di uomini che hanno perso la bussola e cercano di ritrovarla». In quell’occasione parlò a braccio per quasi un’ora, al leggio ricavato da un tronco offerto dalle Suore di Santa Maria dell’Acero. «Questa enciclica riconcilia tutto sulla capacità di difendere il pianeta per difendere le sue creature. Questione sociale, economica e ambientale sono le stesse facce di una questione che abbiamo di fronte a noi». E allora l’Europa che cosa può fare?, si chiese il presidente del Parlamento europeo. L’Europa, la risposta, «non può servire solo gli standard di vita degli europei. Dobbiamo custodire qualcosa che valga non solo per noi, ma per tutti gli altri». «Se non riusciamo a fermare il meccanismo della globalizzazione, cerchiamo di regolarlo. Come fare? Il Papa ci dà il segreto: il dialogo. Con le altre religioni, con gli uomini, tra i popoli».
Leggi l’intervento completo
L’incontro è stato trasmesso in diretta da Telepace.
13 gennaio 2022
La nota del Vicariato sul funerale a Santa Lucia: strumentalizzazione ideologica grave, offensiva e inaccettabile
Il Vicariato di Roma deplora con fermezza quanto accaduto ieri, davanti alla parrocchia di Santa Lucia, alla totale insaputa del parroco don Alessandro Zenobbi e di tutto il clero parrocchiale, al termine della celebrazione di un funerale, avvenuta senza alcun segno o manifestazione che facesse presagire ciò che è accaduto subito dopo.
Il giorno lunedì 10 gennaio alle ore 14.30, infatti, nella parrocchia di Santa Lucia (via omonima, nei pressi di piazzale Clodio) è stato celebrato un rito delle esequie; alla fine, all’esterno della chiesa parrocchiale, un gruppo di persone ha coperto la bara con una bandiera con la svastica nazista – simbolo orrendo inconciliabile con il cristianesimo – e intonato grida e compiuto gesti riconducibili a tale ideologia estremista. La strumentalizzazione ideologica e violenta, ancor più quella che segue un atto di culto e in prossimità di un luogo sacro, per la comunità ecclesiale di Roma e per tutti gli uomini di buona volontà della nostra città rimane grave, offensivo e inaccettabile.
Nello stesso pomeriggio di ieri è arrivata la presa di distanza da parte della parrocchia, che il Vicariato di Roma conferma. «Quanto si è verificato all’esterno della chiesa – scrive don Zenobbi – è avvenuto senza nessuna autorizzazione né del parroco né del sacerdote celebrante, entrambi all’oscuro di quanto stava per accadere. A tale proposito intendiamo esprimere la nostra profonda tristezza, delusione e disappunto per quanto si è verificato prendendo le distanze da ogni parola, gesto e simbolo utilizzati all’esterno della chiesa, riconducibili a ideologie estremiste lontane dal messaggio del Vangelo di Cristo».
La diocesi di Roma, nelle sue tante componenti ecclesiali, lavora da tempo con dedizione per formare, educare e così disattivare ogni meccanismo di odio, di contrapposizione, di tentazione violenta ideologica e discriminatoria. Assicuriamo l’impegno della nostra comunità cristiana nella preghiera per l’anima della defunta e nella vicinanza ai suoi familiari, che vivono il dolore del distacco terreno.
Mascherina Ffp2 per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici: la nota della Cei
Consiglia la mascherina Ffp2 anche per partecipare a incontri di catechismo e celebrazioni liturgiche. Per le quali non serve il Green pass. La Conferenza episcopale italiana, con una nota, offre alcuni suggerimenti per contenere il diffondersi della pandemia alla luce delle nuove disposizioni governative (dl 24 dicembre 2021, n. 221; dl 30 dicembre 2021, n. 229; dl 7 gennaio 2022, n.1), raccomandando «a tutti prudenza, senso di responsabilità e rispetto delle indicazioni».
Innanzitutto, sulle mascherine da utilizzare. «L’uso di mascherine Ffp2 è obbligatorio per legge per alcune situazioni – ribadisce la Cei –. Si consiglia l’utilizzo anche per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici». Compreso il catechismo. In questo caso, la Cei ricorda anche le nuove norme circa il tracciamento scolastico. «Le indicazioni del Ministero della Salute – sottolineano – sconsigliano la partecipazione ad attività extrascolastiche durante tale periodo, tra il primo e il secondo tampone. Pertanto, chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” non potrà partecipare al catechismo, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo. Per gli operatori (catechisti, animatori ed educatori…) è vivamente raccomandato l’utilizzo della mascherina Ffp2. Anche ai partecipanti alla catechesi tale tipologia di mascherina sia raccomandata». Sarà buona norma, pertanto, che le parrocchie tengano alcune di queste mascherine di scorta, in modo da poterle fornire a chi ne fosse sprovvisto.
Quanto alle celebrazioni liturgiche, si ricorda che non è richiesto il Green pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo Cei-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: obbligo di indossare le mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote. «Occorre rispettare accuratamente quanto previsto – specifica la Conferenza episcopale –, in particolar modo: siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione. Circa le mascherine, il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o Ffp2; certamente quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata».
Dal 1° febbraio 2022, inoltre, è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutto il personale universitario, senza limiti di età. «Ne consegue – si legge ancora nel documento della Cei – che il personale delle Facoltà Teologiche e degli Istituti di Scienze Religiose nonché i docenti dei corsi curriculari nei Seminari sono tenuti a possedere il Green pass rafforzato a partire dal 1° febbraio 2022. Le modalità di controllo sono le stesse fino ad ora attuate per il Green Pass base».
11 gennaio 2022
Vademecum, preghiera, schede bibliche: i documenti per il cammino sinodale
L’équipe diocesana per il cammino sinodale ha preparato altri documenti per accompagnare la comunità diocesana in questo percorso. Si tratta, in particolare, delle schede bibliche, riviste rispetto alla precedente redazione, di un vademecum che raccoglie tutti i documenti e i testi predisposti per il cammino sinodale, e della preghiera Adsumus.
I referenti dell’équipe sinodale diocesana, padre Davide Carbonaro e Miriam Fioravanti, colgono l’occasione della sistemazione dei documenti per scrivere a tutta la comunità diocesana, a nome dell’équipe tutta. In particolare, ricordano l’appuntamento con «la trasmissione di formazione mensile relativa al Cammino sinodale (leggermente modificata nel format), che non si intende più rivolta solo alle équipes pastorali bensì a tutti gli operatori pastorali della parrocchia. La trasmissione dell’8 gennaio scorso, in particolare, ha trattato il delicato tema dell’ascolto dei giovani anche attraverso diverse testimonianze. Vorremmo infine ricordare che i membri dell’Équipe del Cammino sinodale sono disponibili, su richiesta, per la partecipazione agli incontri di Prefettura o presso le Parrocchie per parlare insieme del Cammino sinodale, per condividere esperienze e accogliere suggerimenti».
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10 gennaio 2022
Documenti Diocesi 2022
E’ entrato nella luce della Resurrezione il diacono Nicola Ceci
Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale, il Presbiterio
e i Diaconi della Diocesi di Roma,
annunciano che ieri 9 gennaio 2022,
Festa del Battesimo del Signore,
è entrato nella luce della Resurrezione
il Diacono
Nicola Ceci
di anni 89,
al servizio della Parrocchia Ognissanti dal 1994,
e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.
I funerali, presieduti da S.E. Mons. Paolo Ricciardi,
si svolgeranno domani, martedì 11 gennaio 2022, alle ore 11.30,
nella Parrocchia Ognissanti
(Via Appia Nuova, 224)